Autore Topic: [CnV] Il nostro Actual Play  (Letto 7755 volte)

Marco Costantini

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« Risposta #15 il: 2009-01-16 20:47:44 »
Scusate l'assenza ma il periodo natalizio c'ha fatto perdere di vista.
Oggi pomeriggio abbia concluso la nostra terza città.
Vi posto intanto la città e prima alcune considerazione.

Sono un tipo piuttosto modesto, ma con questa città credo di aver fatto davvero centro. E' una delle cose più belle che io abbia mai creato come GM (in generale). Il processo di creazione è stato particolare. Per una settimana mi sono scervellato su un'idea che -mi rendo conto ora- non poteva funzionare. Poi, in quattro e quattro m'è balenata questa idea e vi giuro, l'ho amata e odiata.
Ecco cosa mi è piaciuto del creare questa città: mentre la creavo non potevo fare a meno di inorridire e sorridere contento. E' stato un vero spettacolo farla.

Ed eccola qui.

[size=18]Bridgewater’s Branch[/size]

1a Orgoglio
I cittadini pensano che la pena inflitta a fratello Cadmus per i suoi immondi crimini sia troppo poco.
Cadmus: Cadmus è un allevatore. E’ un tipo dall’aria davvero poco raccomandabile, un tipo losco. Circa due anni fa Cadmus ha rapito segretamente una fanciulla del Ramo (Elisabeth) e l’ha trattenuta contro la propria volontà, facendone un malato oggetto di piacere. La ragazza è rimasta incinta e lui ha continuato a tenerla nascosta. Al momento del parto, poiché la ragazza aveva complicazioni, Cadmus ha chiesto in lacrime aiuto. Così il bimbo si è salvato, ma tutta la città ha scoperto le nefandezze del mandriano. Si è subito dichiarato sinceramente pentito (ed in effetti è così) ed il Sovrintendente l’ha risparmiato da un linciaggio. Così ha ottenuto salva la vita ed è stato punito: finché vivrà donerà le prime tot (tante) capre nate e parte dei prodotti ricavati dalle rimanenti alla famiglia della ragazza; in più dovrà allevare il piccolo da solo.

1b Ingiustizia
I cittadini disprezzano Cadmus e non possono perdonarlo; così gli rendono la vita impossibile. Non comprano più nulla da lui; non gli rivolgono la parola; rifiutano di vendergli qualsiasi cosa. Riservano lo stesso trattamento al neonato.
Per questo Cadmus non ha risorse per sostenere se stesso e il piccolo: non avendo entrate è costretto a spaccarsi la schiena per allevare le capre che poi andranno alla famiglia della ragazza; visto che non può comprare nulla è costretto a fare tutto da solo ma è ormai vecchio e stanco e di sicuro non può fare tutto da solo, soprattutto con un marmocchio fra i piedi.

1a Orgoglio
Fratello Daniel -e la sua famiglia- pensa che dovrebbe meritarsi una sposa migliore della povera sorella Elisabeth.
Daniel: Daniel stava corteggiando Elisabeth e i fiori d’arancio erano in vista. Purtroppo però successe il fattaccio con Cadmus e da quel giorno Daniel ha ritirato la sua promessa di matrimonio. Daniel sarebbe anche un bravo ragazzo e amava sinceramente Elisabeth. Nel primo periodo della sua scomparsa non s’è dato pace, poi lentamente se n’è fatto una ragione, arrivando a considerarla morta (come tutti, del resto). Ma quando lo scandalo Cadmus venne fuori sentì che l’amore per la ragazza era definitivamente spezzato. Non avrebbe potuto avvicinarsi più a lei, figurarsi pensare di giacere insieme. Orribile!!! Ovviamente la famiglia è con lui in questa scelta. Ha cominciato poi a corteggiare Fidelia ed i due sono ora innamorati ed in procinto di sposarsi.

1b. Ingiustizia
Elisabeth non può più sposarsi come era nei piani, né tantomeno qualcuno s’è ripresentato per corteggiarla. Così, oltre al terribile danno di quell’esperienza, ha la certezza che mai troverà l’amore che invece avrebbe potuto salvarla.
Elisabeth: giovane fanciulla benvoluta da tutti…almeno prima dell’incidente. Ha passato un anno d’inferno sequestrata da Cadmus e l’incidente, condito dal parto, l’ha praticamente devastata. Senza considerare che ha pure perso il futuro marito. Ora è praticamente un guscio vuoto. Passa la maggior parte del tempo in casa da sola o al massimo in compagnia della famiglia. Ma dal giorno dell’incidente tutti la guardano con una strana luce negli occhi: a volte sono eccessivamente “teneri” e le parlano come se avessi 3 anni, a volte dietro questi sguardi c’è la commiserazione e altre la repulsione. Tutti sembrano tremendamente gentili e cauti e pacifici quando c’è lei in giro, la toccano come se avessero paura di romperla. Ma, ancora una volta, nessuno la tratta come se fosse “normale”. Nessun ragazzo le rivolge un’occhiata come accade alle altre, anzi, gli sguardi dei ragazzi sono quelli che le fanno più male. Nessuno viene più a trovarla, nessuno le fa più regali, nessuno parla con lei se la situazione non lo costringe. Anche i suoi genitori sono troppo docili. Se ne sta per gran parte del tempo nella propria stanza, a guardare dalla finestra e a rimpiangere il proprio amor perduto, sciatta e triste.

1b. Peccato
I genitori di Elisabeth pagano Albert perché tenga compagnia alla figlia. Ovviamente i due finiscono a letto ed i genitori ne sono ben consapevoli.
Albert: è un ragazzo appartenente ad una famiglia di non fedeli (non fedele anche lui) e svolge il lavoro di fornaio (sempre tradizione di famiglia). E’ un bel ragazzo e le ragazze non gli risparmiano certo occhiate civettuole che lui ovviamente accoglie con malcelato piacere e malizia. E’ comunque un bravo ragazzo, forse un po’ “semplice”, ma non ha mai fatto male a nessuno (per ora gode solo della propria avvenenza). E’ stato agganciato dalla famiglia di Elisabeth che, gentilmente, gli ha chiesto se non gli andasse di fare compagnia, quando aveva tempo, alla figlia “malata”; hanno inserito l’argomento denaro come se fosse un piccolo compenso per il disturbo. Ovviamente non hanno menzionato il sesso, ma dire che fosse sottinteso o che fosse una loro speranza è dire poco. Così il giovane Albert, quando può (ma può spesso) passa a trovare Elisabeth. La ragazza le fa tenerezza per quello che è successo e la capisce forse più di tutti gli altri. Le vuole bene in fondo e la tratta il più possibile da persona normale. Considera il fare sesso con lei una ghiotta occasione: nessuna delle mammine della città lascerebbe mai la figlia con lui; invece in questa situazione lui è praticamente libero di fare sesso. Ma attenzione, non è un bastardo: considera il fare sesso con Elisabeth anche come un servizio che fa a lei, una cosa gentile che potrebbe forse guarirla o farla sentire meglio. Ovviamente non la ama e se non ci fossero i soldi o la situazione di mezzo non si farebbe vedere così spesso…magari passerebbe a fare un saluto ad Elisabeth, ma nulla di più.

2b. Attacchi Demoniaci
Le fedeli sposate del Ramo perdono ogni interesse per il sesso e anzi lo rifiutano.
Caleb: Caleb è un giovane fresco fresco di matrimonio. La prima notte di nozze è stata un disastro: lei si è rifiutata di congiungersi a lui e pare non ci sia modo di farla desistere. Caleb è tremendamente frustrato. Questo la fa sentire insicuro; forse sospetta che la sposina abbia un amante e di sicuro i rapporti fra i due sono già tesi.
Miriam: è la dolce sposina di Caleb. E’ in effetti una giovanissima sposa dall’aria timida e mansueta. Sa che il sesso è utile per fare figli, ma per ora non si sente pronta né ad avere figli né a provare l’esperienza sessuale.

6a. Cosa vogliono i PNG
Cadmus: vuole che i Cani impongano agli abitanti del Ramo di perdonarlo e di trattarlo come tutti gli altri. Vuole che anche i Cani lo assolvano dal suo peccato (senza che gli sia data un’altra pena, però).
Elisabeth: vuole che i Cani la sposino a Daniel. Non vuole che scoprano quello che sta facendo con Albert. Vuole che i Cani impongano agli altri di trattarla come se non fosse successo niente. Vuole che i Cani uccidano Cadmus ed il piccolo: crede che in questo modo potrà cancellare dalla sua mente e dalla mente degli abitanti tutto quello che è successo.
Daniel: vuole che i Cani lo sposino con Fidelia (e anche lei e la sua famiglia lo vogliono).
Albert: vuole che i Cani stiano lontani dal suo “lavoretto” con Elisbeth. Se proprio dovessero scoprirlo vuole che i Cani lo lascino fare. Vuole che i Cani non sappiano dei compensi che percepisce per quello che fa.
Caleb: vuole che i Cani obblighino la moglie a fare sesso con lui.
Miriam: vuole che i Cani spieghino al marito che non c’è nulla di male se lei ora non si sente pronta e che deve lasciarla in pace da questo punto di vista.
La famiglia di Elisabeth: vogliono che i Cani la sposino con Daniel (in parte credono che questo possa aiutarla, ma soprattutto vogliono sbarazzarsene). Eventualmente potrebbero confessare che Elisabeth e Albert fanno sesso e chiedere ai Cani che li sposino (sempre per sbarazzarsi della figlia).

6b. Cosa vogliono i demoni?
Nella storia di Caleb e Miriam vogliono che i Cani diano ragione a Miriam
Vogliono che Daniel e Elisabeth non vengano sposati.
Vogliono che i Cani sposino Daniel e Fidelia.
Vogliono che non scoprano che Albert fa sesso con Elisabeth.
Vogliono che i Cani aiutino Cadmus.
Vogliono che i Cani dicano che il sesso fra Albert ed Elisabeth è peccato.

6c. Se i Cani non fossero mai arrivati
Caleb avrebbe ideato una falsa dottrina secondo cui gli uomini hanno diritto di fare sesso con le mogli anche se queste non acconsentono. Avrebbe in qualche modo usato una specie di vecchio rimedio (tipo nascondere una pietra sotto il materasso) che avrebbe fatto riaver voglia alla moglie (ovviamente i demoni avrebbero smesso di attaccarla, ma per lui sarebbe stata la riprova della validità della propria “dottrina”). Ovviamente avrebbe portato con se altri uomini e ben presto si sarebbe formato un culto di “sessuomani”. Caleb avrebbe usato i demoni per scopi prettamente sessuali e, in uno di questi atti estremi, qualche donna sarebbe rimasta stecchita.
Cadmus sarebbe morto di stenti insieme al figlio e questo avrebbe inorgoglito gli abitanti (magari convincendoli che erano stati loro a far giustizia e non l’incapace Sovrintendente).
Daniel avrebbe sposato Fidelia e questo avrebbe devastato a morte Elisabeth.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Marco Costantini »
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Marco Costantini

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« Risposta #16 il: 2009-01-18 12:40:01 »
[size=18]Giocandola[/size]

La città è stata affrontata in due sessioni purtroppo a distanza di molto tempo (qualcosa come una 20ina di giorni) e questo ha, a mio avviso, influito piuttosto negativamente sulla seconda sessione, soprattutto se paragonata alla prima.

In questa città probabilmente ho più cose da dire di me come GM che dei giocatori.
Partiamo subito dal fatto che, come ho già scritto, credo di aver fatto un ottimo lavoro di costruzione della città. Crearla mi ha davvero "preso".
Questo si è visto immediatamente in gioco. Mentre infatti nelle prime due città i giocatori si sono schierati subito e in maniera piuttosto compatta, qui hanno avuto i primi dubbi.
Un ricordo bellissimo della prima sessione è stato proprio questo:
ho fatto incontrare ai pg Cadmus come primo abitante del ramo e l'ho descritto e raccontato facendo emergere la sua condizione precaria e disperata in modo da far affezionare i pg. Il colpo di fortuna è stato che i pg non hanno indagato da subito a fondo sul perchè si trovasse in quelle condizioni. Hanno saputo subito che Cadmus si trovava in quella situazione per un suo errore, ma non hanno chiesto cosa fosse.
Il bello è stato quando è stato il Sovrintendente a svelarlo. Ho visto i giocatori guardarsi e mormorare "Oh ca**o..e adesso che facciamo?". Ecco, questa è stata una gigantesca soddisfazione.
Ed ovviamente in seguito la situazione s'è complicata ancora di più.
La piccola storia dei due sposini che non fanno sesso è stata un'altra piccola chicca. Prima i pg han dato ragione al marito, poi alla moglie...insomma, avevano di che ragionare.

Altra cosa interessante: ho cominciato ad assegnare con più facilità i tratti dei png e a giocare più "duro". Questo mi ha permesso da subito di mettere in difficoltà i giocatori, portandoli alla fatidica scelta di escalare o non escalare.

Una delle cose più importanti successe (probabilmente la più importante insieme all'aver trovato un buon modo di fare la città) è stata quella di aver "sentito" davvero il conflitto. Nelle prime due città, infatti, i conflitti non mi avevano preso moltissimo. Nella prima sessione di Bridgewater è invece avvenuto in conflitto che ho voluto chiamare io con forza.
Un pg, scoperto che Albert se la faceva con Elisabeth, lo ha accusato di essere come Cadmus. E' a questo punto che ho esclamato "No! Davvero gli dici questo? Davvero lo stai paragonando al pastore che ha tenuto seviziata quella ragazza per più di un anno?". A questo punto la reazione è stata strana: inizialmente m'è sembrato che il giocatore (dopo la mia frase) volesse ritrattare (probabilmente un rigurgito parpuzio sul fatto che 1. parlare della storia fuori dalla storia è "strano" 2. il GM ha sempre ragione e se ti imbecca vuol dire che devi fare quel che vuole lui) poi invece ha mantenuto la sua posizione ed io ho ovviamente chiamato il conflitto con Posta "Albert ti fa rimangiare quello che hai detto". In un conflitto così sentito ho, credo per la prima volta, giocato davvero il conflitto. Tant'è vero che rilanci e vedute mi venivano naturalissimamente, senza star troppo a pensarci (e sono riuscito ad ottenere la posta  :wink: ).

Purtroppo la seconda sessione, essendo stata giocata così lontana dalla prima, ci ha trovato tutti molto più freddi (mentre nella prima ho visto che eravamo tutti piuttosto in fermento). L'interessante è che, alla fine, i Cani se ne sono praticamente andati alla chetichella, disgustati dalla città. Una città in cui, dico io, a parte la brutta storia delle sevizie accaduta un anno prima, non c'era nulla che non andasse. In particolare i giocatori/pg hanno sofferto del fatto che gli abitanti non gli riconoscessero la loro autorità. La cosa, anche a loro detta, era molto grave perchè ci sono tutti i semi per far venir fuori eresie molto gravi. E nonostante questo hanno evitato il problema (almeno per ora :twisted: ).

Spero davvero di riuscire a rispolverare tutte le belle impressioni della prima sessione e di rimetterle in pratica nella prossima città.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Marco Costantini »
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Simone Micucci

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« Risposta #17 il: 2009-01-18 16:51:29 »
È il mio primo post ma ne ho sentito il bisogno: davvero una bella città!! ^_^
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da -Spiegel- »
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

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« Risposta #18 il: 2009-01-18 22:28:40 »
Marco, il tuo post è molto interessante, direi perfino illuminante nella descrizione delle tue impressioni nel masterare il gioco.

Citazione
[cite] marco.costantini:[/cite]
Mentre infatti nelle prime due città i giocatori si sono schierati subito e in maniera piuttosto compatta, qui hanno avuto i primi dubbi.
[...]
Il bello è stato quando è stato il Sovrintendente a svelarlo. Ho visto i giocatori guardarsi e mormorare "Oh ca**o..e adesso che facciamo?". Ecco, questa è stata una gigantesca soddisfazione.


E' vero, questi momenti sono proprio una gran soddisfazione per il master! :D

Citazione
[cite] marco.costantini:[/cite]
Una delle cose più importanti successe (probabilmente la più importante insieme all'aver trovato un buon modo di fare la città) è stata quella di aver "sentito" davvero il conflitto. Nelle prime due città, infatti, i conflitti non mi avevano preso moltissimo. Nella prima sessione di Bridgewater è invece avvenuto in conflitto che ho voluto chiamare io con forza.
Un pg, scoperto che Albert se la faceva con Elisabeth, lo ha accusato di essere come Cadmus. E' a questo punto che ho esclamato "No! Davvero gli dici questo? Davvero lo stai paragonando al pastore che ha tenuto seviziata quella ragazza per più di un anno?". A questo punto la reazione è stata strana: inizialmente m'è sembrato che il giocatore (dopo la mia frase) volesse ritrattare (probabilmente un rigurgito parpuzio sul fatto che 1. parlare della storia fuori dalla storia è "strano" 2. il GM ha sempre ragione e se ti imbecca vuol dire che devi fare quel che vuole lui) poi invece ha mantenuto la sua posizione ed io ho ovviamente chiamato il conflitto con Posta "Albert ti fa rimangiare quello che hai detto". In un conflitto così sentito ho, credo per la prima volta, giocato davvero il conflitto. Tant'è vero che rilanci e vedute mi venivano naturalissimamente, senza star troppo a pensarci (e sono riuscito ad ottenere la posta  :wink: ).


Si vede che hai fatto davvero la città con più trasporto e i PNG erano vivi per te e li avevi chiari in testa da giocare :)

Sicuramente la prossima città sarà anche meglio.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Claudia Cangini »
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Marco Costantini

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« Risposta #19 il: 2009-02-02 16:54:29 »
Non sono riuscito nel mio proposito. La città non m'è piaciuta un granché. L'ho trovata un po' monodirezionale e sto domandandomi se questo non sia un problema generale delle città che arrivano fino a Odio&Omicidio.
Il fatto è che quando c'è un omicidio e qualcuno che pecca in maniera così smaccatamente "demoniaca" pare più facile (ed in effetti lo è) giudicare.
C'è anche da dire che ho avuto poco tempo per fare e digerire la città e probabilmente questo ha complicato le cose.
Comunque eccola qui.

[size=18]RedCanyon’s Branch[/size]

 1a Orgoglio
Il Sovrintendente (ed il suo numeroso seguito) pensa che i Fedeli siano migliori del Popolo delle Montagne (che considera più simili a bestie demoniache).
Asher è un giovanissimo Sovrintendente (nemmeno trentenne), mandato a Red Canyon proprio per le sue idee e per le sue innegabili doti. E’ infatti un uomo che ha molto studiato la dottrina e al contempo è tanto carismatico da riuscire ad ispirarne gli uomini. Non è un puro studioso ma anche un uomo d’azione. Sinceramente preoccupato e inorridito dagli influssi negativi che il Popolo ha avuto sul Ramo, decide “per legge” che tutti i rapporti con la tribù situata vicino al Ramo vengano del tutto interrotti. D’ora in poi il Popolo delle Montagne è nemico di RedCanyon.
C’è anche da dire che in città la maggioranza degli abitanti la pensa come lui.

1b. Ingiustizia
 Clara è condannata a morire!
Clara è una fedele afflitta da un terribile male. L’unica medicina che sembrava potesse farla guarire era procurata dal Popolo delle Montagne. Asher è stato ovviamente irremovibile e non ha permesso che tale medicamento (che lui considera un’inutile blasfemia) potesse essere introdotto nel Ramo. Nonostante gli appelli e le lacrime del marito (Luke), del figlio (Hiram), della figlia (Dee) e del medico (Virgil) la donna è stata praticamente costretta a morire.

2a. Peccato
Il malumore causato dalla morte di Clara cresce. Alcuni abitanti cospirano e contravvengono al divieto di intessere rapporti col Popolo delle Montagne.
Virgil è il più preoccupato data l’impossibilità di ricevere i medicamenti e la saggezza degli indiani. Per lui è una condizione insopportabile. Con l’aiuto di Moses (un cacciatore amico degli indiani) riesce a trovare un modo per passare la guardia intorno al Ramo e per incontrare così l’uomo medicina del Popolo delle Montagne (Aquila Rossa).

2b. Attacchi demoniaci
I demoni acuiscono le normali malattie, rendendole praticamente impossibili da curare se non con “metodi indiani”.

3a Falsa Dottrina
Virgil pensa che quello che il Sovrintendente chiama “stregoneria” è la manifestazione del potere del Re della Vita e che usarlo (per il bene) non è peccato.

3b Culto Corrotto
Virgil comincia a frequentare una cerimonia del Popolo delle Montagne che si tiene in alcune impervie grotte scavate nel Canyon.

4a Falso Sacerdozio
Virgil, convince Luke, Hiram, Dee e Moses a partecipare al rituale. Da quel momento in poi i cinque formano un culto in cui riconoscono Virigil come sacerdote.

4b Stregoneria
Virgil usa i demoni per curare gli ammalati del Ramo e concede ai suoi adepti i poteri della possessione in modo da aiutarli (Moses ad esempio li sfrutta come benedizione per cacciare).



5a Odio e Omicidio
Moses comincia a pentirsi della propria scelta, credendo che tutti si stiano spingendo un po’ troppo oltre. Non vuole però mettere in pericolo i proprio compagni. Decide quindi di denunciare Aquila Rossa sperando che eliminando lui le cose tornino alla normalità. Attirato in trappola, Aquila Rossa viene preso prigioniero dagli uomini del Sovrintendente (allertati appunto da Moses) ed è attualmente appeso ai polsi ed esposto in pubblica piazza. Purtroppo però gli altri vengono a scoprire ciò che ha fatto il cacciatore: non possono accettare che il loro compagno li abbia traditi condannando a morte Aquila Rossa e decidono di ripagarlo con la stessa moneta. Attirato in trappola lo uccidono mettendo in pratica la ritualità del Popolo delle Montagne: il corpo di Moses viene trovato con un taglio profondo che va dall’inizio dello sterno all’ombelico e cuore e fegato sembrano essere stati asportati.

Cosa vogliono i png dai Cani
Virigil: vuole che i Cani approvino la sua dottrina e gli permettano di usare il potere dei demoni (che lui non ritiene comunque tali) per i suoi scopi.
Luke: sconvolto dalla morte di Moses (alla quale ha partecipato) vorrebbe che il culto cessasse, ma senza mettere in pericolo la propria famiglia. Vuole che la chiusura verso il Popolo delle Montagne (alla quale da la colpa di tutto) cessi.
Hiram: vuole ottenere lo stesso potere di Virigil e vuole che i Cani stiano alla larga da lui e dal culto.
Asher: vuole che stabiliscano che il Popolo delle Montagne è corrotto. Vuole che i Cani curino la moglie. Non vuole riconoscere l’autorità di Gebedia.


Cosa vogliono i demoni
Vogliono che i Cani dichiarino colpevoli gli uomini del culto (in questo modo daranno ragione ai timori di Asher ed aumenterà l’odio verso il Popolo delle Montagne).
Vogliono che Aquila Rossa venga condannato.
Vogliono che il culto uccide la moglie del Sovrintendente.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Marco Costantini »
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Marco Costantini

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« Risposta #20 il: 2009-02-02 17:16:39 »
[size=18]Giocandola[/size]

Sono successe molte cose interessanti durante la giocata. Innanzitutto anzichè farla come solito a casa di Emanuele siamo stati in un negozio di giochi delle nostre parti. Mentre aspettavamo l'altro Cane, arrivato in ritardo, sia il proprietario che un altro ragazzo sono venuti a vedere che combinavamo. Il proprietario in particolare è sembrato subito molto incuriosito e ha cominciato a domandare e chiedere spiegazioni. Così, mentre io sistemavo le cose Emanuele ha cominciato a spiegargli qualcosa.
Il bello è che il proprietario si è poi fermato (dopo aver concluso la sua sessione di D&D) a vederci giocare...e, cavolo, era lì con noi! Non solo chiedeva per capire quel che facevamo, ma suggeriva (tra l'altro pure bene)!!! E' stato davvero fantastico.

L'altra cosa davvero degna di nota è che finalmente, dico finalmente, i Cani se le sono date! In realtà la città era un po' studiata proprio per cercare di contrapporli, ma come ho detto prima io non l'ho nè preparata bene come speravo, nè giocata bene come speravo. Ma proprio mentre stavamo per concludere...bang! Ecco il conflitto che speravo.
E' praticamente dall'inizio della città che sto spingendo su un punto e cioè: "se qualcuno si pente è ancora colpevole?". La domanda è nata nella prima città, quando i Cani dovendo scegliere se uccidere o meno un peccatore, gli hanno chiesto se si pentiva o no. A risposta negativa hanno ucciso, ma hanno perdonato gli altri.
Alla fine di questa città si ripresenta ancora la stessa situazione: Luke dice di essersi pentito di quel che ha fatto mentre Hiram, suo figlio, continua a dirsi fermo nelle motivazioni che l'hanno spinto ad uccidere Moses (nonostante fosse pentito dell'uccisione in se). Dopo un piccolo tentennamento, rimbrottato dal Sovrintendente, Gideon decide che nessuno dei due ha scusanti e vuole ucciderli. Gebedia vuole invece lasciare vivo Luke.
Ed ecco che comincia il conflitto fra Cani. E' stato divertentissimo. Io parteggiavo spudoratamente per Gebedia e non mi sono trattenuto nel mostrarlo senza paura di sembrare parziale o di offendere l'altro giocatore. Sia io che il proprietario eravamo lì che facevamo il tifo. I due sono andati avanti per un bel pezzo sul sociale ed è stato carichissimo. Gebedia ha velatamente rinfacciato a Gideon tutti gli errori che aveva commesso in lì (in particolare quello di essersi servito dell'Influenza Demoniaca nella scorsa città) e alla fine, volendo vincere il conflitto mi va ad escalare a fisico dando un pugno al compagno. Gideon riesce a vedere, ma non ha dadi per rilanciare e non vuole escalare così lascia la posta (lasciando però al compagno l'esecuzione di Hiram).
Isomma, è stata una figata assoluta!

Altra piccolissima nota di pseudocolore: nello scontro fra i Cani ed il culto ho fatto una delle più classiche bastardate da GM. Ho parato un colpo di pistola con un povera ragazzina per un totale di 5d10. Risultato? La povera ragazzina è restata stecchita!
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Marco Costantini »
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

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« Risposta #21 il: 2009-02-02 17:26:33 »
Citazione
[cite] marco.costantini:[/cite]
Ed ecco che comincia il conflitto fra Cani. E' stato divertentissimo.


Quando sono belli tesi gli scontri verbali a Cani possono essere un vero spasso anche per gli spettatori. Anche alle demo ho visto più di una volta quelle scene da "una frase, una sentenza", le teste del "pubblico" che si giravano da una parte all'altra stile partita di tennis e gli "aah!" e "ooh!" e ogni nuova affermazione che colpiva nel vivo :D

Citazione
[cite] marco.costantini:[/cite]
Altra piccolissima nota di pseudocolore: nello scontro fra i Cani ed il culto ho fatto una delle più classiche bastardate da GM. Ho parato un colpo di pistola con un povera ragazzina per un totale di 5d10. Risultato? La povera ragazzina è restata stecchita!


Bravo! Così si fa: i rilanci del master più sono stronzi e meglio è  :twisted:

Grazie per l'AP!

Per quanto riguarda la tua scarsa convinzione a proposito della città... Posso dirti una cosa che mi ha lasciata perplessa leggendola?
Perchè Moses tradisce?  :shock:
In che senso "stavano esagerando"? Ma non curavano la gente?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Claudia Cangini »
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Marco Costantini

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« Risposta #22 il: 2009-02-02 17:34:10 »
Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]
Per quanto riguarda la tua scarsa convinzione a proposito della città... Posso dirti una cosa che mi ha lasciata perplessa leggendola?
Perchè Moses tradisce?  :shock:
In che senso "stavano esagerando"? Ma non curavano la gente?


Ecco come ho immaginato la cosa: un conto è usare alcune erbe preparate dal Popolo delle Montagne e fare piccole invocazioni al "Grande Spirito" e un conto è riunirsi durante tutti i quarti di luna nelle caverne col resto del Popolo delle Montagne a danzare e cantare al ritmo di tamburi.
Ecco, inizialmente si tratta solo di erbe e preghiere, poi di qualcosa di sempre più evidentemente eretico. Moses a quel punto teme di essere scoperto dagli abitanti del Ramo e teme che Virgil e gli altri si siano in effetti spinti troppo oltre. Ma siccome è un brav'uomo e vuole bene a quelle persone decide di far finire la cosa indirettamente allontanando gli indiani.
Così suona meglio?
Ti viene in mente qualcosa di meglio che avresti inserito?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Marco Costantini »
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

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« Risposta #23 il: 2009-02-02 17:39:14 »
Citazione
[cite] marco.costantini:[/cite]
Ti viene in mente qualcosa di meglio che avresti inserito?


Così su due piedi no... Forse è un viaggio che mi faccio io.

Solo che mi immaginavo questo tizio che già aveva una certa familiarità con gli indiani (è anche stato l'intermediario dei primi contatti), per cui mi faceva strano che si impressionasse per riunioni, danze e canti...

Forse sono solo io che non recepisco quello che intendi tu, niente di grave  :)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Claudia Cangini »
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Mauro

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« Risposta #24 il: 2009-02-02 17:47:25 »
Citazione
[cite] marco.costantini:[/cite]L'ho trovata un po' monodirezionale e sto domandandomi se questo non sia un problema generale delle città che arrivano fino a Odio&Omicidio.
Il fatto è che quando c'è un omicidio e qualcuno che pecca in maniera così smaccatamente "demoniaca" pare più facile (ed in effetti lo è) giudicare

Penso che dipenda molto sia dal perché si è ucciso, sia da come si è arrivati all'uccisione; prendi Hope: si è arrivati a Odio & Omicidio, ma il giudizio, almeno per quanto mi riguarda, non è semplice; e, soprattutto, almeno al momento a venir considerato peccato non è tanto l'omicidio, quanto quello che lo ha preceduto.


Citazione
[cite] marco.costantini:[/cite]nello scontro fra i Cani ed il culto ho fatto una delle più classiche bastardate da GM. Ho parato un colpo di pistola con un povera ragazzina per un totale di 5d10. Risultato? La povera ragazzina è restata stecchita!

Potresti dare qualche informazione in piú? Del tipo: la ragazzina era estranea ai fatti? faceva parte del culto? qual era l'intenzione del PG, nello sparare?
Chiedo perché da come la descrivi mi sembra che l'intenzione del Rilancio non fosse uccidere quella ragazzina, che sembra estranea ai fatti, e quindi mi vengono due dubbi: il primo, il Fallout va a chi partecipa al Conflitto, quindi se la ragazzina non partecipava avrebbe dovuto andare a qualcun altro. Il secondo, per come lo descrivi mi sembra piú un Ritorcere che un Accusare, perché mi dà l'impressione di essere una cosa che va a colpire il Cane che ha sparato.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

Marco Costantini

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« Risposta #25 il: 2009-02-02 18:06:31 »
Provo a rispondere ad entrambi:

Claudia: è facile che io sia stato superficiale. D'altra parte sono il primo a dire che la città non mi ha convinto. Moses aveva sì familiarità con li indiani, ma di sicuro non aveva partecipato a rituali e cose del genere (nei queli si invoca un dio diverso dal re della vita in cui l'elemento esoterico o occulto sembra preponderante ecc ecc). Quando la cosa si è trasformata da "Virigl ha le sue erbe indiane e usa una particolare benedizione per farci stare bene" a "partecipiamo attivamente ad un rito che non è della Fede insieme a non Fedeli per giunta visti malissimo in città", Moses ha preferito tirarsi fuori, cercando di non coinvolgere i compagni

Mauro: la ragazzina (che è Dee) fa parte del culto. La posta del conflitto era interrompere Virigil che stava compiendo un rituale su una anziana signora. Ho calcolato i membri del culto presenti (cioè Virgil, Hirma, Luke e Dee) come un gruppo. Il rilancio del Cane è stato "spero a Virigl". A quel punto io ho tirato i dadi del tratto che avevo denominato Dee ed ho descritto la ragazza che, urlando "NOoOOooO!!!" si getta fra il colpo e il dottore (ho usato 5 dadi per vedere).
In effetti potrei aver sbagliato. L'esempio infatti sarebbe andato più che bene se avessi bloccato o schivato (quindi si avessi visto con due dadi) mentre io ho accusato il colpo, quindi avrei dovuto accettare il rilancio.
Ad ogni modo il fallout dei gruppi va dato "ai singoli individui nel grppo in modo plausibile" (pag 112).
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Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Mauro

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« Risposta #26 il: 2009-02-02 18:22:31 »
Concordo con quanto dici, faccio solo una nota: per decidere se quella Veduta è un Bloccare o un Ritorcere guarderei ai PG: il Cane ha sparato a Virgil, ma che muoia l'uno o l'altro del culto è lo stesso? Bloccare. Il Cane cercherebbe con tutto sé stesso di salvare Dee (magari per la giovane età)? Ritorcere.
Ovviamente non sono tutti i casi possibili, è solo per rendere quello che ho in mente ;)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

Marco Costantini

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« Risposta #27 il: 2009-02-25 20:38:27 »
[size=18]Silvergate's Branch[/size]

1a. Orgoglio
Phineas crede che il denaro (il suo, in particolare), sia più importante di qualsiasi altra cosa.
Fratello Phineas è un ricchissimo fedele, in assoluto il più ricco del Ramo. E’ giunto dall’est (già ricco) in cerca di vene di materiali preziosi e si è stabilito a XXX avendo trovato numerose tracce d’argento. E’ un fedele per modo di dire: si è convertito solo per non indispettire gli abitanti del Ramo, ma in realtà non crede al Re della Vita. In poco tempo Phineas ha raggiunto un’indiscussa ricchezza. Le sue miniere hanno portato in città molti alti fedeli e non provenienti da altri Rami (magari anche qualcuno del Popolo delle Montagne). Con i suoi soldi, Phineas la fa davvero da padrone. Non si muove foglia senza che lui abbia dato il suo assenso. Anche il Sovrintendente di fatto non può che attendere i suoi ordini. D’altra parte Phineas è uno che paga bene e sa ricompensare chi ha voglia di lavorare (in realtà questa generosità è quantomeno interessata, fatta d hoc per stabilire una serie di favori e relazioni). A volte può sembrare persino un filantropo.

1b Ingiustizia
La ricchezza di Phineas costringe alcuni a condizioni ingiuste.
Fratello Carmine: è un minatore con una numerosa famiglia sulle spalle. La vita in miniera lo sta spezzando. Prima era un mandriano, felice di fare la sua bella vita all’aria aperta. Con l’arrivo della miniera è stato costretto ad abbandonare il suo lavoro ed ora passa le sue giornate nei cunicoli delle miniere. Questo lo ha reso duro, scontroso, irascibile.
Fratello Amos: vuole arrivare ad avere un alto tenore di vita e sa che se si farà il mazzo in miniera guadagnerà bene e Phineas potrà promuoverlo. Non è già un semplice minatore, ma un caposquadra. Questo però lo tiene molto lontano dalla propria famiglia.
Fratello Jesse: è un bambino sui 10 anni, convertito del Popolo delle Montagne. La sua famiglia vive stentoreamente  e lui si è dovuto sobbarcare il peso di mantenerla. Lavora in miniera e questo non gli permette di vivere la propria infanzia.

2a. Peccato
Fratello Carmine: distrutto dal proprio lavoro, si ubriaca (con liquore datogli da qualche indiano che lavora con lui) e picchia la moglie che, a sua detta, non fa nulla per lui e non si rende conto degli enormi sacrifici che fa per loro. [in effetti la moglie potrebbe essere un po’ stronzetta e spendere con leggerezza il denaro del marito].
Sorella Susan: è la moglie di Amos. Poiché il marito non c’è mai, si sente trascurata e trova rifugio e consolazione fra le braccia del giovane Henry. I due si vedono segretamente copulando come ricci nelle stalle di Henry.

2b. Attacchi demoniaci
I demoni rendono gli uomini più violenti ed irascibili.

3a. Falsa dottrina
“Gli adulti sono corrotti. I bambini sono innocenti e sono i prediletti del Re della Vita: è a loro che spetta i compito di amministrare la giustizia di Dio”.
David è il figlio di Carmine. Suo padre picchia spesso sua madre e qualche volta anche lui. Ha appena otto anni. E’ il miglior amico di Jesse, che in qualche modo gli fa anche da padre. Jesse trova per loro due un rifugio (che è un po’ un rifugio dalle loro difficoltà): una vecchia galleria della miniera ormai in disuso, dove sono stati trovati dipinti rupestri fatti dal Popolo delle Montagne.

3b. Culto corrotto
Con un rito, David consacra se stesso e Jesse (ed i suoi amici in seguito) che d’ora in avanti saranno i veri “Sovrintendenti” del Ramo.

4a. Falso Sacerdozio
Jesse e David coinvolgono altri bambini disgraziati del Ramo, a cui danno rifugio nella grotta e a cui insegnano quel che sanno.
Jesse (11 anni): è il capo della banducola di ragazzini. E’ poco più di un bambino, costretto dagli adulti a crescere decisamente troppo in fretta. Conserva queste caratteristiche da adulto anche con i compagni, di cui diventa mentore ed ispiratore. E’ lui ad accogliere gli altri e a tirarli fuori dai guai.
David (8anni): è un bimbo molto intelligente che è sempre stato timido e spaventato (anche e soprattutto a causa del padre che picchiava lui e la madre). E’ lui lo Stregone del culto e gli altri ragazzi gli riconoscono il suo ruolo di “prete” e consolatore.
Rebecca (10 anni): lavora come “servetta” presso una famiglia agiata del Ramo. In questa famiglia, i maschi (soprattutto i ragazzi) la molestano, dandole pacche sul fondoschiena, allungando le mani, facendo commenti volgari. Lei è spaventata e angosciata, ma la madre (che lavora per la stessa famiglia) cerca di rassicurarla dicendo che questi comportamenti sono del tutto normali e che non c’è nulla d’ave paura o di che lamentarsi.
Sarah (8anni): è la figlia di Susan e Amos. E’ una bambina “agiata” sempre ben vestita e ben pettinata, alla quale la madre insegna un comportamento da signorina. Il padre non c’è mai e le manca terribilmente perché i due erano molto legati e simili (Sarah è una bimba che vorrebbe essere molto più maschiaccio di quanto vuole sua madre). Ha da poco scoperto che sua madre tradisce il padre che ama con un giovane del Ramo.

4b. Stregoneria
I bambini usano la stregoneria per punire gli adulti. David ad esempio usa la possessione per ribellarsi alle botte del padre ed impedirgli di fare del male a lui e alla madre. In particolare i membri del culto usano la possessione per ottenerne i vantaggi e  usarli per portare avanti la propria idea di giustizia.

5a. Odio e Omicidio
Rebecca è la prima a decidere di compiere un passo deciso nell’amministrazione della giustizia.
La bambina decide di “approfittare” delle molestie del giovane e, fingendo di essere ben più che accondiscendente, si fa portare dal ragazzo nello studio della sua grande casa. Qui, usando anche i poteri della possessione demoniaca, lo sopraffà e lo uccide tagliandogli la gola.
Ovviamente viene subito trovata e tratta in arresto, in attesa della punizione che verrà impartita dal Sovrintendente (che consiste nell’essere mandata al rogo).

6a. Cosa vogliono i PNG
Jesse: nonostante si sforzi di non darlo a vedere, Jesse vuole che i Cani gli dicano che non è lui a doversi prendere cura di tutti gli altri (sia la sua famiglia che i suoi amici).
David: vuole che i Cani ammettano che gli adulti sono ingiusti e colpevoli e che lui e i suoi amici non hanno realmente peccato, poiché sono stati costretti ad agire in quel modo perché gli adulti non erano in grado di occuparsi di nulla.
Sarah: vuole che la storia fra sua madre d il ragazzo venga interrotta e che i due vengano giudicati per quello che hanno fatto.
Carmine: vuole che i Cani non scoprano quello che ha fatto. Vuole che la colpa di tutto ricada su Phineas.
Amos: vuole che i Cani mettano una buona parola per lui con Phineas.
Phineas: vuole che la propria autorità sia riconosciuta.
Susan: vuole che i Cani non scoprano il suo tradimento.

6b. Cosa vogliono i Demoni
I demoni vogliono che i bambini siano sempre più sicuri della bontà delle proprie azioni e sempre più violenti nell’esercizio della loro falsa dottrina. Vogliono che gli adulti, soprattutto quelli legati ai membri del culto, continuino a sbagliare. Vogliono che i Cani non puniscano o che puniscano lievemente Susan (così Sarah avrà un motivo per avere sfiducia in loro e per farsi giustizia da sola). Vogliono che i Cani puniscano Rebecca.

6c. Cosa sarebbe successo se i Cani non fossero arrivati?
I bambini s sarebbero fatti più violenti e spavaldi; gli adulti avrebbe continuato a peccare e questo avrebbe creato una spirale che da una parte avrebbe ingrossato le fila del culto e dall’altro l’avrebbe reso sempre più spietato. Probabilmente ad un certo punto fra i membri del culto ci sarebbe stato un qualche contrasto su come giudicare qualcuno e ne sarebbe nato un violento scontro interno.
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Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Marco Costantini

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« Risposta #28 il: 2009-02-25 20:55:30 »
[size=18]Giocandola[/size]

Sono accadute molte cose catartiche.
La città era decisamente "grande" ed un mio immenso errore è stato quello di cercare di "comprimerla". Dopo aver svelato che Rebecca aveva commesso un omicidio e che aveva confessato, ho subito detto che la sua morte sarebbe avvenuta la sera stessa. Questo ha messo i giocatori in qualche modo di fretta, credo, e a messo di fretta anche me, facendomi concentrare troppo su quella singola vicenda (che in effetti era il cuore della città) e tralasciando il resto.

Le cose che più mi hanno colpito sono state essenzialmente due:
1) Gebedia è venuto fuori ala grandissima! Nelle prime città era piuttosto timido e andava un po' a rimorchio di Gideon. Ora invece è praticamente lui a dettar legge. Grandiosa la scena in cui è lui a comunicare all'intero Ramo che la bambina non verrà uccisa. Il conflitto gli da modo di portare il suo "Sono un Cane ma non si direbbe" espresso in d4 a d10. Ed in effetti ci sta tutto perchè il PG è maturato tantissimo.
2)Gideon rinuncia alla sua Relazione con il Demone e per farlo il suo giocatore lo mette, durante uno scontro a fuoco, in una posizione di estremo pericolo, aiutando il compagno Gebedia anche a rischio della propria vita. Nello scontro usa l'influenza demoniaca comportandosi da vero folle (i due fanno infatti un massacro), convinto che quello scontro sarà l'ultimo della sua vita.
L'idea è che il PG si servirà fino all'ultimo dei demoni, sicuro di morire e quidni di "fregarli".
In effetti ha tirato un secchiodi d10 (sette per la precisione), ma il fato ha voluto che non morisse. Così il giocaotre con il fallout a lungo termine trasforma la relazione in d4 e con quello d'esperienza toglie del tutto la relazione. Memorabile Gebedia che si rifiuta di curarlo se Gideon non gli assicura che non ha più nulla a che fare coi demoni.

A questo punto una domandina proprio su quest'ultima parte.
Se non sbaglio Gideon aveva una Relazione coi demoni da 2d8. Con il fallout a lungo termine lo porta a 2d4. A quel punto, con quello d'esperienza "cambia la taglia del dado di una relazione preesistente". Siccome d4 è il minimo abbiamo considerato che questa scelta potesse cancellare del tutto la relazione. Vi pare che i conti tornino?
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Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Moreno Roncucci

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« Risposta #29 il: 2009-02-25 21:27:19 »
Citazione
[cite] marco.costantini:[/cite]
A questo punto una domandina proprio su quest'ultima parte.
Se non sbaglio Gideon aveva una Relazione coi demoni da 2d8. Con il fallout a lungo termine lo porta a 2d4. A quel punto, con quello d'esperienza "cambia la taglia del dado di una relazione preesistente". Siccome d4 è il minimo abbiamo considerato che questa scelta potesse cancellare del tutto la relazione. Vi pare che i conti tornino?


No. "cambia la taglia del dado" significa proprio "cambia la taglia", non "togli dadi"  :evil:

Però poco male, fate conto che abbia invece calato di 1dado (a 1d8) la relazione con il fallout e poi l'abbia eliminata del tutto (sempre con "togli un dado ad una relazione") con l'esperienza.  8)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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