Dunque, prendo la stessa giocatrice (M.), stessa TB (F.), stessa partita.
GM: io.
F. è entrata nell'Avventura di un'altra TB, L. (giocatrice: Z.). Siamo a Scala 1 (ma non è molto rilevante, credo).
F. ha subito una "ferita sociale" tentando di convincere un capovillaggio ad accettare un troll come cittadino.
La "ferita" è stata descritta come l'umiliazione che la TB prova per le dure parole del capovillaggio.
M. ha proposto, d'accordo con Z.: "a sera mi trovo con L. in una taverna a parlare, sarà una Scena di Guarigione, ok?" (tutti d'accordo)
Il senso, nel contesto, è "F. ha occasione di rilassarsi e fare mente locale e superare così il senso d'umiliazione".
Dunque, la scena di guarigione è accettabile, ma ha sbagliato la procedura.
Non "guarisci" IN SCENA, "guarisci" FRA LE SCENE. Quindi non è che fai una scena in cui dici "questa sarà una scena di guarigione", sarebbe prenarrare (e anche se lo dici solo come tipo di scena come in AiPS, Trollbabe non è AiPS).
Cioè, non dici "guarirò in questa scena", dici "eccomi in scena, GIA' GUARITA"
Seconda cosa: non devi chiedere a nessuno. Cioè, davvero, NON DEVI (non è la mancanza dell'obbligo di chiedere, e' L'OBBLIGO A NON CHIEDERE). Non è così che avviene il dialogo di gioco in Trollbabe. Tu devi dichiarare con sicurezza e certezza quello che fa la Trollbabe, il GM se ha motivo di farlo può comunque alterare la scena, non hai bisogno di chiedergli il permesso prima. E il gioco con più trollbabe si basa molto sul contrasto delle scelte, sul "cosa farei io al suo posto", se vi mettete d'accordo lo ammazzate.
Terzo: framing aggressivo!
Quarto: il framing lo fa il GM. Non puoi dire che sei in taverna, al massimo dici che vuoi una scena in taverna, dove sei andata a bere hai annegato nel vino la ferita sociale.
Quindi, viene una cosa tipo:
M dichiara "vorrei una scena, la sera, in taverna con L, dopo aver annegato l'umiliazione nel vino"
il GM: "Sì, sei nella taverna x, fatta così, con tot persone così, e hai bevuto abbastanza da essere tornata allegra. L entra in quel momento dalla porta". Oppure dice "no, la scena successiva avviene prima, mentre stai andando in taverna. Una figura incappucciata si avvicina fra le ombre del vicolo..."
Ora confronta queste due frasi:
"vorrei una scena, la sera, in taverna con L, dopo aver annegato l'umiliazione nel vino"
"entro nella sua avventura. vorrei entrare in scena con lei, la sera, in taverna. Ormai mi sono dimenticata, ovviamente, l'umiliazione passata"
Invocano regole diverse?
Fammi un esempio pratico di situazione in cui sei obbligato a portarti, in una qualunque scena, una relazione (scena nella stessa avventura o, no, non importa). E' il classico caso di "attorcigliamento che svanisce appena pensi al gioco reale".
Stessa partita.
F. finisce la sua avventura e dichiara che arriva nell'Avventura di L.
Arriva a piedi, lungo la costa, mentre L. sta litigando col capovillaggio e con un traghettatore che tiene un troll come forza-lavoro alla catena.
Io come GM, facendo il framing, POSSO o NON POSSO descrivere F. che arriva e la Relazione non si sa dov'è (per ora, me lo dirà M. dov'è, anche in una scena successiva)?
Tu no, ma perchè sei il GM. La domanda era per il giocatore ("portarTI")
Se parliamo di GM, non può pre-giocare i personaggi. All'inizio i "giocattoli" della trollbabe devono essere piazzati al loro posto. Le relationhip alleate insieme a lei, quelle nemiche disponibili come sempre ma non dichiarate. Non puoi dire dove sono quelle nemiche, non puoi dire che non ci sono quelle alleate.
Ma la domanda era diversa.