In un bar su Tattoine, pieno di gente, di tutte le razze, una banda di Bith sta suonando allegramente la solita musica. La giornata è particolarmente afosa e forse anche oggi si verrà baciati dall’ennesima tempesta di sabbia. Al bancone, una zeltron non vuole attirare troppo le attenzioni altrui. Lontano, ai margini della socialità del luogo, un gruppo di Jawa confabula.
Ad un certo punto entrano nel bar un paio di individui, coperti di tutto punto per proteggersi dalla sabbia di Tattoine. Scostando il copricapo, si rivelano essere un Rodiano e un Umano.
La musica si ferma per un istante, alla vista della cicatrice presente sull’occhio destro dell’umano, che lo ha reso cieco da quel lato.
Poi la musica riprende…
Ma è quella stessa cicatrice che fa gelare il sangue nelle vene alla zeltron. Una cicatrice che le ricorda uno sguardo freddo che la seguiva mentre fuggiva sullo scooter dalla propria casa, dopo l’omicidio dei suoi genitori.
Il rodiano invece sembra particolarmente interessato al gruppo di Jawa tanto che si dirige verso di loro e, prendendolo da sotto le vesti, poggia sul tavolo la foto di una piccola sfera. Poi chiede, senza volersi far sentire troppo dai tavoli vicini, con una voce calma e pacata: “Dove posso trovarne una uguale?”
L’umano invece si va a sedere al bancone vicino alla giovane zeltron e chiede al proprietario del bar, con una voce profonda che fa gelare il sangue nelle vene della giovane: “Dammi da bere. La mia gola è secca.”