Autore Topic: Articolo su GDR "main stream" e ebook  (Letto 2450 volte)

Articolo su GDR "main stream" e ebook
« il: 2011-01-23 12:27:12 »
Pochi giorni fa è uscito su un blog un'articolo sulla pubblicazione dei gdr in ebook.

Si è evidente che è scritto da un fan sfegatato dI GURPS e che porta purtroppo solo esempi legati a quel gioco.Ora ho capito perchè presentarsi come fan di qualcosa ti fa fare brutta figura :) . Però ho avuto la sensazione che nel mezzo ci siano opinioni interessanti:

http://www.steamfantasy.it/blog/2011/01/19/giochi-di-ruolo-ed-ebook-meglio-del-previsto/


Sono io che sono troppo digiuno dell'argomento oppure ci sono dei buoni spunti? Quello che dice si potrebbe applicare anche all'editoria indipendente? Considerate che ho comprato un manuale in pdf per la prima volta pochi giorni fa. All'epoca in cui giocavo 3/4 volte al mese a parpuzio non mi sarebbe mai venuto in mente credo. Nel commento numero 7 si fa una cronistoria del mercato di manuali in formato digitale legato agli autori di The Forge, ma non si analizza il fenomeno distribuzione in se ovverro: come raggiungo il maggior numero di persone che potrebbero essere interessati? Un link a un articolo in inglese per me è una risposta soddisfacente ^^

Per gli appassionati tra i commenti  c'è anche un classico della letteratura sul web: come dovrebbe essere un gioco di ruolo? ;) Credo che almeno uno dei due, se non entrambi, i protagonisti del dialogo sia qualcuno di noto qui ...
« Ultima modifica: 2011-01-23 18:49:07 da IacopoBenigni »

Moreno Roncucci

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Articolo su GDR "main stream" e ebook
« Risposta #2 il: 2011-01-23 18:49:28 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Ehm...
http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=3836[/p]


sono cose che succedono -.-'

Articolo su GDR "main stream" e ebook
« Risposta #3 il: 2011-01-25 19:54:32 »
Scusa Iacopo, mi vorresti spiegare per cortesia dove l'autore di quell'articolo chilometrico farebbe brutta figura per la sua passione per GURPS?
Avevo letto tutto l'articolo precedentemente e ci ravvedo passione ma anche ironia e non ne sono stato colpito in maniera negativa.
E' ben fatto e avra' rubato delle ore al suo autore, oltre a questo fare esempi attinenti a quello che si conosce e' sempre meglio, no?
I concetti per l'utilizzo si possono comunque trasportare a piedi pari in qualsiasi altro gioco.

Edit
Volevo fare un Whisper, bah, vado a casa che e' meglio, stasera a letto presto
« Ultima modifica: 2011-01-25 19:55:57 da Cyrik »

Articolo su GDR "main stream" e ebook
« Risposta #4 il: 2011-01-25 22:46:39 »
Ti rispondo in chiaro.

Ho messo un emoticon => ero ironico e non volevo essere offensivo. Inoltre ero autorinico e facevo implicitamente riferimento alle volte in cui sono io visto come un fanboy. Brutta figura era diciamo un'esagerazione. Essendo io un ex giocatore di GURPS quell'articolo non mi invoglia a ricominciare. Non credo invoglierebbe uno che non ci ha mai giocato per come è stato presentato. Lo so che l'obbiettivo dell'articolo era un altro. Quella frase infatti era solo un inciso, un commento inutile su come si parla di gdr sul web. Se si parla di letteratura e di oplologia si deve essere esperti e documentarsi. Se si parla di GDR basta averne giocato uno anni fa e si sa tutto quello che si deve sapere per parlarne.

No ci sono giochi diversi da GURPS che NON possono essere distribuiti come GURPS.

L'articolo è ben fatto e dice cose interessanti, ma sono sicuro che il duca ha speso più tempo a documentarsi per il suo articolo odierno sulle abitudini sessuali degli elefanti che non per l'articolo suddetto.

Mauro

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« Risposta #5 il: 2011-01-26 09:33:38 »
Premessa: non posso accedere al sito, quindi vado a memoria basandomi su quando ho letto l'articolo.

Non so quanto tempo abbia speso a documentarsi, ma considerate che parla solo di giochi ed editori tradizionali, quindi il discorso mi sembra valido; è limitato perché non prende in considerazione il mondo indipendente? Vero; ma sicuramente non ha parlato di un campo che non conosce, quindi che pensi di sapere tutto quello che serve per parlare del gioco di ruolo è quantomeno dubbio.
Inoltre, magari ora giocherà poco e avrà provato pochi giochi (non so) e nessuno di nuova concezione (non so), ma cercate, tra i commenti, quello in cui parla di Cani nella Vigna: la frase in cui dice che se un gioco è sulle scelte dei personaggi allora il sistema non dev'essere una pseudo-simulazione non simulazione farlocca (citato a memoria), ma anzi il combattimento dev'essere secondario (e magari gestito con un sistema come quello di Cani) in modo da lasciare che i giocatori si concentrino su ciò per cui hanno scelto quel gioco, mostra un'apertura mentale e una chiarezza sullo scopo del sistema che difficilmente ho visto fuori da questa comunità.
Nota anche che appena ho tirato fuori Vampiri, gioco che lui non conosce, ha detto che non lo conosce e non ne ha parlato.
Personalmente non concordo su tutto quello che dice (vedi i commenti), ma comunque posso solo dire: ci fossero più persone come lui, nel nostro ambiente.

TartaRosso

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Articolo su GDR "main stream" e ebook
« Risposta #6 il: 2011-01-26 09:49:29 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]ci fossero più persone come lui, nel nostro ambiente


Ne abbiamo già abbastanza dico io :) . Bene la precisione ma come dice la Glenda citando il poeta "Al di là del torto e la ragione contano soltanto le persone".

Scusate l'OT. E comunque viva la precisione!
« Ultima modifica: 2011-01-26 09:49:59 da TartaRosso »
Simone Lombardo

Niccolò

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Articolo su GDR "main stream" e ebook
« Risposta #7 il: 2011-01-26 10:27:09 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Non so quanto tempo abbia speso a documentarsi, ma considerate che parla solo di giochi ed editori tradizionali, quindi il discorso mi sembra valido


a me no, perchè la fruizione di tali giochi è molto più "lean back" di quella dei giochi di ruolo "moderni".

Mauro

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Articolo su GDR "main stream" e ebook
« Risposta #8 il: 2011-01-26 10:45:13 »
Mi riferivo principalmente al discorso legato al mondo dell'ebook e dell'editoria/vendita; onestamente non ricordo molto la questione della lettura, ma almeno riferita a GURPS quarta (basandomi su quello che ha detto lui) il discorso mi pare comunque valido.
Inoltre, per quanto concordi che i manuali tradizionali consistano in gran parte di colore e regole più o meno ignorabili, è vero che un master tradizionale può benissimo mettersi lì a studiarli (e lo dico basandomi su casi reali), cosa che si distanzia dalla lettura di un romanzo e non è necessariamente comoda da fare stesi su un letto. Il fatto che questo sia ancora più vero per i giochi "moderni" non toglie che possa esserlo anche per quelli tradizionali.
Comunque cerco di ridare una lettura all'articolo ed eventualmente approfondire.

Articolo su GDR "main stream" e ebook
« Risposta #9 il: 2011-01-26 11:40:55 »
Ok, adesso e' piu' chiaro.
Si avevo colto la faccina ma mi era comunque sembrata una frecciatina ingiusta, dai, quanto sara' stato serio nel decantare le bellezze di GURPS nel poter giocare dei conigli durante la WWII?

Quindi nell'articolo anche tutta la parte di distribuzione la ricollegate al GURPS, questo ad esempio io non l'ho fatto.
Ho considerato del GURPS solo le parti relative al cercare tabelle velocemente e cosi' via.
L'autore e' in diretto contatto con il mondo dell'editoria, ho quindi letto il tutto come uno spaccato del mondo editoriale dei giochi tradizionali.
Ai miei occhi questo e', chi preferisce o distribuisce Indie faccia le proprie conclusioni su questa base come ho provato a fare io.
Se si e' molto interessati si cerchi direttamente informazioni o si contatti l'autore dell'articolo per chiedergli il suo parere sull'argomento.
Mi e' solo sembrato poco giusto misurare quell'articolo con un metro diverso da quello per cui e' nato.
Faccina per far capire il tono :)

Articolo su GDR "main stream" e ebook
« Risposta #10 il: 2011-01-26 12:16:16 »
Ovviamente siete tutti offtopic, ma considerando che a me piace chiacchierare anche di queste cose e che c'è già il thread di Mauro che parla di distribuzione fa niente

Oltre a ripetere in ogni mio post che l'articolo è fatto bene non so cosa fare per sembrare politically correct :)

Inoltre oltre a aprire un thread con un link diretto al suo blog non cos'altro potrei fare per dimostrargli la mia stima: fargli un pompino? :)

Considerate però che io non valutavo l'articolo in se, ma l'intera pagina compresi i commenti: è li che viene fuori la vena di fanboy del Duca

Proprio perchè lui ha il munuale di Dogs in the Vineyard e ha dimostrato di conoscerlo mi ha stupito il fatto che non ne abbia parlato nell'articolo. Si quando descrive la distribuzione di un gioco di ruolo in realtà sta descrivendo la distribuzione di GURPS. Ci sono differenze non solo con quello che ha fatto Baker, ma anche con le strategie di vendita di White Wolf e WoTC. Lo so che è ridicolo da dire, ma non entro nel dettaglio per non dire cose errate adesso. Inoltre ha affermato di avere fiducia nelle case editrici di giochi di ruolo, io ne ho molta meno.
« Ultima modifica: 2011-01-26 15:01:27 da IacopoBenigni »

Niccolò

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Articolo su GDR "main stream" e ebook
« Risposta #11 il: 2011-01-26 14:13:35 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Inoltre, per quanto concordi che i manuali tradizionali consistano in gran parte di colore e regole più o meno ignorabili, è vero che un master tradizionale può benissimo mettersi lì a studiarli (e lo dico basandomi su casi reali), cosa che si distanzia dalla lettura di un romanzo e non è necessariamente comoda da fare stesi su un letto. Il fatto che questo sia ancora più vero per i giochi "moderni" non toglie che possa esserlo anche per quelli tradizionali.


capiamoci: l'articolo parla dell'uso principale di questi manuali. ebbene, l'uso principale di questi manuali, il motivo per cui se ne vende la maggior fetta, è il piacere di leggerseli e collezionarseli.

per questo, tra l'altro, il mercato dei pdf e quello dei libri fisici si sovrappongono poco nel mainstream.

nel mondo indie, ogni considerazione del genere è invece inquinata dalle peculiarità "incidenti" del diverso contesto culturale/commerciale. questo è un mercato dove quelli che prendono il gioco in doppia versione semplicemente per supportare l'autore sono una fetta statisticamente rilevante della clientela! il semplice fatto che sono pensati e venduti maggiormente come veri e propri manuali non è sufficente a risolvere le differenze tra i due mercati.

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