Autore Topic: Re:Cani nella Vigna - Basta il master?  (Letto 980 volte)

Re:Cani nella Vigna - Basta il master?
« il: 2011-04-22 03:28:14 »
Decontestualizzare porta la conoscenza umana a rimanere in livelli infimi.

Quella frase è una risposta a Moreno che spiega il ruolo dei personaggi in cani nella vigna e che, retoricamente, mi chiede se non è eccezionale ciò.
Da li la risposta, in cui, tra l'altro, separo le meccaniche di Cani, dicendo che le apprezzo.

Cosa significa?
Che le MECCANICHE di gioco sono una cosa. (conflitti, escalation, creazione della città, sistema di sovrintendenze, uso dei dadi).
Ma che lo stile di gioco è un altro (pg protagonisti, storia che si decide dalle azioni dei pg, nuove situazioni che costringono i pg a riflettere sulle loro scelte passate).

Ora, visto che secondo voi l’affermazione non è logica, vi chiedo di usare la logica.
Basta rispondere a questa domanda:

Dove e quando, nel regolamento di D&D, poniamo la 3.5, c’è una regola che impone al DM ad uno stile di gioco diverso quello che ho appena descritto? (vedi sopra).

Senza enormi post in cui si parla di esperienze, di ciò che uno pensa, sto parlando di fatti:
pag X del manuale, 4rta riga

Se la trovate, avete ragione. Se non la trovate, la vs affermazione è totalmente errata.

Attendo quindi una vs confutazione.
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