Autore Topic: Storming the Wizard's Tower  (Letto 4432 volte)

Leonardo

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Storming the Wizard's Tower
« il: 2008-12-20 12:01:31 »
E' gratuitamente scaricabile il pdf di Storming the Wizard's Tower - Level 1: Fighting Monsters.

Che cosa è? Per dirla con le parole dell'autore, si tratta dell' Old D&D alla maniera di Vincent Baker.
Non l'ho ancora letto ma promette di essere divertente!

Storming the Wizard's Tower - Level 1: Fighting Monsters
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Leonardo »

Moreno Roncucci

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Storming the Wizard's Tower
« Risposta #1 il: 2008-12-20 12:08:40 »
Baker in questo momento credo abbia qualcosa come una decina di gdr in produzione in vari stati di realizzazione (compresi alcuni che probabilmente rimarranno fermi come afraid, ma che potrebbe cannibalizzare per altre cose)   :shock:
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Leonardo

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Storming the Wizard's Tower
« Risposta #2 il: 2008-12-20 12:17:45 »
Infatti! E' l'esempio più puro di autore capace di lavorare in multitasking! :D
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Moreno Roncucci

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Storming the Wizard's Tower
« Risposta #3 il: 2008-12-20 12:17:47 »
Ah, visto che non si capisce dal primo post... questo è un Playtest Draft. Baker non ha una procedura "standard" per i playtest, a volte li fa pubblici, a volte no, a volte posta le regole in html o in pdf, a volte (come con Poison'd) passa direttamente all'ashcan. Per questo qui è tornato al sistema usato per Afraid: playtest pubblico, con playtest draft scaricabile liberamente.

Il "bon ton" forgita dice che se decidete di provarlo con il vostro gruppo, dovreste poi contribuire allo sviluppo del gioco mandandogli (o postando in inglese) un resoconto abbastanza dettagliato della vostrta partita, con eventuali problemi che avete incontrato o cose che non avete capito nel testo.

Su The Forge ci sono un sacco di thread su come si fa un resoconto per un playtest, a volte anche contraddittori (diversi autori preferiscono cose diverse), ma, in generale: giocate il gioco esattamente com'è scritto, segnalate le cose che non hanno funzionato per voi, NON correggete il gioco al volo per poi postare un commento sul gioco da voi modificato senza dirlo (il rischio principale di ogni playtest pubblico, avere dati "avvelenati" non dichiarati come tali...).
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Leonardo

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Storming the Wizard's Tower
« Risposta #4 il: 2008-12-20 12:22:55 »
Grazie Moreno! Hai fatto bene a specificare che si tratta della versione per playtest. Mi ero dimenticato di scriverlo... :oops:
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Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Storming the Wizard's Tower
« Risposta #5 il: 2008-12-21 14:01:12 »
It's on my ToRead list :P
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Hasimir »
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Leonardo

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Storming the Wizard's Tower
« Risposta #6 il: 2008-12-21 15:52:14 »
Sfruttando il weekend gli ho dato una veloce lettura e mi sembra potenzialmente molto divertente (andrebbe giocato ovviamente). Si tratta di un design decisamente classico per quanto riguarda la suddivisione delle autorità e la preparazione del materiale per il gioco: il GM detiene saldamente le 4 autorità narrative (compresa la Narrational Authority  per quanto riguarda i risultati derivanti dall'applicazione del sistema a task resolution) e prepara background, mostri, avventure e addirittura le classi dei personaggi disponibili per i giocatori. Ovviamente il master è vincolato al regolamento come qualunque altro partecipante e, pur nell'ampio margine di discrezionalità che il regolamento gli consente, è tenuto a seguire le linee guida indicate nel manuale per stabilire ostacoli e difficoltà dei task. Un'altra caratteristica tipicamente "New Wave" è l'attenzione riservata alla facilità e alla rapidità (relativa) nella preparazione del materiale. In pratica, la città di cui i PG sono membri (secondo regolamento) è costruita rispondendo a quattro domande piuttosto generiche e di ampia portata, mentre i mostri sono costruiti scegliendo abilità e caratteristiche da un elenco precostituito, così come anche gli incantesimi e le classi dei personaggi. Il gioco risulta quindi facilmente customizzabile semplicemente utilizzando le opzioni presenti di default nel manuale, opzioni che possono essere ampliate a piacere da master e giocatori (anche se Baker consiglia prima di provare a fare qualche partita per rendersi conto del funzionamento del gioco).
Ci sono molte meccaniche intelligenti che pongono i giocatori al centro della scena (il GM prepara la situazione iniziale ma non la trama della storia) ed enfatizzano il ruolo delle scelte tattiche nelle situazioni più disparate (dal combattimento vero e proprio alla gestione di risorse limitate, da spendere per ottenere informazioni o convincere i PNG ad agire secondo gli interessi del gruppo).
Insomma, sembra che questo gioco abbia tutte le carte in regola per garantire ore ed ore di divertimento con un sistema elegante e apparentemente fluido.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Leonardo »

Suna

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Storming the Wizard's Tower
« Risposta #7 il: 2008-12-24 14:11:45 »
Ahh bene, ora ne so qualcosa di più...

Ho contattato Baker tempo fa chiedendogli se gli interessava una collaborazione (leggi, che gli illustrassi qualche futuro progetto) e mi ha offerto di lavorare su questo quando lo script sarà pronto.

(potete immaginare che sono al settimo cielo e non vedo l'ora)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Suna »

Renato Ramonda

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« Risposta #8 il: 2008-12-24 15:09:40 »
Complimenti pubblici a Suna!

Yeah!  :D  :D  :D
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da renatoram »

Mauro

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« Risposta #9 il: 2008-12-25 02:41:12 »
Complimenti, aspettiamo di vedere l'opera :D
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

Storming the Wizard's Tower
« Risposta #10 il: 2008-12-25 23:00:20 »
"Each player needs 6-8 white dice, 6-8 green dice, 4-6 red dice and 4-6 blue dice, and the GM needs, oh, twice that many."

 :shock:

Baker, quando giocava a d&d, utilizzava 2 armi solo per poter tirare un maggior numero di dadi :shock:
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Matteo Turini »

Storming the Wizard's Tower
« Risposta #11 il: 2008-12-25 23:04:07 »
Aehm, a parte questo...
Sembra divertente, mi accodo a Leonardo. Solo che veramente occorrono un sacco di dadi e un bel po' di conti (posto che comunque la metà dei dadi, mediamente, non sarà conteggiata), nei combattimenti.
Acuto, invece, il metodo per relazionarsi agli npcs.

A vederlo dal fuori, sembra un po' macchinoso (e: argh, gli xps!)... Ma magari è solo questione di farci un po' l'abitudine.
Appena avrò tempo farò un'incursione nel negozietto locale di gdr, a caccia di teenagers da sottoporre al "playtest" personale  :P
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Matteo Turini »

Storming the Wizard's Tower
« Risposta #12 il: 2008-12-25 23:05:19 »
PPS:
Complimenti Tazio!
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Matteo Turini »

Leonardo

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Storming the Wizard's Tower
« Risposta #13 il: 2008-12-26 10:59:46 »
Pensa che invece io lo trovo parecchio elegante... dopotutto è basato su una unica meccanica il cui utilizzo viene specificato di volta in volta per guidare il giocatore nelle situazioni più comuni e in quelle che necessitano di maggiore formalizzazione. Il sistema di Currency del gioco è evidentemente mutuato da Sorcerer di Edwards (che già di per sé ha un design elegante). Per quanto riguarda i dadi hai ragione, sono tanti quelli necessari: in più di un passaggio Vincent manifesta il suo apprezzamento per le secchiate di dadi che rotolano sul tavolo :D . Considera comunque che in fondo c'è l'opzione per giocare con due mazzi di carte e volendo puoi tranquillamente utilizzare monete di taglie diverse per simulare i vari colori dei dadi, mantenendo esattamente inalterata la distribuzione di probabilità del gioco. Insomma, il problema dei dadi è facilmente aggirabile. :)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Leonardo »

Storming the Wizard's Tower
« Risposta #14 il: 2008-12-26 12:38:19 »
Citazione
[cite] Leonardo:[/cite]Pensa che invece io lo trovo parecchio elegante... dopotutto è basato su una unica meccanica il cui utilizzo viene specificato di volta in volta per guidare il giocatore nelle situazioni più comuni e in quelle che necessitano di maggiore formalizzazione. [...] Per quanto riguarda i dadi hai ragione, sono tanti quelli necessari:

Sì, mi riferivo ai dadi in combattimento, quando intendevo 'macchinoso'.
Per il resto, sono completamente d'accordo con te.
Citazione
in più di un passaggio Vincent manifesta il suo apprezzamento per le secchiate di dadi che rotolano sul tavolo :D .

Ho letto!  :D  Volevo quasi mettere questa frase ("It’s like thunder, that many dice hitting the table all at once. I love it.", p. 62) nella firma, tanto è scritta perfettamente.

Ad ogni modo, riguardando lo schemino a p. 59, il combattimento sembra meno complesso di quanto mi sia apparso da una prima, rapida lettura del regolamento.

Yep, da provare!
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Matteo Turini »

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