Autore Topic: Un gioco per me (e per il mio gruppo)  (Letto 24946 volte)

Moreno Roncucci

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #30 il: 2011-07-09 16:41:23 »
Altra aggiunta, e una nota personale.

Quando iniziai a giocare io, negli anni 80, tirava un sacco la serie "Dragonlance". Stavano uscendo ancora i moduli della prima serie, e seguivamo "in diretta" l'uscita dei primi 3 romanzi (leggendoli direttamente in inglese molto prima dell'uscita in Italia).

Quindi, il nostro GM dell'epoca lancia subito l'idea di giocare il Dragonlance! E tutti a scegliersi i vai personaggi della saga (a me tocca Tanis perchè non lo voleva nessuno ed ero uno degli ultimi arrivati. Per Raistlin invece ci mancava poco che si menassero..).

Dopo diverse serate DAVVERO noiose, la partita si arena e nessuno ha più voglia di andare avanti. Io fra me e me dò la colpa a diversi giocatori che "non sanno giocare bene". Cavolo, le loro giocate e la loro interpretazione non somigliava per nulla a quelle dei libri!

Nel corso degli anni incontro altra gente che ha provato a giocare a Dragonlance. E com'è, come non è, tutti quanti hanno mollato. E non al quindicesimo modulo: fai fatica a trovare qualcuno che è arrivato al SECONDO MODULO. Quelli arrivati al terzo sono praticamente più unici che rari.

Ma tutti hanno comprato fino al quindicesimo. Perchè... "sono bellissimi"...

No. Erano un railroad, pesante, brutto, davvero pessimo. Da giocare erano una palla unica. Dovevi fare quello che facevano nei romanzi senza essere "fico" come loro e senza un autore che ti scrivesse i testi.

Ma vendettero un esagerazione. Perchè...  "come sono belli da leggere!".  E da allora i moduli di praticamente tutti i gdr tradizionali hanno seguito quel modello..    :(

E i moduli hanno smesso di essere "cose da giocare" per diventare "cose da leggere"...

[edit: crosspost]
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Matteo Suppo

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #31 il: 2011-07-09 18:14:13 »
Sono uno di quelli che ha provato a giocare i moduli di dragonlance. Non siamo durati una sessione.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

il mietitore

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #32 il: 2011-07-09 18:22:12 »

 
Abituato a giocare in PbF nelle land ed a costruirmi un personaggio e giocare quello per anni, costruendo pian piano la sua storia indipendentemente dalle (poche) avventure cui partecipava, mi piacerebbe vedere dei personaggi articolati, complessi. Le regole di D&D non fanno nulla per invogliare i giocatori a farlo.
(bestemmio se dico che era un D&D narrativista? Probabilmente era un freeform narrativista con le regole di D&D piantate in mezzo, ed è quel che intendo per Giocare, con la G maiuscola, a d&d, che passa in secondo piano.)


Dimentica le land, davvero. Dopo un certo periodo di rimuginazione sono arrivato persino alla conclusione che non fossero giochi di ruolo. Perchè si cercava di incrociare la scrittura collaborativa con una struttura che, con la scrittura collaborativa, non ha nulla a che vedere (vogliamo costruire una storia figa, ma non possiamo fare metagame? Vogliamo giocare assieme e creare qualcosa di interessante, ma non possiamo avvicinare i nostri pg perchè non mi puoi dire il tuo background? Sappiamo entrambi che sarebbe stupendo e *ci starebbe* se andassi a prendere gli orchi a schiaffi, ma non posso farlo perchè i dadi non mi darebbero ragione, e CREPEREI? Cosa devo fare, tirare o fare semplicemente ciò che è divertente? Non posso neanche cambiare personaggio perchè perderei tutto ciò per cui ho lavorato nell'ultimo anno (soldi, equipaggiamento, px)? Mi dici che questi valori non sono importanti, però li incorpori lo stesso nel gioco, e li usi come meccanismo di ricompensa per i giocatori, tanto che i nuovi non hanno la minima speranza di essere un giorno POTENTI (perchè, volenti o nolenti, questo alla fine conta...) quanto i veterani? WTF?!?!). Le land non sono un gdr narrativista perchè non c'è NIENTE, neppure una regola, che possa essere qualcosa di utile alla costruzione di una storia. Le land sono un esperimento di scrittura creativa a più mani in cui nessuno può scrivere quello che veramente vuole, a cui si aggiunge una spennellata di aleatorietà. Aleatorietà parpuziana, per di più, quella in cui tiri mentre il DM stà già scrivendo, dall'altra parte dello schermo, l'esito dell'azione.  :-X


Chiarito questo, i giochi per avere PG complessi ce ne sono a iosa, e te li stanno citando tutti qui sopra.  :D


Il vero problema è, secondo me, che come tu stesso dici all'interno del gruppo ci sono idee diversissime di ciò che si vuole da un gioco di ruolo. Tu ed il gruppo in particolare ve ne state su piani quasi opposti. C'è da dire che forse loro vogliono giocare a WOW solo perchè non hanno mai giocato a nulla di veramente diverso: conosco molte persone che avevano gli stessi gusti, ma che dopo una partita a Cani nella Vigna hanno cambiato radicalmente opinione. Però è possibile, e devi preparati a questa possibilità, che effettivamente i vostri gusti siano inconciliabili, e che una delle due parti, da quel che ho capito te, dovrà continuare a tapparsi il naso come ha fatto finora. :(


Sono dunque dell'idea che il primo passo sia chiarire apertamente con il gruppo che, finchè non si trova un punto in comune nel vostro modo di giocare, qualcosa continuerà ad andare storto. Per cui bisogna chiarire chi dei presenti ha voglia di provare qualcosa di nuovo, per poi andare a provare effettivamente qualcosa di nuovo, che sia nuovo per tutti. Solo così si potrebbe scoprire QUEL gioco che il tuo gruppo consciamente e inconsciamente cerca.  ;)
« Ultima modifica: 2011-07-09 18:55:36 da il mietitore »
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
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Matteo Suppo

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #33 il: 2011-07-09 18:42:02 »
Sulle land concordo con Alex su tutta la linea. E' anche per questo che mi faceva ridere il Gioco con la G maiuscola.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #34 il: 2011-07-09 18:47:14 »

Sono curioso: a cosa vi riferite esattamente con "land"? Se non volete specificare per non offendere centinaia di fan di quei passatempi va bene, però sono curioso di sapere a cosa vi riferite.

il mietitore

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #35 il: 2011-07-09 18:54:05 »

Sono curioso: a cosa vi riferite esattamente con "land"? Se non volete specificare per non offendere centinaia di fan di quei passatempi va bene, però sono curioso di sapere a cosa vi riferite.


Entro stasera apro un topic da qualche altra parte, così spiego bene la questione senza fare OT ;)
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Zachiel

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #36 il: 2011-07-09 20:13:15 »

Sono curioso: a cosa vi riferite esattamente con "land"? Se non volete specificare per non offendere centinaia di fan di quei passatempi va bene, però sono curioso di sapere a cosa vi riferite.


Entro stasera apro un topic da qualche altra parte, così spiego bene la questione senza fare OT ;)

Lo apro io. In breve, Play by Forum mmorpg.

Arioch

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #37 il: 2011-07-10 10:11:36 »
Quoto in pieno, a parte che non credo che sia fatta "così bene". Credo che sono abbastanza bravetto ma che ci vorrebbe uno più bravo per gestire una qualsiasi campagna di D&D, per quanto ben fatta. Anche 4e, a volerle dare una trama.

Bah, non ci vuole una gran bravura a gestire delle campagne di d&d, non più di quanta ne serve per giocarci come pg. Al max ci vuole più tempo se devi disegnarti la mappa/preparare gli incontri. O, almeno, dovrebbe essere così!

Purtroppo, queste campagne prefabbricate, come dice moreno, non sono fatte per essere giocate, sono fatte talmente male che tocca al GM metterci una pezza e aggiustarle in continuazione per farle funzionare un po'. Lì sì che ci vuole bravura. Per forza, stai facendo il lavoro per cui hai pagato quelli che hanno scritto il modulo...

Prendi le robe che ti piacciono e usale come ispirazione per farti le tue giocate e butta il resto...
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Niccolò

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #38 il: 2011-07-11 08:42:47 »
Un altro giocatore mi ha sempre detto "se fai quella campagna chiamami", anche se poi si è trasferito (da 5 anni ormai) ha trasmesso agli altri un certo hipe nei confronti di quel modulo. Che in effetti, scenograficamente, è bello.

Magari non bello come quello che potremmo immaginarci tutti assieme, ma è decisamente un pacchetto pronto per il DM

la città della regina ragno una bella avventura? guarda, non ha causato il mio abbandono di dnd (nel mio caso è stato ritorno al tempio del male elementale, la precedente megaavventura), ma di certo ha causato l'abbandono di dnd in almeno altre 9 persone che conosco, 4 delle queli erano il mio restante gruppo di dnd. (che culo: dopo abbiamo cominciato exalted, un incubo... :)

Niccolò

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #39 il: 2011-07-11 09:02:13 »
Sono uno di quelli che ha provato a giocare i moduli di dragonlance. Non siamo durati una sessione.

+1- due volte e l'ultima volta era stata lòa terza revisione/semplicifcazione/coerentizzazione (AHAHAH!) dei moduli.

Zachiel

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #40 il: 2011-07-11 09:20:33 »
Un altro giocatore mi ha sempre detto "se fai quella campagna chiamami", anche se poi si è trasferito (da 5 anni ormai) ha trasmesso agli altri un certo hipe nei confronti di quel modulo. Che in effetti, scenograficamente, è bello.

Magari non bello come quello che potremmo immaginarci tutti assieme, ma è decisamente un pacchetto pronto per il DM

la città della regina ragno una bella avventura? guarda, non ha causato il mio abbandono di dnd (nel mio caso è stato ritorno al tempio del male elementale, la precedente megaavventura), ma di certo ha causato l'abbandono di dnd in almeno altre 9 persone che conosco, 4 delle queli erano il mio restante gruppo di dnd. (che culo: dopo abbiamo cominciato exalted, un incubo... :)

Ritorno al tempio... si è fermato al secondo total party kill, più che altro perché io ho cominciato a lavorare mentre decidevamo cosa fare, se riprendere (i personaggi si sono ficcati nel cuore dell'isola senza prendersi la briga di avvisare nessuno di quello che avevano scoperto ed il warlock, che poteva fuggire in volo abbandonando l'ultimo compagno superstite e salvando il mondo, ha tentato di raggiungere il teletrasporto all'interno dell'edificio assieme all'arciere, morendo nel tentativo.)
La versione non ufficiale di come sono andate le cose è che il mondo è stato distrutto.
Però anche lì ai personaggi interessava più "uccidiamo tutti prendiamo il tesoro" che "oh, c'è un culto con un piano per distruggere il mondo e potrebbe funzionare"... il che mi fa parecchio strano. Ed è probabilmente il motivo principale per cui vorrei personaggi più coinvolti, invece che pedine del risiko.

Matteo Suppo

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #41 il: 2011-07-11 09:31:42 »
A me sembra invece normalissimo. Che gliene frega ai giocatori di quel mondo? C'è bisogno di un minimo di tempo per costruire un legame, c'è bisogno della voglia di costruire un legame, perché ti importi qualcosa.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Zachiel

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #42 il: 2011-07-11 10:03:21 »
A me sembra invece normalissimo. Che gliene frega ai giocatori di quel mondo? C'è bisogno di un minimo di tempo per costruire un legame, c'è bisogno della voglia di costruire un legame, perché ti importi qualcosa.

Torniamo alla mia domanda... o meglio allo scopo per cui è nato questo thread.
Come?
Ci sono giochi che pur rimanendo simili in struttura a quel che mi servirebbe per giocare l'avventura come è stata scritta (non smetto di sognare di farla e prima o poi prenderò la craniata contro la dura realtà come profetizza Moreno), hanno tecniche che portano a personaggi a cui frega qualcosa del mondo, oppure dipenderà sempre dai giocatori?
In altre parole, quella voglia... c'è modo di crearla o va messa tra le premesse per far parte del gruppo di gioco?

Matteo Suppo

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #43 il: 2011-07-11 10:38:21 »
Ascolta, il gioco del calcio funziona abbastanza bene, ma se ci metti dentro dei nerd appena usciti da wow, loro passeranno 90 minuti a cercare il mouse.


C'è bisogno della VOGLIA di giocare, di investire emozioni, di scoprire, di creare, di mettere in gioco non solo le proprie abilità tattiche ma anche sè stessi.


Quindi no, non si può creare la voglia. La si può supportare quando già c'è.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Arioch

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Re:Un gioco per me (e per il mio gruppo)
« Risposta #44 il: 2011-07-11 10:57:51 »
Allora, se prendi l'avventura e la giochi come è stata scritta con un altro gioco, otterrai sempre lo stesso risultato. Forse cambierà la preparazione per il master, ma il prodotto finale sarà sempre simile (o peggio).
Fermo restando che con alcuni giochi è proprio impossibile giocare queste campagne così come sono senza dover pesantemente intervenire sulle regole di gioco. Per esempio, con Burning Wheel  (e col Solar System, credo) puoi tenere le premesse, puoi tenere i PNG, puoi anche facilmente ricreare il "party" di avventurieri, ma una volta che inizi a giocare non puoi assolutamente prevedere come si evolverà la storia, per cui la maggior parte degli eventi programmati, degli incontri e anche degli stessi PNG, finiranno nel cesso nel giro di mezza sessione.

In altre parole, quella voglia... c'è modo di crearla o va messa tra le premesse per far parte del gruppo di gioco?

La voglia di giocare appassionandosi ai personaggi, al mondo di gioco, alla storia,... deve esserci in partenza, non può essere creata da zero. Può essere incentivata e può essere smorzata, ma bisogna partire con la voglia di giocare.
Conta che in media è più facile sentirsi coinvolti in qualcosa che si contribuisce a creare, per cui capirai perchè le avventure prefabbircate non sono il massimo per stimolare l'interesse dei giocatori...
Blood & Souls for Arioch

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