Play by Forum > (Solar System) PbF 4: Solar Exalted
Organizzazione
Mr. Mario:
Alimir è il giovane figlio di una cortigiana di Nexus piuttosto richiesta, alcuni anni or sono. Ha un aspetto peculiare perché ha i capelli bianchi e gli occhi chiari di un abitante del Nord, eredità del padre, e la bella pelle color del mogano dell'Est, eredità della madre. I maligni dicono che non sono in tanti a Nexus ad avere capelli come i suoi, e uno in particolare è uno dei dirigenti più in vista della Gilda. Altri dicono che l'eredità della madre non consista solo nella carnagione, ma che egli abbia appreso molte delle sue... ahem... tecniche. Di certo si sa che fin da giovane il ragazzo ha avuto fama di essere molto sveglio, quasi fin troppo, e per diverso tempo si è guadagnato da vivere come 'consigliere'. Alcuni mercanti e artigiani hanno goduto di un insperato successo grazie ad una sua raccomandazione, sussurrata nell'orecchio giusto al momento giusto.
Esaltazione:
Due dei suoi migliori amici, crescendo, erano i figli del proprietario di una casa da tè. Quest'uomo, forse non un amministratore dei più saggi, venne derubato proprio poco prima di dover ripagare di un grosso carico di spezie e forniture un mercante della Gilda. Trovandosi nell'impossibilità di saldare il debito, l'uomo chiese una proroga, ma la Gilda non voleva proprio saperne e gli propose invece di farlo vendendo uno dei suoi figli. Poiché l'uomo si era trovato spiazzato e temporeggiava, il mercante pensò bene di drogarlo e farlo rapire. Di fronte alla disperazione della famiglia dei suoi amici, preso dalla rabbia verso l'ennesimo ricco potente che cerca di strappare quel poco che ha un poveraccio, Alimir mise a punto un piano, e nonostante il terrore dei suoi amici, li convinse a presentarsi in giudizio di fronte all'Emissario.
Quando fu chiamata la loro causa, il ghigno sul volto del mercante era quello di chi è sicuro di vincere facilmente. Invocò senza indugio la Civiltà che lo autorizzava a prendersi un risarcimento per il danno subito. Al che Alimir, chiedendo la parola per rappresentare il suo amico, invocò tre altre Civiltà, di anni diversi ma tutte più recenti di quella citata dal mercante, che singolarmente non la contrastavano, ma mettendole vicine, potevano essere usate, seguendo il fluido discorso di Alimir, per mandarla in contraddizione.
Nella sala scese il silenzio. Non solo qualcuno stava tenendo testa ad un mercante della Gilda, ma un giovane poco più che ventenne osava addirittura sostenere che vi fosse un errore nell'Incunabolo, e che a Civiltà contrastanti fosse stato permesso di coesistere, cioé in pratica che i funzionari del Concilio avevano commesso un errore. L'Emissario si alzò in piedi, imperscrutabile dietro alla sua maschera d'argento, e avanzò fino al centro della stanza.
Il mercante, vedendosi a mal partito invocò contro il ragazzo il Dogma di Nexus. Con le sue farneticazioni, stava ostacolando il commercio. Il silenzio nella sala si fece ancora più tombale. Quella era un'accusa gravissima, a cui generalmente faceva seguito una morte veramente orribile. L'Emissario cominciò a camminare verso Alimir. Il proprietario della sala da tè crollò in ginocchio, singhiozzando. Alimir stava guardando in faccia la morte.
Fu allora che successe. Un bagliore scintillante riempì la sala e sulla sua fronte si accese dorato un disco chiuso in un cerchio.
L'Emissario era ormai di fronte a lui, e Alimir rispose. Ricostruì da capo la vicenda, senza alterarla, ma sottolineandone sottilmente un'interpretazione. Concludendo fece notare che il mercante aveva ragione. Forse lui stava ostacolando i suoi commerci. Ma se il mercante avesse portato aventi quest'accusa, avrebbe dovuto anche ammettere che la Gilda, nella situazione in corso, aveva in tutto tranne che nel nome imposto una tassa sul proprietario della sala da tè. Il mercante impallidì, perché anche quella era una violazione del Dogma, se possibile ancora peggiore.
Alla stretta finale di Alimir "Moriremo dunque entrambi oggi?" si arrese, e ritirò l'accusa.
L'Emissario si fermò, e inclinò la testa di lato, per un istante. Poi promulgò tre sentenze, citando impeccabilmente le relative Civiltà. La prima imponeva al mercante di restituire il figlio rapito. La seconda imponeva al proprietario della sala da tè e alla sua famiglia di consegnare la proprietà della sala da te alla Gilda, e di essere al di fuori dei confini della città entro l'alba del terzo giorno. La terza imponeva ad Alimir, in quanto Eccelso manifestatosi all'interno dei confini della città, un periodo di servizio al Concilio. Avrebbe dovuto presentarsi al consigliere Udelph, il Dottore (ovvero colui che nominalmente dovrebbe parlare per i cittadini comuni) la mattina successiva, due ore dopo l'alba. La corte si aggiornava.
Mentre Alimir si sedeva, con le gambe ancora tremanti per ciò che aveva osato fare, sentì una voce, calda e profonda, risuonare nella sua testa.
"Figlio mio, il compito che ti affido è far nascere una nuova legge e con essa forgiare un nuovo equilibrio."
Burocrazia 2. Che ne dite?
Luca Veluttini:
ZOMG!!!!
Marco Costantini:
Bello bello bello!!!
Mr. Mario:
Come l'avevo pensato all'inizio il personaggio era un po' troppo costruito. Era come se gli avessi già fatto fare delle scelte importanti, quando invece preferirei conoscerlo un po' meno e scoprire insieme a voi in gioco che cosa farà. Alimir è il risultato di una decostruzione della prima idea che avevo avuto in mente. Se non vi dispiace mi piacerebbe cominciare a giocarlo, se non proprio il mattino successivo, nei primissimi tempi del suo servizio obbligatorio per il Concilio.
Anche per contrasto col personaggio di Marco, che Alimir sia un Eccelso/Anatema lo sa probabilmente tutta Nexus nel tempo che un diceria ci mette a passare da una porta all'altra. Vi piacerebbe vedere che questo gli causi dei problemi? Potrei prendere la Chiave dell'Anatema Conosciuto, ma solo se è un aspetto che vi interessa.
E' uno studente, un po' inconsapevole, dell'arte marziale della Scimmia Celestiale. Come vi piacciono di più le arti marziali? Illuminazioni che si raggiungono attraverso l'esercizio e la meditazione, o tecniche segrete che si possono apprendere solo da un maestro?
Pensando a ciò che piace fare ad Alimir, devo anche porvi una questione di linee e veli, ovvero il sesso. Alimir tendenzialmente ne farebbe tanto, in modi fantasiosi e creativi, e, beh, parecchio anche tra maschietti. Se mi date delle solide linee guida ora, vedrò di non scandalizzarvi in gioco. :)
Inoltre, Luca, se riuscissi a farmi un esempio di un oggetto con incastonata una pietra focale, mi faresti un grosso favore.
Marco Costantini:
Dunque, a me piacerebbe proprio veder giocare da subito Alimir come conosciuto, un po' per contrasto col mio personaggio, un po' perchè sembra molto intrigante.
Devo dire che anche io sono partito decostruendo il personaggio, cercando di "conoscerlo" il meno possibile in base di creazione. Temevo, infatti, di non aver fatto un granchè, perchè se ci fate caso ho dettagliato solo l'evento eroico, mentre il resto è piuttosto fumoso. Ma a me va benissimo così..
Riguardo alle arti marziali, anche io pensavo di prendere qualcosa, in particolare mi interessava lo stile della Cortigiana.
A livello di fiction o ambientazione, se devo pensare alle arti marziali mi viene in mente che ci debba essere un maestro, almeno per gli stili più "formali".
Riguardo al sesso, in generale non ci sono problemi, nemmeno se è fra maschietti, ma eviterei scene di sesso espliciterrimo (anche perchè siamo in PbF e dovremmo pensare a Linee e Veli anche di chi potrebbe leggerci...ma senza romperci troppo la testa).
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