inCONtriamoci > InterNosCon 2011: Bacchanalia
[SLOW DOWN] For a better INC
Serenello:
Faccio una piccola premessa.
Per me è stata la prima INC, non so quindi fare paragoni con le altre o dare giudizi di merito sul "ma l'altro metodo..."
Posso solo dire di essermi divertito tantissimo, ma come in tutte le cose ci sono stati dei punti più esaltanti e altri meno. Parlare delle cose perfette (come il panorama o la cena di sabato sera) avrebbe poco senso, quindi:
Location
A quanto ho capito è stato un problema più dei lavori in corso. Però effettivamente la Mirastelle era lontanissima rispetto a comune e biblioteca. Se fosse stato tutto più centralizzato forse sarebbe stato meglio. Compresi i posti letto: c'era veramente un bel pò di strada fra le camere e i luoghi in cui si giocava. Io personalmente mi sono scordato un paio di volte manuali o altro in camera ma l'idea di dover lasciare altre persone al tavolo ad aspettarmi 10/15 minuti mentre andavo a recuperarle mi ha fatto desistere. Niente di rovinoso, ma ho pensato valesse la pena parlo notare.
Inoltre questo correre avanti e indietro si è mangiato quasi tutto il mio tempo libero fra uno slot e l'altro. Speravo di riuscire a scambiare molte più chiacchiere ma alla fin fine ho praticamente solo giocato.
Festa/Teatro
Questo un pò si sposa con quanto detto prima, ma se l'evento a teatro finisce a mezzanotte e il giorno dopo mi devo alzare alle 8 (per sperare di aver tempo di fare doccia + colazione + valigie) un pensierino sul andare a giocare ce lo faccio. Anzi ce l'HO fatto. Sono andato a letto sperando di recuperare un pò di sonno (soprassediamo che poi non mi sono addormentato e sono tornato in comune a giocare a Misery Bubblegum fino alle 4 e mezza xD).
E, come avete detto tutti, mancava un punto comune. Dov'erano tutti all'una? Io ero in comune con Spiegel, triex e Dario. Sicuramente c'era un'altra decina di persone in giro, ma tutti gli altri? Non li ho visti, non ho potuto scambiare chiacchiere con loro perchè proprio non sapevo dov'erano.
Spero che le mie considerazioni possano essere utili a migliorare l'edizione 2012 :D
Matteo Stendardi Turini:
Per me è stata una bella convention, sono stato bene; mi sono reso però conto che è stato soprattutto grazie ai *partecipanti* e *nonostante* la location.
Mi spiego per punti.
*ORGANIZZAZIONE*
Fare il segretario quest'anno è stato massacrante: gli spazi erano distanti ed una sola persona per slot non sempre bastava, soprattutto dato che fra i compiti del segretario, oltre all'organizzazione logistica, c'era la distribuzione di birre e snack e il controllo delle sale (anche solo per verificare che fossero lasciate pulite e in ordine). Grossomodo, in tutti gli slot c'è stato sempre qualcuno ad aiutare il segretario ufficiale.
Il sabato pomeriggio, poi, io ho avuto qualche momento di smarrimento perché non conoscevo, ad esempio, gli accordi con il bar, quali fossero gli spazi a noi destinati nela centro e come raggiungerli, come fosse organizzata la giornata. A questo si può rimediare facilmente, comunque: basta incontrarsi con il segretario del primo slot una mezz'ora prima e chiarire le questioni organizzative.
*SPAZI*
S'è camminato un mucchio.
La foresteria e la mensa erano lontane dagli spazi di gioco e, come ha già fatto notare Paolo, dimenticare per sbaglio un manuale in camera significava far aspettare un quarto d'ora almeno a tutto il gruppo e scarpinare per mezzo chilometro di saliscendi.
Comunque, il problema più grosso è stato, anche per me, la mancazanza di uno spazio identificativo, una zona che qualcuno, uscendo di camera o da una piadineria, potesse vedere come spazio comune. Insomma, la hall degli alberghi degli anni scorsi.
In effetti, la sala principale del municipio ha preso a svolgere autonomamente una funzione simile, ma solo perché in quel palazzo c'era la scrivania del segretario e il tavolo con gli stuzzichini; se la cosa fosse stata ufficiale, penso che si avrebbe avuta una sensazione di "gruppo" molto più forte. In qualsiasi momento chiunque non avesse qualcosa da fare avrebbe potuto pensare "Dove saranno gli altri?" e dirigersi alla sala municipale.
Ho sentito molto fortemente la mancanza di uno spazio comunque in cui fare quattro chiacchiere casuali prima o dopo uno slot, o in attesa di andare a cena. L'impressione è che ci incontrassimo a colazione, pranzo e cena, e poi ognuno per gli affari propri, e la sera a dormire tutti separati.
*PREZZI E SPIRITO*
Capisco perfettamente la volontà di organizzare una convention con una propria forte connotazione, ancorata sul territorio e che punti alla qualità sotto ogni punto di vista - compreso il riconoscimento istituzionale. Ma, anche con tutta la flessibilità offerta dai prezzi variabili in base ai pernottamenti e ai giorni, personalmente mi sono parsi piuttosto alti, e l'unico incentivo a venire è stata la possibilità di fare il segretario, con il conseguente sconto.
So per certo di persone (sia appassionati di vecchia data che giocatori novelli) che avrebbero partecipato volentieri, ma che vedendo i prezzi hanno desistito. Personalmente, incontrare di nuovo tutti e conoscere Danielle e Paul mi ha alla fine convinto, ma se il prossimo anno la spesa si attesterà ancora su questi livelli non sono sarò sicuro di venire. Preferirei qualche servizio in meno (due birre anziché tre, nessuna degustazione di vini, camera quadrupla anziché doppia), ma la possibilità di risparmiare qualcosa. I primi due anni ho avuto la netta sensazione che la convention fosse davvero Inter Nos: si paga l'albergo, un aperitivo, e poi siamo tutti amici insieme a giocare e chiacchierare; quest'anno mi ha dato la forte impressione che fosse una convention di appassionati sì, ma che puntasse ad ottenere uno status ufficiale agli occhi del comunue, della provincia, della regione, dei passanti casuali, e che mirasse più alla diffusione verso l'esterno che alla comunione fra i partecipanti.
Non capiamoci male: mi fa sempre molto piacere conoscere persone nuove e incontrare appassionati o futuri tali, ma quest'anno mi sono davvero sentito molto locandina promozionale e molto poco giocatore fra amici giocatori.
Magari è solo un'impressione mia, ma tornando un mezzo passo indietro e recuperando lo spirito degli scorsi anni - senza preoccuparsi più di tanto del riconoscimento istituzionale, della diffusione, dell'ancoramento sul territorio - si potrebbe avere comunque una convention di alta qualità, in cui i giocatori non siano sfruttati dagli organizzatori che vendono loro panini orrendi a 10 euro, mantenendo però quell'anima di comunione goliardica che secondo me contraddistingueva le scorse edizioni.
Ezio:
Ed eccomi anch'io a dire la mia.
Devo dire che mi trovo concorde su molte delle opinioni e dei giudizi espressi da Michele, Paolo e Matteo. In generale la mia opinione su INC'11 è quella di aver vissuto una OTTIMA convention, superiore agli standard tradizionali... ma inferiore a quella dell'anno scorso e, purtroppo, la mia soglia del gusto per le con si è alzata insieme a quella del divertimenti. Insomma: mi hanno viziato ;-)
Provo a proporvi una mia valutazione, in cui ho individuato tre aree in cui, per me, è necessario intervenire, e le ho ordinate in ordine crescente di importanza. Vi dico subito che l'area più importante è quella della socializzazione e che condivido pienamente e indipendentemente i ragionamenti di Michele su una "piazza".
Probabilmente ripeterò molte opinioni già espresse ma, per ora, credo che siamo ancora in una fase in cui è bene esporre le proprie idee, anche ridondanti.
- IL COSTO
Questo punto è estremamente personale. INC è una Con di lusso, e ci sta. Quest'anno siamo stati alloggiati divinamente (e se ci fosse stato il sole i prati fuori dalla foresteria sarebbero stati meravigliosi), il welcome kit era straordinariamente ricco, l'open bar generoso e, in definitiva, mi sento di aver avuto indietro una contropartita più che adeguata per i miei soldi, anzi... credo di essere in debito verso Michele&Claudia. Sono però al limite, se il prezzo si alzasse ancora non so se riuscirei a partecipare. Non so quanti di voi siano nella mia situazione, io, però, intanto parlo della mia esperienza.
Di sicuro rimanere a Bertinoro potrebbe essere utile, in questo senso, o almeno così Michele dice e non ho motivo di non credergli. Ho anche una mezza idea, l'anno prossimo, di organizzare una "INC sotto le stelle", cercando un posto in cui piantare, letteralmente, una tenda nei dintorni della Con, magari insieme a qualcun altro.
Credo che sia possibile venirsi incontro, ma è, onestamente, l'argomento su cui ho meno soluzioni.
- IL CIBO
InterNosCon si presenta come un'esperienza eno-gastronomica, oltre che ludica. Per la mia esperienza (2010 e 2011) questo è vero al 50%.
Le eccellenze e i partner sono davvero eccellenti. Quest'anno le birre erano da urlo (Michele, voglio procurarmi almeno una decine di bottiglie di LaChicca, come devo fare?), i formaggi da orgasmo, la piadina da favola e i vini (per quanto mi è stato dato assaggiarli e capirli) straordinari. In pratica arrivavo a pranzo/cena che non avevo fame, riempito da tutto questo ben di Dio.
I pasti ordinari erano però piuttosto sciapi. La mensa era del tutto insignificante e il ristorante del sabato era un buon ristorante, ma nulla di più. Mi sarei aspettato di assaggiare la Romagna, e invece, vino a parte, era tutta roba che potevo trovare ovunque. Buona, cucinata bene, quasi ottima, ma ordinaria.
In questo senso potrei suggerire di andare un po' più sul "rustico"? Una piadina di quelle buone è semplice ma straordinaria ed è assolutamente irriproducibile al di fuori della sua terra e le piadine di Bertinoro erano OTTIME! Oppure, parlando con Mauro, sembra che esista una trattoria, non distante dal Bistrot, che li ha impressionati molto favorevolmente.
Abbiamo la fortuna di essere in una terra in cui la cucina povera e "da strada" è degna di ogni ristorante ed è al cuore della cucina tradizionale, perché non sfruttare queste potenzialità piuttosto che rivolgersi a normalissimi ristoranti? Questo potrebbe anche influire positivamente sul prezzo complessivo della Con.
- LA SOCIALITA'
Come anticipato questo è il punto a cui tengo di più.
Ho sentito moltissimo la mancanza di un punto, sia spaziale che temporale, di aggregrazione, ovvero quel fenomeno che, per me, aveva reso davvero speciale INC'10. Si era partiti da sconosciuti, si era finiti "internos". Ecco, questa è la magia di INC: non si parte amici, lo si diventa lì, si lega e si crea gruppo grazie all'atmosfera.
I luoghi della con erano troppo distanti l'uno dall'altro per potersi incontrare casualmente e per comunicare velocemente gli uni con gli altri. Una volta che eri al Mirastelle eri tagliato fuori da tutti gli altri, ed era un peccato.
Ho sentito poi davvero moltissimo la mancanza della festa del sabato, che era il momento principe di aggregrazione e vita sociale, in cui bere, urlare, conoscersi e far baracca assieme.
Ci mancavano, in pratica, una piazza e un mercato, ed è una cosa di cui io ho patito enormemente la mancanza.
Come rimediare?
Di sicuro il nodo qui è stata la dispersione e dovremmo cercare di concentrare di più le location. L'ideale sarebbe, per dire, avere qualcosa come Comune, Biblioteca e l'albergo della domenica. Col bel tempo la piazza di Bertinoro si sarebbe trasformata, automaticamente, nel nostro punto focale, con gente che passava tra una location e l'altra, che si godeva il fresco e cose simili. Non credo che questa configurazione sia realmente possibile, ma è giusto per dare un'idea.
Oppure si poteva pensare a usare meglio gli spazi del Comune... non so, dedicare ingresso e sala del Consiglio al gioco e la saletta dove abbiamo fatto You Manual alle conferenze, in modo da eliminare i 3/4 tavoli di Mirastelle, magari, e aggiungere un piccolo tavolo all'ingresso della biblioteca.
Diamine, col bel tempo avrei preferito giocare all'aperto, seduti per terra sul belvedere, che isolarmi al Mirastelle.
Contemporaneamente credo che la festa in maschera non sia un evento da trascurare. Lo spettacolo di Upgrade! è stato molto gradito, quindi ben vengano cose del genere, ma... senza sovrapporsi al momento centrale di INC e rendendo chiaro che anche altri luoghi, per attività alternative, rimangono disponibili, magari chiamando un segretario/responsabile anche per la sera.
Mi fa PIACERE che anche gli abitanti di Bertinoro vengano (ce n'erano, no?), significa restituire qualcosa alla città, ma mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di un po' più "nostro"... se ricapita pretendo che almeno due attori oltre Claudia provino un qualche tabletop e che, soprattutto, dopo lo spettacolo non vadano in birreria, ma vengano alla nostra festa e ci facciano compagnia! Che diamine, se scambio tra teatro e gioco ci deve essere che sia bilaterale! ^^.
Magari si poteva fare lo spettacolo il venerdì, oppure sempre il sabato, ma rendendo disponibili chiaramente altre sedi e con orari stabiliti, in modo che chi non avesse voluto partecipare allo spettacolo ma avesse voluto prendere parte ai momenti successivi (premiazioni e festa) sapesse a che ora ritrovarsi con gli altri, senza paura che "si inizi senza di lui", cosa che, personalmente, mi ha un po' frenato. Mi sarebbe piaciuto, mentre aspettavo, trovarmi un posto dove chiaccherare con gli altri a cui Upgrade non interessava, ma avevo paura, dato che sarebbe stata una cosa un po' improvvisata, di perdermi il seguito, che invece mi interessava molto.
Credo che i costumi a tema siano un'occasione d'oro per legare. Nessuno meglio di me può parlarvi di quanto sia legante l'esperienza di fare i cretini assieme... si potrebbe pubblicizzare meglio questo aspetto sul sito ("Sabato sera festa, è gradito il costume a tema!"). Se non ricordo male qualcosa del genere c'era sul sito dell'anno scorso ma non in quello di questo: lo rivoglio e mi offro come consigliere per i costumi di chi ne avesse bisogno; dopo Eddie, ma soprattutto dopo la telefonata di Spiegel: "Ezio come faccio a fare Hitler vestito da pirata" mi sento pronto a tutto!
Ecco, io spero che questi miei appunti possano aiutare tutti a migliorare ancora INC. Voglio soltanto il meglio per i miei amici e sono pronto a rimboccarmi le maniche fino all'osso, se necessario.
Mi offro, per esempio, per gestire le premiazioni (il Vellu non dovesse afferrare l'hint) e ho già una piccola idea per i buffet.
--- Citazione da: Mr. Mario - 2011-05-04 04:26:04 ---Devo chiederti scusa, Patrick, in quello slot siamo stati davvero molesti. :)
--- Termina citazione ---
Più che altro è il gioco XD
Mauro:
Di per sé non ho molto d'aggiungere... concordo che i primi punti da migliorare sono costi e aspetti aggregativi: sebbene concordi che la INC sta diventando la "con di lusso" (come ho avuto modo di dire altrove: se la INC è il ristorante di lusso, la GnoccoCON è la fiera di paese: in entrambi si mangia bene, ma l'anima è diversa), con quanto ne consegue a livello di costi, perdere persone per avere comodità mi dispiace. Quest'anno almeno quattro persone hanno rinunciato causa costi, e almeno tre hanno saltato il Venerdí per lo stesso motivo. A queste se ne aggiungono almeno altre due che, se i prezzi non si abbasseranno, l'anno prossimo non verranno.
Non pretendo - sarebbe stupido - che la INC costi quanto altre con meno costose; ma - per dire - se devo scegliere tra il bar gratuito e dieci persone in piú... non è che abbia dubbi. La INC è fatta dalle persone, quindi voglio vedere le persone.
I pasti sono un altro tasto dolente: la mensa era - onestamente - incommentabile; come mensa magari è nella media, ma come pasto-INC mi aspetto decisamente di piú (la INC è il ristorante di lusso, ricordate?); non è un caso che Lapo, +1 e io non ci fossimo, Domenica pomeriggio: abbiamo preferito spendere qualcosa in piú, ma mangiare tanto e bene.
A questo si collega il discorso sugli spazi aggregativi: la mia esperienza è che la parte sociale avviene nei pasti ed eventualmente nella festa (in effetti, a INC'09 era un po' strano vedere a ogni pasto le tavolate con persone che si conoscono da una vita, invece che gruppi piú misti), mentre nel resto del tempo ho - in questa come nelle scorse INC - principalmente giocato; in quei frangenti la socializzazione c'era, ma principalmente con le persone al tavolo. Sicuramente però avere un posto di riferimento anche fuori dalle occasioni mangerecce aiuta: può fare da magazzino per persone che non stanno giocando, facendo nascere eventi estemporanei; da sala-chiacchiera; e avanti cosí.
Però, proprio per questo l'idea di piadine servite direttamente ai tavoli da gioco mi lascia perplesso: è una possibilità d'aggregazione in meno.
Se si tratta di un'alternativa che il singolo può scegliere, è una cosa; ma se fosse l'unica modalità di pasto significherebbe restare a gruppetti anche mangiando. Da valutare molto attentamente.
Aggiunta: non voglio dire che alla INC ci debbano essere chissà quali pranzi di lusso; ma, anche visto il costo generale, la qualità della mensa era decisamente sotto quanto mi aspettassi. Come si è mangiato nell'albergo nel 2009 andava piú che bene, per dire.
Un appunto che confermo è quello sul singolo segretario: se si vuole continuare la tradizione di rabbocco-stuzzichini, con tre posti sparsi per la città, per quanto vicini, avere una sola persona adibita è troppo poco.
--- Citazione da: Aetius - 2011-05-04 09:31:14 ---sembra che esista una trattoria, non distante dal Bistrot, che li ha impressionati molto favorevolmente
--- Termina citazione ---
Piattone di pizza, focaccia ai pomodori secchi e frittata di verdure.
Piattone di affettati e formaggio.
Piatto di piadine.
Piattone di carne (porchetta, nodino di vitello, pancetta, arrosto, salsicce) e patate.
Un litro di vino fatto da loro.
Un litro d'acqua.
Digestivi a volontà (il tizio ha messo un po' di bottiglie sul tavolo e se n'è andato).
Ricordi i salumi e le piadine che avevamo a On the Ecology of the Mud Dragon? Erano gli avanzi del pranzo.
Costo? 15 €/testa. Per tutto il resto c'è Mastercard (in realtà l'accettano anche lí).
Se vi chiedevate perché al pranzo di Domenica non eravamo (Lapo, +1 e io) in mensa, ora lo sapete.
Matteo Stendardi Turini:
Mi sono reso conto di non aver dato possibili soluzioni, però.
Ipotizzo ciò che sarebbe servito, forse, quest'anno, come se il prossimo fosse organizzato allo stesso modo.
Vediamo:
*ORGANIZZAZIONE*
So che potrebbe essere fastidioso, ma con una convention sparpagliata per tutta Bertinoro c'è probabilmente bisogno di due segretari. Anche quest'anno in tutti gli slot qualcuno ha fatto da segretario non ufficiale per aiutare quello ufficiale.
Sarebbe comodo un piccolo coordinamento preventivo fra organizzazione e segreteria: un giro di email, ad esempio, qualche giorno prima, per chiarire i dettagli della convention - quali spazi, orari, passaggi di consegne, eventi programmati.
*SPAZI*
Il Mirastelle, per quanto sicuramente suggestivo, è troppo lontano dal centro.
Si potrebbe prendere come punto di riferimento il salone del municipio e ruotare attorno a quello. Quest'anno avremmo potuto utilizzare la sala centrale del municipio e la sala conferenze come spazi principe del gioco, più la saletta piccola e la biblioteca per chi avesse avuto bisogno di un po' più di privacy. Ad occhio, il municipio avrebbe potuto accogliere 8-10 gruppi e la biblioteca altri 3. Sarebbe aumentato sicuramente il rumore, ma almeno saremmo stati tutti assieme.
Un'alternativa a cui ho pensato adesso potrebbe essere il teatro. Se non ricordo male, le sedie nella sala erano mobili, non fisse; in tal caso, con due sale, un loggione ed eventualmente un palco, potrebbe essere un'alternativa papabile (e sarebbe pure più vicino al seminario) - ma ovviamente questo dipende dagli accordi con gli enti, ed io non li conosco.
In ogni caso, smezzarci su troppi edifici ammazza la socializzazione, secondo me.
*PREZZI E SPIRITO*
Be', su questo ho poco da dire di specifico, non conoscendo il dettaglio dei conti.
Posso solo considerare, in generale, che prezzi più bassi porterebbero molto probabilmente più persone a partecipare; d'altro canto, prezzi più bassi significano necessariamente tagliare qualche cosa.
Suggerimenti su dove tagliare, senza conti alla mano, non ne ho; non so, ad esempio, quali fossero gli accordi per la degustazione dei vini. Personalmente, non avrei problemi a tagliare sul cibo e sui vini: quando ho mangiato normalmente, io sono a posto. Vengo per giocare e incontrare amici, se il cibo non è cattivo io non ho altro da chiedere. Sono del resto dell'idea che chi voglia mangiare molto o particolarmente bene possa farlo in autonomia nei ristoranti o trattorie dei dintorni, senza che questo pesi sul portafogli di chi non è interessato.
L'idea dei buoni-pasto (non ricordo chi l'abbia tirata fuori, poco sopra) da spendere in due-tre ristoranti, trattorie o piadinerie convenzionate, non mi sembra male.
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