OK, quindi si può usare questo topic per parlare della recensione di Bacchanal... ;-)
Ho visto che hai semplicemente tolto i riferimenti alla faccenda del far tirare più volte di fila lo stesso giocatore, ma non ne hai tolto le conseguenze (la disparità notevole nella durata delle storie). Non mi piace molto come soluzione: come fai a sapere che lo stesso problema si sarebbe presentato se fossero state usate le r0egole giuste?
Matematica

In verità so che sarebbe stato ancora peggiore. Mi spiego:
La lunghezza della partita già è stata impari con uno o due giocatori che tiravano a raffica i dadi essendo entrati in un mezzo loop (il fratello di Rafu si era ritrovato con 5 dadi vino nel bicchiere). Vado a memoria: avrà tirato una decina di volte prima di riuscire a uscirne. Ricordo che una fuga in una strada deserta, a forza di alzare il livello erotico, si è trasformata in un'orgia da un centinaio di persone con uomini che inchiappettavano donne, e satiri che inchiappettavano uomini. Per di più, con la gente che si rotolava nel miele.
Ora: io in tutto ho tirato 5-6 volte. In tutta la partita. Questo vuol dire che se avessimo passato alla fine di ogni tiro, io probabilmente avrei concluso la partita prima ancora che il fratello di Rafu cominciasse a tirare quella selva di dadi, e giocando più spesso (dato che i turni sarebbero girati più rapidamente) avrei pure finito prima. Il che vuol dire che io avrei giocato una mezzoretta, mentre il fratello di Rafu (che prendo come esempio, ma anche il giocatore alla mia sinistra si è dato abbastanza da fare coi tiri) avrebbe avuto di che narrare ancora per quindici-venti turni di gioco. Anzi, anche di più, dato che alla fine la partita è stata interrotta per pranzo, perciò in verità *non so* quanto sarebbe veramente andata avanti. Ma c'era materiale per almeno un'altra oretta.
In breve: giocando "male" come abbiamo fatto, i turni di gioco sono risultati essere più... tirati. Giocavo più lentamente, ma almeno la mia esperienza è durata per oltre un'ora, mentre giocando correttamente IO sarei crepato prima, ALTRI avrebbero giocato più a lungo, distribuendo quei tiri su più turni di gioco.
Credo di avere chiarito :S
Riguardo ai dadi, se li cerchi proprio come indicato nel manuale magari ne devi comprare, ma in realtà ti serve solo che siano riconoscibili. Con una scatola da 36 piccoli d6 di quelli da wargame che si compra con pochi euro, per i dadi-vino (e poi ormai una scatola così è diventata indispensabile per giocare ad un sacco di giochi...) poi ti servono solo 3 d8 diversi fra di loro, da 1 a 3 (a seconda dei giocatori) d8 uguali ma diversi dai precedenti, e altri 1-3 d8 uguali ma diversi dai precedenti. Al massimo quindi 9 d8, poi 2 d6 diversi da quelli della scatolina e 1d4 qualunque. Nulla di fuori dal mondo, insomma, la maggior parte dei giocatori che conosco non avrebbe problemi a tirarli fuori.
(che poi io mi sia andato a cercare i dadi del colore giusto e persino con i numeri romani su qualcuno, è un altro discorso...
)
I d6 non sono un problema. Come dici tu basta prendere il pacco da 36 e sei a posto, oppure raccattare tutti i vari dadi dei giochi di società in giro per la casa (tra Risiko, Monopoli, gioco dell'oca e gli altri di d6 ne ho un bel po').
Anche il d4 ovviamente non è un problema.
Il problema sono i d8. I d8 sono direi i dadi usati meno nei GDR, e per questo motivo non sono esattamente il tipo di dado che uno si compra sfuso, a meno che appunto non gli serva esplicitamente per giocare a qualcosa di particolare. Parlo della mia esperienza personale: io gioco di ruolo da sei anni, e di d8 in casa ne ho due, per giunta di colori diversi. Di tutti quelli che conosco relativamente bene mi viene in mente solamente Ezio che potrebbe avere tutti quei d8, e tra l'altro ricordo Fra, due estati fa, mentre si parlava proprio di Bacchanal, che mi diceva che neanche Ezio aveva tutti quei dadi, anche se non so se fosse una frase campata per aria, o se fosse veramente un cosa provata. La gente con cui mi capita di giocare non va oltre il secondo set di dadi, sempre ammesso che ne abbiano anche solo uno. Dunque, non conosco praticamente nessuno che quei d8 sia in grado di trovarli, e se prendo il mio "gruppo abituale" so che anche unendo tutti i d8 del gruppo a 9 non ci si arriva. E i dadi sarebbero poi tutti diversi.
Anche assumendo, poi, che uno tutti quei d8 ce li abbia, c'è infatti da considerare che debbono essere RICONOSCIBILI. I satiri tutti uguali, i soldati tutti uguali, e tutti gli altri sufficientemente diversi da poter essere riconosciuti. Ora: o uno i dadi se li sceglie appositamente, oppure le possibiltà sono due: o li prende tutti diversi tanto per variare un po' (cosa che farei io se mi dovessi mettere a fare il cacciatore di dadi), oppure li compra tutti uguali per fare pandan. Avere qualche dado uguale e qualcun altro no vuol dire averli presi a ca**o, oppure appunto averli presi intenzionalmente in quel modo, per giocare a Bacchanal o a qualche altro gioco che richiede tutti quei dadi particolari.
Certo i dadi può anche bastare che siano "lontanamente simili", ma anche in questo caso se uno ha tutti quei d8 in casa vuol dire che di dadi ne ha davvero un bel po'.
E non riesco a immaginare ad un solo casual player, per utilizzare terminologia da videogioco, che abbia circa dieci d8 in casa.
Ergo, il set di Czege vince. Ed infatti pensavo di chiedergli di portarmene uno alla INC.
Poi, dal resoconto della partita mi viene il dubbio che non abbiate usato la regola che permette di eliminare dadi dalla proprio "coppa" interagendo con i personaggi secondari creati dalla narrazione degli altri giocatori. Non è una regola da poco, visto che è la cosa che rende Bacchanal un gdr (è l'unica regola che presenta una "freccia di ritorno" dalla fiction. Senza, Bacchanal sarebbe un gioco di società) e "intreccia" le varie storie fra di loro (con un NPC che magari scappa da una scena di un giocatore e si vede arrivare nella scena di un altro)
Mi pare che in effetti sia stata usata massimo, ma massimo, un paio di volte. A memoria direi una, ma non ricordo la situazione. Non so, mi è parsa poco più di un cavillo per diminuire il tasso alcolico del proprio bicchiere quando questo fosse in qualche modo diventato esagerato, oltre a incoraggiare l'incrocio delle trame. Non credo sia così importante da necessitare una menzione all'onore nella recensione.
Come durata, nelle mie partite ho visto sì durate diverse delle diverse storylines, ma (1) anche la più lunga non è mai durata mezz'ora in più delle altre: le partite di Bacchanal in genere sono molto brevi, almeno se non hai molti giocatori, e più storyline giungono a conclusione, più si accelerano le altre, e (2) non ho mai visto nessuno annoiarsi al tavolo, con le cose che vengono raccontate (non tanto per l'erotismo quando per il divertimento nel vedere come un altro giocatore se la cava, sempre più imbarazzato, nel dover fare anche 5-6 escalation successive sulla scena...)
Mezz'ora è un conto. Io sono certo di avere tirato le cuoia ALMENO un'ora prima che si smettesse di giocare (e come ho detto: si è scelto di smettere a tavolino, con due dei personaggi che ancora erano ben lontani dall'avere finito!), e anzi, direi che l'ora è stata abbondantemente superata. E mezz'ora di narrazione altrui è già sul limite del sopportabile, diciamo, anche se è divertente. Starsene lì a farsi due risate di ciò che esce della storia è divertente fino a che dura poco, ma poi insomma: io sono al tavolo non per ascoltare e basta: voglio narrare e tirare dadi pure io :O
Ho letto finalmente la recensione.
Butto un consiglio...non so quanto valido. Potresti inserire all'interno della recensione il fatto che non sai se la partita ha avuto quello sbilancviamento di tempi a causa dell'errore che avete fatto durante il gioco.
Che ne dici?
Mah. Come dicevo prima io sono abbastanza sicuro che la i tempi della partita senza quell'errore sarebbero stati ancora più impari XD Direi che così è a posto.