Il manuale, se letto spassionatamente, "tira" in tante direzioni, credo sia evidente. Almeno, per me che non sono un "fan" e' facile vederlo (chi ha maggiore attaccamento emotivo all'ambientazione, il gioco, il genere, i ricordi di gioco, trova di solito maggiore difficolta' ad analizzare freddamente).
La narrativa di gioco tira verso l'orrore personale esistenziale, i vampiri alla Anne Rice (anzi, alla Luis di Anne Rice, spesso), verso l'esplorazione di cosa significhi essere un mostro che ancora anela alla vita ed alle relazioni dei vivi.
Le regole tirano in almeno un paio di direzioni diverse, e a parte una singola meccanica, piuttosto secondaria (l'umanita') nessuna di esse sono la stessa direzione della narrativa del gioco.
Ci sono i clan e le linee di sangue (o come si chiamano, perdonate ma ho letto il manuale nel 96 credo). Ci sono i "poteri speciali" che aumentano di pari passo con l'aumento di "potenza" del personaggio. Se vi descrivessi i poteri e i clan in termini abbastanza generici, senza usare i termini di Vampiri, difficilmente riconoscereste il gioco... probabilmente pensereste ad un hack di Dungeons and Dragons. Non credo che la WW abbia mai fatto particolare mistero che gli "splat" sono le classi ed i poteri/doni sono i feat.
C'e' l'aspetto cosiddetto "politico" di intrigo, spinto in piu' punti.
Come se non bastasse tutto cio' ci sono le meccaniche della diablerie (perche?), c'e' un capitolo sul combattimento con stat di armi e arti marziali (di nuovo, perche'?), mi pare che NON ci sia un sistema di social combat (in un gioco di intrigo politico??), eccetera.
Per vedere se un gioco e' incoerente oppure no basta che provi a rispondere alle 3 domande chiave di Jared Sorensen:
* What? What is your game about? (Di cosa tratta il gioco?)
* How? How is your game about that? (COME FA a trattare di quello)
* What? What behaviors does it reward or encourage in order to fulfill the How? (Quali comportamenti vengono premiati in modo da trattare l'argomento?)
Gia' alla prima domanda Vampiri scricchiola. La seconda ha risposte mutiple (tutte deboli) a seconda di cosa scegli come prima risposta, e la terza da' il colpo finale.
Vampiri e' un po' il bersaglio grosso (e facile), ma la maggior parte dei giochi dradizionali cadono sotto le stesse domande... non c'e' particolare accanimento, se non per il fatto che la retorica degli autori invece spinge molto sul "questo e' un vero gioco di narrazione, non quelle merdacce che giocavate prima"

(e poi dicono che i designer di the forge sono flammatori)
