Sintetizzo, ma come sempre, la gente "interpreta" e poi si fa idee strane.
Questo è un intervento SLEGATO dai fatti della INC e serve solo a chiarire alcuni punti a livello giuridico/istituzionale.
Una organizzazione non a scopo di lucro (denominazione legale) è una organizzazione che, non avendo scopi di lucro, e non essendo destinata alla realizzazione di profitti, reinveste gli utili interamente per gli scopi organizzativi.
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Si definiscono "senza scopo di lucro" le associazioni e le persone giuridiche il cui scopo non è l'accumulo di capitale.
Questa mancanza di accumulo di capitale deve essere riferito alla "persona giuridica" (l'associazione...) e non interviene sulle persone che ci lavorano e/o la gestiscono.
Il presidente dell'Unicef, che è una no-profit company (di tipo ONG = Organizzazione Non Governativa), prende MILIONI di euro di stipendio. Ma è il presidente dell'Unicef. Ha responsabilità che vanno al di là di qualsiasi immaginazione.
Non confondiamo gli obblighi fiscali di una realtà no-profit (non avere bilanci in positivo e non produrre plusvalenze) con la mania di certi italiani di usare questi obblighi come scuse per non pagare la mano d'opera... questo perché si tende sempre a identificare una associazione no-profit con le associazioni di volontariato, che sono UNO DEI POSSIBILI TIPI di associazione no-profit (un'altro tipo sono le Fondazioni Finanziarie e Bancarie... che muovono capitali talmente vasti che fanno girare la testa)
Le società no-profit non devono avere utili di bilancio. Fine.
Uno dei modi per non averli è pagare chi lavora per loro e pagare chi le rappresenta.
E io aggiungo:
proprio perché la rappresentanza è probabilmente il lavoro più a rischio che si possa fare: se qualcosa va male, la "faccia" che si brucia è quella del rappresentante (anche le responsabilità oggettive...).
Ci sono comunque delle specifiche precise sulla quantità di denaro che può essere usata per pagare collaboratori e rappresentanti, ed è una percentuale relativa ai soldi spesi per l'obiettivo sociale, che è definito in statuto.
Altra cosa che sarebbe meglio sapere: qualsiasi società che abbia una partita IVA in Italia è OBBLIGATA PER LEGGE a pubblicare il bilancio, depositandolo alla Camera di Commercio.
In più, le associazioni, sono tenute a seguire altre leggi aggiuntive (che ora nello specifico non ricordo) ma che ad esempio, le obbliga a mandare una copia del bilancio a tutti gli associati.
Detto questo... io rimango dell'idea che la valutazione sul rapporto costo/beneficio rispetto alla INC sia di tipo strettamente personale. Se ritenete che la INC costi troppo per quello che vi dà... non andateci.
Se invece subite una sorta di peer-pressure che vi obbliga a ritenere la INC come imperdibile, da un lato facciamo i complimenti a Michele e Claudia che hanno costruito qualcosa che viene visto come imperdibile, dall'altro... beh, se la ritenete imperdibile, avete già scelto cosa fare. O no?
Io l'anno scorso non sono andato alla INC. Costava troppo. Ho deciso di andare con gli altri Coyoti alla NordOvestCon a Torino a trovare altri amici che non sarebbero mai venuti alla INC.
Quest'anno invece sono andato, perché discutendone anche con Rafu, sono giunto alla conclusione che alla INC ci sono cose che ci sono solo alla INC, principalmente gli ospiti stranieri.