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[La mia Vita col Padrone] Primi approcci e richiesta di chiarimenti
Bramante:
Buona sera a tutti,
Sono lurkatore di lunga data di questo forum, nonché giocatore di vecchia data di gioco vecchio stile tanto per farmi inquadrare xD, ma veniamo subito al dunque di questo topic...
Sto organizzando con degli amici una partita a "La mia Vita col Padrone"che è la prima per tutti a questo gioco. Domani sera ci appresteremo alla creazione del padrone e dei relativi servi. Leggendo il regolamento in merito, mi è venuto immediatamente un dubbio:
Creazione del Padrone, necessita tra le altre cose una assegnazione di un punteggio di Paura e Razionalità, non è però definito un minimo o un massimo e la cosa mi disorienta un po'.
A parte dipanare questo primo dubbio avete altri suggerimenti?
ho già curiosato sulla wiki del sito, in particolare Il manifesto del Padrone decisamente utile.
Ringrazio tutti anticipatamente :)
Simone Micucci:
Se hai già letto il manifesto del padrone sei già a posto.
I valori di Paura e Razionalità potete tararli a seconda di quanto volete duri la partita.
La prima volta io li tarai a Paura 5 e Razionalità 3, e fu una partita abbastanza lunga (due giocate).
Tieni presente che il Padrone tira Paura+Disgusto del servitore. Quindi con 5 tira (all'inizio) da un minimo di 5 a un massimo di 8 dadi. Vuol dire che per svariati ordini sarà quasi impossibile resistere.
Nella mia esperienza è molto più interessante un Padrone schiacciante, ma richiede una serie di fattori:
il gruppo deve adorare il gioco e conoscerne già le meccaniche. Altrimenti rischi di trovarti della gente che con la scusa di "interpretare" ti fanno dei maniaci che non provano nemmeno a resistere agli ordini del padrone (il che si tramuta in una crescita esponenziale del Disgusto di Sè che porterà il giocatore a narrare Orrori Svelati su Orrori Svelati, sempre e di continuo). O quasi peggio ti trovi con della gente che si dimentica costantemente di cercare Amore dai legami e scambia gli ordini del padrone per delle Quest. Anche questo è distruttivo per il gioco.
I servitori devono provare fastidio per gli ordini del padrone. Devono odiarsi per non essere capaci di resistergli e hanno bisogno che qualcuno gli dia amore!!
Quindi se non siete ancora esperti vi consiglio un approccio più soft: Paura 3 e Razionalità 3, e magari partite anche con 1 o 2 punti d'amore già assegnati a qualche legame.
Questo porta il gioco un pò più avanti, quindi come Padrone dai già ordini cattivi, perché entro breve i Servitori avranno i punteggi per scatenare l'Endgame.
Nella mia esperienza questa modalità di gioco è stata meno intensa e appagante, ma per gli inizi la consiglio perché ha i seguenti vantaggi:
A - la partita dura solo una giocata. Indicativamente circa 4 ore (considerando 3 o 4 servitori)
B - se i giocatori non sono esattamente "performanti" (leggasi sopra: si dimenticano di resistere agli ordini del padrone per qualche scena o si dimenticano di fare approcci ai legami di tanto in tanto) la forza del Padrone non è schiacciante e quindi da loro un pò di margine per recuperare punteggi lasciati indietro.
Spero di essere stato chiaro!
Benvenuto (Fan Mail di benvenuto!!!)
PS: per curiosità, di dove sei? Che se sei vicino ci si organizza. XD
Moreno Roncucci:
Aggiungo un osservazione legata alla durata della partita.
Se hai il tempo di andare piano, sviluppando il gioco in più serate, puoi "costruire" l'odio per il Padrone un po' alla volta, utilizzando tutte ke tecniche descritte nel Manifesto.
Se invece vuoi fare una partita più breve, magari partendo già con punteggi di Amore superiori a zero, è molto, molto importante la fase di creazione del Padrone e dei legami. Non partire finchè non sei riuscito a spremere dai giocatori un padrone che sia già un concentrato delle cose che odiano. Non avrai molto tempo per sviluppare l'odio in partita, se non lo odiano un po' da subito è facile che la partita risulti "fiacca"
Idem per i legami: in gioco, per arrivare ad 1-2 punti di amore saranno stati interpretati, avranno una faccia, una caratterizzazione, etc: a partire invece con 1-2 punti su nomi anonimi, rischia di essere una cosa molto impersonale e numerica.
Insomma, a vedere tutti quei tiri di dado magari si ha l'impressione che LMVCP sia un gioco dove di dadi decidono tutto, ma nulla potrebbe essere più lontano dalla realtà: il gioco si basa su come riuscirai ad interpretare il Padrone e i Legami. Cerca quindi di avere subito dai giocatori buon materiale su cui costruire, non cose banali e anonime.
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione da: Bramante - 2011-06-22 23:18:41 ---Creazione del Padrone, necessita tra le altre cose una assegnazione di un punteggio di Paura e Razionalità, non è però definito un minimo o un massimo e la cosa mi disorienta un po'.
--- Termina citazione ---
E'una cosa che ha spiazzato anche me.
Ecco le mie opinioni personali:
In linea di massima direi Paura compresa tra 3 e 5 e Razionalità "vicina" a Paura (cioè un punto sopra, un punto sotto o pari a Paura. Se proprio, anche 2 punti sotto funziona).
Paura 2 è POCO, il Padrone non ha tempo di imporsi che già va in minoranza, e paura 6 o più è davvero un bagno di sangue per i servitori.
La Paura influenza molto la durata, come già detto, ma anche la difficoltà del gioco.
Razionalità rispetto a Paura influenza la probabilità di avere un "lieto fine" (se più alta) o situazioni più drammatiche (se più bassa).
Quindi, "per provare" Paura 4 e Razionalità 3 direi che potrebbe essere una buona scelta.
P.S.: altre considerazioni su come giocare un Padrone in ambientazione moderna, se siete interessati, stanno nel mio hack La Mia Vita Con Angelica, che trovi qui: http://www.mediafire.com/file/w9efvivafxtb46n/LMVcAngelica_v21.pdf
Bramante:
Innanzitutto grazie dei consigli, decisamente utili! abbiamo fatto i personaggi e tutti si sono impegnati molto nella creazione e nel comprendere il gioco. purtroppo è passata una settimana e non ricordo i dettagli dei pg quindi passo a descriverli a grandi linee. il padrone invece ce l'ho ben delineato (anche perché è il mio bastone :P ):
Alan Pier Blanchet
Paura 3 Razionalità 4
Aspetto: Cervello
Tipo: Collezionista
Bisogni e Brame: nato orfano e secondariamente adottato da un padre che forse non l'ha mai voluto realmente e lo disapprovava in continuazione. Oggi (inteso un oggi del 1805) è un quarantenne alla ricerca della perfezione, del corpo perfetto in cui calarsi raccogliendo attraverso i suoi servitori, sempre nuovi materiali umani (e non), collezionandoli per poi poter trasfigurare nella perfezione della sua mente malata e mostrarsi finalmente al padre in tutto il suo splendore.
Estranei: il Padre a cui dimostrare di non essere una nullità
Dimora: Villa Gotica a cui si accede al cortile, da un enorme cancello in ferro battuto.
Ora vado a descrivere i servi per come li ricordo, sorry:
Nome:Gregor
Stanchezza: 0
Disgusto di sé: 3
Descrizione: un servitore dall'aspetto decisamente poco invitante che ha il compito procurare il materiale per il padrone, girando di notte per la cittadina li vicino. quasi completamente sordo, ha imparato ben presto a leggere le labbra e persino a intuire i pensieri, poiché il padrone non ama spendere parole con lui.
Più che Umano: Legge nel pensiero, percepisce le emozioni dell'altro (uomo o animale che sia) a patto di non guardarlo negli occhi.
Meno che umano: Completamente sordo, non sente nulla tranne le grida di disperazione e di dolore.
Legami:
* Aurelì, la figlia del fornaio del villaggio.
* Pierre, il parroco del villaggio e uomo di carità.Nome: Ania
Stanchezza: 1
Disgusto di sé: 2
Descrizione: (a grandi linee) giovane donna incapace di avere figli, assistente di laboratorio (e sala operatoria) del padrone.
Più che umano: é in grado di muoversi a una velocità sovrumana, a meno che non ci sia la luna piena.
Meno che umano: Incapace e maldestra ad usare le proprie mani, martoriate da delle ustioni, a meno che non stia operando in laboratorio.
Legami:
* Mathieu, orfanello di cui si occupa il parroco del villaggio.
* Pascal, figlio di un ubriacone da cui è spesso malmenato.Nome: Vincent
Stanchezza: 2
Disgusto di Sé: 1
Descrizione: Un uomo alto, 1.80 grosso come un armadio a due ante, estremamente inquietante alla vista, con due occhi tremendamente infossati. è il maggiordomo e faccendiere della Villa.
Più che umano: Una forza sovrumana a meno che non la stia esercitando su una donna.
Meno che Umano: estremamente tardo di comprendonio, le cose più semplici devono essere spiegate con somma pazienza a un essere così stupido... a meno che non si ritrovi immerso almeno per metà nell'acqua, o sotto la pioggia di un temporale (momento in cui lui evidentemente lavora meglio).
Legami:
* Peter, figlio del fratello di Vincent, deceduto. Solo Vincent e il fratello morto sono a conoscenza del grado di parentela.
* Lorelai, La bella figlia dell'oste della locanda cittadina. Non sa neanche che Vincent esista.Aggiornato con i dati definitivi.
ps per Simone:
Sono di Savona ^^
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