[cite] fenna:[/cite]
Una cosa che potrebbe di certo venire utile è un uso del metagioco più aperto, libero e felice (non fate la ruota però).
Un mio carissimo amico ad esempio non gradisce dire i punti ferita dei mostri, per il principio che il PNG non gira con "dei punti sulla testa", in D&D4 vedo la cosa, non solo inutile, ma controproducente, i giocatori faranno tattiche differenti in base al numero di punti ferita o allo stato
Su questo concordo a 1000! Da quando abbiamo smesso di farci questo problema in D&D 3.5, la parte tattica/griglia/combattimento è molto più interessante, molto più bella. Magari non dico esattamente il numero di punti ferita, poichè è tattica anche quella, ma certo dico che è a "meno della metà", "sotto il 10%" e cose del genere (mentre un'azione di movimento con una prova di guarire a CD 10+ 2/1.5m di distanza ti dice esattamente quanto manca)... perchè rende il tutto più interessante, tatticamente. Quando si devono curare ho smesso di obbligare i miei giocatori ad astrusi quanto improbabili dialoghi del tipo
"Come stai? Hai bisogno di cure?"
"Si si, sono piuttosto ferito, magari una o due di quelle cure di media potenza che hai..." mentre si sbirciano l'un l'altro le schede per capire se fare il cura moderate o gravi
Ora in quella fase si dicono "Sto a 15 su 60" e via, basta perdere tempo, non è QUELLA l'interpretazione che cerchiamo, non è QUELLO che rende il D&D un gioco più divertente, non è lì che si nasconde la storia che stiamo raccontando
Più vado avanti più mi rendo conto che il Metagame è bene, spesso anche in quei giochi che lo dipingono come errato