Autore Topic: [Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?  (Letto 12968 volte)

Io ho detestato dal profondo D&D 3.x. Con tutta l'intensità possibile. A me piaceva sviluppare le storie dei personaggi e gironzolare per vallate splendenti e vulcani innevati. Di minmaxare il pg per massacrare i coboldi non me ne è mai fregato niente.
Così, ho sempre preferito la 2a edizione, che potevamo rattoppare a piacimento. Fino alla scoperta di giochi dal design moderno, è sempre andato tutto abbastanza bene, il mio gruppo era socialmente solido.


Poi è uscita la 4a edizione. Essendomi stata presentata (e dal poco che ho letto anni fa pareva così) come la 3a edizione solo più bilanciata negli scontri - che sono la parte fondamentale del gioco - me ne sono sempre ampiamente disinteressato.


Qualche giorno fa però, prima che il mio tempo si restringesse di colpo per via della sessione invernale di appelli, leggiucchiavo questo play by forum e, non so per quale forma di perversione, mi sembrava divertente. Non il pbf in sé, che immagino necessiti di molta più costanza e motivazione che un pbf di un qualsiasi altro gioco, ma proprio D&D4.
Al che mi sono detto che in fondo in fondo una chance avrei anche potuto dargliela.


La parte che mi sembra divertente, in quel pbf, è fondamentalmente costituita dagli scontri e dal pesante railroading partecipazionismo, che mappa una storiella carina in pratica già pronta o comunque a bivi, senza dilemmi morali, senza decisioni difficili, con tutti i giocatori perfettamente coscienti della cosa.
Mi piace la divisione delle classi nei quattro ruoli combattenti. Mi piace la strategia negli scontri, ed il supporto e l'integrazione fra i personaggi.


Adesso che ho altri giochi a soddisfare le mie esigenze di sviluppo delle storie, non ho più problemi con il minmaxing e, se il gioco è ben strutturato, lo trovo anche divertente.


Non mi piacciono gli oggetti magici e le wishlist, ma penso che potrei adattarmi.


Quindi, alla fine di tutta questa pappardella, chiedo a chi abbia letto e giocato con soddisfazione a D&D4: vale la pena?
Nel caso, quali parti dei manuali occorre leggere? Quali manuali sono più importanti?

Ho sentito che ci sono delle intere sezioni di "consigli per il master" da buttare allegramente via toccandole con i guanti in lattice. Ecco, io vorrei evitare di perdere tempo fra quelle pagine, per concentrarmi su quelle utili.
Ho sentito anche che ci sono alcune house rule molto diffuse, tipo le Obsidian (che non so bene che cosa siano), e delle errata fondamentali. Qualche cosiglio, o link?


Non so se poi troverò mai qualcuno che voglia giocarlo sencondo un'ottica più focalizzata, qui nei dintorni, ma non dispero. In ogni caso, sono curioso di mio, e meglio essere sempre pronti ad ogni evenienza.
« Ultima modifica: 2011-01-30 20:02:39 da Matteo Turini »

Luca Veluttini

  • Archivista
  • Membro
  • *
    • Mostra profilo
Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #1 il: 2011-01-30 19:31:31 »
Citazione
Quindi, alla fine di tutta questa pappardella, chiedo a chi abbia letto e giocato con soddisfazione a D&D4: vale la pena?


La domanda principale che ti faccio e: TU cosa ti aspetti da una sessione di D&D?

Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #2 il: 2011-01-30 19:40:33 »
Per quello che ho visto, ciò che più di tutto mi sembra divertente nella 4a edizione sono i combattimenti.


Quello che mi aspetto, quindi, da una sessione, è di passarla saltando da uno scontro (combattimento o di abilità) all'altro, con quel tanto di trama sufficiente per renderlo interessante anche da seguire, ma senza la necessità di grandi dilemmi morali come chi dover salvare fra la propria figlia e il vecchio chierico che però potrebbe salvare a sua volta molte altre vite ("grande dilemma morale" à la D&D, ovviamente...).
Cioè, qualche bivio mi va bene, anzi, rende il tutto più divertente di sicuro, ma per me dovrebbero essere scelte del tipo: "Andiamo prima a massacrare il necromante che sta tentando di evocare il demone, oppure andiamo prima a devastare l'accampamento di hobgoblin che stanno per razziare il villaggio?". Senza che ci sia necessità di attaccarsi troppo ai png, ma sicuri che comunque il master non farà bastardate di nascosto.


A parte questo, credo che sia divertente l'organizzazione e la strategia nei combattimenti. I quattro ruoli mi sembrano interessanti, perché ognuno avrà più capacità utili in certe situazioni piuttosto che in altre, e tutti dovrenno supportarsi a vicenda ed integrare le proprie competenze.


Da quel poco che ho visto, mi sembra che D&D4 possa essere giocato così. Mi sembra che sia come lo stiate giocando voi sul pbf.
Non avendolo mai giocato ed avendone letto solo qualche pagina, però, chiedevo appunto se la mia fosse solo una pia illusione o se invece avesse qualche base concreta.
« Ultima modifica: 2011-01-30 19:44:50 da Matteo Turini »

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #3 il: 2011-01-30 19:47:17 »
Ne vale la pena?
Ni.


E' una tua impressione?
No, è così che il gioco è strutturato, è quello che supporta.


Personalmente do al gioco un 6. Sufficienza piena, ma niente di più. Decidi tu se vale la pena di perderci tempo.


Hai visto bene: il massimo a cui ambisce D&D 4 è il Partecipazionismo. La storia è quella, a bivi, e la si segue. Decidi di parlamentare col Duca invece che combatterlo? Allora si va alla Skill Challenge piuttosto che al combattimento.
Il grosso del lavoro è in mano al DM, che ha una preparazione piuttosto grossa da fare. Preparare gli Scontri è ancora un'arte e può capitare di sbagliarlo pur seguendo tutte le regole.
Una volta sperimentai un Solo, un Drago, ma sbaglia l'ambientazione dello scontro e non fu granché. Avevo seguito tutte le regole per creare il Big Bad dell'Avventura, eppure...
In definitiva fare il DM è ancora più un lavoro che un gioco, anche se può essere molto piacevole, se tutti al tavolo vogliono la medesima cosa, e se quella cosa è ciò che D&D4 offre: scontri tattici con un po' di colore fantasy attorno.


Il Partecipazionismo diventa una necessità quando preparare gli Scontri non è così immediato: si possono improvvisare, ma non è COSI' semplice, ed è meglio sapere da che parte andrà la storia, come è consigliato esplicitamente sui manuali.


Il grosso vulnus del gioco sono le Skill Challenge: ottima idea, risoluzione difettosa. La matematica è da buttare ma, sapendo che cosa sono (ne più ne meno che Conflitti) si possono modificare bene. Il Vellu sembra aver raggiunto buoni risultati, in questo senso.


Il gioco è divertente e si basa sulla gestione delle risorse: Poteri e Oggetti sono tutti inseriti in un sistema che premia chi usa l'effetto giusto al momento giusto. La difficoltà non è comunque elevata e ci si può permettere più di un errore: a meno di non giocare a caso (a partire dalla scelta iniziale del personaggio) è improbabile arrivare alla distruzione del party e pure il personaggio è abbastanza al sicuro.
Ebbene si, puoi fare l'Halfling Barbaro e, lo stesso, saltarci fuori. Non sarà efficace quanto il Barbaro Minotauro di cui hai progettato l'avanzamento dal 1° al 30° livello nei minimi dettagli, ma è divertente e soddisfacente da giocare.


Per giocare i 3 manuali di base sono essenziali, e il Manuale del DM 2 non è brutto, ma è quello più diviso: alcune sezioni sono OTTIME (la spiegazione delle Skill Challenge e del loro scopo) altre da buttare (i PX d'interpretazione, l'Interpretazione... brrr).
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Luca Veluttini

  • Archivista
  • Membro
  • *
    • Mostra profilo
Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #4 il: 2011-01-30 19:49:52 »
Quello del railroading è un modo di gioco. Finora è il più funzionale.


Sto sperimentando altre soluzioni.


Comunque intanto ti posso dire che la lettura iniziale dovrebbe riguardare:
- Manuale del Giocatore
- Manuale del Dungeon Master (almeno una volta leggilo tutto)
- Manuale del Dungeon Master 2 (guardati i capitoli più interessanti, ma dagli comunque una scorsa)
[Sono d'accordo sull'ignorare le "grandi guide sull'Interpretazione"]
- Essentials: Compendio delle Regole


Per le Skill Challenges le dritte te le do poi in futuro. ^^

Matteo Suppo

  • Amministratore
  • Membro
  • *****
  • Matteo Suppo (oppure no?)/ Fanmail permanente
    • Mostra profilo
Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #5 il: 2011-01-30 19:51:16 »
Ho gestito una campagna via forum/maptool su questo forum un annetto fa. Mi ricordo che era un lavoraccio.


Dovevo inventarmi le mappe. Fare in modo che gli scontri fossero bilanciati MA interessanti (e non è così facile). Smazzarmi pagine e pagine di statistiche di mostri per vedere quale ci stava bene o sembrava interessante.


Durante la giocata dovevo gestire tutti quei mostri, ricordarmi le strategie (e maptool aiutava solo in parte). Durante le parti di "interpretazione" non di combattimento c'era da gestire le Sfide di Abilità, che così come sono mi paiono una ricetta per la noia.


La parte più rilassante e divertente era proprio creare le condizioni al contorno, il colore che portava i PG da un incontro all'altro. Posso capire perché si rischia sempre di abbandonare il sistema per scivolare nel più comodo e confortevole railroad.


Però non mi era dispiaciuta. Soprattutto verso la fine, quando mi ero un po' abituato. Solo che le parti più divertenti erano le cazzate dette durante il gioco, non tanto il gioco in sè.


In ogni caso, i miei consigli sono questi:


  • Utilizza i manuali base. Leggiti le classi, il capitolo sul combattimento, sfoglia gli oggetti. Della guida del dm leggiti come organizzare gli incontri e come distribuire i tesori. Il resto è abbastanza fuffa.
  • Sfrutta una avventura prefatta, come prima avventura. Kobold Hall può andare bene. Leggitela prima, pensando a come può andare lo scontro e come i tuoi mostri possono sfruttare l'ambiente.
  • Quando devi costruire una tua avventura, metti cose mobili, aree da sfruttare, multiple vie di attacco. Non costruire "un dungeon" inteso come tutta la mappa. Concentrati sulle zone dove ci saranno gli incontri. In questo modo ti risparmi la navigazione noiosa del tipo "c'è una stanza, è vuota".
  • Non esagerare con la backstory. Parti dal presupposto che non gliene frega mezza a nessuno.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Moreno Roncucci

  • Big Model Watch
  • Membro
  • *****
    • Mostra profilo
Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #6 il: 2011-01-30 19:55:48 »
Quello del railroading è un modo di gioco. Finora è il più funzionale.

"Railroading" è un termine di uso comune, e quindi non c'è speranza di riuscire a mantenerne un uso consistente con la teoria forgita qui, però più ci prova, secondo me, e più sarà chiara la comunicazione.

Sarebbe meglio quindi riservare "railroading" per i casi NON funzionali, e utilizzare "illusionismo" o "partecipazionismo" per gli altri.
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #7 il: 2011-01-30 20:02:36 »
Chiarisco che nel mio post ho usato "Partecipazionismo" proprio in quel senso: una forma di illusionismo in cui la black curtain è abbattuta.


In pratica: la storia c'è ed è scritta prima, è quella e tutti lo sanno, ma lo accettano e non la sentono come un'imposizione.
E' quello che intendo quando dico che tutti devono voler la stessa cosa. Se ti aspetti, come giocatore, di costruire una storia ex-novo man mano che vai avanti... D&D non è il gioco che fa per te.
Potrai fare delle scelte, e queste saranno rilevanti e condurranno a scelte successive, ma sempre entro uno schema più o meno prefissato.


Nel primo manuale del DM si dice chiaramente che l'avventura-tipo dev'essere come il classico dungeon: se scegli il corridoio di sinistra incontri l'orco, a destra la trappola. Alla fine può esserci un'unica uscita/conclusione o più d'una, magari tutte le strade portano alla Tana del Drago o, magari, se hai preso il corridoio rosso arrivi invece dal Beholder, ma il concetto è quello, anche al di fuori del dungeon.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #8 il: 2011-01-30 20:16:05 »
se scegli il corridoio di sinistra incontri l'orco, a destra la trappola. Alla fine può esserci un'unica uscita/conclusione o più d'una, magari tutte le strade portano alla Tana del Drago o, magari, se hai preso il corridoio rosso arrivi invece dal Beholder, ma il concetto è quello, anche al di fuori del dungeon.
Sì, infatti penso che, avendo tutti i giocatori questo ben chiaro in mente, nemmeno io avrei problemi a giocarlo così.


Ammetto però che l'idea di dovermi smazzare paginate e paginate di manuali per poi ritrovarmi, alla fine, con un gioco "nì", da 6, non mi attira affatto. E non sono nemmeno uno di quegli appassionati che pur di giocare a D&D sarebbero pronti anche a mandare a memoria il Corano, quindi la mia motivazione cala ulteriormente.


Ho pensato a D&D perché mi piaceva l'idea di un gioco tattico (in special modo nel combattimento, in cui le differenze di "build" fossero realmente importanti) senza competizione fra i personaggi, ma contro il master (o la figura preposta, in ogni caso, a questo).*


Con questi presupposti, conoscete un gioco che possa funzionare, se D&D non è adatto?
[forse sarebbe meglio aprire un altro thread? O magari modifico il titolo di questa discussione?]


(*) E' il motivo principale per cui Agon non è quello che stessi cercando, oltre al tremendo distacco dalla fiction che si ha durante le battaglie. Con D&D, se non altro, la mappetta aiutava in qualche modo a visualizzare la scena, e i poteri avevano un colore proprio. In Agon è un lancio di dadi e basta, in cui ogni tanto uno di essi è giustificato dalla fiction.

Luca Veluttini

  • Archivista
  • Membro
  • *
    • Mostra profilo
Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #9 il: 2011-01-30 20:35:09 »
Il 6 viene da Ezio, che non ama i giochi con lista della spesa e pieni di croccantissimo crunch.


Per me arriva più a un 7 per essere quello che è.


C'è da lavorarci un minimo, ma rispetto a quello che ha alle spalle...


Sul genere c'è Dungeonslayers.

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #10 il: 2011-01-30 20:59:13 »
E' vero.
Però chiariamo: se D&D 4 si merita un 6, la 3.X si merita un 3 e convocazione da parte dei genitori in presidenza u.u


Quel 6 da parte mia è, probabilmente, un complimento ENORME! XD
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Francesco Berni

  • Membro
  • ma chiamatemi Fra
    • Mostra profilo
Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #11 il: 2011-01-30 21:22:32 »
Citazione
Dovevo inventarmi le mappe. Fare in modo che gli scontri fossero bilanciati MA interessanti (e non è così facile). Smazzarmi pagine e pagine di statistiche di mostri per vedere quale ci stava bene o sembrava interessante.
per questo adesso ci sono fior fior di tool gratuiti in giro che ti aiutano a fare mappe e scontri, per non parlare.

a me diverte, diverte fare i personaggi(il character builder è molto simpatico e veloce), diverte giocarci, unica vera pecca complessiva a parte le skill challange(che si fixano tutto sommato) è la lentezza nel salire di livello.
però nel compelsso un 7 abbondante.
inoltre è uscita in beta non pubblica epic table(per giocare online), che non dispiacerebbe provare ammetto.
Nearby Gamersfan mail 34

jackjack

  • Membro
  • Giocatore in cerca di storia
    • Mostra profilo
Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #12 il: 2011-01-31 00:53:26 »
Ho giocato tanto a D&D in molte versioni. Lo avevo abbandonato da un pezzo ma questa edizione ero curioso di provarla.
Complice il fatto che alcuni miei amici stavano mettendo su un gruppo in occasione dell'uscita di Dark Sun (una signora ambientazione per D&D) ho colto l'occasione di provarlo.
Personalmente penso che si dicano un sacco di inesattezze sulla 4°, che soffre della sindrome del "nuovo&diverso", come era accaduto (in forma però minore, perchè minori in fondo erano le differenze) a Requiem.
A mio avviso, quello che potevi fare prima con D&D lo puoi fare benissimo anche adesso (al massimo dei piccoli dettagli), ora però hai un impianto di combattimento molto migliore, più focalizzato ed efficace e sopratutto più divertente.
Perchè l'idea che per andare avanti ci vuole il gioco di squadra, e che ognuno ha ruoli e responsabilità diverse è secondo me geniale e vincente, sotto molti punti di vista (e chi ha giocato il ladro in tutte le salse come me lo capisce bene).
Per cui, se ti piace D&D non vedo perchè non dovrebbe piacerti anche la 4°, che puoi giocare benissimo anche con solo i manuali base.
Ti perdi però un sacco di opzioni di sviluppo del personaggio (a livello di efficacia) notevoli, che sono il punto forte del gioco.
Per cui mi viene da pensare, se a te interessa (cit.) sviluppare le storie dei personaggi e gironzolare per vallate splendenti e vulcani innevati. Di minmaxare il pg per massacrare i coboldi non me ne è mai fregato niente....allora ti potrebbe bastare anche un sistema più semplice e leggero.
Nel senso, cosa ti compri un computer dalle megapotenzialità se non le sfrutti e ti serve solo per ascoltare musica? Prendi direttamente un Ipod.
Non so se sono riuscito a spiegarmi.
Al secolo Dario Giachi. Nel prossimo secolo chissà....

Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #13 il: 2011-01-31 01:02:01 »
Perfettamente. Infatti adesso per gironzolare per valli e vulcani uso altri sistemi.


Sono cosciente del fatto che D&D4 sia focalizzato sul combattimento ed il gioco di squadra, ed era quello che mi interessava, per l'appunto. Mi chiedevo semplicemente se quella parte fosse fatta bene, oppure se promettesse qualcosa che poi, nella pratica, non riuscisse a mantenere.

jackjack

  • Membro
  • Giocatore in cerca di storia
    • Mostra profilo
Re:[Dungeons & Dragons 4a edizione] Che cosa c'è da sapere?
« Risposta #14 il: 2011-01-31 01:17:44 »
Perfetto.
Non ho tantissima esperienza come ti dicevo ma per quella poca direi che su quello funziona molto bene.
Hai mai giocato a Blood Bowl? La preparazione di un round di combattimento mi ricorda molto quel gioco.
Inoltre è un pò come una "fase di pitch", nel senso che (almeno io) ci provo gusto (e fa tanto squadra) discutere con gli altri (e a volte pure con il master) su come muoverci e cosa fare in quel round.
Questo però comporta che ci si deve mettere daccordo all'inizio sulla distribuzione delle classi; è vero che il master può anzi deve tarare bene gli scontri sul gruppo (e ha tutti i mezzi per farlo), però certi assortimenti risultano davvero poco funzionali (o poco divertenti). Per fortuna tornare indietro non costa nulla.
Insomma, sia il mster che i giocatori devono rodarsi un attimo, perchè è una cosa davvero diversa a quella a cui si era abituati ed è importante che un giocatore si "senta" il ruolo che sceglie e si diverta nel giocarlo.
Al secolo Dario Giachi. Nel prossimo secolo chissà....