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Volantino/questionario per formare gruppi di gioco giusti

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adam:
Il giorno che inizia lucca io mi ritrovo a casa mia a postare questa robaccia. E dato che ci andrò solo sabato e domenica, mi perdo pure le discussioni di domani all'una e mezza. Come un demente ho prenotato l'albergo prima di informarmi sul programma...

Comunque, mi presento. Sono uno dei soliti lurker che posta solo dopo molto tempo che si è registrato. Dire che vengo da gdritalia non è propriamente esatto, dato che comunque lo frequento relativamente da poco—e negli ultimi mesi zero, purtroppo. Ho partecipato al contest con S di Sorro che per qualche oscuro motivo è arrivato in finale, ma non ho nemmeno fatto la presentazione del gioco causa un sacco di roba nella vita di un uomo che viene fuori nei momenti più sbagliati. Beh, finita la roba, uno ricomincia a giocare, quindi eccomi qui. Ci sono arrivati per percorsi tortuosi... leggere il blog di thekeeper è stato sicuramente il passo fondamentale.

Premetto che non sono uno di voi fanatici e sporchi hippie indipendenti, MA PERO' ho cominciato a giocare veramente solo con i giochi di cui si parla principalmente qui. O meglio, ho sempre giocato in questa maniera, e ho sempre trovato fastidioso il fatto che dovessi giocarci con parp... D&D et similia. Le teorie forgite mi affascinano al punto che ci ho passato più di una nottata, leggendole, a bocca aperta per lo stupore che mi provoca l'esistenza di esseri umani reputabili saggi. Inoltre, sappiate che sono un appassionato sia di dungeon crawling che di dogs in the vineyard & co. Ovviamente, dungeon crawling non parp... senza regola 0 e tutto il resto.

Ora, dopo avervi annoiato per bene, ecco il succo del post. In realtà, non è un gran post, ma dato che succhio come una sanguisuga e non ho mai dato nulla a 'sto forum, da qualche parte devo pur cominciare. Allora, io ho grossi problemi a trovare gruppi di gioco. Cioè, abito al centro di Roma. Ho ludoteche e ludopub ovunque. Dove mi giro ci sono negozi di giochi. Sotto casa mia c'è la games academy e il nexus games shop. Eppure un cavolo, i gruppi non durano più di una sessione—in parte sono io che li spavento, poveri giocatori di D&D, in parte proprio per tutto ciò che cerca di raggiungere l'ideologia forgita. Insomma, non si trova un gruppo che abbia dei gusti comuni. L'ultimo che funzionava, mesi fa, era con il caro Hasimir che però non mi vuole più bene e quindi non mi chiama più (o magari è vero che non hanno tempo di giocare perché lavorano e studiano °L° ah, queste due cose misteriose). Uno dei miei dolori più grandi è stato giocare a Paranoia (in assoluto il mio gioco preferito) e vedere gente che si stufava della paranoia stessa a cui li istigavo io e gli altri giocatori più ferrati, per poi abbandonare semplicemente il gioco.

Quindi, mi sono imposto la creazione di un volantino formale da far compilare a tutti i giocatori che capiteranno nelle mie grinfie. Il volantino deve
A: spiegare vagamente ed il più sinteticamente possibile cosa serve affinché i giocatori possano compilare non perfettamente ma in maniera decente il punto b.
B: far scegliere ai giocatori varie opzioni che conducano con buona probabilità alla formazione di un gruppo di gioco che sia giusto. Per giusto, intendo che sia coerente, funzionale e tutto il resto.

Io ho fatto una sorta di bozza, e poiché non sono un conoscitore ma solo un bambino che guarda meravigliato qualcosa di bello e nuovo avrò sicuramente toppato alla grande. Sentitevi liberi di mandarmici e dire «non serve a nulla ciò che hai scritto per i tuoi obiettivi».
In sostanza, cerco di spiegare cosa è la creative agendum in maniera volutamente vaga, cerco di eliminare gli stereotipi in cui inciampano tutti quando vi si approcciano, e poi scegliere la/e creative agenda che più piacciono. Quindi, dato che c'ero, anche la risoluzione preferita tra fortune/karma/drama. Di seguito, i giochi preferiti, ma solo per capire che genere di ambientazione e stile di gioco piace—ho imparato a spese personali che la semplice preferenza del gioco non serve assolutamente a sapere se questo individuo si troverà bene con quest'altro; infine, le ultime domande per capire quanto il giocatore sia inesperto o, peggio ancora, fossilizzato sullo stesso gioco.

Quel che vi chiedo è aiutarmi nel realizzare un volantino/questionario che realizzi al meglio (con brevità e la giusta dose di efficacia) i punti A e B. Ripeto, la coerenza accademica deve essere il minimo che serve affinché ci siano buone probabilità di formare un gruppo di gioco giusto. Ringraziandovi in anticipo per le risposte, vi posto il volantino che ho scritto. A presto ^L^


--- Citazione ---Domanda 1: In quale categoria di creative agenda ti diverti di più?
Chiarimenti: la creative agenda è il modo in il gruppo trae divertimento dal gioco; ciò che, durante la giocata, appaga l'animo dei giocatori.
Non è:
- qualcosa in relazione al singolo. La creative agendum è una situazione che si sviluppa nel momento in cui i giocatori interagiscono tra loro e col gioco. Non è una preferenza o una qualità; è un processo.
- il motivo per il quale giochi, che può essere divertirti, dimostrare di essere il migliore, rimorchiarti Adam o quel che ti pare. La creative agendum è come il gruppo di giocatori trae divertimento dal gioco in sé. Lo scopo per cui ognuno di questi lo fai è qualcosa di differente.
- qualcosa di conscio. La creative agendum viene fuori spontaneamente nel giocare. Quindi, probabilmente, non ti sei mai accorto in quale creative agendum ti diverti di più; prova comunque a scegliere una o più delle tre categorie sottostanti.
- qualcosa di immutabile. Probabilmente, se hai una mentalità sufficientemente aperta, puoi trovarti a tuo agio in qualsiasi creative agendum, o comunque non solo in una. Io adoro gli scacchi. Quando gioco a scacchi, divento cerebrale e metodico, una macchina calcolatrice che trae soddisfazione dal vincere la partita dimostrando che è la migliore di tutte. Ma io adoro anche il teatro e l'arte. Quando disegno, entro in una follia sacra che canalizza il mio istinto in un linguaggio sublime atto solo alla placida contemplazione di ciò che è l'esistenza. Ciò non significa che ti deve piacere tutto. Esponi solo ciò che senti, senza costringerti a sceglierne una o più d'una.

Risposte alla domanda 1 (sceglierne almeno una):
1. Gamismo. Il gruppo trae gusto dal superare una sfida e risultare vincente. Può essere una sfida a dialettica, il risolvere un enigma, trovare la soluzione di un giallo, inventare una tattica di combattimento efficace. Se qualcuno del gruppo non opera azioni che siano funzionali alla soluzione del problema attuale, sta giocando male. Stereotipi sbagliati: il powerplayer di D&D che sa tutte le regole a memoria, sfrutta ogni bug del gioco a proprio vantaggio ed ha un personaggio piatto ma ottimizzato.

2. Narrativismo. Il gruppo trae gusto dal narrare una storia emozionante. Può essere lo svisceramento delle personalità dei personaggi, l'interpretarli teatralmente, il descrivere scene dalla grande bellezza estetica, comporre quella che è una storia ludica a più voci. Se qualcuno del gruppo non opera azioni che siano affascinanti nello sviluppo della trama, sta giocando male. Stereotipi sbagliati: il vampiro incallito che non fa altro che parlare di dilemmi retorici e suicidi descrivendo per ore fatti completamente inutili e noiosi.

3. Simulazionismo. Il gruppo trae gusto dal simulare un mondo «vero» e che ha dei meccanismi che lo rendono verosimile. Può essere la creazione di società e politiche complesse all'interno dell'ambientazione, il disegnare mappe esatte di tutti i luoghi importanti, il generare una corretta genesi mitologica del mondo di gioco. Se qualcuno del gruppo opera azioni che non sono plausibili nel mondo del gioco, sta giocando male. Stereotipi sbagliati: il maniaco del signore degli anelli che sa tutta la cronologia a memoria, ha scritto vari racconti brevi in perfetto elfico nella terra di mezzo e si incazza se qualcuno sbaglia a dire un nome o una data.

Domanda 2: Quale/ tipo/i di risoluzione delle situazioni di gioco ti piace/ciono di più?
1. fortuna: per determinare gli effetti di un'azione, vengono utilizzati sistemi pseudo-casuali come dadi o carte.
Esempio: faccio 2d6+4 danni, li tiro per vedere quanti danni effettivamente procuro.

2. karma: per determinare gli effetti di un'azione, si confronta staticamente una caratteristica del personaggio con una dell'azione.
Esempio: faccio sempre 7+4 danni.

3. dramma: per determinare gli effetti di un'azione, il giocatore decide a priori cosa succede*.
Esempio: lo uccido sul colpo.
*non significa che tutti fanno come gli pare. Spesso situazioni del genere hanno condizioni che permettono di farlo un determinato numero di volte, in determinate circostanze, e via dicendo.

Domanda 3: quali sono i tuoi giochi preferiti?
Domanda 4: a quali giochi hai giocato almeno 3 volte?
Domanda 5: da quanto tempo fai giochi di ruolo?
Domanda 6: sei mai stato master? Se si, quante volte?
--- Termina citazione ---

Mattia Bulgarelli:
Io non la butterei così sul tecnico, la Creativa Agenda (*) personale è una cosa un po'complicata da autodeterminare e non è un gruppo sanguigno che resta immutato per tutta la vita. ^____^;

Forse la scrematura più grossa la otterresti chiedendo "chi vuole provare un modo VERAMENTE RIVOLUZIONARIO di giocare?"
I pavidi si scremeranno da soli, gli audaci arriveranno.

Oppure proponendo direttamente il gioco: "Es.: cerco giocatori per Cani Nella Vigna, il gioco che... blah blah blah, preparatevi ad un'esperienza nuova"

Il problema, mi pare d'intuire, è che partono con delle aspettative e si sentono "traditi".
Li metti di fronte all'idea che "è una roba nuova, ma nuova DAVVERO" e si troveranno a doversi fidare che "si fa al contrario del solito".

(*): "Agenda" anche al singolare. Significa "[lista] di cose da fare". Nel caso specifico, "[lista] di cose che si vogliono fare". Anche se la lista è una, le cose sono più di una. ^_^

adam:

--- Citazione ---[cite] Korin Duval:[/cite]Io non la butterei così sul tecnico, la Creativa Agenda (*) personale è una cosa un po'complicata da autodeterminare e non è un gruppo sanguigno che resta immutato per tutta la vita. ^____^;

Forse la scrematura più grossa la otterresti chiedendo "chi vuole provare un modo VERAMENTE RIVOLUZIONARIO di giocare?"
I pavidi si scremeranno da soli, gli audaci arriveranno.

Oppure proponendo direttamente il gioco: "Es.: cerco giocatori per Cani Nella Vigna, il gioco che... blah blah blah, preparatevi ad un'esperienza nuova"

Il problema, mi pare d'intuire, è che partono con delle aspettative e si sentono "traditi".
Li metti di fronte all'idea che "è una roba nuova, ma nuova DAVVERO" e si troveranno a doversi fidare che "si fa al contrario del solito".

(*): "Agenda" anche al singolare. Significa "[lista] di cose da fare". Nel caso specifico, "[lista] di cose che si vogliono fare". Anche se la lista è una, le cose sono più di una. ^_^
--- Termina citazione ---

eh!! ciao e grazie della risposta
il fatto è che ho già provato una sorta di tattica simile.
Io: «Raga, c'è questo gioco che è davvero rivoluzionario, è facile da capire ma è davvero una ficata»
Giocatore: «ah si?! Voglio proprio vedere sto gioco! Avanti, che ti smonto il sistema in mezza sessione.»

Ovviamente un giocatore del genere non rientra nelle persone con cui vorrei giocatore.

Il fatto è che chi vuole giocare con questa premessa—e sono pochi—non ne è in grado (90%) perché si sente un grande esperto di giochi e poi ovviamente viene smontato da qualcosa come dogs (vedi esempio sopra);
e chi sarebbe in grado, soprattutto perché non è stato plagiato troppo nel corso degli anni, rientra comunque nella maggior parte delle persone che reagiscono con «ma perché dobbiamo cambiare stile di gioco?»
E dato che non si accontentano di "provare qualcosa di nuovo", l'unica soluzione è spiegare perché e percome. Finora, in questa maniera, sono riuscito a ottenere una sola persona che, giocatore di D&D incallito da decenni, stessa campagna da sempre con nano guerriero epico, è stato colpito da dogs e mi chiede incessantemente di provarlo (e appena troverò un altro paio di giocatori esaudirò le sue brame).


ps: oltretutto non è detto che io voglia giocare solo a dogs o a narrativisti XD anche creative angenda coerenti e differenti non mi dispiacciono affatto.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite] adam:[/cite]
eh!! ciao e grazie della risposta

--- Termina citazione ---


Siamo qui apposta. ^_-


--- Citazione ---
il fatto è che ho già provato una sorta di tattica simile.
Io: «Raga, c'è questo gioco che è davvero rivoluzionario, è facile da capire ma è davvero una ficata»
Giocatore: «ah si?! Voglio proprio vedere sto gioco! Avanti, che ti smonto il sistema in mezza sessione.»

Ovviamente un giocatore del genere non rientra nelle persone con cui vorrei giocatore.

--- Termina citazione ---


A parte che non ci riesce (e quindi s'incazza ancora di più) :P
Ovvio che non è quello lo spirito.


--- Citazione ---
Il fatto è che chi vuole giocare con questa premessa—e sono pochi—non ne è in grado (90%) perché si sente un grande esperto di giochi e poi ovviamente viene smontato da qualcosa come dogs (vedi esempio sopra);

--- Termina citazione ---


Beh, io al Mantova Games ho avuto questa esperienza: due ragazzi, gli chiedo "volete provare un gioco DAVVERO nuovo?".

Uno accetta, l'altro (il suo GM) dice che sta a guardare.
Facciamo i PG, giochiamo, ecc...
Quello che ha provato ne è uscito entusiasta (o almeno con un'idea "nuova" in testa), il suo GM se n'è uscito, alla fine: "ma non è possibile!" (sottinteso "fare così").

Traine le conclusioni che credi... -_-


--- Citazione ---
e chi sarebbe in grado, soprattutto perché non è stato plagiato troppo nel corso degli anni, rientra comunque nella maggior parte delle persone che reagiscono con «ma perché dobbiamo cambiare stile di gioco?»

--- Termina citazione ---


Ci vuole una risposta pronta, tipo "per provare", "perchè no?" o simili, forse...

N.B.: ci sentiamo dopo Lucca, non aspettarti una risposta-lampo. ^_^;

adam:
si si anch'io domattina parto e fino a lunedì serà non toccherò computer.

comunque, a me non interessa, in questa sede, convincere qualcuno a provare qualcosa di nuovo.

A me interessa formare un gruppo coerente, che poi voglia giocare a questo o a quello. Se voglio giocare ai narrativisti ben venga dato che sono quelli in cui mi trovo meglio. Ma io comunque gioco a tutto quindi mi piacerebbe anche stare in un gruppo con una CA gamista, che però sia coerente con sé stesso e con il gioco.

Non che gioco a D&D e mi ritrovo il fanatico di forgotten realms che ne conosce la cronologia a memoria e si incazza quando vede che io addirittura gioco senza ambientazione; non che propongo dogs e ci sono i master che dicono "ma non è possibile!"; non che gioco al gioco del signore degli anelli e c'è uno che fa l'hobbit stregone perché così ha le caratteristiche più forti.

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