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[TB]Una posta sbagliata?
Antonio Caciolli:
il discorso del mezzo spoiler era riferito al fatto che lei mi ha detto qualcosa del perché evocava gli spiriti dall'acqua per fermare le tempeste e loro volevano un sacrificio ma non mi era chiara veramente tutta la storia dietro tutti tutti i retroscena e ora li pretendo!
secondo me la parte interessante della storia forse era proprio la sacerdotessa che evoca i demoni dal mare ma lo fa per il bene del villaggio e forse era proprio lei la vera posta cioé quello intorno a cui ruotano tutte le vicende
però aspetterei anche lo sguardo di qualcuno esterno che veda le cose senza averle giocate e quindi non condizionato da quello che avrebbe preferito in gioco :P
cavoli se lo potevo vincere quel conflitto ... avrei dimostrato che ero la più figa del reame!
Moreno Roncucci:
OK. La risposta ha due facce.
A) Dal "lato trollbabe": una trollbabe fa quello che vuole. Può fregarsene della posta e fare tutt'altro. Non c'è assolutamente nessun problema se la trollbabe ignora la posta, è un caso già previsto e trattato nel regolamento.
Il problema invece lo vedo nell'altro lato:
B) La preparazione dell'avventura da parte del GM:
- 1: scegli una posta: OK.
- 2: poi devi crei dei PNG interessati alla posta... o invece interessati a qualcosa di più grande che PER CASO coinvolge la posta?
A me sembra che tu hai creato dei PNG che si occupavano di altro. Di "una serie di sacrifici umani". In cui la posta finisce per caso, ma lui o un altro.. era lo stesso!
I PNG dovrebbero impazzire, diventare disperati alla sola idea che la posta gli sfugga. E invece, da quello che ho capito... se la trollbabe si fosse DAVVERO interessata alla posta liberandola... i PNG avrebbero fatto spallucce e detto "vabbè, poco male, sacrifichiamo qualcun altro".
Insomma, non mi pare che la trollbabe si sia davvero disinteressata alla posta. Perchè la posta vera, nella tua creazione dell'avventura, era "la serie di sacrifici" (che tra l'altro è una posta di scala superiore). Sei stato tu il primo a disinteressarti del ragazzo, in fase di creazione dell'avventura, non lei.
vanphanel:
...e quindi,come avevo scritto sopra,probabilmente ho sbagliato a impostarla,l'avventura.se avessi posto da subito l'accento sul ragazzo,piuttosto che sul problema che stava a monte...
mi sorge spontanea una domanda,allora:se avessi detto che gli spiriti richiedevano UN sacrificio umano,l'avventura sarebbe andata probabilmente avanti nello stesso identico modo,ma sarebbe stata a scala uno,giusto?
ah,una precisazione:il fatto che la trollbabe avesse sbagliato,ovviamente,non era neanche stato preso in considerazione...una trollbabe fa quello che vuole... ;D ;D ;D
Moreno Roncucci:
--- Citazione da: vanphanel - 2011-02-16 22:29:32 ---mi sorge spontanea una domanda,allora:se avessi detto che gli spiriti richiedevano UN sacrificio umano,l'avventura sarebbe andata probabilmente avanti nello stesso identico modo,ma sarebbe stata a scala uno,giusto?
--- Termina citazione ---
No, se per una qualche ragione la possibile vittima non è solo una.
Se la trollbabe libera lui, possono sacrificare il fratello? Un vicino? Un passante? Un concittadino? Insomma, è un problema della famiglia, del quartiere, della città?
Michele Gelli:
Il punto secondo me è vedere la differenza fra UNA persona e QUELLA persona.
Se agli spiriti va bene UNA persona, alla fine Pippo vale come Pluto. La trollbabe può affezionarsi solo ad un numero limitato di personaggi, ed anche salvasse Pippo, Pluto, Topolino e Clarabella, si arriverà ad Orazio che le stava cordialmente sugli zebedei che diventerà il sacrificio. Punto a capo, prossima puntata a tre oceani di distanza, con la consapevolezza che il prossimo mese si è da capo con i sacrifici e lei non ci può fare nulla.
Facilmente i giocatori, nel momento in cui fosssero simpatetici con i casi di una vittima, sarebbero simpatetici con i casi delle vittime nel loro complesso. "Fermare i sacrifici" non ha più scala 1 (anche se c'è una vittima alla volta), ma, a seconda delle caratteristiche dei papabili sacrificandi, sensibilmente più alta (se i sacrificandi fossero "un giovine con meno di 10 anni" questa Avventura averebbe scala 5). Non ci vuole nulla che la trollbabe percepisca come Posta il problema dei sacrifici nel suo complesso e si senta frustrata perchè la cosa le passa di parecchio sopra la testa.
Se agli spiriti va bene QUELLA persona e solo QUELLA, o è Pippo o è Pippo. Allora non si scappa. Magari la trollbabe ci si affeziona, magari è la prima a buttarlo sull'altare sacrificale, ma l'Avventura parla dei casi di Pippo e di nessun altro. La trollbabe può fare la differenza (in un senso o nell'altro). Quindi il suo arrivo destabilizzerà la situazione. E così funziona.
La creazione di un contesto molto ampio è un retaggio (che almeno i master come me si portano dietro) dal fatto che quando si faceva una campagna il contesto rimaneva costante nel tempo ed era anzi implicito che problemi "fuori scala" oggi per il tuo chierichetto venissero affrontati poi, quando saresti tornato con il tuo Chierico della Polenta Taragna arrivato al 125° livello. Ma la Avventura dopo la trollbabe se la fa in un altro continente, in un altro contesto. E la Avventura attuale deve essere una situazione dove può fare la differenza. Non potrà "salvare la città", ma Pippo sì.
Poi anche io... faccio il fenomeno, ma i contesti ampi in una avventura di scala 1 è un attimo che ti scappino. E' molto più facile scrivere una Avventura di scala 5 che non una di scala 1...
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