Uh... ho postato la narrazione della carta prima di leggere l'osservazione di Claudia... che facciamo? Propongo a questo punto, vista la difficoltà di ri-narrare la prima carta (a rischio di dover poi cambiare tutte le altre) di dire che con la prima carta non si è fatto scoprire a mettere il lassativo, e con le altre due non si è fatto scoprire a prendere le chiavi (essendo il lassativo il metodo per prendere le chiavi, la prima carta è ancora sostanzialmente sprecata, ma almeno così le carte vengono usate per affermazioni diverse). O di lasciare semplicemente le cose così.
Se vi va bene, a questo punto manca solo la narrazione "no shot" di Francesca, e poi si ricomincia con le manovre.
La narrazione "no-shot" è spiegata a pagina 185, ma la formulazione è piuttosto ambigua. Nel libro sembra che si debba narrare una situazione interrotta o non conclusa. Ma cosa fare se invece la situazione è stata già conclusa da qualcun altro in opposizione al personaggio principale coinvolto?
Ho chiesto all'autore nel forum del gioco, tempo fa, e questa fu la sua risposta:
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]"1. What does one do with a No Shot narration when the immediate conflict has already been dealt with by someone's else's cards?
The No Shot narration still applies. You can make it retrospective: narrate a bit about why the character couldn't do anything about what happened, when it happened.In questo caso, Francesca non può stabilire nuovi fatti o fare altre cose per cui servirebbe carte, ma può spiegare come mai Gretchen a quel punto non reagisce (o, magari, spiegare cosa le passa per la testa). Il punto della no-shot o color narration è di dare la possibilità a tutti di dire qualcosa durante una fase di crisi, e non avere nessuno senza la possibilità di narrare qualcosa.