Play by Forum > (Cani nella Vigna) PbF 1: HOPE

[PbF] Cani nella Vigna 2.1 - HOPE!

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Mauro:
Non avevo intenzione di nascondere nulla: sapevo che a Hope ci sono dei Garvey, ed era mia intenzione cercarli quanto prima; ma quando, appena arrivato, ho visto la situazione di Helen, ho preferito pensare prima a come aiutarla.
Ho scoperto che siamo parenti solo dopo esserci separati, e non ho nascosto questo fatto, anzi l'ho detto al primo Garvey che abbia incontrato successivamente. Sono disposto a rispondere a ogni tua domanda; ma andiamo a parlare dentro.

Moreno Roncucci:
Ti guarda con espressione dubbiosa, sembra indeciso fra il crederti o no... poi si gira versa la casa e vi dice "avete ragione, se dobbiamo discutere, meglio farlo all'ombra".

Se lo seguite dentro casa, vedete i lavoranti in attesa distribuito attorno alla casa. Sono armati, ma hanno tutti le armi nella fondina. l'atmosfera è decisamente ostile. Se date un occhiata dietro di voi, la gente del paese si è fermata sulla strada principale, senza entrare nel ranch (sono comunque dentro la proprietà dei Garvey, ma sulla pubblica strada). In prima fila, in lontananza, notate sia Jonathan che Roderick che il sovrintendente.  E John Garvey.

In casa, trovate la moglie di Eleazar, che vi guarda con espressione gelida, e Helen, che si divincola dalla stretta della madre e corre ad abbracciare Gabriel: "siete tornati! adesso metterete tutto a posto!"

Mauro:
Le metto una mano sulla testa e la guardo sorridendo: Faremo tutto quello che potremo, ma ora dobbiamo parlare con tuo padre. Mi giro verso Eleazar: Come promesso, se c'è qualcosa che vuoi chiedermi ti risponderò; poi... dovremmo chiederti una cosa su quanto accaduto. Nel dire l'ultima frase fanno un cenno verso Helen, a sottintendere che, visto l'accaduto, sarebbe meglio che lei non ascoltasse.

Helen sembra ancora allucinata, o sembra essersi ripresa un po'?
John Garvey come sembrava: arrabbiato, calmo, o come?

Aggiunta: Con Helen non voglio assolutamente usare un tono sbrigativo o dare l'impressione di volerla mettere da parte: uso un tono dolce, amichevole, e nel dire che faremo tutto quello che potremo sono piú che sincero. Sono veramente interessato a lei (non equivocate :P ), e non mi faccio problemi a farglielo capire (anzi) :)

Moreno Roncucci:
[non avete visto l'espressione di John Garvey, era troppo lontano. Helen è calma ma non sembra pienamente in sè]

Eleazar attende che la moglie porti via Helen, che fa resistenza tenendosi forte al tuo braccio. Gentilmente ma con fermezza la madre le apre le dita e poi tenendola per la spalla la porta via, mentre la ragazza continua a guardarvi con gli occhi lucidi.

Il padre non parla subito, rimane con lo sguardo rivolto verso la porta dove è appena uscita Helen (lui è ancora in piedi, anche se la moglie aveva offerto le sedie a tutti, ditemi se voi siete seduto o no), poi si gira verso Gabriel guardandolo dritto negli occhi. "Sì... domande... ne ho una che vorrei farti, Fratello Gabriel. Pensi che chi abusi di una ragazza così, di tua cugina, meriti di morire, o di averla in moglie?"

Mauro:
Io accarezzo la testa di Helen e le sorrido, facendole cenno di seguire la madre.

In risposta a Eleazar, reggendo lo sguardo: No, cugino, non meritava di averla in moglie; e forse meritava di morire, anche se non era tuo compito decidere. Ma ci hanno raccontato altro, oltre all'uccisione di Tobias: una settimana di tortura va al di là del voler giustizia, diventa semplice vendetta. Dimmi, cugino: una settimana di tortura... è vero?

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