Autore Topic: Call of Cthulhu e la regola zero  (Letto 9439 volte)

Moreno Roncucci

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Call of Cthulhu e la regola zero
« Risposta #15 il: 2008-11-14 23:11:17 »
Questa discussione è storta. La tua tesi sembra essere che anche senza la regola zero, il GM in CoC può fare quello che gli pare. Ma, se fosse, avresti solo dimostrato che CoC in realtà è Parpuzio. Cos'è Parpuzio è assodato, cosa non è Parpuzio è assodato, si sta discutendo ormai solo di CoC e non di Parpuzio (infatti, sarebbe il caso che Michele splittasse tutta questa parte di discussione in un thread separato)

Detto questo, ritengo che il regolamento di CoC e Parpuzio siano cose molto diverse. Anche se non dubito che quelle regole siano state INTESE come Parpuzio, dalla stragrande maggioranza dei GM di CoC (che, l'ho detto ormai da inizio discussione, in realtà giocano a Parpuzio)

Avrei preferito comunque dei numeri di pagina (ma perchè ogni volta che rispondo a domande di una riga devo leggermi 200 pagine di manuale alla ricerca dei riferimenti? Voglio iniziare a rispondere anch'io così. "la risposta la trovi in una pagina che non ti dico del manuale di Burning Empires. Sono 600 pagine. Divertiti!"...), ma controllando la versione 5.6 di Call of Cthulhu originale trovo:

Indefinite Insanity
If an investigator loses a fifth (round up fractions) or more
of current Sanity points in one game hour, he or she goes
indefinitely insane. Indefinite insanity may remove a character
from play for some time. The average duration for
indefinite insanity is 1D6 game months.
When a character suffers from indefinite insanity, a random
roll on a table of lunacies trivializes the massive shock
to the afflicted person. If no obvious diagnosis for indefinite
insanity is apparent, the keeper might mull over the
choice until the end of the session, or until the beginning of
the next session. Meanwhile play can continue. For the
moment, the character is haunted by a powerful sense of
foreboding. Since disorders provoking indefinite insanity
do not simply suddenly appear, the player of the insane
character may be able to contribute a good reason for
choosing a particular insanity.
The symptoms of some indefinite insanities are continuous
(amnesia, depression, and obsession, for example).
Other indefinite insanities are transient and only manifest
themselves at particular moments (multiple personality ordissociative identity disorder, conversion disorder, intermittent
explosive personality, etc.). Both sorts of symptoms
offer good opportunities for roleplaying.
For such situations and stresses that investigators come
to know, some sort of anxiety disorder can often be the
most appropriate.
For instance, after a life-threatening event, a person persistently
re-experiences the trauma in some way, perhaps
through images, dreams, flashbacks, or mental associations.
There are marked symptoms of increased anxiety.
Dissociative symptoms may also follow. These include (1)
a subjective sense of numbing, detachment, or absence of
emotional response; (2) decreased awareness, dazedness;
(3) the world seeming like a stage or having a two-dimension
feel to it; (4) the person perceiving that he or she is not
real; and (5) amnesia.


Che mi sembra molto diversa dal tuo quote.

In generale, quando i discorsi partono per la tangente, è sempre buona norma riportarli al gioco pratico. E vediamo che succede nel gioco pratico.

Da regolamento:
ogni mostro ha un rating di insanità scritto nel manuale. Quando il personaggio lo vede, tira i dadi. In base al risultato dei dadi ha certi effetti, scritti nel quote qui sopra. Il GM in tutto questo decide solo che mostro metterci.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Call of Cthulhu e la regola zero
« Risposta #16 il: 2008-11-14 23:30:17 »
Sempre dalla versione 5.6 di Call of Cthulhu, pagina 119, sezione New Keepers, cioè le istruzioni ai GM novellini:

Players always control their investigators, with rare exceptions,
and make all the die rolls relevant to those investigators,
rolling when the keeper directs. Keepers operate all the
non-player-characters, making all rolls for them. Unless your
style is very different, it's a good idea to let die roll results be
visible to all
. Occasionally, the keeper may rule that the investigators
should not know if some action succeeded. Ideally
then the keeper preserves the dice as they were rolled, perhaps
shielding them beneath an inverted cup, to be shown with a
flourish when the time is right.


Ti sembra Parpuzio?  8)

Dalla stssa pagina, il concetto di "keeper's choice"

Keeper's Choice
Keepers new to Call of Cthulhu find that the game demands
full comprehension. There are few charts to consult, and even
fewer to show to players in order to prove some point of controversy.
Everywhere the rules appeal to judgment and reasonableness,
and suggest that you make up your own mind. "Oh,
no," you think, "I wanted rules!"
Statements indicating in effect "keeper's choice" mean that
the decision has no ramifications, and that the keeper can
determine the matter according to personal taste and local custom,
without other ramification.


Cioè, si tratta di spazi lasciati liberi dalle regole, di scarsa importanza (no ramification), NON di poter cambiare le regole!

Pagina 124, "Control of the game":

CONTROL OF THE GAME
Sometimes an evening of play threatens to dissolve into
chaos. There are so many reasons for this to happen, and so
many ways to handle it if it does, that only a halo of advice
is useful.
Roleplaying is not different from the rest of life. Make
sure you deal with the players first as people, and only then
go on to consider the rule interpretation or misunderstanding
that seems to be in question.
Games sometimes dissolve when a keeper persists in trying
to be too perfect—worrying too much about the map, the
monsters, or the music, and too little about the players. Deal
with the players as friends, not as people to impress. The players'
fun comes from laughing together, feeling companionable,
and facing challenges together. Everything else is secondary.
If the problem stems from clashing player personalities,
and if disruptions persist despite your best efforts over several
evenings, you will have to ask one player to leave the
game, or else put up with the situation indefinitely.
If all else fails, close the game for the evening, making
clear your reasons for doing so. If the game is to continue
next week, try to get everyone to agree to start fresh. Remind
them of your reason for doing this, and that you'll want
things to go differently when you reconvene.
Don't be afraid to compromise. The keeper does control
the game. The players are never obliged to play.


In mezzo a tanti giochi che indicano come "punire i giocatori disubbidienti", il "cattivissimo" CoC invece suggerisce, giustamente, di discuterne a livello sociale.

Infine, tornando all'esempio di prima, ecco un brano dalle caratteristiche del Grande Crhulhu:

ATTACKS & SPECIAL EFFECTS: each round 1D3 investigators
are scooped up in Cthulhu's flabby claws to die
hideously.


Ogni round, il keeper deve tirare 1d3 e vedere quanti investigatori muoiono. Anche se crolla il pavimento, non cambia niente, perchè non c'è iniziativa, tiro per colpire o altro.
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Moreno Roncucci

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Call of Cthulhu e la regola zero
« Risposta #17 il: 2008-11-14 23:32:59 »
Aggiungo che queste cose (l mancanza della regola zero, il tirare i dadi allo scoperto, etc.) per tutti gli anni 90 sono stati indicati come "indicatori di quanto è vecchio CoC come gioco", considerate anticaglie, e quasi sempre ignorate.

Non sono pochi i master di CoC che si vantano di aver persino smesso di usare i dadi...

(giocando, quindi, in realtà a Parpuzio)
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Franco

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« Risposta #18 il: 2008-11-14 23:42:00 »
E’ sempre bello quando mi bacchetti sulle dita. :lol:
Comunque le citazioni di CoC erano pari pari al manuale, pagg. 56 e 91; mi sembra che il GM decida un po’ più che il mostro da inserire.
Citazione
La tua tesi sembra essere che anche senza la regola zero, il GM in CoC può fare quello che gli pare.

Si credo che molti GDR, CoC compreso, tra un se vuole il GM…, a discrezione del GM… e l’importante è divertirsi; ammettano implicitamente la R0.
Citazione
ritengo che il regolamento di CoC e Parpuzio siano cose molto diverse

Secondo me è Parpurzio.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Franco »

Moreno Roncucci

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« Risposta #19 il: 2008-11-14 23:52:32 »
Citazione
[cite] Franco:[/cite]E’ sempre bello quando mi bacchetti sulle dita. :lol:
Comunque le citazioni di CoC erano pari pari al manuale, pagg. 56 e 91


Non ho l'edizione italiana, a che capitoli e capoversi corrisponde?

Citazione

Secondo me è Parpurzio.


Anche dopo i passi che ti ho quotato? Sul fatto che il keeper deve giocare solo gli NPC, deve tirare i dadi di fronte a tutti, e tutti i tiri che li riguardano (insanità, etc.) vanno fatti dai giocatori?

Ti cito ancora la definizione di Parpuzio:
"il master dice cosa i personaggi vedono, sentono, percepiscono. I giocatori dicono al master cosa vogliono fare i personaggi, il master gli dice che cosa devono fare per provarci (tirare dadi, scegliere carte, parlare in character, spendere punti - il metodo usato volta per volta è a discrezione del master, anche se diversi manuali consigliano sistemi diversi), e poi una volta che lo fanno gli dice se ci riescono o meno, narra cosa succede e descrive le conseguenze"

In CoC il metodo è fisso e il GM non può cambiarlo a suo piacimento, il GM non può ignorare i risultati, e in casi specifici (la pazzia per esempio) è il giocatore che narra le comseguenze e descrive cosa succede.

Confrontalo con The Pool, e dimmi che anche The Pool è parpuzio...  
 8)
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adminbb

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« Risposta #20 il: 2008-11-15 03:58:31 »
Questa discussione su CoC è stata divisa in un thread separato
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da adminbb »

Eishiro

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Call of Cthulhu e la regola zero
« Risposta #21 il: 2008-11-16 05:00:52 »
concordo pienamente, come fece presente Hasimir tempo fa il master che ignora le regole e qualsiasi tiro esiste indipendentemente se il regolamento ti permette o no di farlo, ci son un sacco di giocatori che lo fanno per partito preso senza che sia esplicato dal regolamento
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Eishiro »

Franco

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Call of Cthulhu e la regola zero
« Risposta #22 il: 2008-11-18 17:13:10 »
Rispondo brevemente solo per chiarire alcune cose, poi con più tempo mi rivedrò “The Pool” che da quanto mi ricordo non mi è mai parso lontanamente Parpurzio, e sottoporrò altri passaggi delle regole di CoC che invece semiparpurziano.

Ho iniziato, forse malamente, la discussione cercando di proporre una spiegazione al perchè molti giocatori arrivano ad identificare il GDR con l'utilizzo della R0.
La risposta secondo me è che in molti dei GDR tradizionali, pur non essendo esplicitata la R0, si autorizza e si spinge il Master a giocare Parpurzio.
Purtroppo mi sembra che anche CoC, con frasi come “se il Custode vuole...” “a discrezione del Custode...” e prima fra tutte “l'importante è divertirsi”, strizzi più volte l'occhio alla R0.  

Citazione
Non ho l'edizione italiana, a che capitoli e capoversi corrisponde?


Okey, Moreno, nei prossimi post posso indicare anche la prima lettera del capoverso, ma a che pro?
Non stavo citando a memoria il manuale, ho copiato pedissequamente una parte di esso.
Credi  mi sia inventato le citazioni, credi che abbia frainteso le regole o che abbia strumentalizzato alcune frasi per avvalorare la mia idea, o forse credi che siano stati fatti errori dai traduttori.
Se è così dillo chiaramente,  non ho nessun problema ad ammettere di aver sbagliato o ad accettare chiarimenti e spiegazioni sull'interpretazione delle regole.
Non dico che il manuale di CoC permetta al Master di barare, tirare i dadi coperti o cambiare le regole, questo è assodato; non presenta la R0, però nei passi da me citati sembra dia potere al Master di scegliere quando e come usare certe regole.
Discutiamo di questi punti che secondo me riecheggiano Parpurzio.
Se in risposta ne citi altri, da un manuale diverso dal mio, che non presentano le incongruenze nell'utilizzo delle regole tipiche della R0(queste sono le regole ma il Master può cambiarle), concordo con te: in quei passaggi il manuale non accetto R0 o Parpurzio.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Franco »

Moreno Roncucci

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Call of Cthulhu e la regola zero
« Risposta #23 il: 2008-11-18 17:40:06 »
Citazione
[cite] Franco:[/cite]Rispondo brevemente solo per chiarire alcune cose, poi con più tempo mi rivedrò “The Pool” che da quanto mi ricordo non mi è mai parso lontanamente Parpurzio


No, infatti. per questo l'ho citato. Però è un gioco in cui il GM ha tutti i poteri sulla backstory, come in CoC. Dimostrazione che non basta QUELLO a fare parpuzio.

Citazione

Ho iniziato, forse malamente, la discussione cercando di proporre una spiegazione al perchè molti giocatori arrivano ad identificare il GDR con l'utilizzo della R0.
La risposta secondo me è che in molti dei GDR tradizionali, pur non essendo esplicitata la R0, si autorizza e si spinge il Master a giocare Parpurzio.


E fin qui, siamo perfettamente d'accordo. Ma in molti giochi "vecchio stile", precedenti a Vampire, questa "spinta" a giocare a Parpuzio non viene dal testo, ma dalle carenze di gioco.

Ti ho quotato brani precisi di CoC (e gradirei che non venissero ignorati, grazie): CoC andrebbe giocato senza alcuna regola zero, tirando i dadi di fronte a tutti, e rispettando rigorosamente la backstory dettagliata prima di iniziare a giocare (niente tecniche illusionistiche o "no myth" dunque)

Solo che, giocato così, mi pare evidente che CoC diventa appagante solo se il rischio di non trovare indizi importanti o di morire per un tiro sfigato è considerato normale, e il rischio fa parte del gioco. Se vuoi usarlo per giocare a "vivere una storia alla Lovecraft" finisci nel tipico caso del "impossible thing before breakfast": se lasci libertà totale ai giocatori, poi come fai a fargli seguire la tua storia? Storicamente, quasi tutti risolvono questo problema con un pesantissimo drift illusionista, in cui fanno cose tipo non tirare nemmeno i dadi o barare sui tiri, rimanendo comunque convinti (com'è tipico del drift) di "giocare CoC perfettamente secondo le regole".

(ho appena postato un thread sulla lettura selettiva dei testi dei gdr da parte dei GM e dei giocatori. Per me è un abitudine nata dalla necessità di questi drift: per giocare bene autoilludersi che un testo dicesse fischi invece che fiaschi era fondamentale)

In realtà, come vedi dalle parti che ho citato, il testo di CoC è fortemente ANTI regola zero, e non è possibile considerarla una cosa fatta inconsapevolmente: l'edizione che ho citato è stata pubblicata pochi anni, quando la regola zero era universale...

Il fatto che un gioco tanto ANTI regola zero sia universalmente giocato con un abuso costante delle regola zero da gente assolutamente straconvinta di giocare "il vero CoC" è un altro punto di sostegno alla mia tesi sulla "lettura selettiva dei manuali", dove tutti i giocatori di gdr imparano in fretta a dimenticare o non vedere qualunque cosa scritta in un manuale che non si conformi alle loro aspettative...  :roll:

Citazione

Purtroppo mi sembra che anche CoC, con frasi come “se il Custode vuole...” “a discrezione del Custode...” e prima fra tutte “l'importante è divertirsi”, strizzi più volte l'occhio alla R0.  


Se pensi che i giochi "non parpuzi", "indie" o "new wave" che dir si voglia non presentino cose "a discrezione del GM".. ti attende una grossa delusione!

Citazione

Citazione
Non ho l'edizione italiana, a che capitoli e capoversi corrisponde?


Okey, Moreno, nei prossimi post posso indicare anche la prima lettera del capoverso, ma a che pro?


A che pro?

Non so, magari a capire le cose. A leggere le cose nel contesto. A ragionare su basi comuni. A verificare se non ci sono cose che ho ignorato.

Non so, penso che potrei andare avanti ancora un bel po' a citare ragioni per cui, in una discussioni, se hai argomentazioni PORTATE DA TE basate su un quote lungo una riga e mezzo e praticamente incomprensibile, e ti interessa la discussione, è necessario che citi da dove l'hai preso per poter leggere la cosa nel contesto...

Non perchè "non mi fido". Ma perchè fare altrimenti è fottutamente STUPIDO. Significa perdere ore ed ore di tempo a parlare di fuffa, del niente, di quello che io mi immagino vogliano dire in un contesto che non conosco, quando basterebbero cinque minuti per chiarire le cose leggendo il testo originale.

Io in questa discussione mi sono dovuto scartabellare pagine e pagine di manuali alla ricerca di citazioni che non ti sei degnato di identificare in alcuna maniera, e quando ti chiedo di ridurmi un minimo questa fatica, che non ho il tempo di rileggermi 300 pagine di manuale alla ricerca di una citazione di una riga, fai l'offeso?

Ottima tattica se vuoi solo far confusione e "vincere" una discussione portando citazioni farlocche che non sai difendere. PESSIMA tattica se ti interessava veramente discutere e quelle citazioni erano effettivamente cose che non mi ricordavo

Nel dubbio, io  non ho più tempo per scartabellare centinaia di pagine in cerca di citazioni. Ciao.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Call of Cthulhu e la regola zero
« Risposta #24 il: 2008-11-19 15:29:22 »
ho da poco ripreso a giocare a CoC e da tempo mi impegno a giocare i giochi come sono scritti.

effettivamente problemi a giocarlo come scritto CoC ne ho avuti. Sopratutto all'inizio quando reduce da anni di distorzone parpuzioide sia io che i miei giocatori facevamo fatica ad accettare certi risultati di dado.

La cosa è migliorata quando i tiri di dado sono diventati dei suggerimenti alla storia, un modo per definirla in modo inaspettato sia per me che per gli altri.

Il problema è però stato che il gioco non ricreava sempre le atmosfere di Lovercraft, a volte sì a volte no. I tiri, spesso aiutavano a giocare: tisi sulla sanity, tiri di investigazione riusciti o meno, ma altre volte no.

Sì è infine sentita la mancanza di un controllo di una linea di dierezione, che senza regola 0 o altro strumento lasciava al dado tutta la decizione.

È comunque stata una esperienza divertente, ma anche esemplare dei problemi che giocare in questo modo solleva.

Se si vuole ottenere qualcosa di più strutturato o ci si affida al DM (quindi parpuzio) oppure bisogna proprio trovare altri metodi di gioco!

CoC non credo sia parpuzio, ma il classico esempio di gioco che spinge a diventare parpuzioidi viste le sue carenze per un certo tipo di esigenze di gioco.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da mirkolino »

Franco

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« Risposta #25 il: 2008-11-19 15:48:10 »
Alla faccia del Charitable reading!
La discussione sarà partita male, “storta”, a causa mia, l'ho ammesso, però, Moreno hai contribuito non poco a peggiorarla.
Capisco tu possa aver accumulato dell'astio in discussioni in altri forum su RPG Theory, R0 e quant'altro, però non puoi rifarti aggredendo chiunque a priori.
Io non ti conosco e non ho mai discusso con te in questo o in altri forum(ho sbaglio?), ciononostante nelle tue risposte inserisci invettive contro utenti: che parlano senza costrutto ,che citano regole inventate, che portano argomentazioni improponibili o che vogliono vincere discussioni.
Passami l'espressione tamarra: -Stai parlando con me?-.
A me sembra  tu prenda solo il pretesto per sfogare tuoi personali rancori rispondendo ai miei post.
Non sono stato chiaro in alcune mie affermazioni, vuoi che sia più preciso nelle argomentazioni e nelle citazioni; me lo chiedi, possibilmente in maniera gentile,  e sono disponibile a rispondere.
Iniziare un discorso salendo in cattedra e presupponendo malafede e ostinata ottusità nei post altrui mi sembra poco carino e ingiusto; sopratutto non porterà mai a discussioni civili.
C'è modo e modo di dire le cose.  
Sei stufo di dare trite risposte a zucconi che non capiscono niente, tanto sai già dove vanno a parare e ti fanno solo perdere tempo; non intervieni.
Detto questo siccome il discorso non evolve, non ci sono altri interlocutori, e tu non sembri intenzionato a proseguire se non per inutili schermaglie, evito anch'io di scartabellare manuali, e chiudo qui l'argomento.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Franco »

Franco

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« Risposta #26 il: 2008-11-19 15:48:47 »
Scusa mirkolino non avevo visto il tuo post.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Franco »

Moreno Roncucci

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« Risposta #27 il: 2008-11-19 16:09:24 »
Citazione
[cite] Franco:[/cite]Alla faccia del Charitable reading!
La discussione sarà partita male, “storta”, a causa mia, l'ho ammesso, però, Moreno hai contribuito non poco a peggiorarla.
Capisco tu possa aver accumulato dell'astio in discussioni in altri forum su RPG Theory, R0 e quant'altro, però non puoi rifarti aggredendo chiunque a priori.
Io non ti conosco e non ho mai discusso con te in questo o in altri forum(ho sbaglio?), ciononostante nelle tue risposte inserisci invettive contro utenti: che parlano senza costrutto ,che citano regole inventate, che portano argomentazioni improponibili o che vogliono vincere discussioni.
Passami l'espressione tamarra: -Stai parlando con me?-.


Tranne che per il caso delle mancate citazioni del numero di pagine (che è una cosa che mi fa andare in bestia, perchè significa far perdere un sacco di tempo all'interlocutore per non fare una cosa che richiederebbe cinque secondi. La considero una basilare mancanza di rispetto per l'interlocutore), no, è una polemica in corso contro cose che si sono dette (e si stanno dicendo) altrove

Ma attenzione: non è che ho iniziato a fare polemiche contro altri mentre rispondevo al tuo post. Sei tu che hai postato (originariamente) il tuo messaggio dentro un thread che PARTIVA da un "rant" contro queste persone e quello che dicono. Il thread era un invettiva, una polemica, da ben prima che tu ci postassi. Non puoi postarci e dire "da adesso in poi in questo thread parli solo con me, smettila di parlare dell'argomento di discussione a cui è dedicato il thread..." :roll:
« Ultima modifica: 2008-11-19 17:22:56 da Moreno Roncucci »
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Dario Delfino

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Call of Cthulhu e la regola zero
« Risposta #28 il: 2008-11-19 16:54:57 »
Citazione
[cite] mirkolino:[/cite]
Sì è infine sentita la mancanza di un controllo di una linea di dierezione, che senza regola 0 o altro strumento lasciava al dado tutta la decizione.

È comunque stata una esperienza divertente, ma anche esemplare dei problemi che giocare in questo modo solleva.

Se si vuole ottenere qualcosa di più strutturato o ci si affida al DM (quindi parpuzio) oppure bisogna proprio trovare altri metodi di gioco!


Mmmm.
Forse il modo migliore per "correggere" un regolamento ormai... è affidarsi AL GRUPPO e non al singolo ("soltanto perchè è il gm").
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da seneca29 »
Dario Delfino

Call of Cthulhu e la regola zero
« Risposta #29 il: 2008-11-19 17:48:32 »
Proposta per far funzionare meglio un gioco come CoC: tirare TUTTI i dadi prima. Ogni giocatore ha una lista di... mmm... dieci? venti?... risultati, e può scegliere quale impiegare per ogni situazione nella quale dovrebbe normalmente tirare. Tendenzialmente spenderà i tiri migliori per avere indizi, informazioni, riducendo tragicamente la sua capacità di agire mano a mano che la storia va avanti... molto HPL, no?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Jonni »

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