Autore Topic: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]  (Letto 11834 volte)

Antonio Caciolli

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la parte del mio discorso quotata è una cosa che ho visto succedere su un altro forum e auspicavo non accadesse qua, mai.
però questo non toglie che si spera sempre che i moderatori non siano mai una mente alveare e che non si trasformino in una lobby.

secondo me il discorso sta prendendo strane vie perché ci si allontana sempre dall'esperienza reale del forum pensando a scenari sempre più strani perché si vuole riformare e quando riformi pensi sempre a tutte le vie possibili (sandbox anche nella scrittura di un regolamento).

quindi da una parte è lecito pensare che se i mod possono vetare l'entrata di un nuovo mod allora si possa rischiare che ci sia una visione di parte della moderazione a lungo andare, ma allo stesso tempo si deve ricordare che i mod nel loro complesso sono molto efficienti e ci sono stati pochissimi casi contestabili (fisiologici di un forum così grande come numero di utenti)

forse si dovrebbe ripartire da come siamo adesso e procedere passo passo, perché ho letto molte cose in questa discussione... alcune di apertura al mondo e altre di chiusura al mondo alcune che rivangano episodi del passato altre che vanno troppo avanti in scenari futuri. ma secondo me le cose si cambiano un passetto alla volta decidendo tutti cosa si vuole dal GcG di domani mattina

a me piacerebbe che il regolamento fosse applicato e subisse pochissime modifiche perché penso che sia già efficiente.
che ci si muovesse con la migrazione o nel caso questa fosse lunga si iniziasse a modificare alcune categorie da adesso perché viviamo nel limbo da troppo tempo (ma so anche che sono cose che io non capisco a livello informatico e quidni devo aspettare che gli esperti decidano come meglio procedere)
mi piacerebbe anche che ci sia un clima migliore nella visione di Glenda ma allo stesso tempo un regolamento ferreo che eviti discorsi sul sesso degli angeli perché si può essere sia cortesi che fermi sulle proprie posizioni.
spero anche che si usi un linguaggio sempre più legato a quello che si legge sui manuali e meno riguardante la teoria perché la storia del kicker mi ha fatto capire che ci sono termini che non sono ancora di uso comune (differente per AP che mi pare ormai chiaro ai più anche da altre parti)

e spero che si possa ancora discutere del più e del meno in lunghi thread sconclusionati ogni tanto :P

Ivano P.

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Sinceramente, non mi è chiaro perché trovi importante che la moderazione "parli con una voce coerente". Nella mia esperienza, necessità simili ritengono di averle le aziende, quando si rapportano con "l'esterno" con una mentalità difensiva. Nella gestione quotidiana di quello che è essenzialmente un grosso gruppo di amici, invece, io preferirei sentire ogni singola voce. Preferirei che le riunioni fra moderatori avessero un log pubblico, per esempio. E non considererei la coesione della "squadra" moderatori come un requisito primario di scelta (più importanti mi sembrano per esempio la pazienza, l'autocontrollo, la precisione, l'abbondante disponibilità di tempo...): la possibile presenza di voci divergenti nel gruppo che, in definitiva, è delegato a prendere tutte le decisioni mi pare invece una ricchezza.


a questo rispondo sul topic regolamento di GcG ^^

Iacopo Frigerio

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sono psicologicamente distrutto... Avevo scritto un intervento, che occupava tutti i caratteri disponibili e ancora avevo due piccole cose da dire... Cancellato per un errore (disconnessione imprevista dell'account) emerso dopo aver clickato invia... Mi ci vorrà tempo per ritrovare la stabilità mentale a riscrivere quello che ho scritto per due ore... :-(
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Mauro

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[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite]Sia tu, Mauro, che tu, Rafu, un po' li conoscete tutti i moderatori attuali. Ma davvero secondo voi siamo sempre d'accordo su tutto come una mente alveare?

No, anche per quello dicevo che «"Parlare con voce coerente" [...] significa [...] essere in grado di mettere da parte le proprie preferenze personali in favore della decisione generale»; il mio era un messaggio che, riallacciandosi a un tuo commento con una possibile doppia interpretazione, voleva fare un discorso generale sulla moderazione (come concetto, non come atto specifico in questo forum).
« Ultima modifica: 2010-12-23 21:37:38 da Mauro »

Iacopo Frigerio

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Eccomi di nuovo a provare a riscrivere le mie opinioni in merito.
Premetto che, nonostante abbia letto e riletto tutti gli interventi, cercherò sommariamente di scrivere in questo post come se stessi rispondendo solo alla apertura di Vellu, per cercare di rimanere quanto più possibile IT. Peraltro è inevitabile e possibile che faccia riferimento a post di altri scritti qui, ma per rispondere, bensì come riferimenti concettuali.
Altresì trovo giusto dire che, mi trovo molto in sintonia con gli interventi di Rafu (i numeri 7, 28 e 49), Mario (il 12 e il 30) e Mauro (ho perso nel frattempo i numeri e non ho voglia di riandare a cercarli, capitemi). Oltre che sentirmi molto affine con lo spirito e l'interesse che Vellu manifesta con questo e con gli altri thread a cui ha dato vita.
Ultima premessa è che sono in modalità brainstorming, quindi lancio idee così come vengono, magari sono geniali, probabilmente non stanno in piedi e comunque tutte hanno bisogno di essere riprese e ridiscusse con maggiore profondità.

1- Quella che chiamo senso della comunità
Innanzi tutto una considerazione, su cui tornerò più approfonditamente più avanti, GcG-forum dovrebbe rappresentare per noi una appendice, funzionale ma non fondativa, di quella che deve essere e che dovrà essere GcG-comunità. Dovremmo dare quindi dare importanza al forum con lo scopo di permettere una maggiore coesione (che non è sinonimo di groupthink) nella vita analogico/reale.
Nel merito delle proposte di Vellu, auspico anche io la piena indipendenza. Potrei essere d'accordo con l'idea di un server autonomo, non ci trovo nulla da obiettare, altresì trovo che sia altrettanto valido rimanere sul server attuale a condizione che si possa discutere, approfondire e risolvere (in un altro thread) la posizione di “uomo sulla graticola di Michele”. Questo allo scopo di capire da un lato come sia possibile elaborare strategie e reti di sicurezza per coprire il più possibile le spalle (o le chiappe data la metafora) e sgravare l'uomo che detiene la responsabilità. Dall'altro lato per capire se la responsabilità che ha Michele comporta da parte sua una richiesta di alcuni privilegi che gli permettano di tutelarsi e che quindi generano una forma di status di utente diverso (per fare un esempio in assurdo per rendermi più chiaro, che Michele chieda che lui abbia potere di veto se non si trova d'accordo con “l'elezione” di un moderatore, o che le decisioni su cosa vada in sticky e cosa no passino da lui o altre prese di decisioni simili) e se, nell'eventualità che tali richieste ci sono, se la cosa sta bene o pure no agli altri membri della comunità. È implicito del discorso, ma lo chiarisco, che tale questione andrebbe posta tale e quale a chiunque diverrebbe il nuovo “uomo sulla graticola”, perché l'idea di spostarsi avrebbe senso se (ammesso e non concesso che Michele abbia davvero pretese) la nuova persona al contrario non abbia pretese e diventi un normale membro della comunità senza nessuno status ufficiale acquisito.
Posso anche essere favorevole all'adozione di un sistema elettivo per i moderatori, essendo io dello stesso parere espresso da Mario nel post 30, ma accetterei altrettanto volentieri l'idea (che trovo stuzzicante) dei moderatori a turno, o anche un sistema non troppo dissimile da quello attuale, a patto che si aprano thread di discussione per approfondire le tre alternative e esplorare meglio gli aspetti di presa in carico, modalità di elezione, tempi del mandato, strumenti di auto-valutazione e etero-valutazione. Ma soprattutto vorrei che fossero di più di quanti sono attualmente in modo che abbiano meno lavoro pro-capite e che talvolta possano partecipare esclusivamente come utenti in thread in cui si sentono coinvolti e dove tanto sanno che c'è un collega che lavora per lui; vorrei anche, in ogni caso, che le cose cambiassero da come sono ora, dato che trovo che il sistema attuale di investitura dei mod sia poco chiaro e confuso, più un retaggio di una struttura che è rimasta ferma a modalità precedenti e che non ha seguito le evoluzioni della comunità, e che in futuro (e ci tengo a dirlo: non credo per nulla stia accadendo ora) potrebbe creare una perversione, come l'istituzione informale di una “casta sacerdotale” (mod e amministratori che si prendono il privilegio nella comunità di decidere chi può entrare [o avere il potere di veto] a fare parte della loro sottosocietà e quindi di possedere essi stessi il privilegio).

2- gli strumenti dei moderatori
Concordo anche io che si deve dare un corpus di strumenti utile, chiaro e puntuale ai moderatori. Trovo in realtà l'editing suggestivo, ma (in corrispondenza del tempo che si può dedicare) troppo pesante e lento e che carica troppo di lavoro i mod. Credo che andrebbe formulato un codice di comportamento, una sorta di guida che aiuti i moderatori a capire come comportarsi e come agire e che possa fungere da aiuto per la valutazione.
In merito alle sanzioni andrebbe aperta una parentesi (e un thread) per discutere specificamente di quale approccio vogliamo dare. Faccio riferimento alle trattazioni filosofiche dei delitti e delle pene, ossia se il carcere (metafora del ban o della sanzione) sia una misura per proteggere gli innocenti, una misura per punire e isolare i rei oppure una misura volta a rieducare e in seguito riammettere in società i rei. Ovviamente è possibile pensare che reati e comportamenti diversi possano far scattare approcci diversi, non sono tre posizioni necessariamente mutualmente esclusive. Ma sicuramente la consapevolezza sul perché una persona deve essere sanzionata è uno strumento importante nelle mani di chi il ruolo lo deve svolgere.
A mio avviso bisognerebbe ora separare quelle che sono le funzioni e i poteri dei modi da altri poteri (cosa che attualmente vedo invece più sfumata e confusa). Funzione che dovrebbe (sempre a mio parere) essere quella di controllo che la produttività dei thread, la pacificità dei rapporti e l'aderenza al manifesto, regolamento e norme di convivenza civile. (e ad esempio, il ruolo che talvolta assume Moreno col thread dei salvataggi e riferimenti, dovrebbe essere scorporato dai compiti dei mod e assumere dignità propria).
Mi piacerebbe poter discutere il senso, approfondire, strutturare e potenziare anche il ruolo della BM watch, in modo che anche essa possa forticarsi.
Altri argomenti che forse non sono legati alla moderazione ma che io trovo legati alla moderazione sono alcune mie proposte. Uno è un tag affine allo “slow down” che a cui ho temporaneamente affidato l'orribile nome di “quiet”. Tale strumento può essere inserito da un Thread Opener o da un moderatore e che fissa un numero limitato di risposte (5?) che è lecito dare prima che la persona che aveva inserito la domanda o inoltrato la questione intervenga di nuovo (questo allo scopo di limitare l'effetto dogpilling).
A proposito di Thread Opener, io aprirei un thread specifico per parlare di questa figura, con lo scopo di potenziarne e strutturarne il senso e la figura. L'idea che ho è che diventi una figura importante, il primo moderatore e responsabile dell'andamento del proprio thread (certo, già in parte lo è ma io parlo proprio di farlo diventare una figura ufficiale con ruoli chiari e specifici e responsabilità certe oltre che una parificazione in molti dei poteri e responsabilità dei mod, anche se specificamente al proprio thread), dei risultati che porta e delle conseguenze a cui da vita. In tal senso si sgrava il  compito dei mod, che dovrebbero (a meno di manifeste incapacità o inadempienze o assenze) solo coadiuvare il lavoro del thread opener. (posto comunque che la responsabilità di comminare sanzioni rimanga esclusiva prerogativa dei moderatori).
In tal senso però, questo potrebbe essere un ostacolo o un problema per quegli utenti nuovi o che si sentono poco sicuri. Per loro potrebbe essere creato un tag (tipo “Aiuto Mod”) che fa capire ai moderatori che in quella discussione non c'è un Thread Opener e dovranno occuparsene loro (aprirei la possibilità comunque solo a chi è davvero nuovo o poco pratico che magari ha aperto non più di 5 discussioni).

3- Sono d'accordo sulla necessità dell'assenza di status ufficiali o di qualunque tipo di privilegi. (Anche se ci sono delle eccezioni, che a mio avviso sono i moderatori, la BM watch e “l'archivista” [quello che fa Moreno, che ho segnalato prima] che invece hanno poteri chiave legati ai ruoli sensibili e necessari che sostengono l'agire comunitario... e ammetto che sicuramente ci possono essere altri ruoli, a cui ora non faccio caso). In tal senso io sono un forte promotore per andare verso l'autogoverno e dove non ci sia più alcuna imposizione dall'alto di alcunché. In tal senso, sfortunato esempio è l'introduzione dello “slow down” (dico sfortunato perché si tratta di uno strumento molto bello e di un ottimo esempio di tempestività nel proporlo, quindi un intervento che in sé stesso è stato molto apprezzato). Nella forma di comunità che vorrei tutte questioni inerenti il “decision making”, “problem solving”, valutazioni di comunità e discussioni politiche (nel senso di governance della comunità) dovrebbero essere affrontate in seno alla comunità in una apposita area,  vagliate dai membri, approvate (o no) e poi introdotte (o no). In caso contrario, e ne caso permangano ruoli di amministratori o figure che hanno potere di introdurre regole, decidere quali eventi meritano lo sticky e quando va tolto, decidere chi tra quelli che si propongono può essere moderatore o archivista o bmwatcher, a mio avviso andiamo verso un qualcosa di diverso che può essere o una democrazia rappresentativa imperfetta (i membri decidono per approvazione silente e senza un sistema elettivo di conferire poteri a alcuni membri) o una oligarchia illuminata. E queste, nella mia personalissima opinione, credo siano ipotesi da non seguire perché alla lunga soffocano il senso di comunità e portano prima al groupthink e poi alla sterilità.
In tal senso, forse arrivando decisamente troppo tardi, mi piacerebbe che potesse esserci la possibilità di concludere la maggior parte di queste discussioni prima che venga varata la nuova piattaforma (e quindi rallentare i lavori di ristrutturazione) in modo che le decisioni che prendiamo con queste discussioni, dalle categorie ai ruoli, al manifesto al regolamento, siano implementati subito. Al contrario il rischio è che venga implementato una struttura che fin dall'inizio non ricalca più la forma della comunità e si deve aspettare mesi affinché un tecnico trovi il tempo per implementare o modificare seguendo le decisioni prese (come ad esempio è accaduto in questi mesi con le categorie).
Ovviamente come ho accennato poi nel thread di Triex sulle nuove categorie, a me piacerebbe che venisse aperta l'area di discussioni “Governance” per far sì che non ci si ritrovi a fare questi importantissimi discorsi politici su “Chiacchiera” e per far sì che tutte le decisioni da prendere siano prese coralmente e non privatamente.
A questo proposito, pensavo che sono necessari strumenti che incentivino la presa effettiva di decisioni ed evitino che thread come questi, al di là della buona partenza e delle costruttive discussioni, continuino all'infinito o si spengano senza portare a una effettiva ricaduta esecutiva. (cosa che, in caso di autogoverno e in mancanza di ruoli amministrativi, porterebbe molto velocemente all'immobilismo).

[continuo dopo per mancanza di spazio, l'intervento è da intendersi come unico]
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Iacopo Frigerio

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Uno strumento potrebbe essere la “temporizzazione” del Thread, ossia l'istituzione di un tempo limite entro cui viene concessa la possibilità di esprimere il proprio parere a ogni membro e alla cui scadenza deve avvenire l'effettiva presa di decisione (qui apre il dubbio su chi debba essere in diritto di quantificare la durata, discorso da approfondire, se vi piace, in un altro thread).
L'altro strumento è quello del thread di “decision making”, ossia il thread che viene aperto alla fine della temporizzazione e che pone in modo chiaro e semplice il “testo” creato nella discussione temporizzata e chiede alla comunità di esprimersi. Tale decisione può essere adottata solo se una quota x dei membri effettivi da il proprio assenso positivo. (su questo strumento devo aprire un thread per chiarire cosa intendo, perché lo strumento che ho in mente è in parte complicato da spiegare in breve, in parte solo abbozzato e quindi impreciso, ma che pone le basi su funzioni simili che funzionano e sono adottate altrove in altre comunità di pratica).

D'altronde ritengo che dovremo sempre essere consapevoli che, volenti o nolenti, saremo sempre influenzati (in positivo e negativo) da una serie di status ufficiosi, legati all'essere editori, designer o personalità sempre riconosciute come autorevoli. Così come l'impossibilità di evitare che chi ricopre un ruolo (come il moderatore) riceva un certo influsso di autorevolezza.

Rimangono due incisi, un po' slegati dal contesto che mi rimangono da fare:
Il primo è che io sono fermamente convinto (legittimo pensarla diversamente, come tutto quello che ho scritto)  che serva una presa di coscienza (come già Rafu ha illustrato prima di me) sulla differenza che intercorre tra Gente che Gioca e i vari fratelli maggiori come Story Games, The Forge o Collective Endeavour. Diversa per cultura (generale e ludica), per situazione storica (generale, ludica e economica), per numero di membri e bacino geografico, per qualità dei membri (spesso loro sono autori/giocatori, GcG è e sarà sempre soprattutto di giocatori).
Inoltre il fatto che mio fratello maggiore sia alcolizzato non significa che tra poco lo sarò anche io (questo ovviamente non implica che non lo diventerò mai e quindi non esenta dal prestare autocontrollo e costante monitoraggio). Per buttarla su frasi roboanti, la storia la facciamo noi e la storia siamo noi, quindi starà a noi stessi essere coscienti di ciò che produciamo. E in tal senso, troveranno comunque senso e giustificazione gli appelli delle persone che più temono derive “perverse” e dannose. In effetti però ammetto che io, come altri, non credo che Story Games sia così orribile come altri credono.

Parlavo all'inizio di GcG-forum e GcG comunità. Credo serva una ampia discussione per capire come incentivare anche sul forum l'attenzione agli incontri e ai ritrovi di persone fisiche. Ritengo (piccolo esempio di proposta legata a tali discussioni da fare) che si potrebbero trovare, all'interno di tutte le Con e ritrovi generati da noi, due o tre convention che sono le ufficialissime e marchiatissime convention di massima espressione della comunità. Eventi (pochi dicevo, due o tre) che sono chiaramente i centri focali da cui prende forma tutto il senso di comunità e che sono chiaramente gli eventi “da non perdere” (senza dargli connotazioni negative, si parla solo di incentivi morali/sociali, non di premi per chi c'è o disincentivi per chi non c'è). A mio avviso la INC e la Gnocco sono due eventi che meritano più di altro questo marchio IGP.

Non credo sia funzionale creare ulteriori giri di vite su alcune delle norme stabilite dal regolamento, (ad esempio non sono affatto convinto che sia produttivo istituire l'obbligo dell'Actual Play, innanzi tutto credo che ci siano due modi per far rispettare le norme, punire i trasgressori o incentivare i virtuosi e io propendo spesso per la seconda, quindi, piuttosto, trovo più produttivo metterci a cercare come incentivare l'ancoraggio alla realtà e l'introduzione di AP favorendo chi ne fa uso, piuttosto che non concentrarci sul capire come obbligare le persone a farlo e punire, bannare, etc. chi non lo fa) ritengo, anzi che al solito si crei un tipico fenomeno italiano, secondo cui le norme ci sono e sono funzionali, ma spesso vengono ignorate, disattese o non applicate. In tal senso, mi concentrerei appunto sul puntare su strategie di comunicazione che permettano a tutti di entrare in maggiore confidenza con il regolamento vigente (o che verrà sostituito a questo) e che puntino a rifarlo leggere quando uno sbaglia, piuttosto che, come ho già detto, trovare come renderle ancora più forti, nette, decise e dure.
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Rafu

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    • Orgasmo Cerebrale
Citazione
[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite][p]Ci sarebbe inoltre da domandarsi su che base determinare la lunghezza di un ban "punitivo": il regolamento che attualmente abbiamo non specifica nulla a riguardo; se l'esistenza di provvedimenti del genere è considerata in qualche modo utile alla comunità, allora sulla loro severità e durata in relazione alla causa di ban occorrerebbe stilare delle regole precise.[/p]
[p]Bene, quindi possiamo contare sul fatto che scrivi tu una prima bozza di questa integrazione al regolamento contenente le regole precise e dettagliate per le violazioni che provocano il ban e la durata esatta dello stesso? Le attendo con fiducia ^__^[/p]

Essendo già passati un paio di giorni, ho preferito fare un post per segnalare che questa richiesta esplicitamente indirizzatami da Claudia non è caduta nel vuoto. Sono rimasto in silenzio solo perché sto raccogliendo le idee su come procedere a riguardo, visto che la faccenda è di una certa importanza.

Inizialmente infatti pensavo di aprire il relativo "cantiere" direttamente all'interno del thread esistente sulla modifica/riscrittura del regolamento. Poi però ho valutato la portata della cosa, e ho anche iniziato a interrogarmi su argomenti che, casualmente, sono anche fra quelli che Iacopo ha appena toccato (al suo post #65):
Citazione
[cite]Autore: El Rethic[/cite]In merito alle sanzioni andrebbe aperta una parentesi (e un thread) per discutere specificamente di quale approccio vogliamo dare. Faccio riferimento alle trattazioni filosofiche dei delitti e delle pene, ossia se il carcere (metafora del ban o della sanzione) sia una misura per proteggere gli innocenti, una misura per punire e isolare i rei oppure una misura volta a rieducare e in seguito riammettere in società i rei. Ovviamente è possibile pensare che reati e comportamenti diversi possano far scattare approcci diversi, non sono tre posizioni necessariamente mutualmente esclusive. Ma sicuramente la consapevolezza sul perché una persona deve essere sanzionata è uno strumento importante nelle mani di chi il ruolo lo deve svolgere.


Penso quindi di iniziare ad affrontare seriamente la questione dopo natale (verosimilmente ai primi di gennaio), sicuramente con l'apertura di almeno due thread:
[ulist]
  • Uno, quello auspicato anche da Iacopo, che serva per il confronto di opinioni sullo scopo di sanzioni come il ban nella nostra community, per rendermi conto dello spirito con cui le relative norme dovrebbero essere redatte.
  • Uno di tipo storico (la Storia è una disciplina molto concreta), per tracciare o ricostruire tutte o le più importanti sanzioni applicate in passato su questo forum e l'entità di ciascuna, così da avere una casistica di precedenti cui informare le regole.[/ulist]
    A queste discussioni farò seguire la redazione di una bozza di regole, che poi sottoporrò a ulteriore discussione pubblica.
« Ultima modifica: 2010-12-24 06:58:59 da Rafu »

Ho potuto leggere solo piccole parti ma sento il bisogno di dire questo:
Questo forum ha ottimi utenti rispettosi delle regole e il peggior troll qui e' un utente modello di altri.
Veramente ragazzi, sono ripassato dopo mesi in un altro forum e per quanto me lo ricordassi come un ottimo forum, cosa che oggettivamente e', come regole per l'ordine, possibilita' di flame offensivi e maturita' del rapporto tra utenti siamo ad anni luce, mi sembrava di soffocare.

Cosa voglio dire, non lo so, ma vi voglio ringraziare, se volete pure migliorare ulteriormente avete tutti il mio appoggio.
Solo una cosa, non posso dare pareri perche' non ho letto tutto ma il mio consiglio e' questo, se e' possibile semplificate/ottimizzate le regole, nell'ottica di rendere tutto capibile, non in quella dell'appiattimento.

Tanti auguri di buon anno a tutti

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