Scusate, l'intervento è OT rispetto al thread opener, ma è IT come discorso generale sulle "novità"
Io sulle "conversioni" propriamente dette, ho le mie idee e le ho già espresse più volte.
Sono contrario perché rientrano nelle "costrizioni" e la percentuale che una persona reagisca male e quindi faccia ostruzionismo ad una "costrizione" è altissima e appartiene alle "questioni di principio".
Secondo me è sempre più proficuo (se uno ha voglia...) selezionare persone che potrebbero essere interessate a giocare in un modo diverso e proporre loro una serata di gioco con un gioco opportunamente scelto per loro. Chiaramente questo implica che queste persone siano conosciute e le si sia frequentate per un tot di tempo, sufficiente a capirne i gusti. E' uno sbattimento non da poco.
Personalmente, non vedo niente di diverso da quando il primo WoD è uscito: gli amanti del D&D-like (suddivisi in GirSisti, GuRPSisti, RoleMasteristi...) non hanno MAI voluto provare il "nuovo" (seppur disfunzionale come poi si è rilevato), salvo ovviamente casi rari. Stesso discorso all'inverso: chi si riteneva Grande Giocatore™ guardava quei "giochi lì coi guerrieri" come si guarda chi ti chiede la carità.
La gente si convince che quello che fa è "il meglio" e questo gli basta per non cambiare.
Si chiama "umanità" ed è così da 15.000 anni. Infatti chi "innova" si conta sulle punta delle dita e deve fare -davvero- molta fatica per far valere le proprie idee, a cui spesso vengono preferite variazioni minime dello status quo.
Perché lo status quo è "sicuro", lo status quo è "safe".
Questo forum è frequentato da persone che in comune hanno (secondo me) il piacere e la curiosità di uscire dal "safe", quindi di conseguenza siamo più portati a provare, collaudare, sperimentare. Ognuno, chiaramente, a modo suo.
Il fatto è che ogni tanto, secondo me, sfugge il concetto che siamo noi i "diversi".