Autore Topic: Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse  (Letto 8821 volte)

Iconpaul

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Allora, premetto che non mi pare di aver letto che la pirateria fosse argomento vietato (altrove succede) e ovviamente non è mia intenzione invitare nessuno a violare la legge sul diritto d'autore, quindi spero di non offendere nessuno.

Ho visto che le case editrici dei giochi dal design moderno sono generalmente piccole rispetto ai colossi del settore (capitan ovvio!), ma risultano comunque affette dal problema della distribuzione illecita dei loro materiali; farsi un semplice giro in rete per credere.
So che la Hasbro qualche anno fa aveva intentato cause ai singoli utenti che condividevano manuali di D&D su siti come Scribd e volevo chiedere a voi se gli autori o le case editrici "moderne" avevano mai mosso passi in questa direzione o avevano comunque lamentato la presenza del fenomeno pubblicamente.

In secondo luogo, ho notato che sia Donjon sia Anima Prime (i due giochi letti/usati più di recente) sono entrambi sotto licenza CC. Sapete se è stata una adesione alla filosofia di libera condivisione che permea le licenze oppure una semplice constatazione di impotenza contro la diffusione illecita via internet?
Paolo Migliavacca - "Teodosio". Fanmail: 2

Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #1 il: 2011-05-27 22:04:55 »
Ciao!


Non so se tu l'abbia già visto, ma su The Forge se ne sta parlando proprio in questi giorni, se ti interessa seguire. 


Re: Ethical moderation i...



Non conosco bene i punti di vista dei singoli autori però. Questo link è dove inizia e finisce la mia conoscenza sull'argomento ;-)
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Moreno Roncucci

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Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #2 il: 2011-05-27 22:08:58 »
La domanda mi sembra malposta già in partenza: non stiamo parlando un blocco unico con una "mente alveare",  ciascun autore-editore ha le sue idee e le sue strategie. C'è chi mette tutto il gioco in cc addirittura nella versione impaginata e c'è chi non fa una versione in pdf per paura della pirateria.  Sono tutti individui, la base della filosofia Indie è "del tuo gioco fai quello che ti pare, nessuno ti può dire niente", la cosa più pratica se vuoi sapere come la pensa ciascuno di loro è chiederglielo direttamente (sono tutti raggiungibili molto facilmente via email)

So che la Hasbro qualche anno fa aveva intentato cause ai singoli utenti che condividevano manuali di D&D su siti come Scribd e volevo chiedere a voi se gli autori o le case editrici "moderne" avevano mai mosso passi in questa direzione o avevano comunque lamentato la presenza del fenomeno pubblicamente.

Consiglio di fare una ricerca nei vari forum con i nomi dei giochi e degli autori (se fai una ricerca generale su questi argomenti ti vengono un milione di link)

Io non ho mai pensato di tenermi i link perchè sono un po' tutte uguali come discussioni, però di recenti ricordo questa:
http://www.indie-rpgs.com/forge/index.php?topic=31549.0
e questa:
http://story-games.com/forums/comments.php?DiscussionID=12659

Citazione
In secondo luogo, ho notato che sia Donjon sia Anima Prime (i due giochi letti/usati più di recente) sono entrambi sotto licenza CC. Sapete se è stata una adesione alla filosofia di libera condivisione che permea le licenze oppure una semplice constatazione di impotenza contro la diffusione illecita via internet?

Su Dunjon purtroppo non esiste più il blog ma Clinton è sempre stato un convinto assertore del software free (ha scritto un articolo su the forge su come ha impaginato Shadows of Yedterday solo con software free). Anime Prima è stato finito adesso, dubito che sia cc da 2-3 anni per reazione alle mancate vendite del prossimo mese...

[crosspost]
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Iconpaul

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Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #3 il: 2011-05-27 22:41:25 »
Pensavo -a questo punto, evidentemente, sbagliando- che gli autori stessi fossero più coesi e, se non altro tramite Forge, avessero cercato un accordo per affrontare il fenomeno (abbracciare o combattere la diffusione illecita).
Dalla semplice lettura della discussione sulla forgia, invece, si capisce che -proprio come diceva Moreno- ognuno la pensa a proprio modo e non si è raggiunto un accordo. Ma in effetti si tratta di una soluzione che era pronosticabile, visto che ci sono molti editori o addirittura autoproduzioni (sia come creazione che come distribuzione), quindi la mancanza di colli di bottiglia rende gli accordi meno probabili.

@Moreno: Non è detto che se una versione Beta è CC lo debba essere anche la versione definitiva, perchè l'autore è libero di modificare od eliminare la licenza su nuove opere derivate da quella già prodotta. Comunque, essendo io stesso un sostenitore del CC, non posso che essere felice della scelta.
Paolo Migliavacca - "Teodosio". Fanmail: 2

Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #4 il: 2011-05-27 23:23:10 »
Direi che un esempio eclatante è Do: Pilgrims of the Flying Temple di Daniel Solis.
Se non sbaglio questo gioco è stato scaricabile gratuitamente per almeno un annetto. Quando Daniel ha voluto pubblicarlo, aprendo un Kickstarter da 4.000 dollari (obiettivo da raggiungere in un mese e mezzo)... li ha avuti in meno di tre giorni!
Questo Kickstarter si è concluso 3-4 giorni fa con un successo letteralmente senza precedenti: più di 24k dollari, disintegrando il precedente record relativo al finanziamento di progetti per GdR. E il tutto con un gioco che si poteva scaricare da un anno senza pagare un cent.

Credo che sia un caso da analizzare, su questo discorso. Evidentemente esiste una fetta di pubblico maturo* che è disposta a pagare se valuta che un prodotto merita dei soldi, non importa se scaricabile gratuitamente. Particolarmente significativo da questo punto di vista il contributo di chi ha donato solo per ricevere il PDF: chi ha pagato per il cartaceo in fondo aveva qualcosa in più, ma il pdf... dubito abbiano pagato per le illustrazioni e l'impaginazione.


*per maturo intendo "consapevole". Un po' come per molti altri beni facilmente ottenibili tramite download o file-sharing: quando il costo del prodotto originale è ragionevole molta gente (che pure lo aveva avuto gratuitamente prima) lo compra.
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Rafu

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Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #5 il: 2011-05-28 04:01:16 »
Dire "pirateria" per "libera copia di opere dell'ingegno" è già capitolare agli interessi di chi (ATTIVAMENTE MALVAGIO) vuole convincerci che la libera copia è sbagliata e le opere dell'ingegno possono essere "possedute". "Proprietà intellettuale" è un altro diffuso termine propagandistico che consiglio di evitare.

Su Clinton R. Nixon (qui citato come autore di Donjon): non a caso, la sua opera più famosa e importante, ovvero The Shadow of Yesterday (poi rielaborata da Eero Tuovinen come Solar System e il suo supplemento World of Near) è stata rilasciata nel Pubblico Dominio — un passo ben più radicale rispetto a una licenza CC. ^__^

Moreno Roncucci

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Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #6 il: 2011-05-28 05:13:08 »
Oh, sul passaggio di TSOY dalla licenza CC (all'inizio) allo stato attuale un paio di link ce li ho (mancano come al solito quelli del blog di Clinton, cancellato più volte...)
http://story-games.com/forums/comments.php?DiscussionID=4534  (il thread del 2007 con il cambio di licenza e le motivazioni)
http://indie-rpgs.com/archive/index.php?topic=25396.0 (i primi presagi del solar system)
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Mauro

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Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #7 il: 2011-05-28 13:21:11 »
La discussione è anche sulla pirateria in generale? Nello specifico ho in mente il commento di Rafu, cui non ho chiaro se sia in tema rispondere o no.

Iconpaul

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Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #8 il: 2011-05-28 15:52:00 »
@Rafu: Se noti ho usato pirateria solo nel titolo e nella premessa, come termine sintetico che conoscono tutti.
Poi ho preferito utilizzare distribuzione/diffusione illecita, che mi sembra più appropriato, se non altro perchè chi condivide/scarica files da internet non dovrebbe essere paragonato a un filibustiere che uccide e razzia le navi  ;)

@Mauro: Se non si tratta di una divagazione eccessiva direi che se ne può discutere anche qui.
Paolo Migliavacca - "Teodosio". Fanmail: 2

Mauro

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Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #9 il: 2011-05-28 17:13:49 »
Non credo sia eccessiva, in caso dimmi tu ;D

Premesso che sono d'accordo con tutti i discorsi sul fatto che la legislazione attuale dovrebbe essere cambiata, che i DRM sono assurdi, ecc.:
Dire "pirateria" per "libera copia di opere dell'ingegno" è già capitolare agli interessi di chi (ATTIVAMENTE MALVAGIO) vuole convincerci che la libera copia è sbagliata e le opere dell'ingegno possono essere "possedute". "Proprietà intellettuale" è un altro diffuso termine propagandistico che consiglio di evitare
Se parliamo di quell'85% (stima di Boyle) di sapere che per vari motivi - l'editore è fallito, non si sa chi è l'autore, non si fanno ristampe da decenni, ecc. - è tagliato fuori dalla fruizione a causa delle leggi sul diritto d'autore, posso in generale essere d'accordo; se invece parliamo per esempio di opere appena uscite, non mi trovo necessariamente d'accordo: trovo giusto che un autore (cosí come chi corregge, e chi impagina, e chi fa la copertina, ecc.; dietro un'opera non c'è solo il lavoro dell'autore) venga retribuito per il lavoro che ha fatto, cosí come trovo giusto che possa scegliere se chiedere o no qualcosa in cambio della fruizione.
Certo: come detto la situazione attuale è assurda. La Progenie è venduto, in elettronico, a 13,99 € con DMR, un prezzo assurdo; L'Ultimo Elfo in eBook costa piú del cartaceo, il che è parimenti assurdo; ma Scene Selezionate della Pandemia Gialla viene 1,99 € e non ha DRM: prezzo onestissimo, e in quel caso non trovo giusto che il testo venga piratato e messo in giro. Anzi: se c'è qualcuno "attivamente malvagio", in quel caso è chi distribuisce la propria copia.
La situazione attuale è assurda in un senso, ma quella di scaricamente selvaggio senza reribuzione è assurda nell'altro.
Quindi, pur dicendo "pirateria" per "libera copia di opere dell'ingegno" non mi considero capitolato agli interessi di chicchesia, né trovo che chi si dice contro la libera copia sia automaticamente malvagio.

E, tra parentesi: tutti i discorsi sul fatto che si dovrebbe trovare un altro modo per retribuire il lavoro che sta dietro un'opera richiederebbero come minimo (1) di considerare il dritto decisionale dell'autore sugli aspetti economici (diritto non necessariamente sbagliato); e (2) che prima si trovi quel modo e poi si parli di mandare all'aria lo stato attuale; perché gridare tanto - termine generale, non riferito specificamente ai presenti - contro una situazione e non dare soluzioni pratiche non ha valore (con questo mi riferisco alla frangia del "Devo poter scaricare gratuitamente tutto! È assurdo pagare per cose digitali!", "assurdo" proprio a livello di "L'autore non ha diritto a/non dovrebbe ricevere nulla, se la sua opera è digitale").
E la libera offerta in sé non è necessariamente questo gran sistema: Alex ha pubblicato gratuitamente, tra racconti e romanzi (escludo il SB), nove opere; attualmente, il totale delle libere offerte tramite il tasto di PayPal ammonta a ben 1 €.

Moreno Roncucci

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Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #10 il: 2011-05-28 19:25:27 »
Il link non l'ho conservato e non mi interessa particolarmente ritrovarlo (è nel forum di Burning Wheel), ma il motivo per cui solo la primissima edizione (quella andata fuori produzione nel 2005) di Burning Wheel si trova in pdf, è lo scorno di Luke Crane nel vedere pochissime vendite (non mi ricordo la cifra esatta, forse una ventina. Di un manuale che in cartaceo aveva venduto mille copie) e l'immediata comparsa del manuale nei siti pirata.

Poi però Crane da questo punto di vista è un po' incoerente: Mouse Guard e Burning Empires sono venduti in pdf.  Sono però opere molto più curate a livello grafico, e probabilmente non considera (giustamente) il pdf come concorrenziale con il volume stampato.
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Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #11 il: 2011-05-29 16:59:40 »
Beh, di sicuro la pirateria fa più male agli indie che ai grandi.
 
E fa più male a chi pubblica in CC e similia che agli altri...
Alberto M.   - Ventura"il problema è che io ci tengo a che il mio personaggio resti vivo, ma lui non ci tiene tanto" (by Jasca)

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Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #12 il: 2011-05-29 17:04:08 »
E fa più male a chi pubblica in CC e similia che agli altri...
Chi pubblica in Creative Commons consente esplicitamente agli altri di diffondere l'opera protetta a fini non commerciali (alcune licenze anche a fini commerciali).
Quindi, in questo senso la pirateria (se intendi diffusione non autorizzata) praticamente non esiste e la diffusione tramite torrent o altro non fa che contribuire a raggiungere lo scopo che l'autore si è prefissato, ovvero la massima diffusione.
Paolo Migliavacca - "Teodosio". Fanmail: 2

Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #13 il: 2011-05-29 17:07:30 »
E fa più male a chi pubblica in CC e similia che agli altri...
Chi pubblica in Creative Commons consente esplicitamente agli altri di diffondere l'opera protetta a fini non commerciali (alcune licenze anche a fini commerciali).
Quindi, in questo senso la pirateria (se intendi diffusione non autorizzata) praticamente non esiste e la diffusione tramite torrent o altro non fa che contribuire a raggiungere lo scopo che l'autore si è prefissato, ovvero la massima diffusione.

Non mi sono spiegato.
Il fenomeno in generale della pirateria fa male a chi pubblica in CC.
 
(e CMQ in stretta teoria è possibile piratare cose in CC: basta non citare l'autore, ad esempio)
Alberto M.   - Ventura"il problema è che io ci tengo a che il mio personaggio resti vivo, ma lui non ci tiene tanto" (by Jasca)

Iconpaul

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Re:Pirateria, Creative Commons e altre amenità connesse
« Risposta #14 il: 2011-05-29 17:14:37 »
Non mi sono spiegato.
Il fenomeno in generale della pirateria fa male a chi pubblica in CC.
Anche adesso non ti sei spiegato, hai solo detto la tua opinione, senza spiegare  ;)

Citazione
(e CMQ in stretta teoria è possibile piratare cose in CC: basta non citare l'autore, ad esempio)
Questo assolutamente, pensavo che intendessi pirateria come la condivisione illecita di documenti così come sono, che è il fenomeno di questo tipo più diffuso.
Paolo Migliavacca - "Teodosio". Fanmail: 2

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