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[PbF] Cani nella Vigna 2.1 - HOPE!

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Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Stai confondendo le regole sui personaggi posseduti (anche contro la loro volontà, in seguito alla cerimonia di uno stregone) e le regole sui poteri degli stregoni
--- Termina citazione ---

Piú che confonderle, avevo pensato che, visto che uno stregone può diventare posseduto quando vuole, in quel caso le regole sui posseduti valessero anche per lui.


--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]A me avrebbe rovinato la strategia nel conflitto
--- Termina citazione ---

Lo avevo intuito :P

lapo:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]la punizione che volevi infliggergli era dettata da gelosia del ruolo di "unica giustizia nel territorio"
--- Termina citazione ---

Ehhh? Gelosia? 0_o!
Pausa un attimo…


--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]non la poni più sul peccato, ma sull'obbedienza
--- Termina citazione ---

No no no… che lui obbedisca o meno al suo Sovrintendente mi interessa in modo abbastanza relativo, io lo voglio punire perché ha peccato.
E non esiste proprio che Saul ammetta (esplicitamente o implicitamente) che fosse suo diritto torturare; piuttosto muore che ammettere una cosa così contraria al suo modo di pensare…

Se quella giocata ammette che lui non ha peccato, ma solo disubbidito, allora non rappresenta minimamente quello che volevo rappresentasse… e d'altra parte ci ho pensato su per oltre una settimana e non ho trovato niente di meglio, quindi boh.

Non ho ancora letto nel dettaglio (avuto il tempo di leggere con la dovuta attenzione) il resto del post, però le premesse non sono proprio quel che mi aspettavo… =(

Moreno Roncucci:
Vediamo se come descrizione della situazione ti va meglio questa:

Saul vuole punire Elezar perché, a LIVELLO MORALE PERSONALE, ritiene profondamente ingiusto quello che ha fatto (torturare Tobias). Non ha trovato i passi del Libro della Vita che lo condannino (non mi è chiaro se a questo punto ritiene che il libro della vita non lo condanni, o se è più una situazione tipo "mi sembrava ci fosse questo passo ma non lo trovo..."), ma questo non gli fa ritenere comunque GIUSTA quell'azione, per il suo PERSONALE senso di giustizia.

Non riuscendo a "incastrarlo" in quella maniera (Elazar ha vinto un confltto prima, e un rilancio adesso, al riguardo), la stai mettendo sull'obbedienza, ma è solo una scusa per punirlo, come mettere in galera Al Capone per frode fiscale visto che non ci riesci per omicidio.

Nel frattempo, vincendo gli ultimi rilanci (e con la descrizione che hai fatto di un Saul in piena crisi quasi di isteria) Eleazar sta decisamente conquistandosi le simpatie degli astanti, e il suo tentativo di insinuare che vuoi punirlo per motivi personali (tipo la gelosia "professionale") sta avendo sempre più successo.

Mi interessa chiarire bene cosa sta succedendo in questo momento perché voglio scavare bene per capire cosa sta succedendo nella coscienza di Saul. Nel suo rapporto con la giustizia, con la fede, con le parole scritte nel libro, e con l'approvazione della gente... questo è uno di quei momenti chiave che caratterizzano un personaggio, e non va fatto passare quasi in sordina...  :-)

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: lapo[/cite]non esiste proprio che Saul ammetta (esplicitamente o implicitamente) che fossesuo dirittotorturare; piuttosto muore che ammettere una cosa così contraria al suo modo di pensare
--- Termina citazione ---

Penso che non sia solo questione del suo ammettere, ma della percezione di chi ascolta: magari lui ha detto che Eleazar ha peccato e brucerà all'Inferno e chi ascolta ha capito che non ha peccato.

Moreno Roncucci:
Intanto che attendiamo la risposta di Lapo, visto il valore... "didattico" di questo play by forum, vorrei fare qualche considerazione su cosa sta succedendo e sul perchè sto puntando su certe cose, rivolgendomi a tutti, non solo a Lapo e Mauro. Se volete rispondere però fatelo nel thread dei commenti o in thread separati.

Non so se ve ne siete resi conto, ma la soluzione più semplice, a questo punto, per Saul, sarebbe lasciare impunito Eleazar.  Saul è rimasto da solo, e in uno scontro diretto con Eleazar rischierebbe parecchio. Inoltre con la fuga di Jonathan e del fratello di Eleazar (e la morte dell'altro fratello, e l'abbandono di un altro) il gruppo di vigilantes è notevolmente ridotto, anche senza contare l'infermità di Eleazar. Persino il ruolo di Saul come "riparatore di comunità" e non di "vendicatore" spinge in quella direzione.

Cosa lo impedisce? Cosa spinge Saul a rischiare la vita, la disapprovazione della comunità, per attaccare Eleazar dal pulpito?

Lo sdegno che LAPO ha sentito quando ho narrato di una settimana di torture.

Tornate a leggervi il commento 80. La reazione di Lapo.

Notate come QUESTO sta fornendo dramma, tensione e "potenza" alla storia, mentre tutte le preoccupazioni che Lapo esprimeva nella stessa pagina sulla cultura, su come ci si doveva comportare, etc, alla fine sono solo colore, decorazione?

E non ho dovuto fare nulla per portare alla fine tutta la tensione su questo punto, ha fatto tutto lapo, io ho dovuto solo aumentare la pressione ed escalare...  :-)

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