Approfitto dell'occasione (propiziata purtroppo da un ecatombe di auto) di aver potuto far giocare questo gioco al di fuori delle mie solite conoscenze strette per farci un po' di pubblicità.
Sì sa che io stravedo per Joe Prince (e forse un po' chi adesso sta giocando o leggendo Contenders mi sta comprendendo...) ma davvero ritengo un dovere morale fare cassa di risonanza per questa altra grandissima perla del mio autore inglese preferito...
Si tratta del gemello dell'Irlandese Hell for Leather (sicuramente da noi più conosciuto e apprezzato) di Sebastian Hickey.
Certe cose si sa, nascono da affinità elettive, ed era già scritto che il mio autore preferito si occupasse di uno dei miei temi preferiti, la vendetta!
Esatto, Hell 4 Leather tratta di storie di vendetta.
E lo fa facendovi usare (BENE) i tarocchi (e anche qui è secondo me una lezione per tutti i designer l'elegante uso delle meccaniche che ne fa).
Il fulcro del gioco parla di bande di motociclisti satanisti (anche se spesso Joe Prince stesso lo fa spostare anche su altri focus, come le bande di fuorilegge del west... L'importante è che siano un gruppo, siano canaglie senza speranza e che ci sia sempre una insistente puzza di zolfo). Ad un certo punto qualcuno del gruppo (ma anche tutti) decidono di far fuori il nostro protagonista, piccola visita all'inferno, in tempo per passare dal Diavolo ad ottenere un visto di libera uscita per una notte (merito delle buone azioni maturate in una vita dedita all'omicidio o peggio) e la nostra storia di vendetta è ben servita calda!
Giochiamo io, Mario, Smot e Tronk, in realtà indecisi se giocare a quello o Condenters (decidono i tarocchi per noi)...
Mario fin da subito si propone come fucina di idee, sul cui lavoro impostiamo noi i nostri abbellimenti.
Seguiamo lo schema e in due pennellate fissiamo lo sfondo...
Polverosa Arizona, caldo, orizzonti sconfinati e accecanti, molta lotta dell'uomo contro la natura
Un po' di spolverata indiana (in realtà alla fine rimasta un po' inutilizzata) e un po' di spolverata messicana.
Poi il sistema ci permette di prendere alcuni tarocchi tra quelli dedicati (l'imperatore, l'imperatrice, il papa, la papessa, l'eremita, il bagatto) e di delinearci sopra con poche frasi un personaggio, una Giacca di Pelle (in RavenDeath diremmo un Antagonista), uno dei personaggi che in questa giocata subiranno la furia del Protagonista.
Ed ecco che ne escono alcuni personaggi interessanti, Ginger la padrona di un pub (e madre di un altro delle giacche di Pelle); White Smile, un nero, amante del Jazz, che è il meccanico del gruppo; Un simpatico giovane ragazzo, che monta una enduro e non una custom e adora la dinamite e l'adrenalina; una ragazza punk, presa direttamente dagli anni d'oro dei Ramones, Clash e Sex Pistols, dura e pura fino al midollo, nonché fidanzata del redivivo protagonista.
L'inizio cattura subito, complice una meccanica che (a mio parere) acchiappa subito....
Uno (io) a caso distribuisce tre carte: Il matto, la morte, il diavolo.
Chi prende il matto diventa il giocatore del Protagonista... E ce lo descrive, in poche taglianti frasi che ce lo descrivono e dettagliano all'apice della sua vita terrena.
Tocca a Smot, che ci descrive un uomo senza scrupoli, un killer nato, direttamente uscito da Sons of Anarchy. Lo vediamo mentre fa la benzina alla moto, appena dopo aver freddato il benzinaio. La fidanzata gli fa fretta, ma lui trova il tempo per entrare nell'ufficio, rompere il registratore e rubare i soldi. Un solo dettaglio viene aggiunto, su suggerimento di Mario, si vedono due placche militari emergere dal suo petto, una sua e una di chissà chi...
Poi si svela chi ha preso la morte, che ci racconta come il Motociclista ha lasciato la Vita... è la volta di Mario, che ci fa attendere molto, quasi la quiete prima della tempesta... Ci descrive un paesaggio crepuscolare, col motociclista che attende sul luogo di un appuntamento (mi ero qui distratto per rileggere alcune regole, potrei essere impreciso), attende ma ad un certo punto, un colpo di fucile, in petto, da dietro. Nessuna speranza, il Motociclista si accascia e con gli ultimi attimi di luce negli occhi vede un gruppo di moto E un pick up...
Per ultimo io Diavolo, essendo rosso di capelli non poteva essere altrimenti, Tronk rivela la sua carta e ci racconta di un paesaggio infernale e del Diavolo... Egli pare seccato del fatto che già il Motociclista sia sceso all'Inferno, è troppo presto... Ma, a quanto pare, è un fan sfegatato del Motociclista e, siccome non gli è andata giù, gli concede una notte, per farsi riaccompagnare da tutti gli amici che lo hanno tradito.
Comincia la prima di 6 scene, L'Appeso, il funerale del Motociclista... Come da regole è Smot ad aprire le danze...
E il resto ve lo racconterò, se state cominciando a pensare che Hell 4 Leather potrebbe essere una piccola perla...