Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Regola-Zero: una cura-shock
Mattia Bulgarelli:
Immaginate di prendere un giocatore e di fargli giocare AiPS per un po'.
Immaginate una volta che, ad un certo punto, alla fine di un Conflitto, il Produttore NON mostra le carte che ha pescato.
Le guarda solo lui/lei e dichiara ad alta voce chi vince e chi perde le Poste e chi ha la narrazione.
Probabilmente quel giocatore capirebbe come mi sento io a guardare ora i giochi "con Regola Zero". ^_^
Il senso di questo post?
Boh, era solo un pensiero che sentivo di voler condividere.
Suna:
Non so, nei giochi narrativi non ci sono regole che non siano essenziali, mentre quelli tradizionali ne sono sempre farciti, nel tentativo di dare una interpretazione statistica della fisica in game, che quando un master decide di saltarne una, i giocatori non se ne accorgono tanto apertamente.
Poi non so come sei abituato, ma nei gruppi con cui gioco regolarmente nessuna "regola d'oro" viene applicata senza il consenso di tutti i giocatori, e quando questo avviene, naturalmente, il master lo dichiara. Cosa che del resto avviene molto raramente, a dirla tutta...
Renato Ramonda:
Dico solo una cosa: lo schermo del master.
Non so se, oggi, sarei in grado di giocare con qualcuno che mettesse lo schermo tra se' e noi giocatori. Peggio ovviamente se tirasse dietro lo schermo.
Eppure e' la norma
Suna:
Sarà... io non l'ho mai visto usare dalle mie parti. Ma ricordo di aver visto gruppi che effettivamente lo usano. Comincio a domandarmi se sono stato semplicemente fortunato.
Ma lo schermo del master nasce in teoria per nascondere gli appunti che il master si è scritto per l'avventura, o il manuale che contiene l'avventura stessa, se ne usa una di precostruita. Il suo scopo non dovrebbe essere quello di nascondere quando il master bara.
Renato Ramonda:
Diciamo che quella e' la pallida scusa che ci si e' raccontata per anni. :)
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