Autore Topic: [Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08  (Letto 9690 volte)

[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #15 il: 2008-11-05 23:31:29 »
Citazione
[cite] lirazel:[/cite]
Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]
Pensa che io sogno di rigiocarlo prima o poi con altri giocatori che lo abbiano tutti GIA' GIOCATO e magari pure letto il manuale perchè la scrittura è talmente sofisticata che non cogli tutte le sfumature al primo passaggio.


Quando vuoi!!^^ Non voglio togliere il posto a nessuno, ma se capita "per caso" .... :wink:


Bella lì! Ne riparliamo in primavera, allora (stiamo lavorando per voi :twisted: )
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Claudia Cangini »
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #16 il: 2008-11-06 01:10:26 »
... He who can kill with a Post ...
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Hasimir »
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #17 il: 2008-11-06 01:10:47 »
[EDIT]
"Scrivimi un Actual Play!" :roll:
Quando imparerà, la gente, a non chiedermi cose di cui potrebbe pentirsi? :twisted:
Allo stand Narrattiva ripetevo a Claudia, come un disco rotto, che ero rimasto impressionato da Dubbio in modi che non riuscivo ad esprimere a parole...e lei diceva "ma davvero?"...beh...si davvero :P

Ho cominciato a scrivere ieri (Martedì) alle 3:00am perchè prima non avevo tempo/non ero in vena...mi sono fermato alle 6:27am.
Ed ancora non avevo finito.
Stasera mi ci sono rimesso ed ho finalizzato.
Ecco, Claudia, cosa non mi riusciva di esprimere a parole sul momento.
[/EDIT]

...davvero non so da dove cominciare...
...per me questo live è stato molto più che un divertimento, è stata un'esperienza "forte", e vorrei riuscire a comunicarlo come si deve...
...il che è difficile...

Intanto potrei presentare le mie credenziali, per far vedere da dove sono partito quando ho messo piede nell'aula in cui abbiamo poi messo in scena Dubbio.

Io gioco di ruolo da una vita, a tanti giochi diversi (99% dei quali tutti tradizionali, si, non andiamo OT :P)
Ho fatto live campali.
Ho fatto live al chiuso, anche molto coinvolgenti; ne ricordo sempre uno con fittissimo gioco di relazioni politiche (Leoni d'Inverno, bellissima esperienza).
Ho fatto serate in taverna a "ruolare" (termine che odio, ma rende bene l'idea).
Al liceo ho perfino fatto un pò di teatro andando a finire in una rappresentazione o tre.

Sono arrivato all'inizio della sessione di Dubbio desideroso di sperimentare una cosa nuova, ma sostanzialmente...preparato.
Ne avevo letto.
Mi ero documentato.
Sapevo cosa aspettarmi.

...

Tutto inutile.
Come si suol dire...ero preparato, ma non ero pronto.
Nonostante tutto Dubbio mi ha colto totalmente di sorpresa..

...

Sebbene io sia di mio logorroico e prolisso nell'esposizione, generando i titanici post per cui sono oramai temuto all over the interwebs, la mia mente è quantomeno labile nel reparto della memoria e generalmente quando riporto una mia esperienza tendo a fare un sunto molto succinto delle cose.
Per questo mi è ora difficile scrivere.
Quella mattina ho vissuto quattro ore abbondanti che mi sono sembrate 4 minuti...non trovo spazio di riduzione, non riesco a riassumere...sono talmente tante le cose che mi saltano in testa quando penso "che è successo quel giorno" che trovo difficile farne un elenco ed alla fine mi trovo davanti ad un blocco di 4 ore di eventi che vorrei raccontare tutto.

Meh.
Facciamo così...io comincio a scrivere...e poi vediamo se e quando finisco.
(e se scrivo più di quanto pare lecito, date pure la colpa a Giuseppe che si è adoperato per farmi arrivare il copione che abbiamo usato...senza il quale la mia ordinaria confusione mentale avrebbe prevalso sulla voglia/facoltà di ricordare e quindi scrivere)

...

Non riesco a pensare dritto dalla voglia che ho di parlare subito delle cose che ho sentito con più forza, ma poi verrebbe un blocchetto di testo incomprensibile.
Mi costringo invece ad andare avanti con (dis)ordine e fare un passo alla volta.
Pity.

...

Preparazione e le Sorti del Mondo
Ricordo che la prima impressione è stata positiva, di interesse.
Claudia ci spiegava il gioco ed io pensavo:
mmm, meta-teatro, fico, mmm, tecniche da palcoscenico, ma che bello, mmm, ruoli multipli ed intrecciati, interessante.

Pochi elementi in realtà.
Semplici, essenziali, facili da assumere e digerire ... cosa confermata poi in gioco, quando tutti si sono ritrovati ad usarli con estrema naturalezza.

E poi arrivano gli esercizi preliminari.
No, dimenticavo che prima abbiamo scelto quali comprimari usare (sia per il lato vita reale, che per quello palcoscenico) ed in base a quelli abbiamo deciso le scene di vita da inframmezzare a quelle della commedia.
Niente di che...tutto molto innocente...si cercava di far apparire tutti in egual misura...
Ma già verso metà del copione si potevano vedere linee di storia, e sono cominciati suggerimenti più mirati...facciamo incontrare Tom e Julia in ristorante che magari ci scappa la scenata plateale...mandiamo Tom e Cora in un lussuoso appartamento e vediamo che succede...chiudiamo con Tom e Julia a casa loro così faranno un confronto finale...

E poi arrivano gli esercizi preliminari.
Un pò di "conoscenza" fra i partecipanti, con sguardi e strette di mano.
Aveva senso.
L'abbraccio (visto che lo citate) non mi sarebbe dispiaciuto, ma a me piace il contatto con la gente...alla fine è l'essenza del mio lavoro, quindi nessuna sorpresa in questo ambito.

Scene preliminari...e qui invece arrivano le prime sorprese.

La scena del caffè è stata la prima di una mini-serie di scene che francamente ho trovato impagabili.
Giuseppe e Francesca erano una coppia che prende il caffè, ed improvvisamente uno dei due realizza di non conoscere davvero l'altro.
Francesca ha tirato fuori, girandoci un pò attorno, l'argomento delle foreste amazzoniche...e da li è cominciato il puro genio.
E' stato come vedere una leggenda urbana che prende vita, o essere testimoni di uno scatch classico che per caso ti accade davvero davanti agli occhi.
Lei era la ragazza che vuole cominciare un discorso serio, avvicinandocisi di soppiatto per non spaventare la "preda".
Ma tu che ne pensi delle foreste...no così per parlare...non ti fai mai domande...
E lui inizialmente è tranquillo, un pò indeciso su come rispondere, ma giuro che non avrei saputo dire se questo dipendeva da Giuseppe che doveva entrare nello spirito del gioco o perchè quella è la reazione universale del maschio italiano che combatte per non distogliere l'attenzione da giornale e caffè mattutini senza però offendere la sua dolce metà.
E la scena proseguiva in un crescendo fantastico, con lei che insisteva, lentamente escalando il discorso verso gli ideali, il mondo, i massimi sistemi, la responsablità globale...e lui che prima rispondeva con poca convinzione cercando di risultare neutro, poi tatticamente prendeva le distanze dall'argomento (ma in finale non sono problemi nostri, no?) ed alla fine si trovava a difendersi da un assalto su larga scala.

Non ricordo su cosa è arrivato il cut, ma io avevo un sorriso divertito che andava da un orecchio all'altro.

...

Malcom il Grande
La scena mia e di Deborah (con l'acca? ma sul serio? wow! :D ) è stata secondo me un pò più piatta come trama e pathos, ma ha fatto uscire immediatamente due elementi che poi ho visto riproporsi per tutta la giocata.

Insomma si suppone che io mi svegli dopo una festa-devastazione a casa di ignoti (poi identificati nella persona di un certo Malcom) e con altrettanto ignota presenza femminile al mio fianco.
Mentre mi piazzavo a "letto" ed assumevo la consona posizione da sbrago post-alcolico ho avuto un flash: cravatta in testa alla Rambo, stile impiegato sconvolto.
Lo cito perchè la cosa ha generato istantanee risate, ed a me invece era parso solo un microscopico dettaglio che poteva stare bene nella scena.
(e perchè a ben pensarci la sciarpa, almeno per me, è diventata un terzo elemento ricorrente...in testa da ubriaco, annodata-trendy da Samson, avvolta al collo da Peter, slegata sulle spalle da Max).

Insomma i due si svegliano e parte il generale imbarazzo, con lui (io) stupito ma tendenzialmente divertito, e lei (Deborah) che a stento trattiene lo sdegno per la situazione incresciosa, ed anzi sul finale lancia improperi contro il maniaco che si è trovata di fianco.
Let's hold that thought.

Ma chi è Malcom?
Malcom è frutto della mia cronica incapacità di ricordare i nomi delle persone, unito alla mia insensata capacità di ricordare i non-nomi delle persone (come nick, nomignoli e nomi Americani, che siccome stanno nei film mi suonano sempre finti) ...
Malcom è, a quanto dicono i censimenti, il nome più diffuso al mondo in tutti i gdr che io metto in piedi.
Come la sciarpa/cravatta mi è semplicemente balzato alla mente...ed in un istante è diventato un personaggio reale, vitale, con una storia personale ed un ruolo che si è poi rivelato ricorrente in tutta la giocata.

Mi ha stupito (e divertito) il fatto che quello che per anni era stato sostanzialmente il mio equivalente di un anonimo John Doe, in un istante fosse diventato una persona vera...il tutto senza che nessuno dicesse nulla di specifico o ci riflettesse su.
Prima non c'era, ora c'era sempre stato.
Cut.

...

You!
Sono rimasto colpito immediatamente dal fatto che un istante dopo il cut della seconda scena Claudia abbia assegnato i ruoli senza un briciolo di esitazione o dialogo.
Tu tu tu e tu, Tom Julia Max e Nicole.
Ricordo di aver pensato: eh? che ho fatto di strano? cosa ho potuto rivelare per beccarmi un ruolo così di getto? siamo stati tutti e 4 così trasparenti?

Going Backwards
Mi è piaciuta molto la struttura della commedia...circolare, ma anche no.
Si parte con una scena in cui Nicole sta per entrare in casa, dove Peter l'attende.
Lei ha subito un monologo, poi la scena chiude e si gioca tutto ciò che è avvenuto PRIMA di essa, i giorni e le settimane che hanno condotto a quel momento.
E l'ultima scena è di nuovo alla porta, quando finalmente Nicole entra e si scopre cosa ne sarà di lei e Peter.
Bella struttura, interessante...un pò Memento ma senza ucciderti il cervello.

Dividi et...Rivela
Altro bell'elemento: l'alternanza di scene sul palco e scene di vita.
Come già menzionato da Giuseppe, aiuta molto a riprendere fiato ed a non sentirsi costantemente sotto pressione.
Ma ancora di più aiuta a dare un certo ritmo alla vicenda ed a spingerla verso il dramma...la storia di Peter e Nicole è disfunzionale e, bene o male, segue un percorso pre-determinato, sebbene in ogni scena possa succedere di tutto ed il risultato non sia MAI scontato.
Questo, di riflesso, influenza le scene di vita reale.
E vice versa.

Io personalmente mi sono sentito, come Peter, attratto dalle lusinghe di Maude (con cui ho interagito quasi zero) solo dopo essermi trovato molto coinvolto nella storia fra Julia e Max.
Di contro, più Peter si sentiva insoddisfatto della relazione con Nicole, più sentivo di non vedere l'ora di ritrovarmi nel piccolo idillio di Max e Julia.

Parimenti mi è parso di notare che così come Tom si sentiva a disagio nella situazione di sedotto dalle aggressivissime avance di Cora, allo stesso modo nei panni di Lewis gli risultava scomodo andare ad instigare Nicole al tradimento.

E qui ho notato un'altra cosa interessante, ovvero la consistenza con cui Deborah respingeva tutti nonostante tutto.
Come tizia risvegliatasi in una situazione imbarazzante, ma anche come Nicole che mette il lavoro prima del marito, e come Nicole che resiste alle lusinghe di Lewis nonostante l'incipit del copione, nonostante il suggerimento di Claudia, nonostante il tifo del pubblico che la spingeva verso il suo uomo dei sogni.
Solo avendo l'iniziativa, come Cora, faceva diversamente...ma lo faceva davvero? In finale Cora era così aggressiva da intimidire :P

Insomma la struttura di gioco mi sembra fatta in modo da creare una specie di rinforzo interno...se ci metti qualcosa, quel qualcosa "monterà" evidenziandosi.
E' stato proprio il caso di Deborah, con la sua piccola discrepanza rispetto a come si supponeva che le cose dovessero andare, a farmi notare quanto di "suo" uscisse fuori da ciò che faceva, e che tale fenomeno accadeva anche a tutti noi altri nelle altre scene...e nemmeno ce n'eravamo accorti...almeno non io...non così tanto!

...

Ombre
Delle scene successive ricordo solo un paio di dettagli sfumati.
Ricordo il personaggio [ok, commento estemporaneo, ho una FORTISSIMA sensazione di dejavu] il personaggio di Julia che si delinea inizialmente come la tipica attrice snob.
Figlia d'arte, donna di successo, primadonna sul palco quanto in casa, abbondantemente arrogante, piena di se, ottima cuoca perchè tutto ciò che fa lei è ottimo a prescindere.
E nemmeno mi ero accorto della battuta sull'arrosto...avevo fatto caso solo all'alterco generale riguardo all'essere brava in cucina.

Ricordo un pranzo AGGHIACCIANTE che vedeva a tavola Tom e Julia assieme ai genitori di lei.
Degno di una delle scene classiche da disfunctional-family americana, che mangia in relativo silenzio, col gelo sulla tavola che aumenta man mano che i conviviali cercano di rifugiarsi nella conversazione casuale.
Nota a margine, il ritorno della sciarpa che, annodata al collo secondo la maniera "elegante" (a cappio floscio, come la chiamo io) mi faceva sentire un sacco vecchio...più vicino al padre che si supponeva io fossi.

Ricordo Deborah che nelle vesti di Cora alla festa (alcuni vociferano che la casa fosse di Malcom) non si mette a flirtare con Tom, come mi immaginavo, ma letteralmente gli si lancia addosso...nel senso di avance spudorate ed atteggiamento aggressivo.
Impagabile quando, tornando con due bevande in mano, le appoggia sul tavolo IN MEZZO a Tom e Julia, dividendoli fisicamente.
Per fortuna non c'erano coltelli nella stanza (anche se sono state suggerite forbici con la punta arrotondata :P ).

...

E questa qui, chi è?
Nei panni di Max incappo in una Julia praticamente mai conosciuta prima...in tutti i sensi.
Max la conosceva si e no di vista, e va beh.
Ma io mi aspettavo l'altéra star del palco...ed invece mi trovo a fare amabili chiacchiere con una ragazza triste, che mi sembrava soffrire di un profondo vuoto interiore.
Click.
Io (Alessandro) sono passato dalla più viscerale antipatia per Julia ad un ... non so come chiamarlo ... percepivo la tristezza di lei e di rimando desideravo alleviarla in qualche modo.
Non come strategia per rimorchiarla  (Max esiste per essere la tentazione di Julia, no?) ma proprio per un genuino desiderio di confortarla.

...

Nel Nome del Padre
Bella la scena di Julia e suo padre, che mi ha spiazzato un sacco.
Io ero li, padre affabile che pranza in ristorante con la figlia...e senza che me ne accorgessi viene fuori che, volente o nolente, ho segnato in modo quasi obbligato la vita della mia principessina...tanto che ultimamente sta avendo un pò una crisi personale riguardo a lavoro, famiglia e la sua vita in generale.

Ricordo che pensavo "ma no, io non sono così, non posso averle fatto questo, non posso non essermi accorto" mentre a voce balbettavo fiacche parole.
Ricordo anche quando ho cercato di "metterci una pezza" provando a darle un buon consiglio: tua madre era la mia àncora di salvezza fuori dal palcoscenico, prova anche tu a staccare un pò e passare del tempo con Tom.
La cosa terrificante è che, alla fine di tutto, pare abbia funzionato...

...

Cora, Regina delle Amazzoni
La scena di Cora che praticamente costringe Tom in una situazione SPINOSISSIMA per il suo matrimonio, a suon di minigonne da scolaretta e contratti di successo, è stato un altro dei momenti di genio.
C'era Tom nel panico...
C'era Giuseppe nel panico...
Ed il "maschio italiano del caffè mattutino" torna in scena, regalando al pubblico un fallitissimo tentativo di depistaggio (devo prima parlarne col mio agente!) poi abbandonato per manifesta inesistenza del suddetto agente.

...

Cannoli Blues
Una delle scene più intense per me è stata quella del Martire.
Peter va a trovare Nicole sul lavoro, sperando di incrociare Maude, ma ci trova solo la moglie che lo liquida senza troppe cerimonie.
Francamente non avevo inquadrato un gran che bene la scena, per cui mi ero immaginato di fare una scenetta leggera: ciao tesoro come va, ah devi scappare, che peccato, ciao.

Come scusa per restare a vedere Maude avevo poi un piano "infallibile".
Avrei portato dei dolci fingendo di dimenticare che Nicole era a dieta (cosa decisa al volo mentre preparavamo la scena) e così al suo rifiuto di mangiarli li avrei consegnati a Maude per non sprecarli.

Invece mi sono trovato nel mezzo di una lite coniugale bella e buona...ma roba forte!
Alla fine stavo (io, davvero) quasi urlando in faccia a Nicole per l'esasperazione...e per evitarlo (spesso parlo con tono forte, ma non mi piace urlare) mi sono trovato con le mani in faccia (la mia) a prendere un lungo respiro, a piantare il vassoio dei dolci sul tavolo ed a mollare Nicole là sul posto, sbattendomi la porta alle spalle.

...

La Città di Notte
Nelle scene seguenti bene o male si sviluppano tutti i rapporti.
La situazione di Tom e Julia si logora a causa del contratto da lui firmato e dalle restrittive condizioni di esso.

Julia quindi trova un pò di conforto in Max, prendendo un amichevole caffè nel bar della pista da jogging.
Qui più che altro mi sono ritrovato davanti ad una Julia che condivideva un mio (Alessandro) reale sentimento, cioè il desiderio di scoprire come sarebbe mollare tutto ed andare lontano, magari per mare...infatti mi sono messo a raccontare di quando ho letto Moby Dick.

E poi succede una cosa strana a Peter.
Peter e Nicole sono in taxi di ritorno da una festa, lei dorme, lui riflette.
Non lo so.
Sarà che mi sono immaginato un viaggio in taxi di notte, ed a me piace l'atmosfera dei viaggi di notte.
Boh.
O sarà stato avere un alterco forte con Nicole e poi ritrovarmela addormentata su una spalla.
Stà di fatto che è stato allora che ho deciso che aveva un senso almeno PROVARE a stare con lei.

Certo se poi dopo non si fosse svegliata, facendo l'acida come al solito, sarebbe stato meglio.
Ma comunque le ho strappato un accordo in modo da passare più tempo con lei nei giorni a venire.

...

A Guilty Concience
Altro momento impagabile regalato da Giuseppe è quando Tom e Julia discutono al ristorante...anzi...due momenti impagabili...anzi tre.
Il primo è quando lei parla di problemi di comunicazione nella coppia, e lui risponde che non c'è nessun'altra.
BUUUM!
Il secondo è quando, in disperata arrampicata sugli specchi, Tom cerca di sdrammatizzare dicendo che si, ha un'altra, e poi ride canzonando Julia per averci creduto.
In fine ho trovato fantastico, proprio come nella scena del caffè mattutino, lo svolgersi di atti archetipici che però avvenivano in modo dannatamente spontaneo e non premeditato...in pratica la coppia dopo simili discussioni NON esplode in una scenata...peggio...si ricompone, con ognuno che guarda il suo piatto e mangia in silenzio.
Ricordo la gestualità sia di Francesca che di Giuseppe che, nel silenzio generale, improvvisamente pongono attenzione nel simulare un accurato taglio ed inforchettamento del loro cibo, prima solo vagamente accennato.

...

Lacuna
Più ci rifletto e meno so cosa scrivere qui.
Questa è una delle scene che mi sono piaciute di più; questa volta non per la sua forza, ma perchè la sento particolarmente mia.
Uff...proviamo un pò...

Questa scena l'ho chiamata io come Istantanea.
Volevo conquistare Julia, ed il momento era perfetto perchè aveva appena litigato con Tom a cena.

L'ho riportata al parco della pista da jogging, ma di notte.
Siamo entrati grazie ad un mio amico (Malcom) che conosceva il custore...o era il custode...non ricordo.
Passeggiando discorriamo di questo e quello (in scena sono stati 3 passi e 2 parole, allora perchè quando li ricordo mi viene in mente una lunga camminata ed una chiacchierata fitta fitta?) fino a quando, in prossimità del laghetto del parco, riporto il discorso sul fuggire per mare...

Non posso darti il mare intero, ma posso regalarti una piccola fuga nel tuo oceano privato.

Legata a riva del lago c'era una barchetta a remi.
Mi piego, accendo una batteri nascosta sotto uno dei sedili, e la barchetta si illumina di luci...catenarie di lumini bianchi intrecciati lungo tutto il bordo di legno.
Montiamo, remiamo, parliamo...Julia è indecisa su come comportarsi...io le metto la mia giacca (vera, in scena) sulle spalle per proteggerla dal freddo...lei mi dice che sarebbe meglio tornare a riva...io vado ai remi...lei mi prende le mani: "Aspetta".
Cut.

Mi accorgo rileggendo che è da un pezzo che ho smesso di scrivere "Max vuole, Max dice".

...

Enough!
Nelle scene successive si radica in Peter la realizzazione del fallimento del rapporto con Nicole.
Tutti gli sforzi vani, tutte le iniziative fallite, ogni incontro è una battaglia.
Quella sera credo di essermene andato a dormire sul divano.

La cosa si è manifestata con più chiarezza nella scena "muta" di un dopo festa (da Malcom?) durante la quale faccio, come Peter, un monologo davvero amaro.
E qui ho specificato "come Peter" unicamente perchè poche righe addietro ho notato di aver identificato me stesso e Max...ma in realtà anche qui il monologo suggerito dal copione era una perfetta espressione di come mi sentivo davvero.
Riparlerò di questo...

Alla fine arriva il colpo di grazia in una scena in cui Peter e Nicole erano a letto assieme, ed accanto a loro c'erano anche i loro "sogni" Lewis e Maude.
Insoddisfatto, amareggiato, stufo, irritato...eppure ancora li con Nicole...fino a quando Maude non lo dice in chiaro "ma perchè non la lasci?".
E' stato come un fulmine a ciel sereno...nemmeno ci avevo pensato...ed ora era lampante e giusto, ideale.
La lascio, basta!

...

Altrove
Mentre sul palco la guerra era costante, nella vita di Tom e Julia si arriva ad una specie di tregua, forzta da un duplice allontanamento.

Tom finisce a Parigi con Cora.
E qui Cora porta l'affondo finale...
In realtà la situazione è piuttosto in sospeso; lei dorme da lui, ma lui ha resistito tutto il tempo, anche se sul finale stava cedendo...ma il Cut ha lasciato tutto in sospeso.

Ma anche no, perchè in una scena successiva, a teatro, tutti danno per scontato "quello che è successo a Parigi".
Ma Parigi, da regole, ha la memoria corta e Tom sceglie di troncare con Cora...non vuole tradire (ancora?) sua moglie.

Parallelamente Julia ha una fuga tutta sua.
Invita Max a casa.
Li mi trovo davanti a tutte le catene che legano Julia: carriera, immagine, fotografie in cui non figurano mai "semplicemente amici" nè tantomeno "semplicemente lei".
Addirittura lei scherza sul fatto di non saper cucinare...
E così le propongo una fuga.
Quel deficiente di Malcom vuole trascinarmi a fare bungee-jumping...cosa che non mi attira gran ché.
Se a Julia non sarà di troppo shock sentirmi urlare come una ragazzina terrorizzata, magari potrebbe venire anche lei ... un salto di fede, in tutti i sensi.
E lei accetta.

...

The Final Stand
Di ritorno dai rispettivi viaggi, Tom e Julia finalmente si ritrovano da soli a casa.
E sostanzialmente si riappacificano.
Non ho potuto fare a meno di pensare che il loro percorso sia stato inverso a quello di Peter e Nicole...gli uni così vicini ed a contatto da arrivare a detestarsi, gli altri così lontani e presi da altro da arrivare a mancarsi.
Damn!

E qui si svolge l'altra scena che, come quella del lago, sento più...vicina.
Ultimo incontro fra Max e Julia, la bar del parco.
Ricordo che entrando in scena ho tirato un profondo sospiro...
Sapevo già la decisione che lei aveva preso.
E questo mi ha dato una sensazione...boh...da eroe romantico, in senso letterario del termine.
La sfida impossibile.
L'atto finale che ha valore anche fine a se stesso perchè è iconico di una sfida contro il destino stesso.
E' impressionante il numero di parole necessarie a descrivere, vagamente e goffamente, un'emozione di un istante.
Magari un supporto audio potrebbe essere di aiuto...ma sono indeciso fra due canzoni...mmm...stikà, le posto tutte e due: Dream On (unplugged) oppure Ich Verlasse Heut Dein Herz (live).

Contemplavo quella che sapevo essere la fine, ma continuavo a cercare la vittoria.
(che brutto "vittoria", pare una gara...ma ci siamo capiti no?)

Riflettevo su cosa avrei mai potuto fare, mentre il pubblico suggeriva fiori ed altri regali di circostanza.
E poi ho trovato.
(e qui, a posteriori, mi fa un pò strano pensare di conoscere abbastanza bene la Julia del gioco da poterle fare il "regalo giusto"...quando poi nella realtà non avrei la più pallida idea di che regalo fare a gran parte delle persone che "conosco" davvero...è una riflessione alienante)

Mi presento al bar del parco con un pacco di carta semplice, marrone naturale.
Lei lo scarta, e ci trova un album forografico, di quelli formato "book".
Lo apre, e ci trova le foto che non aveva mai avuto...lei con amici...lei che ride...lei struccata...lei al naturale.
Per una volta, la vera lei.

Non ricordo le esatte parole che ci siamo scambiati.
Ricordo però che eravamo vicini, mani nelle mani, occhi negli occhi...ad un certo punto abbiamo anche poggiato la fronte dell'uno su quella dell'altra.
Ci siamo detti un addio che non era un addio.
E la scena si è chiusa.

...

The Moment my Heart Fell
E si torna alla porta.
All'inizio.
Alla fine.
Se mi avessero detto cosa sarebbe successo, non ci avrei creduto.

Mi sentivo più deciso che mai a lasciare Nicole.
Nicole la strega che avevo tentato di addolcire durante l'intero spettacolo.
Nicole il mostro con cui riuscivo solo a litigare.
Nicole a cui dentro di me, e poi anche in un monologo, avevo già detto addio e tante grazie.

E dopo la scena con Julia se c'era una cosa che non mi andava era di farmi un'altra strillata con Nicole.
Entro, la mollo, ed esco...avevo pensato.

L'ultimo monologo era mio, ed avevo tenuto il più amaro, quello in cui ad inizio giocata non mi riconoscevo e che ora, quattro ore dopo, trovavo rappresentasse bene come mi sentivo: Il vero amore non esiste. Non puoi votarti a qualcuno fino a che morte non vi separi. Ogni giorno potresti incontrare la donna a cui sei destinato.

Lei entra, mi dice qualcosa.
Io rispondo cortese ma freddo, laconico.
Sto per parlare e lasciarla quando lei mi interrompe...mi si avvicina...si inginocchia (io ero seduto alla scrivania e lavoravo al computer) e mi dice che ha lasciato il lavoro, ha preso una pausa di due mesi, ha lasciato tutto in mano a Maude (alla quale prima non lasciava fare nulla, e si arrabbiava se solo la si nominava).
Lascia tutto e vuole fuggire via con me...dove voglio io...subito...adesso...mi prega.

Io ci sono rimasto.
Sentivo ad un certo punto sia il pubblico sia Deborah che cercavano di incalzarmi...evidentemente sembravo a corto di parole...lo ero.
Avevo la testa vuota.
E mi sono trovato a pensare "perchè no?".

Di tutte le scene, questa, in quell'istante, è la cosa che mi ha colpito con maggiore forza.
Perchè no?
E le ho detto si.
Cut.

...

...

...

Alla fine di tutto ricordo grasse risate e sinceri applausi.
E' stato divertente.
E ricordo alcune scene come se le avessi vissute davvero.
E' stato intenso.

Concordo che pochi è meglio.
Pochi comprimari.
Pochi esercizi di riscaldamento.
Contatemi per la messa in scena di Dubbio fatta da tutti ex-giocatori.

End of Line.

(ho il raffreddore, vero, ma sono al crollo psicofisico...questo post mi ha spremuto come un limone :shock: )
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Hasimir »
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[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #18 il: 2008-11-06 14:03:49 »
Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]Da un dialogo di un paio di minuti durante una colazione di una coppia sposata da molti anni, interpretata da me e Francesca (aka Lirazel), che realizzano di non conoscersi bene come pensavano


Rileggendo mi son resa conto di una cosa incredibile: quanti dettagli abbiamo vissuto in modo diverso? Io ad esempio, pensavo fossero un coppia giovane, sposata da un'annetto! E poi anche più in là nel gioco ho dato per scontato lo stesso rapporto tra Tom e Giulia, ma non stava scritto da nessuna parte che fossero sposati!!! Questa cosa la trovo splendida: ognuno di noi ha proprio visto cose diverse nella stessa coppia! :)

Una cosa che se rigiocassi cercherei di valorizzare di più, per quanto mi riguarda, sono gli elementi di scena: personalmente non ho alcuna esperienza nè di teatro, nè di improvvisazione, nè di live(fatta eccezione per un paio di comparse come png in un live fantasy organizzato da amici) e soprattutto ho lo spirito di osservazione di un bradipo ritardato (ehm...il tuo utilizzo della sciarpa, hasimir, io proprio non l'avevo notato...-____-' ) e ripensandoci avrei dovuto sfruttarli meglio..
Sì, poi mi vengono in mente altre mille mila cose che avrei potuto sfruttare meglio, ma questa è un'altra storia: la prossima!^^
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da lirazel »

Mauro

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[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #19 il: 2008-11-06 14:37:43 »
Avrei voluto esserci :shock:

Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]Che ne pensano gli altri che lo hanno già giocato? Intendo “gli altri” in generale, anche se hanno giocato in altre repliche, sentirei volentieri anche la loro opinione

Avendolo giocato solo una volta non ho un metro di paragone, ma anche considerando che le scene quelle sono (numericamente parlando) avere tanti comprimari non fa altro che diminuire il tempo in scena del singolo, quindi permette di approfondirlo meno; per la volta che ho giocato, e per quella considerazione, penso anch'io che sia meglio non eccedere nel numero di comprimari.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #20 il: 2008-11-06 17:00:44 »
Questo post è composto da due parti di cui la prima è la più importante, perché come sta emergendo con forza da questo forum e da molti altri: Le chiacchere stanno a zero, contano solo i fatti o meglio i giochi :).

1)Anzitutto voglio iscrivermi ufficialmente (pur essendo implicito dai toni usati finora :D) anche io tra coloro che hanno già giocato a "Dubbio" e sono ansiosi di riprovarci.Mi piacerebbe giocare sia con quelli di Sabato mattina per vedere che altra storia ne uscirebbe, perché sottoscrivo al 100% Francesca quando scrive

Citazione
[cite] lizarel:[/cite]Sì, poi mi vengono in mente altre mille mila cose che avrei potuto sfruttare meglio, ma questa è un'altra storia: la prossima!^^


sia con altre persone sconosciute e non. Posso assicurarvi che mi prodigherò per fare altre partite nel prossimo futuro specialmente durante le vacanze di Natale.

2) Commenti vari in ordine ai recenti interventi apparsi in queto topic. Partirò dal post monumentale di Hasimir (sia per dimensioni che contenuti ;)).

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
...per me questo live è stato molto più che un divertimento, è stata un'esperienza "forte",


Fortunatamente leggendo  i link che ho riportato nell'altra pagina e, soprattutto, leggendo il manuale credo che sia un'esperienza "facilmente" riproducibile sia perché escludo particolare fortuna o una congiunzione astrale irripetibile nella formazione casuale del gruppo di gioco essendo 2/5 totalmente "noob" di gdr live (ricordo che Deborah ha detto di non aver mai giocato di ruolo), sia perché, e questo è il motivo principale, il manuale è scritto veramente bene e questo gioco è stato progettato per funzionare, e c'è poco da dire: riesce a coinvolgere sinceramente tutti i partecipanti. Per questo, pur essendo molto prolisso in questo topic (sono parecchio sopra la mia media :shock:) non ho alcuna intenzione di mitizzare questa partita, ma solamente di sezionarla per imparare a giocare meglio a questo gioco.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Tutto inutile.
Come si suol dire...ero preparato, ma non ero pronto.
Nonostante tutto Dubbio mi ha colto totalmente di sorpresa..


Credo che questo effetto sia necessario per la qualità di un gdr (non solo i live), e sinceramente l'ho provato con ogni gdr Narrattiva a cui ho giocato la prima volta (in particolare AiPS).

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
e se scrivo più di quanto pare lecito, date pure la colpa a Giuseppe che si è adoperato per farmi arrivare il copione che abbiamo usato...


Noooo, :cry: cosa ho fatto?  :twisted:

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
La scena del caffè è stata la prima di una mini-serie di scene che francamente ho trovato impagabili.
Giuseppe e Francesca erano una coppia che prende il caffè, ed improvvisamente uno dei due realizza di non conoscere davvero l'altro.
[...]
Non ricordo su cosa è arrivato il cut, ma io avevo un sorriso divertito che andava da un orecchio all'altro.

...

Malcom il Grande
La scena mia e di Deborah (con l'acca? ma sul serio? wow! Very Happy ) è stata secondo me un pò più piatta come trama e pathos,


:D woa forte che io abbia percepito la situazione esattamente all'opposto cioè la mia scena piuttosto piatta e regolare e la tua, invece, piuttosto divertente, degna di veri cabarettisti.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
(e perchè a ben pensarci la sciarpa, almeno per me, è diventata un terzo elemento ricorrente...in testa da ubriaco, annodata-trendy da Samson, avvolta al collo da Peter, slegata sulle spalle da Max).


Geniale, :D no veramente! volevo fare qualcosa di analogo anche io con la cravatta ma non ho ancora imparato a farmi il nodo correttamente :oops: , sicché dopo essermela slacciata per dare più credibiità alla prima scena di vita reale, quando io e Julia siamo arrivati a casa nostra dopo lo spettacolo, non sono più riuscito a usarla :(.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Ma chi è Malcom?
[...]
Malcom è, a quanto dicono i censimenti, il nome più diffuso al mondo in tutti i gdr che io metto in piedi.
[...]
Mi ha stupito (e divertito) il fatto che quello che per anni era stato sostanzialmente il mio equivalente di un anonimo John Doe, in un istante fosse diventato una persona vera...il tutto senza che nessuno dicesse nulla di specifico o ci riflettesse su.
Prima non c'era, ora c'era sempre stato.


O___O !!! Io ero convinto che tu ti stessi riferendo a un tuo amico, una persona vera, anche se magari che non si chiamava Malcolm. Non so perché, ma ho avuto questa nitida sensazione durante il gioco, tanto che alla fine volevo quasi chiederti di presentarmelo  :D, incredibile.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
You!
Sono rimasto colpito immediatamente dal fatto che un istante dopo il cut della seconda scena Claudia abbia assegnato i ruoli senza un briciolo di esitazione o dialogo.
Tu tu tu e tu, Tom Julia Max e Nicole.
Ricordo di aver pensato: eh? che ho fatto di strano? cosa ho potuto rivelare per beccarmi un ruolo così di getto? siamo stati tutti e 4 così trasparenti?


Siccome sto scorrendo il post originale di Has segnalo anche questo pezzo, su cui tornerò nel dettaglio alla conclusione del mio post, però è veramente interessante.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
[...]Parimenti mi è parso di notare che così come Tom si sentiva a disagio nella situazione di sedotto dalle aggressivissime avance di Cora, allo stesso modo nei panni di Lewis gli risultava scomodo andare ad instigare Nicole al tradimento. [...]


Non l'avevo notato ma ci hai preso al 100%, complimenti.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Insomma la struttura di gioco mi sembra fatta in modo da creare una specie di rinforzo interno...se ci metti qualcosa, quel qualcosa "monterà" evidenziandosi.
E' stato proprio il caso di Deborah, con la sua piccola discrepanza rispetto a come si supponeva che le cose dovessero andare, a farmi notare quanto di "suo" uscisse fuori da ciò che faceva, e che tale fenomeno accadeva anche a tutti noi altri nelle altre scene...e nemmeno ce n'eravamo accorti...almeno non io...non così tanto!


Concordo. Sul momento me ne sono accorto poco, ma poi ragionandoci e rivedendo tutta la giocata nella mia testa mi è parso che il gioco stesso fosse una "cassa di risonanza" dei nostri sentimenti. I personaggi rappresentati sono stati costruiti con dei pezzi veri dei nostri caratteri, e credo che nella semplicità del gioco che elimina tutto il superfluo abbiamo potuto apprezzarli appieno, magari anche più che nella realtà durante la vita, quando le stuazioni sono così complesse e i caratteri così sfaccettati che non puoi concentrarti e riuscire a vedere distintamente solo una parte, magari anche piccola, dell'insieme. (In matematica è un processo frequente: dato un insieme brutto e complicato spesso si individua un opportuna relazione d'equivalenza e si studia il relativo insieme quoziente per ricavare dettagli che prima sfuggivano nell'oceano di informazioni inessenziali)

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Per fortuna non c'erano coltelli nella stanza (anche se sono state suggerite forbici con la punta arrotondata :P ).


 :lol:  non voglio neanche immaginare cosa sarebbe accaduto se ci fossero state delle forbici... :lol:

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Ma io mi aspettavo l'altéra star del palco...ed invece mi trovo a fare amabili chiacchiere con una ragazza triste, che mi sembrava soffrire di un profondo vuoto interiore.


Sono rimasto super-sorpreso anche io.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Io (Alessandro) sono passato dalla più viscerale antipatia per Julia ad un ... non so come chiamarlo ... percepivo la tristezza di lei e di rimando desideravo alleviarla in qualche modo.
Non come strategia per rimorchiarla (Max esiste per essere la tentazione di Julia, no?) ma proprio per un genuino desiderio di confortarla.


Allora se vogliamo essere sinceri fino a questo punto posso dirvi che mi sono sentito in colpa quando ho visto QUELLA Julia, ho proprio pensato:  "ma che razza di stronzo sono? Com'è possibile che io non l'abbia capita fino a questo punto, o forse addirittura ce l'abbia portata a essere così con me e cosà con lui?" Poi mi sono subito ripreso e meravigliato di ragionare in termini del mio personaggio anche quando non ero in scena ma stavo assistendo da spettatore  :shock: .

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Invece mi sono trovato nel mezzo di una lite coniugale bella e buona...ma roba forte!
Alla fine stavo (io, davvero) quasi urlando in faccia a Nicole per l'esasperazione...e per evitarlo (spesso parlo con tono forte, ma non mi piace urlare) mi sono trovato con le mani in faccia (la mia) a prendere un lungo respiro, a piantare il vassoio dei dolci sul tavolo ed a mollare Nicole là sul posto, sbattendomi la porta alle spalle.


M-A-G-I-S-T-R-A-L-E!!!

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
[...]infatti mi sono messo a raccontare di quando ho letto Moby Dick.


Si percepiva anche dal tono della voce che eri sincero e stavi parlando di te ancor prima che di Max.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Non ho potuto fare a meno di pensare che il loro percorso sia stato inverso a quello di Peter e Nicole...gli uni così vicini ed a contatto da arrivare a detestarsi, gli altri così lontani e presi da altro da arrivare a mancarsi.


Vale quello che scrivevi prima: Le scene di vita reale e la commedia si influenzano a vicenda.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Ultimo incontro fra Max e Julia, la bar del parco.
Ricordo che entrando in scena ho tirato un profondo sospiro...


Quel sospiro l'avevo notato durante il gioco e infatti non avrei voluto essere nei tuoi panni a giocare quella scena. Ancora una volta non posso dirti altro che complimenti!

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Entro, la mollo, ed esco...avevo pensato.


(OT stile El Tuco ne "Il buono, il brutto, il cattivo" : "vado l'ammazzo e torno" :D?)

Incredibile ho finito, pensavo non sarei mai arrivato in fondo :). Concludo rilanciado alcuni spunti per la discussione e sulla partita e sul gioco in generale (sia per chi c'era ma ovviamente anche per tutti gli utenti del forum):

(Come avevo chiesto precedentemente) A proposito dei tempi in scena che ne pensate? Intendo dire la distribuzione del tempo sia a livello globale tra i 4 giocatori che per ogni giocatore tra i suoi 2 personaggi?

A proposito della distribuzione dei ruoli (leggi anche il pezzo del post di Hasimir precedentemente segnalato) Claudia è stata alquanto abile e veloce deducendo le informazioni necessarie dalle 2 scene preliminari (che con mio grosso stupore ho letto da Has quanto siano state percepite in maniera diversa dai giocatori, e questo non fa che aumentare l'abilità del regista ad aver fatto la scelta migliore).
Ma in generale secondo voi è più difficile il ruolo di Tom o Peter? allo stesso modo è più difficile il ruolo di Julia o Nicole?
Le precedenti questioni sono legate alla distribuzione dei ruoli. Come?

E infine una provocazione: Visto che questo gioco parla così tanto di sentimenti e relazioni, ma se uno (magari non essendo neanche più giovanissimo) per carattere o storia personale non avesse poi tutta questa esperienza amorosa, come potrebbe giocare? Che contenuti riuscirebbe a metterci?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Giuseppe »

[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #21 il: 2008-11-06 21:55:57 »
Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]
Ma in generale secondo voi è più difficile il ruolo di Tom o Peter? allo stesso modo è più difficile il ruolo di Julia o Nicole?
Le precedenti questioni sono legate alla distribuzione dei ruoli. Come?

E infine una provocazione: Visto che questo gioco parla così tanto di sentimenti e relazioni, ma se uno (magari non essendo neanche più giovanissimo) per carattere o storia personale non avesse poi tutta questa esperienza amorosa, come potrebbe giocare? Che contenuti riuscirebbe a metterci?

Secondo me non esiste un ruolo più facile e uno più difficile, dipende molto da chi e come lo interpreta, ma lascio rispondere in maniera più approfondita a chi conosce meglio di me il gioco...

Quanto alla seconda domanda, guarda, secondo me  "quante ragazze/i" hai avuto o quanta "esperienza" hai non conta molto. Conta più che altro quello che metti in gioco: le emozioni, i sogni, le aspettative, i rancori, le impressioni, tutte quelle volte che hai pensato:"ma se facessi così? e se le/gli dicessi così?" Insomma tutto quell'intricato groviglio di pensieri sentimenti e speranze che tutti, indipendentemente da come poi và, provano e sperimentano dentro di sè fin dall'adolescenza
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da lirazel »

[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #22 il: 2008-11-08 21:13:30 »
Citazione
[cite] Hasimir:[/cite][EDIT]
"Scrivimi un Actual Play!" :roll:
Quando imparerà, la gente, a non chiedermi cose di cui potrebbe pentirsi? :twisted:


Non saprei, io non sono affatto pentita!  :P
Anzi, ti ringrazio tantissimo Alessandro. Il tuo AP e quello di Giuseppe li ho apprezzati TANTISSIMO! Grazie mille a entrambi.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Allo stand Narrattiva ripetevo a Claudia, come un disco rotto, che ero rimasto impressionato da Dubbio in modi che non riuscivo ad esprimere a parole...e lei diceva "ma davvero?"...beh...si davvero :P


Vi voglio bene, sai? A tutti voi che avete giocato con me e siete rimasti fulminati come me. Come sempre accade con le persone con cui si sono condivise esperienze intense, non posso fare a meno di provare un sentimento di simpatia nei vostri confronti. Cari! :oops:

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Malcom il Grande
Insomma si suppone che io mi svegli dopo una festa-devastazione a casa di ignoti (poi identificati nella persona di un certo Malcom) e con altrettanto ignota presenza femminile al mio fianco.
Mentre mi piazzavo a "letto" ed assumevo la consona posizione da sbrago post-alcolico ho avuto un flash: cravatta in testa alla Rambo, stile impiegato sconvolto.
Lo cito perchè la cosa ha generato istantanee risate, ed a me invece era parso solo un microscopico dettaglio che poteva stare bene nella scena.
(e perchè a ben pensarci la sciarpa, almeno per me, è diventata un terzo elemento ricorrente...in testa da ubriaco, annodata-trendy da Samson, avvolta al collo da Peter, slegata sulle spalle da Max).


Ho notato che cambiare piccoli dettagli del proprio abbigliamento a seconda del personaggio interpretato è una cosa che viene istintiva a molti.
Se avete notato, Deborah teneva i capelli legati per la stakanovista Nicole, mentre se li scioglieva sempre quando interpretava la mangiauomini Cora. Anche io, nell'ultima sessione che ho giocato, interpretavo Julia con il cardigan addosso e me lo toglievo per Maude-sogno che aveva un body language molto più languido (dopotutto era una donna da sogno...).

Quando giocai Nero come il Cuore, gli autori consigliarono alle ragazze di portarsi alcuni accessori dietro, tra cui scarpe col tacco alto. Nel casting mi fu assegnato un personaggio che indubbiamente le portava e il fatto di potermi muovere nella maniera appropriata per quel personaggio credo abbia aiutato immensamente l'immedesimazione mia e la godibilità per compagni di gioco e spettatori.

Sono solo piccoli dettagli ma sfruttarli aiuta moltissimo i giocatori a dare una gestualità diversa ai personaggi che interpretano e credo che, anche se magari non se ne accorgono consciamente, anche i compagni di gioco le percepiscano a un qualche livello.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Ma chi è Malcom?
Malcom è frutto della mia cronica incapacità di ricordare i nomi delle persone, unito alla mia insensata capacità di ricordare i non-nomi delle persone (come nick, nomignoli e nomi Americani, che siccome stanno nei film mi suonano sempre finti) ...
Malcom è, a quanto dicono i censimenti, il nome più diffuso al mondo in tutti i gdr che io metto in piedi.
Come la sciarpa/cravatta mi è semplicemente balzato alla mente...ed in un istante è diventato un personaggio reale, vitale, con una storia personale ed un ruolo che si è poi rivelato ricorrente in tutta la giocata.

Mi ha stupito (e divertito) il fatto che quello che per anni era stato sostanzialmente il mio equivalente di un anonimo John Doe, in un istante fosse diventato una persona vera...il tutto senza che nessuno dicesse nulla di specifico o ci riflettesse su.
Prima non c'era, ora c'era sempre stato.


La reincorporazione è uno strumento potente :D


Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
You!
Sono rimasto colpito immediatamente dal fatto che un istante dopo il cut della seconda scena Claudia abbia assegnato i ruoli senza un briciolo di esitazione o dialogo.
Tu tu tu e tu, Tom Julia Max e Nicole.
Ricordo di aver pensato: eh? che ho fatto di strano? cosa ho potuto rivelare per beccarmi un ruolo così di getto? siamo stati tutti e 4 così trasparenti?


Uh, ecco... sì! :D


Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Io personalmente mi sono sentito, come Peter, attratto dalle lusinghe di Maude (con cui ho interagito quasi zero) solo dopo essermi trovato molto coinvolto nella storia fra Julia e Max.
Di contro, più Peter si sentiva insoddisfatto della relazione con Nicole, più sentivo di non vedere l'ora di ritrovarmi nel piccolo idillio di Max e Julia.


Se ci pensate, la storia è fatta in modo tale che ogni giocatore si trovi in qualche modo "abbinato" a tutti gli altri (almeno nelle combinazioni eterosessuali). Credo che il collaudare tutte le combinazioni possibili sia uno degli elementi di fascino del gioco (anche se non saprei motivare la cosa più specificatamente :shock:)

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
E qui ho notato un'altra cosa interessante, ovvero la consistenza con cui Deborah respingeva tutti nonostante tutto.
Come tizia risvegliatasi in una situazione imbarazzante, ma anche come Nicole che mette il lavoro prima del marito, e come Nicole che resiste alle lusinghe di Lewis nonostante l'incipit del copione, nonostante il suggerimento di Claudia, nonostante il tifo del pubblico che la spingeva verso il suo uomo dei sogni.
Solo avendo l'iniziativa, come Cora, faceva diversamente...ma lo faceva davvero? In finale Cora era così aggressiva da intimidire :P


Condivido la tua analisi.
Forse era una forma di difesa: giocava "safe". :)

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Cannoli Blues
Una delle scene più intense per me è stata quella del Martire. [...]
Alla fine stavo (io, davvero) quasi urlando in faccia a Nicole per l'esasperazione...e per evitarlo (spesso parlo con tono forte, ma non mi piace urlare) mi sono trovato con le mani in faccia (la mia) a prendere un lungo respiro, a piantare il vassoio dei dolci sul tavolo ed a mollare Nicole là sul posto, sbattendomi la porta alle spalle.


Non so se te ne sei accorto, ma ne è uscita una scena tragica, eppure dai tempi comici perfetti. Tutti noi fuori scena ci si stava ribaltando...  :lol:

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Qui più che altro mi sono ritrovato davanti ad una Julia che condivideva un mio (Alessandro) reale sentimento, cioè il desiderio di scoprire come sarebbe mollare tutto ed andare lontano, magari per mare...infatti mi sono messo a raccontare di quando ho letto Moby Dick.


Dico sempre che "metterci del proprio" nei personaggi migliora l'esperienza.
Direi che questo è un esempio da manuale: mentre parlavi di Moby Dick, tutti noi percepivamo chiaramente la tua sincerità. Eri credibile e quindi molto coinvolgente.

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Lacuna
L'ho riportata al parco della pista da jogging, ma di notte.
Siamo entrati grazie ad un mio amico (Malcom) che conosceva il custore...o era il custode...non ricordo.
Passeggiando discorriamo di questo e quello (in scena sono stati 3 passi e 2 parole, allora perchè quando li ricordo mi viene in mente una lunga camminata ed una chiacchierata fitta fitta?) fino a quando, in prossimità del laghetto del parco, riporto il discorso sul fuggire per mare...

Non posso darti il mare intero, ma posso regalarti una piccola fuga nel tuo oceano privato.

Legata a riva del lago c'era una barchetta a remi.
Mi piego, accendo una batteri nascosta sotto uno dei sedili, e la barchetta si illumina di luci...catenarie di lumini bianchi intrecciati lungo tutto il bordo di legno.
Montiamo, remiamo, parliamo...Julia è indecisa su come comportarsi...io le metto la mia giacca (vera, in scena) sulle spalle per proteggerla dal freddo...lei mi dice che sarebbe meglio tornare a riva...io vado ai remi...lei mi prende le mani: "Aspetta".
Cut.


Capite perchè le ragazze sospiravano? :lol:
Oddio, in realtà non lo so se, raccontate, trascritte, queste scene riescono trasmettere l'emozione che ci hanno dato quando le abbiamo giocate...


Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Contemplavo quella che sapevo essere la fine, ma continuavo a cercare la vittoria.
(che brutto "vittoria", pare una gara...ma ci siamo capiti no?)

Riflettevo su cosa avrei mai potuto fare, mentre il pubblico suggeriva fiori ed altri regali di circostanza.
E poi ho trovato.
(e qui, a posteriori, mi fa un pò strano pensare di conoscere abbastanza bene la Julia del gioco da poterle fare il "regalo giusto"...quando poi nella realtà non avrei la più pallida idea di che regalo fare a gran parte delle persone che "conosco" davvero...è una riflessione alienante)


Eppure nessuno degli spettatori ha avuto dubbi che il regalo per Julia fosse "quello perfetto" ;)

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Entro, la mollo, ed esco...avevo pensato.

L'ultimo monologo era mio, ed avevo tenuto il più amaro, quello in cui ad inizio giocata non mi riconoscevo e che ora, quattro ore dopo, trovavo rappresentasse bene come mi sentivo: Il vero amore non esiste. Non puoi votarti a qualcuno fino a che morte non vi separi. Ogni giorno potresti incontrare la donna a cui sei destinato.

Lei entra, mi dice qualcosa.
Io rispondo cortese ma freddo, laconico.
Sto per parlare e lasciarla quando lei mi interrompe...mi si avvicina...si inginocchia (io ero seduto alla scrivania e lavoravo al computer) e mi dice che ha lasciato il lavoro, ha preso una pausa di due mesi, ha lasciato tutto in mano a Maude (alla quale prima non lasciava fare nulla, e si arrabbiava se solo la si nominava).
Lascia tutto e vuole fuggire via con me...dove voglio io...subito...adesso...mi prega.

Io ci sono rimasto.
Sentivo ad un certo punto sia il pubblico sia Deborah che cercavano di incalzarmi...evidentemente sembravo a corto di parole...lo ero.
Avevo la testa vuota.
E mi sono trovato a pensare "perchè no?".

Di tutte le scene, questa, in quell'istante, è la cosa che mi ha colpito con maggiore forza.
Perchè no?
E le ho detto si.
Cut.


Il colpo di scena finale! Grande Deborah! :)

Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]
Contatemi per la messa in scena di Dubbio fatta da tutti ex-giocatori.


It's a promise ;)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Claudia Cangini »
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #23 il: 2008-11-08 21:46:08 »
Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]
1)Anzitutto voglio iscrivermi ufficialmente (pur essendo implicito dai toni usati finora :D) anche io tra coloro che hanno già giocato a "Dubbio" e sono ansiosi di riprovarci.Mi piacerebbe giocare sia con quelli di Sabato mattina per vedere che altra storia ne uscirebbe, perché sottoscrivo al 100% Francesca quando scrive

Citazione
[cite] lizarel:[/cite]Sì, poi mi vengono in mente altre mille mila cose che avrei potuto sfruttare meglio, ma questa è un'altra storia: la prossima!^^


sia con altre persone sconosciute e non. Posso assicurarvi che mi prodigherò per fare altre partite nel prossimo futuro specialmente durante le vacanze di Natale.


Anche io sono una strenua sostenitrice della rigiocabilità di Dubbio. Anche se sembra che ci siano tante cose predeterminate, esce fuori ogni volta una roba diversissima. Hanno proprio ragione i Jeep: "restrictions foster creativity" :cool:

Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]
leggendo il manuale credo che sia un'esperienza "facilmente" riproducibile sia perché escludo particolare fortuna o una congiunzione astrale irripetibile nella formazione casuale del gruppo di gioco essendo 2/5 totalmente "noob" di gdr live (ricordo che Deborah ha detto di non aver mai giocato di ruolo), sia perché, e questo è il motivo principale, il manuale è scritto veramente bene e questo gioco è stato progettato per funzionare, e c'è poco da dire: riesce a coinvolgere sinceramente tutti i partecipanti.


Ti dico una cosa. Nelle tante repliche che ho arbitrato mi è capitato una volta sola di avere un giocatore che è riuscito a non farsi coinvolgere fino alla fine. Era un interprete molto capace ma, secondo me, non un buon giocatore perchè caratterizzava bene i suoi personaggi ma mancava della fondamentale capacità di ascolto e reazione nei confronti dei compagni di gioco. Era tecnicamente bravo ma non coinvolgeva il pubblico, perchè non ci credeva neanche lui
Temo che fosse un Bravo Giocatore :shock:

Credo sia la dimostrazione che, per divertirsi e divertire a Dubbio, bisogna essere disposti a "mettersi in gioco", aprirsi un minimo, esporsi, rischiare, rendersi vulnerabili.
La cosa non è facile per tutti nella stessa maniera ma credo confermi un concetto espresso da Keith Jonstone, il "padre" dell'imprò: l'attore che offre sinceramente se stesso al pubblico, compie un tale gesto di apertura e disponibilità che il suo coraggio non può che venire ripagato da un moto di simpatia.

Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]
Credo che questo effetto sia necessario per la qualità di un gdr (non solo i live), e sinceramente l'ho provato con ogni gdr Narrattiva a cui ho giocato la prima volta (in particolare AiPS).


Concordo sul fatto che la capacità di sorprendere i giocatori sia una delle più auspicabili qualità di un gioco. Anche a me, come a Giuseppe, capita con i giochi che pubblichiamo e li amo tanto proprio per questo.

Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]
Sul momento me ne sono accorto poco, ma poi ragionandoci e rivedendo tutta la giocata nella mia testa mi è parso che il gioco stesso fosse una "cassa di risonanza" dei nostri sentimenti. I personaggi rappresentati sono stati costruiti con dei pezzi veri dei nostri caratteri, e credo che nella semplicità del gioco che elimina tutto il superfluo abbiamo potuto apprezzarli appieno, magari anche più che nella realtà durante la vita, quando le stuazioni sono così complesse e i caratteri così sfaccettati che non puoi concentrarti e riuscire a vedere distintamente solo una parte, magari anche piccola, dell'insieme.


Secondo me hai colto una cosa molto vera: le caratterizzazioni sono talmente sommarie che dobbiamo riempire i vuoti con le cose che conosciamo meglio: pezzi della nostra personalità.
Il fatto che poi dobbiamo FARE le scene anzichè RACCONTARLE, finisce di trascinarci inesorabilmente dentro i personaggi e la storia.

Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]
Allora se vogliamo essere sinceri fino a questo punto posso dirvi che mi sono sentito in colpa quando ho visto QUELLA Julia, ho proprio pensato:  "ma che razza di stronzo sono? Com'è possibile che io non l'abbia capita fino a questo punto, o forse addirittura ce l'abbia portata a essere così con me e cosà con lui?" Poi mi sono subito ripreso e meravigliato di ragionare in termini del mio personaggio anche quando non ero in scena ma stavo assistendo da spettatore  :shock: .


I Jeep parlano di "immersione nella storia" piuttosto che nel personaggio.
Dubbio e Spione sono la dimostrazione che questo tipo di immersione ESISTE :)

Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]
(Come avevo chiesto precedentemente) A proposito dei tempi in scena che ne pensate? Intendo dire la distribuzione del tempo sia a livello globale tra i 4 giocatori che per ogni giocatore tra i suoi 2 personaggi?


A me pare che il gioco, sia fatto in modo da permettere a tutti di avere pari spazio in scena.

Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]
Ma in generale secondo voi è più difficile il ruolo di Tom o Peter? allo stesso modo è più difficile il ruolo di Julia o Nicole?
Le precedenti questioni sono legate alla distribuzione dei ruoli. Come?


Non so spiegare bene i criteri con cui faccio il cast. A grandissime linee potrei dirti che cerco di mettere chi mi pare abbia più capacità "reattive", di interpretazione di aspetti sensibili e vulnerabili dei personaggi a fare Tom e Julia, mentre chi ha più capacità "propositive", di inventarsi spunti e situazioni su Peter e Nicole (che dovranno farmi le tentazioni!).

A queste considerazioni se ne intrecciano anche altre, per esempio il fatto che ci siano coppie tra i giocatori che cerco di non mettere "in coppia" nel gioco e invece sfrutto se possibile per dare vita a una scena "candele accese" più sexy... Insomma, la faccenda è abbastanza articolata e inspiegabile, in realtà...

Mi piacerebbe confrontarmi con altri registi di Dubbio su questi argomenti, quindi... datevi da fare! :P
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Claudia Cangini »
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Radagast

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[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #24 il: 2008-11-11 00:20:05 »
Per quanto riguarda la questione abbraccio sì / abbraccio no, il mio suggerimento è di discutere all'inizio col singolo giocatore fino a che livello di intimità è disposto ad accettare (fa parte delle tante cose che andrebbero discusse all'inizio col singolo giocatore in qualunque live, avendo tempo e/o numerosi registi), e poi negli esercizi fargli provare direttamente il livello di intimità massimo che è disposto ad accettare, così il quasi inevitabile imbarazzo del primo contatto avviene negli esercizi e non nel gioco (come già suggeriva giustamente qualcuno).

Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]I Jeep parlano di "immersione nella storia" piuttosto che nel personaggio.

Per una disamina dei vari tipi di immersione suggerisco il breve articolo di J. Tuomas Harviainen "The multi-tier game immersion theory" (http://www.laivforum.dk/kp03_book/thats_larp/multi-tier_immersion.pdf), che è un po' datato (2003) e con cui sono in disaccordo su diverse cose, ma che comunque rimane un ottimo spunto di partenza per una discussione sull'argomento.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #25 il: 2008-11-11 01:46:11 »
[EDIT] ho modificato il messaggio originale con alcune osservazioni che ieri sera non mi erano venute in mente. Le segnalo con [size=24]*[/size]

Domenica sera ho finito di leggere il manulae di gioco. Scaturiti dalla lettura eccovi alcuni dubbi, ^_^ , e alcune considerazioni più precise su quanto sollevato da me precedentemente. Iniziamo da quest'ultime:

1)Condivido l'opinione di Claudia circa l'equipartizione del tempo in scena rispetto ai 4 giocatori nel complesso della partita, sottolinenando che, da manuale, i giocatori che interpretano Peter e Nicole interpretano anche tutti i comprimari rispettivamente maschili e femminili (questo dettaglio mi era sfuggito alla partita a Lucca, forse perché abbiamo previsto fin dal principio solo 2 tentazioni. A proposito perché ci siamo fermati completamente a 2 tentazioni? Ho capito che il manuale consiglia di limitarne il numero ma perché ci siamo fermati a 2? Non ricordo esattamente la discussione iniziale, o meglio mi sembra che non avevamo preso una decisione esplicita. Piuttosto, siccome facevamo fatica a ingranare la discussione, dopo aver deciso le 2 tentazioni principali ci siamo "arenati" e abbiamo scelto implicitamente, per assenza di proposte alternative, di limitarci a solo 2. È andata così giusto? :D scusate è più forte di me: non riesco a trattenermi dal verificare le1000 piccole cose che sono occorse :D)

2)
Citazione
[cite] Claudia Cangini:[/cite]
A grandissime linee potrei dirti che cerco di mettere chi mi pare abbia più capacità "reattive", di interpretazione di aspetti sensibili e vulnerabili dei personaggi a fare Tom e Julia, mentre chi ha più capacità "propositive", di inventarsi spunti e situazioni su Peter e Nicole (che dovranno farmi le tentazioni!).

A queste considerazioni se ne intrecciano anche altre, per esempio il fatto che ci siano coppie tra i giocatori che cerco di non mettere "in coppia" nel gioco e invece sfrutto se possibile per dare vita a una scena "candele accese" più sexy...


Chiaro. Si vede che sei la traduttrice del manule, :D . Infatti se alle precedenti aggiungiamo la considerazione che
Citazione
[cite] dal manuale di gioco pag, 27:[/cite]...Potreste volere assegnare i personaggi in modo che i giocatori che sembrano in grado di cavarsela con i monologhi finiscano con l'interpretare Peter e Nicole...

Abbiamo una super-sitesi dei criteri del casting di pag.27 e la conclusione della nota all'edizione italiana di pag. 40 circa la scena "Candele Accese".

3)  Riguardo la provocazione che ho lanciato sono d'accordo con Francesca quasi del tutto, cioè finché consideriamo i giocatori come interpreti di Tom e Julia o di Peter e Nicole: 2 coppie già formate nella premessa del gioco. Invece, forse un po' più ostico è avere il meta-ruolo di secondo protagonista maschile o femminile: cioè interpretare Peter o Nicole, i comprimari maschili o femminili, e le tentazioni. Allora in questo senso occorre più creatività e fantasia per "flirtare" e fare "avanches", che per risultare divertenti devono essere credibili, e quindi, necessariamente, occorre avere "materia prima" cui ispirarsi. Cosa ne pensate?

Infine alcuni dubbi su "Dubbio", o meglio sulla nostra partita alla luce della lettura del manuale:

i) Durante la partita abbiamo giocato con la regola che "Tutto ciò che si dice in scena è vero". Non sono riuscito a ritrovarla sul manuale. Era un'aggiunta apposita o ho gli occhi foderati di prosciutto? (Peraltro, se era un'aggiunta, l'ho trovata veramente appropriata, perché mi ha responsabilizzato tantissimo a giocare sia nei comportamenti che nelle battute. Celeberrimo è il matrimonio più veloce della storia, o lo stupore al ristorante quando ho detto candidamente che avevo un'altra e in virtù della precedente non mi sarei potuto rimangiare la parola :P. Gli altri giocatori che ne pensano? Analoghe chicche sulla partita giocata, note o meno note o sconosciute, da segnalare a riguardo :D ?)  [size=24]*[/size] Tra l'altro sul manuale ho trovato scrito praticamente l'opposto:
    a pag. 27 3° paragrafo: "Nelle scene di casting, i giocatori non devono rivelare chi sta giocando chi. Se questo accadesse, semplicemente fate ripartire la scena"
    a pag.31,  4°paragrafo: "Il monologo di ALLA PORTA [...] Se riesce male [...] facendo rifare il monologo, se la cosa è proponibile senza che il giocatore perda la faccia. Un modo per farlo è annunciare "la replica della sera dopo", e continuare così fino a quando il giocatore azzecca il monologo."
    a pag. 42.  2° paragrafo: "Le scene dello spettacolo teatrale si possono anche ripetere più volte di seguito per trasmettere il fatto che lo spettacolo viene recitato ogni sera.[...]Se le scene ripetute debbano essere identiche o no, lo lasciamo alla vostra discrezione (ma suggeriamo di no).
Si conciliano le due cose, o è un falso conflitto di regole o effettivamente abbiamo giocato un "drift"? [size=24]*[/size]
ii) Durante la partita mi era parso che anche per le scene aggiuntive valesse la regola n.6 : "Solo personaggi e luoghi presi dall'elenco". Invece a pag.26 del manuale è esplicitamente escritto riguardo alla regola citata che "Le scene aggiuntive non sono sottoposte a questa regola", inoltre nell'ultimo paragrafo di pag.23 si chiarisce che "Le scene aggiuntive possono svolgersi ovunque, purché il luogo sia già sstato presentato in una scena precedente". Mi sembra cristallino, avevo capito male durante la demo o avevamo fatto un drift?

P.S. Ora che ho letto il manuale Voglio giocareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :D :!:
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Giuseppe »

[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #26 il: 2008-11-26 22:06:27 »
Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]
Domenica sera ho finito di leggere il manulae di gioco. Scaturiti dalla lettura eccovi alcuni dubbi, ^_^ , e alcune considerazioni più precise su quanto sollevato da me precedentemente. Iniziamo da quest'ultime:

1)Condivido l'opinione di Claudia circa l'equipartizione del tempo in scena rispetto ai 4 giocatori nel complesso della partita, sottolinenando che, da manuale, i giocatori che interpretano Peter e Nicole interpretano anche tutti i comprimari rispettivamente maschili e femminili (questo dettaglio mi era sfuggito alla partita a Lucca, forse perché abbiamo previsto fin dal principio solo 2 tentazioni. A proposito perché ci siamo fermati completamente a 2 tentazioni?


Credo di avervi menzionato il consiglio del manuale e che voi lo abbiate seguito alla lettera. Mi pare sia andata così, ma sinceramente non ho avuto la sensazione che mancasse nulla.

Citazione

3)  Riguardo la provocazione che ho lanciato sono d'accordo con Francesca quasi del tutto, cioè finché consideriamo i giocatori come interpreti di Tom e Julia o di Peter e Nicole: 2 coppie già formate nella premessa del gioco. Invece, forse un po' più ostico è avere il meta-ruolo di secondo protagonista maschile o femminile: cioè interpretare Peter o Nicole, i comprimari maschili o femminili, e le tentazioni. Allora in questo senso occorre più creatività e fantasia per "flirtare" e fare "avanches", che per risultare divertenti devono essere credibili, e quindi, necessariamente, occorre avere "materia prima" cui ispirarsi. Cosa ne pensate?


Che forse hai ragione e una migliore conoscenza dell'animo umano permette di interpretare con più efficacia personaggi che possano risultare più seducenti. In effetti aiuta a giocare personaggi di qualsiasi tipo...

Citazione

Infine alcuni dubbi su "Dubbio", o meglio sulla nostra partita alla luce della lettura del manuale:

i) Durante la partita abbiamo giocato con la regola che "Tutto ciò che si dice in scena è vero". Non sono riuscito a ritrovarla sul manuale. Era un'aggiunta apposita o ho gli occhi foderati di prosciutto?


E' un concetto che credevo di avere espresso a pagina 6 nelle note sull'accettare gli input dei compagni. Dici che non è abbastanza chiaro...?

In effetti è un'aggiunta tutta italiana (come l'intero capitolo sulle Tecniche), probabilmente perchè per un giocatore nordico è una cosa talmente scontata che non c'è bisogno di dirla...

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(Peraltro, se era un'aggiunta, l'ho trovata veramente appropriata, perché mi ha responsabilizzato tantissimo a giocare sia nei comportamenti che nelle battute.


E' giusto che sia così: non c'è un master che vaglia i tuoi contributi e decide se accettarli o meno. Come dice il manuale "in Dubbio i giocatori sono responsabili della storia".

Citazione

 Tra l'altro sul manuale ho trovato scrito praticamente l'opposto:
    a pag. 27 3° paragrafo: "Nelle scene di casting, i giocatori non devono rivelare chi sta giocando chi. Se questo accadesse, semplicemente fate ripartire la scena"
    a pag.31,  4°paragrafo: "Il monologo di ALLA PORTA [...] Se riesce male [...] facendo rifare il monologo, se la cosa è proponibile senza che il giocatore perda la faccia. Un modo per farlo è annunciare "la replica della sera dopo", e continuare così fino a quando il giocatore azzecca il monologo."
    a pag. 42.  2° paragrafo: "Le scene dello spettacolo teatrale si possono anche ripetere più volte di seguito per trasmettere il fatto che lo spettacolo viene recitato ogni sera.[...]Se le scene ripetute debbano essere identiche o no, lo lasciamo alla vostra discrezione (ma suggeriamo di no).
Si conciliano le due cose, o è un falso conflitto di regole o effettivamente abbiamo giocato un "drift"? [size=24]*[/size]


Non ho capito bene dove sarebbe la contraddizione... :oops:

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ii) Durante la partita mi era parso che anche per le scene aggiuntive valesse la regola n.6 : "Solo personaggi e luoghi presi dall'elenco". Invece a pag.26 del manuale è esplicitamente escritto riguardo alla regola citata che "Le scene aggiuntive non sono sottoposte a questa regola", inoltre nell'ultimo paragrafo di pag.23 si chiarisce che "Le scene aggiuntive possono svolgersi ovunque, purché il luogo sia già sstato presentato in una scena precedente". Mi sembra cristallino, avevo capito male durante la demo o avevamo fatto un drift?


Nei miei ricordi abbiamo giocato le scene aggiuntive in luoghi già apparsi in precedenza. Mi ricordo male? Cosa avremmo giocato altrove?

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P.S. Ora che ho letto il manuale Voglio giocareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :D :!:


Ottimo! Aspetto con ansia di scambiare con te qualche dopo che lo avrai diretto  :P
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Claudia Cangini »
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Mauro

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[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #27 il: 2008-11-26 23:37:12 »
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[cite] Claudia Cangini:[/cite]
Citazione
ii) Durante la partita mi era parso che anche per le scene aggiuntive valesse la regola n.6 : "Solo personaggi e luoghi presi dall'elenco". Invece a pag.26 del manuale è esplicitamente escritto riguardo alla regola citata che "Le scene aggiuntive non sono sottoposte a questa regola", inoltre nell'ultimo paragrafo di pag.23 si chiarisce che "Le scene aggiuntive possono svolgersi ovunque, purché il luogo sia già sstato presentato in una scena precedente". Mi sembra cristallino, avevo capito male durante la demo o avevamo fatto un drift?


Nei miei ricordi abbiamo giocato le scene aggiuntive in luoghi già apparsi in precedenza. Mi ricordo male? Cosa avremmo giocato altrove?

Su questo  ho un dubbio: la regola citata dice che personaggi e luoghi vanno presi dall'elenco, ma che le Scene Aggiuntive non sono sottoposte a essa; però devono comunque essere ambientate in luoghi già apparsi in precedenza, che, per quella regola, non possono che essere quelli elencati. A conti fatti significa che i luoghi vanno presi dall'elenco, ma la Scena puà avere anche personaggi al di fuori di esso?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #28 il: 2008-11-26 23:41:43 »
Citazione
[cite] Mauro:[/cite]
Su questo  ho un dubbio: la regola citata dice che personaggi e luoghi vanno presi dall'elenco, ma che le Scene Aggiuntive non sono sottoposte a essa; però devono comunque essere ambientate in luoghi già apparsi in precedenza, che, per quella regola, non possono che essere quelli elencati. A conti fatti significa che i luoghi vanno presi dall'elenco, ma la Scena puà avere anche personaggi al di fuori di esso?


Su questo mi sembra chiarificatrice la spiegazione della Regola numero 6 a pagina 26...
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Claudia Cangini »
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

Mauro

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[Dubbio] Actual Play Sabato 01 novembre Lucca08
« Risposta #29 il: 2008-11-27 01:01:37 »
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[cite] Claudia Cangini:[/cite]Su questo mi sembra chiarificatrice la spiegazione della Regola numero 6 a pagina 26

La spiegazione sí, ma visto che la regola comprendeva "luoghi" ho preferito chiedere, per essere sicuro quando (se) lo dirigerò :D
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

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