Gente Che Gioca > Gioco Concreto

Shell Shock

<< < (2/2)

Suna:
Mamma mia, ho letto quel thread per pura curiosità, ma... comprova una mia teoria sull'intelligenza media degli americani repubblicani... raramente ho letto una simile accozzaglia di corbellerie (mamma mia che fatica usare gli eufemismi).
Il gioco però non mi incuriosisce nè mi attira. Fatico a rendere la guerra oggetto di fiction o di giochi, mi fa troppo inorridire. Che dire, ho i miei limiti.

Leonardo:

--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]John Kantor (number6inthevillage) non è nuovo a queste trollate. Questa è la seconda di fila che fa sulla guerra (probabilmente risente ancora della vittoria di Obama) ma da quando è arrivato non fa che impestare e deragliare ogni thread facendo il "personaggio" Farsi bannare da Story game è molto difficile ma se dovessi puntare sul prossimo, lui sarebbe il favorito.
--- Termina citazione ---


Sì, infatti! Se non sbaglio anche poco tempo fa un topic è stato chiuso in seguito ad una sua scenata... :D

Mauro, la domanda che poni è una di quelle che mi sono posto anche io. Non è ben chiaro quale risposta sia corretta, anche se io proponderei per l'idea delle ferite cumulative. Ci sono anche altri punti poco chiari: ad esempio non è ben chiaro "quanta avversità" il master debba proporre. La cifra sul numero di kill che viene fornita nelle regole rappresenta solo colore, a detta dell'autore. Secondo me la soluzione migliore è quella di non preoccuparsi del numero di soldati nemici e di impostare sempre e soltanto una posta interessante per il conflitto, magari mettendo "in palio", in caso di sconfitta, il ferimento del PG come da regolamento (in questo modo il PG è invogliato ad aumentare il Trauma per sopravvivere). Converrebbe chiedere all'autore.

Alessandro Piroddi (Hasimir):
Letto, a me pare uno spettacolino di gioco.
Ha ancora dei buchi qui e la, o meglio, più che buchi parlerei di elemento un pò deboli secondo i miei gusti...poco spiegati e/o poco strutturati...ma l'idea generale ed anche il modo di realizzarla mi acchiappano molto  :D

Fabrizio:
Segnalo la traduzione in italiano
La traduzione è piaciuta anche all'autore, il suo commento è stato

--- Citazione ---That's great work, send my thanks to everybody who worked on it !
--- Termina citazione ---
:D

Leonardo:
Wow! Bella iniziativa e complimenti per l'ottima aderenza della veste grafica all'originale! Solo qualche nota sulla traduzione di alcuni dei titoli delle varie opere da cui l'autore ha preso spunto:

"All quiet on the western front" in italiano è comunemente conosciuto come "Niente di nuovo sul fronte occidentale"
"A bridge too far" diventa "Quell'ultimo ponte"
"Iron Cross" non so neppure se esiste come titolo... esiste invece "Cross of Iron" di Peckinpah del 1977 che in italia diventa letteralmente "La croce di ferro"
"No man's land" in italiano è stato lasciato col titolo originale (forse con l'aggiunta della traduzione del titolo in veste di sottotitolo... non sono sicuro)

Direi che è meglio fare una scelta di coerenza per quanto riguarda i titoli: se si sceglie di mettere la versione italiana del film/libro allora è il caso di metterla per ciascuna opera per la quale esiste. Altrimenti si crea confusione e chi eventualmente fosse interessato ha difficoltà a rintracciare il lavoro in questione.
A parte questo, mi congratulo ancora una volta per l'ottimo lavoro. :)

Navigazione

[0] Indice dei post

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa