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Ancora gioco di ruolo dal vivo nell'educazione

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Rafu:
Anche Playground Magazine sembra essere proprio su questa lunghezza d'onda, proprio in questo momento:

http://playgroundroleplayingmagazine.wordpress.com/2011/03/20/educational-larping/

Chissà se ci sarà un articolo a riguardo nel prossimo numero? O nel successivo?

Matteo Suppo:
A me negli ultimi giorni han chiesto proprio se conosco giochi di ruolo pensati per un ruolo educativo e formativo, e non ho saputo bene che dire, perché è un campo che non conosco e non so neanche se sono d'accordo con l'idea che si utilizzi un gioco come cavallo di troia per inculcare concetti e valori.


Boh

Antonio Caciolli:

--- Citazione da: triex - 2011-03-22 07:44:18 ---non so neanche se sono d'accordo con l'idea che si utilizzi un gioco come cavallo di troia per inculcare concetti e valori.

--- Termina citazione ---


non sono esperto ma non è quello che si indica come miglior approccio per aiutare i bimbi a formarsi senza privarli della loro necessità all'intrattenimento? il problema odierno della scuola è che toglie ai bimbi lo spazio del gioco troppo presto per introdurli nel percorso formativo scolastico privandoli di un importante passaggio della loro crescita (e poi si vedono i grandi che rubano la lego ai bambini :P )


credo poi sia importante distinguere tra concetti (nozioni) e valori (morale)


Rafu facci sapere per l'articolo se esce

Michael Tangherlini:
Il gioco è una parte fondamentale nell'apprendimento fra i cuccioli. E' col gioco che loro imparano le cose principali: farsi valere, provare a cacciare e quindi a tirare a campare, cose così. Sono d'accordo col discorso di Antonio: il gioco non deve inculcare morali, ma può avere finalità educative insegnando ai bambini cose utili senza appesantirli con lezioni e simili.


-MikeT

vonpaulus:
personalmente sono contrario alla morale anche nel gioco tra adulti. Figuriamoci tra bambini. E' presuntuoso ed arrogante voler insegnare una morale e disonesto se lo si fa con strumenti virtuali in cui i bambini non riconoscono la differenza tra realtà e finzione.


In questo sono contrario ai giochi di ruolo per i bimbi troppo piccoli, ossia per quelli che ancora non hanno una capacità discriminante tra racconto e realtà perche la mancanza di un confine può creare pericolose implicazioni.


Cero che se per gioco di ruolo si intende anche:1) io sono Cowboy e tu sei l'Indiano (Setting), 2) il primo che fa pum con il dito teso l'altro muore (systema); allora ok anche i bimbi piccoli possono fare i live.

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