Faccio fatica a capire cosa si voglia di preciso ottenere dallo split del discorso, quindi mi permetto di chiedere a Grifone di dare una direzione allo stesso.
Questo per chiarezza, perché se è una disamina dell'associazionismo di tipo ludico di impronta live sono impreparato, conosco la realtà dell'associazione antro del drago di brescia, visto che ne faccio parte, ma poco quella generale; ci tengo però a portare la mia piccola esperienza e fare alcune considerazioni del caso.
Più in particolare so che, per dimensioni e tipo di organizzazione, l'associazione riesce ad organizzare 3-4 live fantasy all'anno e fra i partecipanti hanno trovato posto persone che poco avevano a che fare con il gdr e grazie anche all'aspetto di costruzione del materiale "di scena" e al tipo di gioco offerto, si sono appassionati alimentando, forse inaspettatamente il bacino d'utenza degli afecionados dei live fantasy in quel della ludoteca.
Alcuni degli utenti storici dei live partecipano anche ai live di TerreSpezzate ed è capitato, quest'estate che ci fossero loro amici conosciuti in TerreSpezzate che venissero a giocare a Brescia, dimostrandosi, fra l'altro, particolarmente simpatici e disponibili, ma riesco a capire che questo possa non corrispondere, ne a qualcosa che possa rappresentare la regola, ma a questo e a giudizi in merito mi rimetto a chi, sicuramente, ha un esperienza molto superiore alla mia.
Per quanto riguarda invece la "litigiosità" o il parlarsi alle spalle che le associazioni fanno una con l'altra, anche qui, credo dipenda molto dalla storia delle stesse, d'altro canto, pensando alla situazione bresciana, si possono notare come le associazioni sono per lo più fisicamente distanti fra loro anche parecchi chilometri, e come, di fatto siano più dei presidi territoriali che danno la possibilità, sia organizzando eventi che diventando i luoghi fisici dove i giocatori, non parlo unicamente di gdr, ad esempio la comunità dei wargamisti nella ludoteca antro del drago è una presenza decisamente più costante e radicata dei giocatori di ruolo tabletop, specie in declino -.
Il fatto di essere presidi e di essersi costituiti come persone fisiche - almeno per le associazioni riconosciute e registrate - rende i responsabili delle stesse dei rappresentanti politici a tutti gli effetti, cioé i presidenti delle associazioni e i consiglieri sono chiamati a farsi carico di rappresentare le istanze degli iscritti nelle sedi istituzionali, dove, per non essere sfrattati, devono contare i numeri degli iscritti, frequenza e magari decidere di non fare eventi che potrebbero essere considerati controversi.
Un esempio di come essere rappresentante di un'associziane sia esattamente questo l'abbiamo avuto a Verolanuova, dove il Monfa è stato letteralmente preso a caldi nel didietro.
Quindi non mi stupisco più di tanto dell'impressione che si ha di stare a parlare con dei politici, perché, se si vogliono avere spazi, se si vuole essere riconosciuti, bisogna avere anche quella dote con tutte le controindicazioni del caso.