La prima situazione è quella del mio gruppo classico di D&D, da noi si gioca solo la 4th, perché come dice il mio amico Mario, non siamo né avvocati per giocare la 2nd, né ingegneri per giocare la 3rd (ne, aggiungo io, matusa per giocare la 1st)...
Con loro praticamente non c'è molta scelta, solo storie epiche, con scelte che cambiano imperi ma che sono allo stesso tempo personali e drammatiche. Solo storie di persone speciali con grandi poteri, meglio se fantasy o urban fantasy (il tentativo pulp ha fallito)...
A loro piacciono inoltre meccaniche complesse e storie dal grande respiro (che non si giochi in pochi brevi incontri)... Tutti compresi siamo in 5.
Vediamo... io in una situazione analoga, in effetti proprio con un gruppo che si era formato per giocare alla 4th, ho avuto grandi soddisfazioni dal Solar System, con l'ambientazione di World of Near. Ha quasi tutto quello che cerchi: un fantasy con situazioni in bilico e instabili, in cui il contributo dei giocatori sposta l'ago della bilancia e cambia il volto del mondo, ha bisogno di diverse sessioni in fila per essere apprezzato, ha una meccanica di base solida non troppo complicata, ma con un florilegio di opzioni che ne permettono di aumentare la complessità e di personalizzarla, lasciando comunque al centro la parte più significativa, ovvero ciò che muove tutto sono le scelte dei vari personaggi nelle situazioni critiche.
In alternativa ci sono un paio di ambientazioni fatte in case, piuttosto ben scritte, che puoi trovare qui sul forum, Knights of the Old Republic per il mondo di guerre Stellari ed Exalted. E' possibile che in futuro ne veda la luce un altra, basata invece sul mondo di Darkover della Bradley.
In generale come sistema funziona bene nella misura in cui ai tuoi giocatori piaccia buttare i propri personaggi addosso alla storia e aggredirla, piuttosto che aspettare che sia lei a venire a prenderli per mano. La guida, l'equivalente del GM, deve lavorare un pochino prima della sezione, ma non più di una ventina di minuti una volta che ci si è presa la mano.
La seconda situazione è un gruppo di smaliziati con cui si può giocare ogni cosa... davvero... Senza limiti... Loro però mi causano problemi perché non sono costanti, ci si trova sempre, ma non sai mai chi ci sarà... Forse per limitare i danni servono giochi che permettono storie brevi, da uno, due massimo tre incontri... Se ci fossimo tutti saremmo in 6, ma di solito sono in 5...
Uhm, anche questa seconda situazione mi suona in qualche modo familiare. Vediamo, alcune buone idee le ha già accennate Nicolò.
The Mountain Witch è un gioco da due-tre serate, ed è il gioco che nel mio piccolo gruppo ha fatto nascere il meme 'VENDETTAAAHHHH!!!' quindi è possibile che abbia qualcosa che ti interessi.

E' incorniciato nel quadro storico del Giappone Edo, cosa che ha affascinato moltissimo me e un altro giocatore del mio gruppo, un ragazzo di Modena che di queste cose è appassionato. Ha una meccanica molto semplice, con un paio di accorgimenti davvero belli (dopo averlo provato distinguerai anche tu il mondo in giochi con l'Ai-Uchi e giochi senza l'Ai-Uchi). Word of Caution, in particolare nel tuo caso: produce una storia di samurai, e in queste storie la tragedia è sempre dietro l'angolo.
Avventure in Prima Serata sembrerebbe fare al caso tuo. Io sto apprezzando davvero tanto la versione attualmente in playtest. In 6 sareste forse troppi per godervelo a dovere, e 5 serate potrebbe mettere alla prova la costanza del gruppo, ma forse lontano dagli esami, dai matrimoni, e dalle estrazioni di denti del giudizio va meglio (uhm, forse sono stato troppo specifico, qui). Con quello i vincoli narrativi, come antefatto, ambientazione genere e stile li puoi fissare tu (anche qui c'è qualcosa che mi suona familiare...). L'intreccio è tutto, la meccanica è semplice, ma è fondamentale il modo con cui permette a tutti i giocatori di dare il proprio contributo.
Per poche serate, sul fantasy, mitologico e all'occorrenza epico mi vengono i mente due giochini. Uno è In a Wicked Age, col quale lavori sul sapore delle mitologie babilonesi e indiane, o sulle metamorfosi di ovidio, o certe storie delle mille e una notte, in cui crei un intreccio di obiettivi e desideri tra i vari personaggi. L'altro è The Questing Beast, che pone i giocatori in una versione allegorica del mito arturiano.
Forse questo gruppo, a differenza dell'altro, potrebbe apprezzare un po' di steampunk. Parli di un tentativo pulp, quindi forse conosci lo Spirito del Secolo? Committee for the exploration of mysteries potrebbe andar bene anch'esso, non richiede un lungo investimento di tempo.
Potrei proporti un altro paio di giochi meccanicamente più impegnativi, ma richiedono un respiro più lungo, quindi valuta bene le possibilità.
Uno è Nine Worlds, che corrisponde perfettamente alla descrizione che fai dei giochi che hanno un piccolo rompicapo da risolvere ad ogni conflitto, e ti propone una divertente reinterpretazione dei miti greci.
L'altro è Dresden Files RPG, potresti provarlo con il primo gruppo, perché è la cosa più meravigliosamente urban fantasy che mi viene in mente.
Ce ne sarebbe un altro di un autore italiano, in playtest, su un mondo fantasy in cui in un lato è sempre giorno, nell'altro sempre notte. Ma non ho idea quando mai verrà finito.

Poi vorrei tantissimo giocare con voi, verrei ovunque ma davvero non ho soldi per muovermi tutto l'anno... Potete suggerirmi i 5 o 6 migliori e più importanti incontri che fate durante l'anno così vi vengo a trovare?
Beh, dipende. Sai, dal punto di vista degli incontri i giocatori in Italia purtroppo si dividono in due categorie: chi abita in emilia-romagna, e chi vorrebbe abitarci.

Tu a quale categoria apartieni?