[EDIT] con maggior lucidità stamani ho ripulito dal testo un po' di "faccine" per migliorarne la leggibilità, un vizio ereditato da altri forum (ne rimangono ancora troppe, ma forse sono anche indice di quanti sentimenti volessi descrivere nel testo ?!?)
[EDIT2] Grazie a Raikoh ho corretto il nome della seconda giocatrice.
Come da oggetto vi riporto il resoconto della dimostrazione del gdr live “Dubbio” giocata sabato mattina in occasione della fiera Lucca Comics&Games 2008. Premesso che:
1) Non dispongo della “plancia di gioco”, ovvero della successione esatta delle scene previste in fase di sceneggiatura e attuate poi durante il gioco stesso, ed io quanto a memoria non sono certo Pico della Mirandola.
2) Non ho ancora letto niente del manuale pur avendo comprato il gioco alla fiera, (sottotesto: potrei scrivere inesattezze su regole e meccaniche).
3) Non avendo mai giocato ad un gdr live e sicuramente non possiedo dei metri di valutazione ancorati ad altre esperienze analoghe, tanto più che la prima volta non si scorda mai

(… quindi i toni forse saranno un po’ troppo entusiastici ?!? )
Quanto segue sono poco più che mie impressioni, idee e commenti sparsi invece di una cronaca puntuale della partita giocata o un’analisi “obbiettiva” del gioco stesso.
Ok bando agli indugi e partiamo:
Inizialmente ho avuto non poche difficoltà a capire il gioco, proprio a livello di contenuto: non riuscivo a capire che il gioco fosse una storia di due persone fittizie, interpretate da due giocatori veri, Tom e Julia che nel loro mondo sono attori che interpretano una commedia i cui protagonisti sono Peter e Nicole, interpretati da altri due giocatori. Sembra uno scioglilingua, ma si! c’è un livello di fiction nella fiction. Superato questo scoglio non mi è stato difficile accettare l’idea che si sarebbero interpretati anche altri personaggi comprimari e nella “vita reale” (primo livello di fiction: quello in cui esistono Tom e Julia) e nella “commedia” (il secondo livello di fiction: quello di Peter e Nicole).
Tom e Julia sono una coppia di cui non sappiamo niente e i loro caratteri non sono proprio presentati, tocca ai giocatori dargli vita.
Di Peter e Nicole sappiamo che sono una coppia in crisi, uno è un agente di borsa di 30 anni, Nicole una fashion designer di successo di 29 anni. Per loro sono abbozzati alcuni monologhi essenziali che reciteranno durante le 11 scene della commedia, ma per il resto anche loro vanno caratterizzati dai giocatori in maniera pressoché totale.
Oltre questi sono stati interpretati 4 personaggi comprimari: Maude 23 anni assistente di Nicole, Lewis 40 anni passato insegnante di Nicole, come personaggi previsti dalla commedia e 2 che sono stati scelti dal gruppo di gioco durante la discussione iniziale: Cora 38 anni Talent Scout e Max 42 anni l’uomo del jogging come comprimari nella vita reale.
Nella discussione iniziale abbiamo anche stabilito una serie di set da usare per le scene di vita reale, credo praticamente tutti quelli previsti tranne un paio, posso ricordare con particolare interesse il ristorante, la pista da jogging con relativo minibar, e l’indimenticabile casa dei genitori di Tom a Parigi

… Come ultima cosa di questa breve sintesi dei contenuti del gioco discussi preliminarmente posso dire che la commedia ha una sua struttura abbastanza chiara ovvero le 11 scene (abbozzate solo essenzialmente di dettagli, idee e setting proprio) che si suddividono in 4 atti: Introduzione, Tentazione, Azione e Conseguenze.
Di contro le regole presentate sono alquanto semplici e sono solo sette (che sinceramente non ricordo neanche tutte

, a riprova della mia memoria di ferro) comunque la principale (almeno per quel che mi riguarda come si capirà in seguito) è “Ciò che accade a Parigi resta a Parigi”, poi mi ricordo che solo uno fra Tom e Julia può tradire, che tutto ciò che si dice in scena è vero, e che il gioco tratta di relazioni eterosessuali.
Il cast è stato fatto dalla magistrale Claudia (grazie ancora) che a mio parere ha saputo capire solamente in due brevissime scene di casting una quantità notevole di informazioni sui nostri caratteri e propensioni, complimenti davvero!
Da un dialogo di un paio di minuti durante una colazione di una coppia sposata da molti anni, interpretata da me e Francesca (aka Lirazel), che realizzano di non conoscersi bene come pensavano (quando Francesca ha iniziato a parlare della foresta amazzonica che viene tagliata come esemplificazione della nostra conoscenza superficiale l’un dell’altro, a me veniva da ridere clamorosamente perché mi vedevo troppo nel personaggio del comico di Zelig Stefano Belli “Ma te?!? … “

, non l’ho detto sul momento per non rovinare l’atmosfera che si doveva creare per giocare seriamente, cmq confesso che all’inizio stavo piuttosto in crisi e mi sentivo un po’ “scemo” anche per questo motivo) ha saputo capire che stavo un po’ in difficoltà e quindi che il personaggio più adatto al sottoscritto era Tom, in effetti più “reattivo” che “propositivo” . Invece l’altra scena, quella dei due che si svegliano nello stesso letto senza conoscersi dopo una festa da sballo, è stata troppo comica, ma veramente una cifra tra Alessandro (aka Hasimir) e Deborah, mi stavo piegando in 2 dalle risate (penso che abbiano entrambi un futuro da cabarettisti), [n.d.Giuseppe: Hasimir ma voglio venire anch’io alla prossima festa di Marcus e svegliarmi con una sciarpa che è una cravatta legata sulla fronte

] mentre Claudia ha capito che erano perfetti per i ruoli più “aggressivi” di tentatori e li ha indicati come Peter e Nicole.
Riassumendo:
Io--> Tom e Lewis (tentazione di Nicole)
Lirazel --> Julia e Maude (tentazione di Peter)
Hasimir --> Peter e Max (tentazione di Julia)
Deborah --> Nicole e Cora (tentazione di Tom)
Come ho detto all’inizio non farò una cronaca precisa di tutta la partita quindi ora cercherò di spiegarvi come ho costruito il mio personaggio durante il gioco, poi vi dirò cosa mi è piaciuto e cosa non mi è piaciuto, mettendo le scene effettivamente giocate qua e là durante il testo come se fossero aneddoti; In realtà ne sarebbero il cuore pulsante ma il gioco pur essendo sostanzialmente semplice (ripeto solo 7 regole) ha prodotto una trama e una successione di scene troppo complessa da ricostruire senza la plancia.
Riparto da dove ero rimasto: la crisi della prima scena in cui mi sono sentito scemo in quanto preso in giro da me stesso essendomi identificato con il personaggio oggetto di una gag comica. [n.d. Giuseppe: se ne parlo così a cuor leggero è perché la partita è veramente riuscita, e alla fine ho capito il vero senso del gioco altrimenti sarebbe stato un “casino” anche solo dire questa cosa. Per chiarimenti riguardo al “terrore” suscitato dal gioco si legga
questo thread anche se esso può essere compreso compiutamente solo dopo una partita allo stesso]
Da questa impasse ne sono uscito grazie alle prime scene che sono veramente studiate ad hoc per risolvere questo genere di problemi, infatti, a parte la prima scena di vita reale con solo Tom e Julia (che è stata animata dalla telefonata del regista Vim …qualcosa… (anzi John Carpenter

) come abilmente inventata da Claudia) , la seconda e terza scena di vita reale hanno impiegato tutti e quattro i giocatori (con diversi personaggi, gli unici due costanti erano Tom e Julia, ripeto perdonate le inesattezze o l’estrema sintesi ma è stata una storia abbastanza elaborata e complessa) e questo mi ha permesso di non sentirmi la luce dei riflettori puntata addosso e gradualmente mi sono sciolto (per dirla tutta il colpo di grazia ad eventuali remore orgogliose che impedissero tutto il mio impegno l’hanno data le due ragazze alla scena della festa quando praticamente si sono contese il sottoscritto: eh si! Lì ho avuto un’impennata improvvisa di autostima

). Poi ha aiutato anche il fatto di inframmezzare l’interpretazione di Tom con quella di Lewis che essendo un sogno potevo permettermi di colorare con tinte più ideali e meno personali, (inventare un sogno è sempre più facile che inventare un ragazzo vero) forse proprio perché pensavo che non importasse che fossi veramente credibile (infatti, penso che alla fine non lo sia stato più di tanto in questa veste, spero di non aver danneggiato troppo il gioco in questo ruolo,

aveva ragione Claudia a riprendermi su questo punto, come direbbe Bisio sagace! D’altronde non mi vedo come l’uomo ideale per qualcuno, almeno per ora

) [n.d.Giuseppe: una curiosità non so perché ma per assonanza m’immaginavo Lewis Hamilton ogni volta che pensavo a Lewis, forse perché essendo un pilota di F1 aveva proprio i connotati dell’uomo ideale nella mia immaginazione

, ancor prima che vincesse il mondiale] A questo punto quando ho dovuto riprendere le vesti di Tom mi sono sentito pronto e concentrato sul ruolo e da lì in poi è venuto tutto piuttosto naturale e spontaneo, alla fine ho dovuto metterci parecchio del mio proprio perché di Tom non si diceva nulla. Scene topiche sono state al ristorante con Julia quando stava per mangiare la foglia (:? è incredibile come solo pensando di tradire una persona che immaginavo essere la mia ragazza io mi sia sentito abbastanza in colpa, assurdo

) anzi il vestitino di Nicole (eh si a qualcosa di concreto pensavo…) e sono riuscito a cavarmela brillantemente facendo prendere un infarto a tutti: <
>
panico diffuso e generalizzato su un mio breve e voluto momento di silenzio, Claudia mi guarda come se avessi fatto un danno irreparabile (era veramente terrorizzata) e poi <>
. Oppure la scena a Parigi quando io ero convinto che non avrei tradito Julia, ma poi Cora è stata così insistente e diretta e spudorata (ricordate il mio outside sul tutto pieno a Parigi?!?
) che alla fine ho ceduto (anche se dopo qualche scena vedendo Julia ci sono stato male, ripeto a-s-s-u-r-d-o!!!)
Cosa mi è piaciuto del gioco (in ordine sparso senza alcuna priorità, continuiamo con questo post “stream-of-consciousness”):
Arredare si! Usare gli elementi scenici: Tavolo e sedie, ruotarli, spostarli, aprire la porta usare oggetti come se fossero altri oggetti, mi trasmetteva la dinamicità della scena, era viva, e mi sentivo veramente creativo (quasi più che durante i dialoghi :shock: ).
Il contatto fisico tra le persone: gli sguardi che si incrociano, le mani nelle mani, gli abbracci (si su questo punto andavo veramente in crisi, non sono un tipo molto espansivo in questo senso e anche un abbraccio lo considero abbastanza intimo e importante :oops: ) nulla di particolare certo, nessun significato implicito tranne quello voluto esprimere nella scena, nulla che non si faccia comunemente tra amici, o no? 
La semplicità del gioco: durante il gioco questa semplicità di regole mi faceva divertire spontaneamente come un bambino, ed a posteriori riflettendoci sulle regole e meccaniche ti rendi conto che pur essendo veramente semplici producono una trama estremamente complessa
.
La valenza conoscitiva su se stessi: ragionando su questa partita ho imparato alcune cose su di me che non avevo mai notato.
La regia di Claudia
Il pubblico quando sono riuscito a entrare nei meccanismi del gioco.
Cosa non mi è piaciuto:
Il pubblico prima che entrassi nei meccanismi del gioco, ripeto non sono mai stato un tipo da luci della ribalta.
Il cellulare mio e di Hasimir che hanno squillato troppe volte
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere fino a qui e soprattutto chi ha avuto la cortesia di giocare con il sottoscritto, grazie davvero.