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[SLOW DOWN] A che gioco sto giocando?

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Ezio:
Mauro, sempre a cercare loophole nelle regole del forum... XD :-P


Scherzi a parte, a me sembra che manchi una domanda fondamentale:


Manfredi, a quanto ho capito tu, come DM, ti riservi il diritto di "dire di si": "La montagna non è interessante, sei in cima", oppure di dire di prendere in mano i dadi ai giocatori: "No, il centro del bersaglio è comunque troppo distante, tira per vedere se ce la fai".
E' mai capitato un caso in cui un giocatore non fosse d'accordo con la tua valutazione? "No, guarda, ho fatto tiro con l'arco per due anni, quel centro è una sciocchezza per un arciere addestrato"
Potresti raccontarci come è andata in questo caso? Chi ha deciso? Come avete fatto a decidere? Di chi è stata l'ultima parola?


Allo stesso modo, ci sono state volte in cui qualcuno si è risentito di un "barare per il bene della storia"? "No, dai, non ha senso che io, adesso non possa attaccarlo. Lo so che sta facendo un discorso da Supercattivo e per il bene della storia è invulnerabile, ma io voglio ucciderlo ora!" o, anche "No, non salvarmi il personaggio. Va bene che muoia così".
In questi casi, come vi siete comportati?

Hoghemaru:
innanzitutto, benvenuto! :)

vorrei provare a chiarire quello che mi sembra un equivoco:

--- Citazione ---scalare una montagna non è un combattimento. Quindi come scritto, dirò di si. I personaggi sono atleti, no? I giocatori mi descrivono abbastanza coerentemente come scalare una montagna? Lo fanno
Dobbiamo davvero tirare i dadi per sta scemenza?
--- Termina citazione ---
normalmente infatti non si tira per le scemenze ;)

il concetto da chiarire secondo me è la differenza tra "task resolution" e "conflict resolution"

la task resolution è il tiro per vedere se riesci a fare qualcosa (tipico dei sistemi tradizionali), mentre la conflict resolution è un tiro che si fa per determinare l'esito di una contrapposizione, per vedere se l'intenzione viene portata a termine.

nell'esempio della montagna, se i personaggi sono atleti nessuno metterà in dubbio che ce la facciano, infatti è una sterile prova atletica senza nessuna motivazione...

il vero fulcro dell'azione è: perché sta scalando quella montagna?
questa domanda cambia tutta la prospettiva della faccenda:
deve raggiungere la vetta per salvare la sua amata?
deve raggiungere il suo nemico prima che attivi la sua arma segreta o lanci il suo incantesimo?
etc, etc, etc...

l'intenzione del tiro viene determinata prima di prendere i dadi in mano e dal fallimento o meno di quel tiro dipenderà una svolta importante della storia, perché sarà un tiro rilevante e non una semplice prova atletica.

ovviamente un sistema ben fatto, basato su questi principi, darà ai giocatori degli strumenti per rappresentare quanto quella prova sia importante per loro (risorse da spendere per influenzare il risultato), in modo tale che se il giocatore tiene davvero nella riuscita di quella azione darà fondo a tutto per sovvertire la sua debolezza o la sfiga del dado (e non sarà il master a deciderlo a priori).

a questo punto si potrebbe dire "si, ma se per la storia è importante che faccia in tempo, allora ce la fa" oppure "se per la storia è più figo che fallisca, allora non ci riesce e basta", ma il problema è: chi decide cosa è meglio o peggio per la storia?

se il master prende queste decisioni per conto suo, allora sta imponendo la sua direzione alla storia privando i giocatori del loro potere decisionale e, soprattutto, del loro potere di influenzare la storia.

per questo il discorso non è "tirare per qualsiasi cosa", ma tira quando c'è effettivamente un conflitto, qualcosa di rilevante.

avrei anche qualcosa da dire per i tiri sociali, ma visto che c'è stato uno split, vado a vedere li cosa si dice ;)

Moreno Roncucci:
Ciao, Manfredi!

Ti hanno già risposto in tanti, e quindi è inutile che mi metta anch'io a fare ipotesi sul gioco a cui giocate.

Mi sembra molto più interessante parlare del gioco a cui vuoi giocare. Che non mi pare sia D&D.

Infatti, hai tolto tutte le parti "sociali" di D&D (allineamento, abilità per convincere, etc.) e stai bene attento a cambiare al volo tutti i risultati "sbagliati" durante i combattimenti. Cioè, usi solo una parte di D&D, e di quella parte non ti fidi per niente.

Però non vedo in questo, dalla tua descrizione, la volontà di "raccontare la storia che piace a te come va a te", cioè non vedo la voglia di giocare a Parpuzio, quanto la necessità di ricorrere a Parpuzio perchè è l'unica maniera (in D&D) di "avere una storia" invece di "avere eventi casuali dati dai dadi" (ed è l'unica possibilità, a meno di non stravolgere completamente il regolamento...). E se il sistema non ti costringesse, non giocheresti a Parpuzio.

Sarebbe utile sapere, a questo proposito, il tipo di avventure che prepari. Quali sono gli spunti che dai, i temi che tratti, se ti prepari una "scaletta" o se vai completamente a braccio, quanto è "rigida" questa scaletta, etc (come ha già spiegato Mauro, già dare dettagli come questo, integrati da informazioni su come vengono "giocati" al tavolo, è già parlare in termini di actual play. Significa emplicemente fare esempi concreti, per capirsi meglio)

Un'altra domanda: hai detto che hai giocato per anni a dei live. C'erano regole per "convincere" o altre regole che agivano sul piano emozionale - sociale (fosse anche "li gioca il vostro capo, dovete obbedirgli") o no? E al tavolo, come vi regolate nel caso di una discussione accesa fra due PG? (anche qui, se hai esempi concreti è meglio)

Mattia Bulgarelli:
In effetti, più che essere tu a chiedere a noi a che gioco giochi, siamo noi che chiediamo a te che gioco giochi!


E ci interessa davvero: al di là delle "etichette", lo spirito di GcG è "parliamo di gioco in termini pratici". ^__^

Ezio:
Una nota.
Ho parlato con Manfredi e trova un po' difficoltoso rispondere a tutti, anche con lo slow down.

Chiederei, per favore, di andarci piano. Capisco che la voglia di parlare e dire la propria sia tanta, ma vi suggerirei di controllarla e valutare ogni volta se un vostro post va veramente ad aggiungere qualcosa di fondamentale per la discussione, che nessuno sta tirando fuori o, apparentemente, non tirerà fuori.
Se non è così lasciate fare a chi è già in discussione.

Confido nella voglia di tutti di creare un thread utile, leggibile e fruibile ^^

Scusate l'intromissione.

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