[cite] JTColeman:[/cite]Basterebbe che avessero un minimo di coscienza ludica superiore a quello di un quindicenne orco mago/ladro/paladino del 20° livello (e del suo master...)
Non penso sia cosí semplice: se uno ha giocato e/o masterato molto giochi di ruolo classici, ha comunque delle impostazioni mentali che non è difficile lasciarsi alle spalle: ho fatto non so quante discussioni con persone che considerano il metagioco il male, che sostengono che la Regola Zero sia necessaria alla buona riuscita del gioco di ruolo, che sostengono che il bello sia proprio quello, ecc. Io stesso, nel leggere il manuale di
Cani nella Vigna le prime volte, di fatto non l'ho letto per com'era, ma piú da un'ottica classica.
Giusto ieri, parlando con un mio amico, gli ho detto che, quando in
Cani nella Vigna c'è un Conflitto, la Posta è quello che vuole ottenere il personaggio, il suo obiettivo, lo scopo dell'azione; poi, ipotizzando come esempio un PG armato di spada che sta portando un attacco a un altro personaggio, avrebbe messo come Posta "Lo colpisco". Va bene: concedo la Posta, mi hai colpito, ma rimbalza sull'armatura. E ora? La Posta è diventata "Lo uccido".
O, per portare un esempio visibile a tutti,
il mio Conflitto d'Iniziazione nel PBF di Moreno: ho letto il manuale non so quante volte, ho masterato due città e mezzo e una decina di Conflitti di Iniziazione, grosso modo è sempre andato tutto bene, pur con alcuni dubbi, e ho giocato da giocatore a tutti i giochi di Narrattiva e Janus Design, con la sola eccezione di
Cani nella Vigna. Arrivo a giocare io un Conflitto di Iniziazione... e mi areno :lol: