Gente Che Gioca > Gioco Concreto

[The Questing Beast] - Edwards schifa la regola sull'intento?

(1/3) > >>

Lupo:
Salve a tutti,

rileggendo alcuni topic su The Pool e TQB suggeritimi tempo addietro da Moreno, sono capitato in una interessante -ma al tempo stesso spiazzante- considerazione di Ron.

Edwards parla della sua esperienza a InternosCon e soprattutto della sua perplessità circa alcune partite a TQB cui ha potuto assistere.

Più precisamente, Ron dice:


--- Citazione ---

After InterNosCon, where I observed people playing The Questing Beast, I decided to re-read the rules. I was quite shocked. I think that they are extremely inferior to The Pool and arguably, bad.

I should clarify what I think is good. The dice mechanics are different from those of The Pool and have some fun, different effects during play. The instructions for constructing the group's unique Arthurian setting are excellent, at the very top of the range for explaining how to use a customizable, thematic game - much better than my efforts along those lines for the core book of Sorcerer, for instance.

The problem is found in the instructions about how to talk and how to roll dice. They are all about stating the outcomes of the rolls, in detail, before the dice are rolled. They are practically a textbook for the problems I've been describing across many independent RPG designs, draining all the drama and inspiration right out of the place they belong.

I will be a little bit harsh here and point out that James was not an experienced user of his own systems. My reading of this part of TQB is that neither he, nor the people closest to him, had any reason to think that people could really play The Pool. Perhaps in writing TQB, with all best intentions, he was writing his "how to play" instructions to make sure the rules could not be applied in unpredicted ways. My view is that this was a fear-response, unfortunately kicking the riskiest (and best) part of play into a pre-roll "negotiation phase."

My apologies to James in advance for psychologizing him, and I do not claim to be correct regarding that; these are all speculations, which I tried to emphasize with my phrasing in the above paragraph.

I stress that without this feature, I think TQB is one of the finest games around. I have had incredible fun with it - but although I was using the QB dice mechanics, I was not following those particular rules about describing the action.


--- Termina citazione ---

Link al topic in questione: http://www.indie-rpgs.com/forge/index.php?topic=30731.msg282772#msg282772

Mi pare abbastanza chiaro che Ron si riferisca alla questione dell'Intent.

Tuttavia, non riesco a capire se le cose stiano davvero come lui dice e se questa regola sia davvero così "dannosa" o cattiva come invece Edwards ritiene.
Mi interesserebbe capire il vostro punto di vista, soprattutto riguardo l'esperienza giocata (e non sarebbe male sentire anche il parere di chi a quell'InternosCon a TQB ci ha giocato e s'è comunque divertito).

Insomma, ritenete che Ron abbia ragione?

Se sì, come fare allora per ovviare a questo problema e giocare comunque a TQB restando felici e contenti? (ergo: quale regola applicare al posto dell'Intento?)

Paolo "Ermy" Davolio:
Io a TQB mi sono quasi sempre divertito, tuttavia a volte ho avuto la netta sensazione che "qualcosa" non stesse funzionando a dovere... Non saprei descriverlo, non saprei fare AP a riguardo, ma la sensazione resta.
Ricordo che anche Ezio aveva avuto una sensazione simile...



L'Intento potrebbe essere il problema, ma non ne sono certo. Forse dovrei andare su The Forge a fare Toc Toc a Ron per ottenere infine risposta alla mia domanda...

Lupo:

--- Citazione da: Paolo Davolio - 2011-05-04 02:13:56 ---Io a TQB mi sono quasi sempre divertito, tuttavia a volte ho avuto la netta sensazione che "qualcosa" non stesse funzionando a dovere... Non saprei descriverlo, non saprei fare AP a riguardo, ma la sensazione resta.
Ricordo che anche Ezio aveva avuto una sensazione simile...



L'Intento potrebbe essere il problema, ma non ne sono certo. Forse dovrei andare su The Forge a fare Toc Toc a Ron per ottenere infine risposta alla mia domanda...

--- Termina citazione ---

Infatti avevo visto che t'eri interessato a postare la domanda su The Forge circa questo problema, ed è stato un vero peccato che alla fine Ron non ti abbia mai risposto.
Nel caso, attendo lumi.

Grazie per l'intervento, Paolo; spero comunque che qualcun altro (oltre Ron) possa illuminarci a riguardo.

Mr. Mario:
Intervengo perché, beh, ho portato io quell'evento di TQB alla INC dell'anno scorso.

Credo che la sensazione di straniamento sia dovuta al fatto che il giocatore si trova a narrare sia il proprio successo che il proprio fallimento, in maniera molto diversa da altri giochi (uno su tutti: Trollbabe) e andando forse a lambire il principio di Czege sull'essere la propria opposizione.

Però non ci ritrovo quello "stating the outcomes of the rolls, in detail, before the dice are rolled" nella regola sull'intento. Sono certo che un paio di righe in più non avrebbero fatto male (io per esempio la adopero da un punto di vista soggettivo ovvero qual'è la speranza e quale la paura del personaggio in questa scena, ma non è descritto così). Tuttavia al dettaglio non si arriva mai, infatti "Intent should be kept very brief since full narration comes next." e va avanti dicendo come l'intento dovrebbe essere una frase piatta.

Ora, TQB ha sicuramente alcuni difetti, tra cui a mio parere il fatto che i dadi non "parlino", e non diano elementi aggiuntivi o imprevisti per la narrazione successiva, stabiliscono solo chi narra e dando un paletto molto generico ("ottieni ciò che vuoi"/"non solo non ottieni ciò che vuoi, ma le tue paure si avverano"). Non ci vedo però così marcato il rischio di spingere alla prenarrazione.

Lupo:

--- Citazione da: Mr. Mario - 2011-05-04 03:29:55 ---Intervengo perché, beh, ho portato io quell'evento di TQB alla INC dell'anno scorso.


Però non ci ritrovo quello "stating the outcomes of the rolls, in detail, before the dice are rolled" nella regola sull'intento. Sono certo che un paio di righe in più non avrebbero fatto male (io per esempio la adopero da un punto di vista soggettivo ovvero qual'è la speranza e quale la paura del personaggio in questa scena, ma non è descritto così). Tuttavia al dettaglio non si arriva mai, infatti "Intent should be kept very brief since full narration comes next." e va avanti dicendo come l'intento dovrebbe essere una frase piatta.

Ora, TQB ha sicuramente alcuni difetti, tra cui a mio parere il fatto che i dadi non "parlino", e non diano elementi aggiuntivi o imprevisti per la narrazione successiva, stabiliscono solo chi narra e dando un paletto molto generico ("ottieni ciò che vuoi"/"non solo non ottieni ciò che vuoi, ma le tue paure si avverano"). Non ci vedo però così marcato il rischio di spingere alla prenarrazione.

--- Termina citazione ---

Grazie, Mario.
Dunque, secondo quanto dici nella tuya esperienza, l'Intento potrebbe essere interpretato come: SPERANZA e PAURA dal punto di vista SOGGETTIVO del personaggio, con FORTE attenzione a non cadere nella pre-narrazione.

Ottimo consiglio: terrò sicuramente da conto.

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

Vai alla versione completa