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Ken Shiro

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Leonardo:

--- Citazione ---[cite] Hasimir:[/cite]Si ma il punto era la tragedia.

Le super-arti-marziali sono un elemento marginale.
E SOPRATTUTTO il guerrierone alla Ken è un elemento marginale.

A me aveva colpito, e volevo riprodurre, la storia dell'eroe che muore.
Ed a ben pensarci, a me aveva colpito NANTO.

Rey, che "muore" contro Raul ma ha tempo di compiere un'ultima impresa (sconfiggere Iuda).

Iuda, che sconfitto da Rey su ogni fronte sceglie di togliersi la vita da solo in modo da riaffermare la propria "arroganza".

Iuza la nuvola, che se ne catafotteva del destino del mondo ma muore contro Raul in nome di Giulia.

E potrei elencare ogni singolo guerriero nanto, morto in gloria e tragedia.
Fudo.
Shu.
Shin.
Sauzer.
etc...

In effetti ad analizzare i personaggi:
- Bart e Linn sono inutili comparse...al massimo fungono da "scusa" per la storia, ma nulla più (come anche Mamia, etc)

- Ken e Raul sono i motori "immobili" della storia.
Tutto ruota, immutabile, attorno a loro...si evolvono pian piano ma in realtà sanno di essere intoccabili fino alla fine della serie.

- sono invece gli altri ad essere interessanti, i comprimari che incontrano il proprio destino collateralmente agli intoccabili Ken e Raul.
Ci metterei tutti i guerrieri Nanto, Toki, i due gemelli di colore che facevano da guardiani alle porte di Cassandra, etc.

Li contraddistingue il sacrificio, l'esistenza iconica...Nanto letteralmente assegna un "elemento" ad ogni suo guerriero: la lealtà, la tristezza, l'arroganza, la speranza nel futuro, la temperanza, etc.

E' QUESTO che mi piacerebbe catturare.
--- Termina citazione ---


Mi pare che si possano sintetizzare due elementi:
- i personaggi combattono nel nome di qualcosa (passione, ideale, destino)
- di solito fanno una brutta fine

Ora, in un gdr la seconda eventualità può benissimo essere conseguenza della prima, nel senso che in nome del proprio credo un personaggio combatte fino alla morte. The Riddle of Steel e, conseguentemente, The Shadow of Yesterday producono un gioco di questo tipo. Non ti garantiscono di per sé la tragedia, tuttavia se continui ad affrontare avversari molto più forti o molto più determinati del tuo PG è probabile che prima o poi farai una brutta fine. TROS in particolare, col suo combattimento basato sulle manovre potrebbe essere adattato quasi perfettamente per giocare Kenshiro.

Renato Ramonda:
Sapete, il suggerimento di Moreno di usare Polaris e' tutt'altro che malvagio... in fondo e' ingegnerizzato per creare una tragedia...

Gli Aspetti sarebbero riadattati al tema postapocalittico... e i Valori? Cosa diventano Luce e Ghiaccio? Individualismo e Altruismo?

Niccolò:
sono dell'idea che un buon hack non deve accontentarsi di cambiare i nomi dei valori.

tuttavia... Aura e Arte?

Renato Ramonda:
Ti do' abbastanza ragione, ma dipende da un sacco di cose (ovvio che se trovi la chiave di volta l'hack trascende e diventa un gioco vero... vedi Thou Art But a Warrior, con la Discord track).

Un hack semplice invece funziona quando il "materiale" e' abbastanza simile tematicamente: cambi solo il colore, e tieni il resto.

Ken come ambientazione ad esempio ha un problema nel non avere le vestigia ed il Popolo[*]. Potrebbe funzionare, o potrebbe schiantare, sarebbe sa provare :)


[*] E i resti dell'umanita' non e' detto che c'entrino, a meno che tutti i protagonisti non siano "eroi vaganti nel deserto" alla Ken, che sentano come responsabilita' personale proteggere e salvare i sopravvissuti. In quel caso ci avviciniamo abbastanza: i predoni con la cresta (e lo stesso doppiatore) diventano le orde dell'Errore, i guerrieri delle altre scuole (o in generale "i cattivi") diventano i generali dei demoni, e il colore e' mappato in larga parte.

Leonardo:
Ma secondo me non è la tragedia il carettere distintivo di Kenshiro. E' il fatto che i personaggi combattono per ciò in cui credono fortemente. La tragedia serve a sottolineare QUANTO sono disposti a sacrificare per quello in cui credono ed è conseguenza del fatto che la maggior parte di essi tende a scontrarsi con avversari ben più potenti di quanto non siano essi stessi.
Avete presente come inizia Kenshiro? Avete presente il discorso che Shin fa mentre gli procura le sette cicatrici? Shin sostiene di aver vinto lo scontro perché Kenshiro non conosce ancora la tenacia e la determinazione (che nel caso di Shin derivano dal desiderio di avere Julia per sé). Quando Kenshiro  successivamente affronterà e sconfiggerà Shin dimostrerà di aver appreso il valore della determinazione e della tenacia a causa della rabbia e del desiderio di vendetta nei confronti di colui che gli ha portato via ciò che di più importante aveva: Kenshiro pesta Shin a morte dopo che questo utlimo ha "ucciso" Julia di fronte a lui (in realtà si scopre successivamente che si trattava di un pupazzo...). Allo stesso modo, Rei riesce a rinviare gli effetti del colpo di Raoul ed a posticipare il momento della propria morte perché vuole sconfiggere Yuda, colui che ha segnato per sempre l'esistenza di Mamiya, la donna che Rei ama. Potrei continuare con gli esempi per altre cento righe :) . Più ci penso e più mi convinco che una versione riveduta e adattata di The Riddle of Steel rappresenti il sistema perfetto per giocare una storia simile a quella di Kenshiro. Sono gli Spiritual Attributes (in primo luogo) e le arti marziali (in secondo) che definiscono l'essenza della saga di Kenshiro e compagni, esattamente come Spiritual Attributes e Proficencies sono i due elementi tipicamente più importanti per definire i personaggi in TRoS.

edit: perbacco! In Kenshiro abbiamo addirittura una indicazione visuale del momento in cui gli "Spiritual Attributes are firing". Ogni volta che Kenshiro si indigna, ogni volta che il suo senso morale lo spinge a manifestare tutta la sua rabbia, lo vediamo sprigionare luce sottoforma della sua aura...

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