Boh, fate vobis.
In genere, nella lingua comune, si distingue tra gioco da tavolo e gioco di carte. non chiedetemi perché. Forse perché è un elemento culturale condiviso anche dai non gamers che gioco da tavolo implichi una plancia o scacchiera.
Non fosse anche così, un gioco di carte ha due elementi che lo escludono dalla categoria dello strategico astratto, ed è il motivo per cui Domon può cavillare sui termini quanto vuole, ma l'uso comune dei termini lo smentirà sempre.
1) elemento casuale. Un gioco da tavolo strategico astratto per definizione minimizza l'elemento casuale, o lo azzera. Perché intralcia l'elemento di strategia.
2) pari risorse per tutti i giocatori. In partenza almeno è così. Ogni giocatore dispone delle stesse risorse del suo avversario. Se peschiamo a caso delle carte, questo assunto viene meno.
3) Informazione perfetta. Rileggete l'articolo che ho postato. "E’ essenziale per la loro definizione che questi giochi abbiano informazione perfetta : ogni giocatore, mentre decide la sua mossa, deve avere conoscenza completa riguardo la posizione attuale sul tavoliere"
Se giochi a carte coperte, elimini questo aspetto.
NOTA.
La definizione di gioco strategico astratto non è esclusiva. Non vuol dire che solo i giochi che soddisfino i requisiti di cui sopra contengono elementi strategici. Quasi qualsiasi gioco ne contiene. Ovunque ci sia la possibilità di effettuare scelte da parte del giocatore esiste una "strategia".
Ma la definizione di gioco strategico astratto è tutt'altra.
L'articolo che avevo postato e che evidentemente Domon nemmeno ha letto spiegava in maniera esaustiva quanto ho appena scritto, quindi se la mia spiegazione è poco chiara, vi invito a rileggerlo.
Ripeto, non metto in discussione l'elemento strategico dei giochi di carte, ma è ridicolo definirli "strategici astratti" in luce di queste definizioni, ergo la mia contestazione riguarda solo l'uso improprio del termine. Spero ci siamo capiti.