[edit: post scritto prima della precedente "mossa" di Marco, in risposta al suo penultimo post in cui faceva domande sulla Fase di Crisi e sul suo senso]
Su Spione non c'è la massa di analisi e teorizzazioni presente per Cani nella Vigna (che è stato sviscerato a lungo su The Forge in ogni suo aspetto), Spione è ancora recentissimo e di actual play ce ne sono relativamente pochi. Ma si è già visto che il senso delle due "fasi" è drammaticamente molto diverso rispetto ai "conflitti" a cui si è abituati in altri gdr.
In molti gdr narrativisti (CnV per esempio) hai narrazione relativamente "libera" fino al momento in cui un contrasto di interessi porta ad una biforcazione nel proseguo della storia. C'è una posta in palio, A otterrà quello che vuole o no? Il conflitto lo deciderà (e nel caso di CnV deciderà anche come e le conseguenze). L'andamento è sempre lineare, il conflitto è "il momento in cui la storia potrebbe cambiare", se vuoi, "il momento dove accadono le cose importanti"
Spione non è così. In una fase di manovra posso narrare tutto quello che mi pare come già avvenuto. Non ho bisogno di nessun "conflitto" per fare, creare, disfare. La libertà che ho nella fase di manovra è assoluta. Asservita però ad uno scopo: il gioco si aspetta da me che non usi questa assoluta libertà per partire per la tangente raccontando quello che mi pare, ma che la utilizzi per aumentare, progressivamente, la pressione, come una spirale del "freddo" sul Personaggio Principale. Sono un narratore onnipotente, ma con uno scopo preciso. Ancor più preciso del "rendere la vita difficile". Devo "rendere la vita difficile" in un SENSO PRECISO E SPECIFICO. Un senso che aumenta progressivamente il peso, la pressione, l'oppressione sul personaggio. Finché non si arriva ad una crisi. Una crisi segnalata da un conflitto.
Notare che qui il fatto di "essere in conflitto" non dà nessuno "status particolare di importanza" alla situazione. Il conflitto potrebbe terminare con la prima narrazione della prima carta. La Crisi va avanti lo stesso. Il conflitto è servito solo a focalizzare la rottura qui, ora, e adesso.
Cos'è la fase di crisi? Momento in cui tutta quella tensione si rilascia. In cui la storia dà uno strattone, dopo essere stata trattenuta a spirale per tanto tempo. In cui si chiariscono le cose, si danno certezze, e si può ripartire a ricaricare di nuovo tensione in una situazione diversa.
Carica carica carica carica carica carica.... MOLLA MOLLA MOLLA... carica carica carica carica carica... MOLLA MOLLA MOLLA... carica carica carica carica carica... MOLLA MOLLA MOLLA MOLLA...
E', in soldoni, il
Reward Cycle di Spione. Non espresso in xp (che, essendo un bonus alla potenza, sono un reward solo per il gioco gamista), ma espresso in un ritmo ESTETICAMENTE PIACEVOLE al gioco. Giocando questo gioco con certe obiettivi rinforza e soddisfa quegli stessi obiettivi, premiando il tipo di gioco che vuole promuovere.
Tutto questo, naturalmente, è già nel manuale. Pagina 145 e pagina 192. Graficamente è bene espresso da questo handout nel sito americano del gioco:
http://spione.adept-press.com/files/playdiagram.pdfE' per questo, per il suo essere una DIVERSA FASE NELLA STORIA, nell'atmosfera di gioco, nel tipo di azione, che i due personaggi principale vanno in flashpoint (crisi) insieme, sempre. Il flashpoint non è un evento individuale di un singolo personaggio.