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Wikipedia Italia e i giochi Indie
Moreno Roncucci:
--- Citazione da: Rafu - 2011-07-16 23:06:30 ---
--- Citazione da: Iacopo Benigni - 2011-07-16 14:39:14 ---Davvero il primo gioco senza master pubblicato in italia/italiano è Spione?
--- Termina citazione ---
Ovviamente no. GdR "senza master" ce n'erano già negli anni Novanta, e almeno Munchausen è stato sicuramente pubblicato in lingua italiana (da Rose and Poison dei fratelli Sottocasa). ^_^
--- Termina citazione ---
Non so quanto Munchausen possa essere considerato un gdr. I racconti dei giocatori sono solo quello: racconti. E' come una gara di narrazione (se fosse un gdr anche un concorso letterario sarebbe un gdr). Si può considerare più vicina al role-playing la cornice fittizia dei racconti (quella che vede i giocatori come gentiluomini in una taverna), ma (1) nel gioco è davvero una cornice e basta, non succede niente in quel piano della fiction, e (2) al massimo sarebbe un live.
Rafu:
Sinceramente, non riesco a vedere il ruolo della "cornice" in Munchausen come fondamentalmente diverso da quello che la stessa ha in 1001 Notte, gioco che sebbene più "ricco" ha una struttura per molti versi simile. E su quel piano della fiction, sì, stando alle regole del gioco possono "succedere cose": le offese e i duelli, per dirne una due.
Riguardo al "solo racconti", che cosa intendi esattamente dire? Che sono separati e opera di una sola persona?
A ogni modo, e che vogliamo o meno proseguire in questa digressione… in assenza di una definizione condivisa oltre il livello locale di che cosa esattamente sia un "gdr" (ma tanti altri mezzi espressivi quali, non so, la poesia o il teatro riescono a tirare avanti benissimo anche in assenza di una definizione universalmente accettata dell'oggetto), per me è buono abbastanza — nel caso specifico di Munchausen — il fatto che sia stato pubblicato con la dicitura "role-playing game"/"gioco di ruolo" sulla copertina: significa che le intenzioni del designer almeno erano di fare un gioco di ruolo (e, in effetti, erano dichiaratamente di innovare il gioco di ruolo). Penso sinceramente che ciò basti a renderlo rilevante rispetto alla discussione.
Personalmente, inoltre, non considero "gioco di ruolo" e "live" due termini mutualmente esclusivi (ma in questo credo di essere in buona compagnia).
Moreno Roncucci:
--- Citazione da: Rafu - 2011-07-17 02:52:41 ---Sinceramente, non riesco a vedere il ruolo della "cornice" in Munchausen come fondamentalmente diverso da quello che la stessa ha in 1001 Notte, gioco che sebbene più "ricco" ha una struttura per molti versi simile.
--- Termina citazione ---
Oh, una roba da niente:
In 1001 Night si crea uno Shared Imagined Space, dove tutti i giocatori agiscono e prendono decisioni (anche all'interno di ogni singola storia)
In Munchausen... no.
In Munchousen, uno racconta e gli altri ascoltano e fanno domande. Il gioco sta soprattutto nel non "farsi fregare" dalle domande e rispondere in fretta. Come quei giochi di società dove ti fanno un tot di domande a tu devi rispondere senza pensarci.
Quindi, in 1001 Night sei in una situazione di role-playing di gruppo dentro la storia della corte (dove avvengono conflitti, intrighi e ci sono obiettivi) sia dentro ogni singola storia (non sono "racconti", in realtà).
In Munchousen, non c'è mai role-playing nel senso di prendere decisioni reali e concrete in character. Le decisioni vengono prese solo a livello di narratore/sceneggiatore di una storia raccontata in solitaria, il piano della taverna è puro colore e si può saltare perchè non ha importanza, e si tratta di pura recitazione (face le vocine e dire "giammai" invece di parlare normalmente, insomma). Non c'è alcuna immedesimazione ne è richiesta.
Non ci vedo grandi differenze con Once Upon a Time.
--- Citazione ---Riguardo al "solo racconti", che cosa intendi esattamente dire? Che sono separati e opera di una sola persona?
--- Termina citazione ---
Sì.,
--- Citazione ---A ogni modo, e che vogliamo o meno proseguire in questa digressione… in assenza di una definizione condivisa oltre il livello locale di che cosa esattamente sia un "gdr"
--- Termina citazione ---
Se stiamo ad aspettare una definizione condivisa stiamo freschi... :-)
--- Citazione --- (ma tanti altri mezzi espressivi quali, non so, la poesia o il teatro riescono a tirare avanti benissimo anche in assenza di una definizione universalmente accettata dell'oggetto)
--- Termina citazione ---
Vero. Perché chi va a teatro non si trova di fronte uno schermo e una proiezione di un film. C'è meno confusione fra le cose.
Ma adesso non vorrai dire che non ci sono mai state discussioni o liti sui confini del teatro... 8)
--- Citazione ---, per me è buono abbastanza — nel caso specifico di Munchausen — il fatto che sia stato pubblicato con la dicitura "role-playing game"/"gioco di ruolo" sulla copertina:
--- Termina citazione ---
Come i giochi per computer (e non parlo di quelli giocabili online, dico proprio i primi degli anni 80)
--- Citazione ---significa che le intenzioni del designer almeno erano di fare un gioco di ruolo
--- Termina citazione ---
Si, proprio come i giochi per computer... :-)
Il senso della mia critica, comunque, non è di scacciare via Baron Munchousen dal "paradiso dei gdr", reietto w abbandonato. Volevo solo far notare che se per te Baron Munchousen è un GMfull, allora anche il gioco dei mini, risiko, i gdr per computer degli anni 80, etc lo sono e sono usciti prima.
Non mettersi ad erigere steccati NON significa rifiutarsi di vedere le differenze fra le cose.
Antonio Caciolli:
la discussione Barone 1001 notte mi pare terribilemente OT gradirei seguire il consiglio di Rafu e lasciarla perdere e magari metterla in un altra discussione
Matteo Suppo:
Ho letto i pezzi su Avventure in Prima Serata e Cani nella Vigna su wikipedia. Non mi sembrano così tremendi, se non per l'italiano in alcuni punti.
Tarta, cosa cambieresti?
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