Salve!
Non ero presente alla partita di Khana e Ezio, quindi su quello che è successo VERAMENTE lì non so nulla. D'altronde, come ha detto Ezio, non è il topic del thread: l'ha solo usato come esempio. Se l'esempio è sbagliato, lo si dice, ma poi si prosegue nel topic originario (al massimo si splitta per le discussioni collegate).
Quindi, mentre parlo dell'argomento del topic, usando magari gli esempi citati da Ezio, li userò solo come tali: come esempi, non come accuse a qualcuno. Può darsi benissimo che nessuno li abbia davvero giocati così. Questo non ne sminuisce il valore come esempi.
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In generale, comunque, (prescindendo dal caso specifico) questo forum non solo accetta, ma INCORAGGIA l'uso di esempi presi da partite reali, e INCORAGGIA l'uso di questi esempi non solo per raccontare come tutto è andato benissimo, ma anche e soprattutto per evidenziare problemi di gioco. Ora, è impossibile farlo senza fare affermazioni sul gioco degli altri. E visto che non abbiamo tutti la stessa testa, è molto facile che le persone non si riconoscano a pieno nella descrizione. Ma questo non è un problema: questa è una cosa utilissima: serve alle persone "narrate" per capire come le loro giocate possano apparire agli altri, e ai giocatori "che narrano" per far vedere come possano equivocare le giocate degli altri. Ora, è ovvio che ci sono dei limiti (se qualcuno racconta cose davvero mai avvenute al tavolo, o è in malafede, per esempio), ma se non si arriva a questi livelli (e qui non mi pare, almeno a me osservatore esterno, che si siano superati), non si tratta di "attaccare" qualcuno: si tratta di uno dei PUNTI BASE della cultura di gioco su cui questo forum e' costruito: SI DEVE ANALIZZARE IL GIOCO REALE, LE PARTITE, PER GIOCARE MEGLIO LA VOLTA DOPO.
Per quanto, umanamente, possa dispiacere il vedere raccontati i propri errori in un forum (specie se magari in realtà non si sono mai commessi), questo in questo forum è una considerazione secondaria (e questa è una delle cose che lo differenzia di più da altri forum dedicati ai gdr, dove è primaria, e dove quindi non si può criticare nessuno, non si può dire a nessuno "hai sbagliato a giocare così", e quindi sono tutti Bravi Master che non hanno bisogno di imparare niente). Nel blog di Vincent Baker una volta
questa scritta era stiky in cima al blog:
The purpose of this blog is to judge people's fun. We begin by judging our own fun, but in doing so we will and always will judge others' fun too.
I hold standards of quality to be independent of individual tastes. Accordingly, everyone who participates here must do so with the understanding that the fun that suits their individual tastes might be called crappy, broken, lame, sucky, wimpy, stupid, or even pathological. You may feel free to defend your favorite fun if you're so moved, but you should do so in terms of its objective quality, without falling back upon "everyone likes what they like," "all tastes are equal," or "judging my fun makes you an elitist."
I expect each of you to have the self-understanding and emotional maturity to make your own decisions about your participation here, given this. My experience so far has overwhelmingly borne this out, and I expect this post to make the process only easier for us all.Per lo stesso motivo, ovviamente, le altri voci presenti che abbiano avuto una visione diversa della partita, non solo possono ma devono farlo presente, per contribuire a questo processo.
Ma cosa fare quando, come in questo caso, la discussione su cosa è avvenuto veramente rischia di mandare il thread off-topic invece di approfondirlo? Non esiste una ricetta generale, di solito per me la cosa migliore è "mettere a verbale" le rispettive visioni di cosa è avvenuto, e usarle come "carburante" per il topic quando servono, senza considerarle automaticamente "vere". Se invece la questione merita un approfondimento a sé stante, che vada al di là del semplice "ho ragione io", "hai torto tu" (per cui è meglio l'email o un whisper-thread), si apre un thread a parte.
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Questione termini: Ezio, sì, hai sbagliato termine. Un kicker è preparato dal giocatore PRIMA di giocare, e all'atto pratico, nei giochi che lo prevedono poi è il GM che si adatta costruendo la storia attorno al kicker (mentre in questo caso è stato aggiunto dopo, durante la partita, e attorno alla tua avventura, non viceversa)
Non è nemmeno un plot hook: per esserlo, avresti dovuto scriverlo tu, non Davide.
Cos'è? Dalla tua descrizione (e con tutte le premesse viste prima sul fatto che non ero presente e quindi la uso solo come esempio teorico), è una ret-con: il giocatore ha creato "pezzi" del suo passato, e del passato del mondo, per "adattare" retroattivamente il suo personaggio all'avventura, dargli uno scopo per essere lì e un obiettivo.
Si poteva fare? Distinguiamo i due piani, "è lecito per il regolamento" e "è una buona pratica (Best Practice) in questo gioco"
- Riguardo al rispetto del regolamento: no, non era completamene lecito. Alcune cose sì: la conoscenza passata del personaggio è in mano al giocatore. Ma la backstory del mondo NO!
Quindi, il giocatore in Trollbabe può dire benissimo "nei miei viaggi ho sentito parlare di questa gemma", ma a quel punto si ferma, guarda il GM, e aspetta che IL GM gli dica cosa si dice in giro della gemma. Non si inventa lui la storia passata del mondo. (notare comunque che, da regolamento, ogni informazione data alla trollbabe deve essere da un preciso punti di vista: MAI devono essere informazioni "dal punto di vista di Dio": quindi il GM dovrebbe dire alla trollbabe una VERSIONE della storia della gemma...)
Esiste una "scappatoia"? Sì, il giocatore può dire "la trollbabe si confonde e crede di sapere questa cosa della gemma, mentre in realtà si ricorda di una gemma diversa". Ma posso già anticipare che questa è una PESSIMA idea in trollbabe..
Anche il dire alla trollbabe di un altro giocatore che "vi eravate date appuntamento lì e che lei era in ritardo" è scorretto. Trollbabe non è il Gusto del Delitto,non esiste il "dì di sì". L'altro giocatore può benissimo rispondere "cosa stai dicendo? Non c'era nessun appuntamento", ma in ogni caso è stato messo in una situazione spiacevole: qualcuno gli ha "giocato" la trollbabe al suo posto.
E anche nel caso in cui i due giocatori siano d'accordo su questo, vale la regola precedente: magari sono d'accordo di trovarsi lì, ma non possono dire nulla su cosa c'è lì, sulla pietra, sul suo passato, o su qualsiasi altra cosa del mondo di gioco.
- Riguardo al "è una buona pratica (Best Practice) in questo gioco"... ha semplicemente ragione Ezio nel primo post di questo thread. Sottoscrivo il suo post parola per parole (vabbé, proprio parola per parola no... escludiamo l'infelice uso del termine "kicker"... ;-)
Quando ho giocato a trollbabe, ho visto che grosso modo i giocatori si dividono in 2 categorie: quelli che non appena gli dico che il gioco non dice nulla del loro passato, si precipitano a "colmare questo buco" e tutte le loro avventure vertono su quello, sul sanare questa mancanza di informazioni inaccettabile sul personaggio... e quelli che se ne fregano.
Ora, i fattori che possono rendere più divertente o meno un avventura sono tanti, e quindi non posso dire che le avventure delle prime sono state sempre meno belle di quelle delle seconde. Ma la differenza si vede, si nota in gioco. Poi è ovvio che anche COME viene giocata questa cosa fa molta differenza (in alcuni casi semplicemente la trollbabe non sapeva nulla del suo passato ed era in cerca di indizi, e quindi in pratica continuava a vagare da avventura in avventura, e quindi c'era poca differenza, in altri la trollbabe cercava sempre informazioni e "inquinava" sempre le avventure nella maniera descritta da Ezio). Ma era sempre un qualcosa che distraeva l'attenzione dal !"qui e adesso".
Tu ti stai sforzando come GM di creare una situazione carica di tensione e dramma, in cui la trollbabe arriva da "esterna" e quindi libera da ogni vincolo... e il giocatore ti dice "non mi hai dato vincoli? Accidenti, me ne do' subito uno io, in ogni caso dovrò stare dalla parte di questi perchè gli altri sono un clan rivale con cui ho una faida da anni", e "non mi importa molto di queste distrazioni, io sto facendo un avventura per conto mio per ritrovare le mie radici".
Ci sono decisamente due priorità e visioni estetiche diverse qui in gioco...
Distrugge il gioco? Se rispetti le regole, no (e quindi... GIU' LE MANI DALLA BACKSTORY! E' ROBA DEL GM!) . Il gioco funziona lo stesso. Ma non funziona "bene" come potrebbe. Il mio consiglio ai giocatori è "fregatevene: siate larger-than-life, e imprevedibili! Siete una forza della natura, o siete un orfanella in cerca dei suoi genitori?"
Ed è anche quello di Ron: oltre all'"hell, I don't care" scritto nel manuale riguardo al passato delle trollbabe, ecco
cosa scrive riguardo alla spiegazione "in fiction" del concetto di scala applicato agli incantesimi:
6. Regarding the in-fiction meaning of increasing Scale, I am reluctant to say "either in-fiction improvement or revealed prior ability." That's true, but it's not the answer, and I am wary that saying that as the answer will ultimately be misleading.
The real answer is that you don't have to explain it. In the kind of comics and stories that inspire Trollbabe, such explanations are rare or absent. If you want to say that she learns better magic, you can; and if you want to say that she's known how to do this all along, you can. But the real answer is that if you don't want to, you don't have to say (or know!) a damned thing about it. And furthermore, any of these three options can be utilized at any time for one's character.
I recommend cultivating this mind-set in order to develop the fullest aesthetic appreciation of the game's rules and effects.[crosspost con l'ultimo intervento di Korin]