Autore Topic: Il futuro di GenteCheGioca: ovvero tiriamoci su le maniche e facciamo la comunità! [SLOW DOWN]  (Letto 11926 volte)

Lavinia

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Generalmente sottoscrivo quanto detto dal Vellu. Non ho, personalmente, mai avvertito il "problema" del punto 1, ovvero il non poter esprimere la propria opinione su certi giochi perchè pubblicati dalle case editrici che sono presenti sul forum.
Ovvio che se si critica un gioco dal punto di vista della teoria con motivazioni assurde si verrà smontati, ma questo accade per qualsiasi gioco, pubblicato in Italia o meno che sia. D'altro canto le opinioni personali del tipo "Non mi ritrovo coi giochi senza una figura di un unico master definito, quindi giochi come Montsegur o Polaris non mi piacciono" sono legittime ed ho sempre visto al massimo domande poste per cercare di capire perchè non piacciono, e se questo nodo è superabile, ma sempre nell'ottica di "così puoi goderti più giochi che magari per il resto ti ispirano un sacco". Tutto sommato direi un atteggiamente positivo.

Dopo questo preambolo, cos'è che mi sta a cuore e sento necessario ora?
Secondo me si è troppo abituati a considerare una regola come qualcosa che conferisce O un diritto O un dovere., mentre in realtà (almeno qui su GcG) spesso si tratta di diritti-doveri.
Esempio: il parlare di giochi tramite AP. È un mio diritto richiedere un AP se credo ce ne sia bisogno per chiarire la discussione. Ma è anche un mio dovere richiederlo se vedo che si sta imboccando la strada del sesso degli angeli. Magari la discussione è ancora perfettamente comprensibile a tutti i partecipanti, ma non facendolo si rischia di rendere più difficile la comprensione a chi magari vorrà leggere la cosa in un momento successivo, e si rischia la degenerazione.
Non esiste che io faccia spallucce e dica "beh, funziona anche senza". È un mio diritto-dovere richiedere (o portare) AP nel momento in cui la discussione ne necessita, punto.

Un discorso simile vale per tutto il forum. Ad esempio se sto seguendo una discussione senza parteciparvi e vedo che Tizio sta usando tecniche ninja contro Caio, anche e soprattutto se nessuno nella discussione lo richiama mandargli un whisper in cui cortesemente gli faccio notare la cosa è un mio dovere nei confronti del forum.
Magari Tizio non l'ha fatto apposta, magari sì, ma in ogni caso anche se al momento la discussione va avanti senza problemi può benissimo essere che Caio abbia letto, non abbia detto niente ed ingoiato (e magari la prossimo volta che discute con Tizio sarà più facile che alzi i toni con lui) o che Sempronio che passa a leggere la discussione due ore dopo si arrabbi per il post ninjesco scatenando un putiferio.
Così come se si vede un comportamento contrario al regolamento, soprattutto se grave o reiterato, che non viene punito, una segnalazione ai mod così poi valutano loro se punirlo o meno sarebbe auspicabile.
Vedere una cosa problematica (o potenzialmente tale) e non dire nulla è tanto deleterio al forum quanto fare personalmente quella cosa. Se non ci preoccupa di vedere il regolamento come un insieme di diritti-doveri e sforzarsi di creare un rinforzo individuale alle regole in un'ottica non personale ma comunitaria e non negativa (se faccio X vengo punita) ma positiva (se non faccio X, tutti stiamo meglio), non si ha poi il diritto di lamentarsi se le cose vanno a catafascio perchè nessuno ha parlato, detto, fatto qualcosa quando avrebbe potuto. Ok, ci sono i moderatori, ma non sono onnipresenti. Hanno le loro vite, i loro problemi, altre cose a cui pensare e non possono servire da espiatori per tutte le cose che non vanno bene nel forum. I moderatori devono intervenire quando l'utenza non riesce ad autoregolarsi, e meno ciò accade, meglio è per tutti.
« Ultima modifica: 2010-12-14 15:43:21 da Lavinia »

Mattia Bulgarelli

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[cite]Autore: Aetius[/cite]Un esempio di quello che intendo potrebbe essere sanzionare con la chiusura del thread qualunque discussione "sul sesso degli angeli". Perché non è ancora stato fatto?


Perché chiudere i thread e basta non serve a nulla. Guarda La Tana Del Goblin, sezione "altri GdR", negli ultimi mesi: finché si sono chiusi i thread come punizione, nessuno capiva dov'erano le violazioni ed i troll tornavano a fare la stessa cosa da capo pochi giorni dopo. Ora, che sono stati dati dei Ban (da 30 giorni) e i Mod han fatto la voce grossa sulla base di "comportatevi bene, sappiate che siete tutti sanzionabili, guardatevi le spalle", la musica PARE cambiata.

Ora, sul "guardatevi le spalle" ho già detto la mia: per me è controproducente, uno deve sapere perché è sanzionato. Se questo porta a 5 pagine di polemiche su chi andava punito quando e per quanto, mi sta bene: i controllori devono essere controllati, e se scrivo in blu sarò giudicato dagli altri, se sono "troppo cattivo" o "troppo tenero". Ma questo è un altro discorso.

Ora, perché, si chiede un Mod della TdG, il sottoforum di GdR Vari è l'unico che va moderato e marcato stretto perché la gente non si scanni? La mia risposta, che non gli ho dato per timore di fare la figura di quello che arriva dal nulla e sputa sentenze (e magari farmi bannare per una provocazione percepita), è questa: perché se si parla di giochi da tavolo è NORMALE fare esempi di situazioni di gioco circostanziate e fare riferimento a regolamenti che disciplinano il gioco come regole e non come suggerimenti.

Cioè ACTUAL PLAY.

Non esiste, che io sappia, altro modo di parlare di gioco se non con esempi concreti di gioco.

SI PUÒ fare il thread che chiede il chiarimento astratto di una regola? Se il caso è sufficientemente specifico, sì. Es.: a che pagina è la regola che dice come si fanno i turni nel gioco Pincopalla?

Ma se un discorso si amplia, o si aderisce a casi concreti o diventa legittimo, nel magico mondo che esiste nelle nostre teste, tutto e il contrario di tutto.

Altro punto:
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[cite]Autore: Aetius[/cite]In termini "legislativi" non esiste una differenza reale tra il dare del figlio di p******a a qualcuno e parlare di un gioco in astratto: sono entrambi comportamenti lesivi della coesione e della ragione di essere della comunità. Vanno sanzionati[span style=text-decoration: underline;]entrambi[/span], secondo i metodi e i tempi che la legislazione prevede.


Sì, ma sono atti di diversa gravità, e non esiste regolamento o sistema di norme o leggi che possa esistere "in astratto" senza valutare il contesto: attenuanti, aggravanti... Discrezionalità umana.

Questo concetto è così forte che è alla base di Cani Nella Vigna: ti danno, al tuo PG nella fiction, regole che più astratte non si può e casi che più concreti non si può.

Qundi non aspettiamoci che una formulazione formulaica (!) di un regolamento risolva il problema: lo aggraverà, scatenando gare di power-playerismo e rule-lawyerismo a chi riesce a svicolare dalle condizioni oggettive per cui si incappa in sanzioni a favore di post borderline e quindi irritanti, con le mezze frasi, i sorrisetti, le frecciatine. Dio ce ne scampi.
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Matteo Suppo

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Mi son dimenticato di dire una cosa:

Serve davvero cambiare server? A parte la difficoltà tecnica di raccattare 1 o 2 euro dagli utenti, ma poi chi lo gestirebbe? E non tiratemi fuori la questione "sono tutti informatici qui" che non è vero.

E scusate se dico 'utenti', ma a livello puramente softwaristico la definizione è quella.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Mauro

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[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]I mod dovrebbero avere una sezione solo a loro accessibile dove, oltre che discutere delle politiche comuni da rendere poi pubbliche alla comunità, spostare tali macelli di discussione, rieditarli e poi ripostarli per ripartire, tenendo solamente le parti UTILI alla discussione. Non c'è un solo moderatore, né voglio che ce ne sia uno solo

Qui dipende da cosa hai in mente. Se ti riferisci a tutti i fuori tema: non mi trova particolarmente d'accordo: lasciando da parte un attimo gli insulti, ché meritirebbero una discussione a sé, ci sono parti che a volte sono in zone d'ombra, parti che magari, se rimosse, alterano il senso del messaggio. Chiedere ai moderatori di giudicare anche quello in tutti i messaggi mi pare eccessivo.
Inoltre, controllare tutti i messaggi, modificare quelli che ne hanno bisogno e poi rimandarli sarebbe un carico di lavoro enorme.

Sul rendere pubbliche le politiche, c'è una cosa che mi chiedevo: il provvedimento contro khana - farlo, durata, motivazioni, ecc. - è stato deciso da tutti i moderatori, o unilateralmente (nota: termine neutro) da Korin?
Chiedo perché le tempistiche mi fanno pensare che sia stato unilaterale, mentre personalmente credo che simili decisioni andrebbero in genere prese coralmente, soprattutto quando c'è di mezzo un moderatore.
Nota: non sto discutendo se il provvedimento è o non è giusto, mi sto solo informando sulle modalità decisionali.

Per gli AP, mi sposto qui.

Niccolò

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[cite]Autore: Korin Duval[/cite]la musica PARE cambiata.


è cambiata perchè hanno bannato Cyrano, IMO, solo da quando l'hanno bannato, e non c'è ulla chi mi faccia credere che invece sia la paura del ban a non trasformare in troll utenti che non lo erano comunque...
« Ultima modifica: 2010-12-14 17:29:27 da Domon »

Simone Micucci

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fatemi il favore di non contiunare a parlare della Tana. Rischiate di cadere nell'OT. <- fate finta ci sia il colore dei moderatori, che dall'internet point non ho accesso alla tavolozza dei colori e non mi ricordo il codice. (è un messaggio da moderatore, per questo posto nonostanto lo SLOW DOWN).

EDIT di Mattia: ti ho sistemato il colore.
« Ultima modifica: 2010-12-14 19:32:30 da Korin Duval »
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Dr. Zero

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1. Che la comunità sia gestita dalla comunità

ma lo è già. Non siamo tutti della comunità? Mi pare quasi veramente che i giochi che escono sono scelti dalla comunità, perchè qualcuno li ha rovati e magari ne ha iniziato a parlare sul forum e poi vengono fuori in italiano. Mi pare una questione di lana caprina.
Moderatori Eletti? No, la cosa peggiore che esista al mondo:propongo moderatori a rotazione. Io farei così: si può dare la propria disponibilità a fare il moderatore. Ne servono 5? Ottimo si ruotano ogni sei mesi. Quando poi uno ha finito il suo periodo da mod, può essere discusso il suo operato e magari evita di farsi un altro ciclo. Ecco questo mi pare più da comunità: mi propongo per fare un servizio, non faccio la campagna elettorale per farlo.
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2. Che i moderatori abbiano strumenti OGGETTIVI per moderare

si ok
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3. Che tutti siano prima di tutto UTENTI

si, ma che siano utenti volenterosi. Non mi piace come fai il mod? Mi propongo io per il prossimo turno!
Non mi piace questo e quello? mi propongo io per migliorarlo


Questione actual play: a parte che mi servirebero actual link di dove è successo casino con la mancanza di actual play su questo forum(non perchè dico che non ce ne siano state, ma chè mi sono sfuggite ghgh), sempre seguendo il principio sopra, se una cosa ti infastidisce, ti fa pensare che andrà tutto in vacca, ebbene non si risponda. L'utente , che so rihosei ( mi "invento"un nome i_i) non fornisce actual play si ignori l'utente. Se l'utente rihosei invece insulta e trolleggia intervengano i mod.

i miei due centesimini
« Ultima modifica: 2010-12-14 19:02:32 da Dr. Zero »

Niccolò

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bella 'idea dei moderatori "a rotazione"

e IMO sarebbero da individuare anche ruoli diversi, ad esempio editor che si preoccupano di splittare, chiudere e riordinare i thread su richiesta ma che non fanno moderazione.

un solo appunto su quello che ho detto sulla tana. nonl'ho detto per tirare in ballo la tana, ma per dare una diversa interpretazione dei motivi per cui si è calmata. non per paura dei mod (altrimenti sisarebbero calmati dopo il mio ban), ma per la mancanza dei membri più provocatori.

Marco Costantini

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Seguo con molto interesse la discussione perchè trovo in generale molto significato ed interessante l'impegno di quanti vogliano cambiare/migliorare le cose.
Ho voluto ragionare un po' sulla questione, ma quello che dirò non credo sarà molto diverso da pareri già espressi.
Alla fine -anzi, all'inizio- ho voluto usare questo procedimento: stiamo parlando di come sia costituita questa comunità...perchè allora non andare a guardare la sua "Costituzione", cioè il Manifesto ed il Regolamento?
Se devo immaginare GcG come un'associazione, non posso non pensare che questi due documenti non ne siano in qualche modo lo statuto.
Benissimo allora, vediamo se quello che c'è scritto è da cambiare e/o migliorare.

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]1.   Che la comunità sia gestita dalla comunità

E' interessante notare come, come prima indicazione importante, ci sia la dichiarazione delle case editrici di farsi da parte per lasciare le cose in mano alla comunità che si è creata.
In questo sposo il ragionamento di Luca (tranne la parte sul sentirsi "in dovere" nei confronti di Narrattiva e Janus). Certo, bisogna anche analizzare e contestualizzare. L'idea è nata dalle menti di Michele e Claudia e gli sforzi economici e di impegno per arrivare fin dove siamo arrivati sono stati i loro e questo non è assolutamente marginale. In un certo senso -non triviale- GcG è di Shadow e quindi ogni decisione ultima spetta ovviamente a Michele. Quindi ad oggi il passo indietro si può auspicare, ma non pretendere. E non avrei alcun problema a capire Michele se si sentisse attaccato a questa creatura tanto da ritenere la situazione attuale già sufficiente.
Ed in effetti, ad oggi, non credo si possa dire nulla di negativo su questo fatto e credo si possa essere assolutamente d'accordo sul fatto che questa "proprietà" non sia mai stata fatta pesare o usata.
E allora perchè sposo l'idea di Luca rispetto questo punto? Per un motivo più ideale che pratico e che per me ha assolutamente la priorità. Io credo che un certo indirizzo ideale debba permeare l'intera comunità e questo indirizzo è fatto da "Indipendenza" e "Condivisione". Sulla base di questi due principi (del primo in particolare) credo che il prendere nettamente le distanze dalle case editrici sia assolutamente d'obbligo (tanto che, a mio avviso, in un futuro possibile forum dovrebbero sparire anche le sezioni dedicate alle case editrici, o almeno essere sezioni esclusivamente indirizzate alla pubblicità delle case stesse).
Mi piace moltissimo l'idea del server pagato dalla comunità, perchè include anche il principio di Condivisione di cui parlavo prima.

Non concordo sull'idea di Moderatori eletti: il meccanismo del "votare" i controllori, come hanno già detto in molti, è il primo passo per creare problemi.

Citazione
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]2.   Che i moderatori abbiano strumenti OGGETTIVI per moderare

Anche in questo caso sposo più questa definizione che le modalità in cui Luca l'ha declinata.
L'editing di messaggi da parte dei mod non mi piace proprio.
Quello che a mio avviso andrebbe fatto è quello che ho sentito dire più volte da Moreno: un regolamento più puntuale, ma soprattutto più applicato.
Rispetto a questo la mia idea è che venga potenziato al massimo il potere di moderazione di chi apre le Discussioni. Il bello è che già nello stato attuale il thread opener ha molto potere, ma spesso la cosa passa in sordina o viene poco considerata.
In questo modo credo si smaltirebbe molto il lavoro dei mod e si lascerebbe ai singoli il diritto-dovere di controllare l proprie discussioni. Vuoi una Discussione pulita e puntuale? Bene, allora ti impegni nel moderarla.
Riguardando il regolamento mi sono reso conto di una cosa: a mio avviso è stato fatto per una comunità di cui in fondo si conoscevano già gli utenti ed il loro buon carattere e
maturità. Il regolamento è quindi più una serie di raccomandazioni che di regole.
Io invece gradirei maggior rigidità in questo perchè, appunto, la comunità non solo è cresciuta numericamente, ma anche "intellettualmente" e, ad esempio, il Luca che qualche tempo fa trovava ideale la situazione di GcG oggi non è più della stessa opinione.
« Ultima modifica: 2010-12-15 13:38:26 da Marco Costantini »
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Moreno Roncucci

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Mi concentro su un punto specifico della discussione, che mi rende perplesso. La distinzione che si sta facendo fra "editore" e "giocatore".

Mi sa tanto da... non so, "Lorraine Williams", padrona della TSR 1984-1999, che si vantava di non aver mai giocato ad un gdr in vita sua.  Roba del secolo scorso. O con l'idea che un editore di gdr sia un tizio pieno di soldi che crea un "industria", magari con tipografia di proprietà e 30 dipendenti, e un sacco di soldi di capitale.

Cito dall'articolo di Ron Edwards del 1999 che è la reale fondazione morale e ideologica di The Forge, "The Nuked AppleCart":

Don't like the New Myth? As an RPG author, adopt it or stick with the old one; it's your option. But I maintain that we have to reach the market ourselves, and that market is a small, highly specialized one. Getting rich doing this is probably just not going to happen. I also maintain that this apple-cart is not a dream or a Myth -- it already exists! The games are being written, they are being purchased, and they are being played. Paul Mason of Imazine is spot-on correct: RPGs are undergoing a punk rock-and-roll Renaissance, impudently ignoring the approval of the money-men, their agents, and their pinkie rings.

As a final note: I am a customer as well as a designer of RPGs, in fact, far more so the former than the latter. As customers, too, each of us faces a personal decision: are you a practitioner of an artistic activity or a consumer of a advertising-driven product? I urge you to consider your role in roleplaying economics, and to consider whether a shelf of supplements and so-called source material really suits your needs, as opposed to a few slim roleplaying books with high-octane premises and system ideas.


Cosa credete che voglia dire "indie"?  ;-)

E come attuazione pratica di questo...

The Forge:  Moderatori: Ron Edwards (editore), Clinton Nixon (Editore), Vincent Baker (Editore), Luke Crane (Editore), più i moderatori dei sotto-forum delle case editrici (tutti editori)
Story-games: Moderatori:  Andy Kitkowski (editore), Jason Morningstar (Editore)
KnifeFight: Moredatori Vincent Baker (editore) e Meguey Baker (editore)

Comincio a sentirmi IO fuori posto, visto che non ho pubblicato niente...  ;-)

Rafu ha postato il link ad un thread di Renato che all'epoca, anche per motivi off-topic qui, non avevo accolto molto bene. Non posto quindi la mia prima risposta (che riguardava altro), ma quella successiva in cui affrontavo l'idea che ci fossero gli "editori" e i "semplici giocatori":

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Credo che la distinzione "giocatori-editori" nei gdr ormai sia vecchia, una cosa del passato, come la divisione (appunto) "giocatori-GM". Ancora legata all'idea di un pubblico supino, che attende la pappina della "grande casa editrice" e di solito ne viene deluso. In quest'ottica la libera critica e il fatto di avere, per esempio, Gygax o Steve Jakson come moderatori entrano in contrasto (ma anche avere l'editore italiano degli stessi giochi sarebbe lo stesso)[/p][p]E' il segno comunque di un tipo di rapporto con il pubblico che ritengo completamente disfunzionale. A partire dalla "grande casa editrice" che fa uscire valanghe di supplementi, tutti ovviamente "bellissimi" per certi recensori, fino ad arrivare a cose che il "passo indietro" proposto da Renato non toccherebbe: l'ostilità a qualunque recensione critica perchè potrebbe fare arrabbiare gli sponsor. Finti "fan" che postano post entusiastici al momento dell'uscita di un volume e poi spariscono. Addetti ai rapporti con la stampa che postano le loro press-release come semplici utenti, segnalandole come "guardate che novità" senza firmarle e senza dire che le hanno scritte loro...[/p][p]Semplicemente, se siamo in quell'ottica, come moderatori dovrebbero esserci sempre e solo "semplici utenti" senza alcun rapporto di alcun tipo, nemmeno di conoscenza, con gli editori.[/p][p]Utopia? No. Favola e panzana. Non succede mai, e anche se succedesse, sarebbe uno schifo, non una cosa auspicabile.[/p][p]Perché? Perchè Meme scrive gdr e magari un giorno li pubblica, fosse solo gratis su pdf. Idem Domon, Hasimir, Korin e Rafu.[/p][p]Va bene l'abitudine alle vecchie logiche, ma...  vi siete già scordati come finisce "the nuked apple cart", la base "etica" ti The Forge e anche di questa comunità?[/p][p]"Come nota finale: io sono un consumatore tanto quanto un designer di GdR, di fatto sono più il primo che il secondo. Anche come consumatori ciascuno di noi affronta una decisione personale: sei il praticante di un’attività artistica o il consumatore di un prodotto spinto dalla sulla pubblicità?- Ron Edwards[/p][p]Il paradigma "editori - utenti" è morto e sepolto. Il nuovo pararadigma è "giochi fatti da appassionati per altri appassionati"[/p][p]Su The Forge, i moderatori globali sono Ron Edwards (Editore), Vincent Baker (editore), e per alcuni sottogruppi Luke Crane (editore). Più i sottogruppi dedicati alle case editrici, ciascuno gestito direttamente dall'editore.[/p][p]Su Story-games, i moderatori sono Andy (editore) e Jason Morningstar (editore)[/p][p]Su Knife-Fight, attualmente è Meguey Baker (editore), prima era con Vincent (editore)[/p][p]Non solo: TUTTI i maggiori postatori, su story-games o the forge, sono editori, autori o comunque hanno scritto qualcosa da qualche parte...[/p][p]Dò ragione solo su una cosa: che se qualcuno si sente più "editore" che appassionato, sì, allora in quel caso è meglio che non faccia il moderatore...[/p]
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Mattia Bulgarelli

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Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Cito dall'articolo di Ron Edwards del 1999 che è la reale fondazione morale e ideologica di The Forge, "The Nuked AppleCart":[/p][p][/p]


Disponibile in italiano qui, a cura di me + Ætius:
http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=2675
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Niccolò

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Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Comincio a sentirmi IO fuori posto, visto che non ho pubblicato niente...  ;-)


nota.... interessante. per chi ti vuole "giù dal piedistallo" è un ottimo spunto per dirti "allora, pubblica qualcosa o torna tra la gente comune!" :P

Rafu

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    • Orgasmo Cerebrale
In apertura di post, scusate, mi asciugo una lacrimuccia. ç_c
Sì, perché dai, come faccio a non commuovermi, oggi, nel momento in cui mi tirate fuori The Nuked Apple Cart? Cioè, vi rendete conto...? Tutto ha avuto inizio 11 anni fa con quell'articolo, e all'epoca nessuno di noi ne sapeva niente... ma se non ci fosse stato quell'articolo noi non saremmo qui, oggi, dall'altra parte dell'oceano, una community di giocatori di giochi che senza quell'articolo non sarebbero potuti esistere. Lo rileggete, e pensate a come in 11 anni è cambiato tutto... è nato un intero mondo che non esisteva... E pensate a Ron quando ha scritto, un mese e mezzo fa, che la battaglia è vinta! Dico, è quella battaglia, iniziata con quell'articolo: una battaglia di undici anni, cazzo! Vinta. Noi siamo qui come testimonianza di chi l'ha vinta. Voi non vi sentite parte di qualcosa di epico? Io non mi ero ancora fermato a realizzare quant'è lontano, il '99.
Lacrimuccia, appunto. Commozione. Ci voleva giusto che mi tiraste fuori di nuovo The Nuked Apple Cart per farmi rimettere tutto in prospettiva. Fanmail a Moreno, dai (e anche a Korin che ha rispolverato la traduzione, e già che ci sono anche a Ezio che l'ha co-tradotto).


Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]The Forge:  Moderatori: Ron Edwards (editore), Clinton Nixon (Editore), Vincent Baker (Editore), Luke Crane (Editore), più i moderatori dei sotto-forum delle case editrici (tutti editori)
Story-games: Moderatori:  Andy Kitkowski (editore), Jason Morningstar (Editore)
KnifeFight: Moredatori Vincent Baker (editore) e Meguey Baker (editore)


Uhm...

The Forge:  Moderatori: Ron Edwards (editore dei propri giochi), Clinton Nixon (era editore dei propri giochi, poi si è ritirato lasciandoli in dono all'umanità), Vincent Baker (editore dei propri giochi), Luke Crane (editore dei propri giochi, l'unico in questa lista che lo faccia come primo lavoro), più i moderatori dei sotto-forum delle proprie case editrici indipendenti  (tutti editori dei propri giochi)
Story-games: Moderatori:  Andy Kitkowski (traduttore ed editore di un gioco, forse fra un po' saranno due), Jason Morningstar (editore dei propri giochi)
KnifeFight [ma esiste ancora?]: Moderatori Vincent Baker (vedi sopra) e Meguey Baker (sua moglie, i propri giochi li pubblica da sé sotto un marchio diverso da quello del marito)

Mi viene un sospetto: non è che la situazione dei nostri amici americani è un pochettino diversa da quella che abbiamo qui da noi? XD


Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Cosa credete che voglia dire "indie"?  ;-)

Eh, di questi tempi non lo sa più nessuno con certezza. Il termine è stato parecchio dibattuto, contestato, smantellato, se n'è appropriato chiunque. Un po' come nella musica.
Ma in origine, quando Ron aprì The Forge all'url www.indie-rpgs.com, per lui essere "indipendenti" significava che "l'autore" di un gioco (il game designer) si pubblicasse da sé, mantenendo la totalità del controllo creativo, invece di cadere nella "trappola" di un sistema editoriale e di distribuzione interessato solo a perpetuare se stesso. Mi ricordo abbastanza bene?

Ma in tutto questo mi sembra quasi di aprire un OT... Qui, invece, stavamo parlando di Gente che Gioca, che è una comunità di giocatori, in Italia, nel 2010. Non negli USA, non nel 1999, e non con quella battaglia davanti: con quella battaglia alle spalle, e davanti chi lo sa quali altre?

A questo proposito:

Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Rafu ha postato il link ad un thread di Renato che all'epoca, anche per motivi off-topic qui, non avevo accolto molto bene. Non posto quindi la mia prima risposta (che riguardava altro), maquella successivain cui affrontavo l'idea che ci fossero gli "editori" e i "semplici giocatori":

Noterai che in quel vecchio thread scrivevo:
Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite]Che si sappia, Moreno, che sono massimamente d'accordo con te.


Ero d'accordo con te, e lo sono ancora, sul fatto che una struttura "a livelli", con uno status speciale accordato agli editori non deve esistere. È un retaggio, una cosa del passato che, dove resiste, deve cadere. E già che ci siamo, sbarazziamoci anche di qualsiasi "status speciale" per i designer (se i designer non fossero afflitti da uno "status speciale", chissà, forse Clinton Nixon scriverebbe ancora giochi... il che basta a farmi dire che questi "status speciali" della malora hanno fatto già abbastanza danno).
Il movimento iniziato un decennio fa negli USA con The Nuked Apple Cart e con Sorcerer e con tutto ciò che è venuto dopo è un movimento scaturito dai game designer: designer che mostrarono il dito alle case editrici (grandi o piccole che fossero) e alla tirannide dei distributori imparando, piuttosto, a pubblicarsi da sé (e quindi diventando a loro volta, tecnicamente, "editori") e generalmente anche a promuoversi e distribuirsi da sé, o collaborando fra pari (anche se non è mai invalso l'uso di parlare di loro come "distributori", duh); tutto per non piegarsi davanti allo status speciale dei vari "Lorraine Williams wannabe" che i gdr li commerciavano e basta. E partì dai designer anche l'esigenza di comunicare direttamente coi giocatori dei loro giochi, dicendo loro "siamo giocatori come voi", iniziando a demolire lo "status speciale" riservato ai designer. Questo è quel che è accaduto soprattutto negli USA nel corso dell'ultimo decennio.

Ma ora, nel 2010, ci siamo noi, qui, in Italia. Una comunità di giocatori, non di designer (alcuni di noi sono anche designer, incidentalmente... in percentuale ben pochi), che stanno parlando fra le altre cose di come non vogliono accordare né agli editori, né ai designer alcun privilegio speciale fra i propri ranghi: vogliamo essere tutti parimenti giocatori. Le modalità con cui ottenere questo, le esatte metodologie da adottare, saranno sicuramente molto diverse per noi comunità di giocatori italiani nel 2010, rispetto a quello che fecero Ron e altri designer americani a partire dal 1999... Lo spirito, invece, spero sia più o meno lo stesso.


Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Comincio a sentirmi IO fuori posto, visto che non ho pubblicato niente...  ;-)

Ah, di questo non ti preoccupare! Qui su GenteCheGioca la stragrande maggioranza dei membri della community non hanno mai pubblicato niente.

TartaRosso

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Spero che nel week end avrò tempo di rispondere per bene al post del Vellu (sia lodato lo Slow Down!) ma volevo fare ora un post solo per dire che sono d'accordo COMPLETAMENTE con quello che ha scritto Rafu.

E ricordatevi che è difficilissimo che io sia d'accordo completamente con qualcuno :) .
Simone Lombardo

Mr. Mario

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Spendo un'altra parola sui 'moderatori eletti'. Capisco che ci sono esperienze che ci segnino nella vita, e che la sensazione di essere 'fatti fessi' da chi abbiamo votato con fiducia sia una di quelle. Questo non significa che automaticamente l'atto di nominare un rappresentante ci renda dei fessi. Si è parlato di 'gare di popolarità'. Ora, per come la vedo io, l'unica maniera in cui ciò potrebbe essere un problema, sarebbe la nostra scelta di abdicare dal nostro cervello e scegliere chi è popolare rispetto a chi crediamo potrebbe fare un buon lavoro. Alla scorsa INC ci è stato chiesto di dare una valutazione sull'operato dei moderatori di allora, e in quel frangente non ho sentito l'obiezione 'ma è una gara di popolarità'. Dal mio punto di vista no, è semplicemente una valutazione del nostro sentire.

Faccio un paio di riferimenti più concreti per spiegarmi meglio.
Prendiamo a titolo puramente esemplare (so che non si offenderà per questo) Ezio. Un membro 'in vista' della comunità, molti di voi lo conoscono sicuramente. E' una persona che apprezzo? Sicuramente moltissimo. Mi sta simpatico? Moltissimo. Lo proporrei come moderatore? Assolutamente no, perché so come è fatto e quante difficoltà gli causerebbe la cosa.
Se ritenete posso fare anche un esempio di una persona che invece voterei, ma non vorrei fuorviare il discorso.

Qual è il punto? Il punto è che nel momento in cui si è tra persone oneste, che non hanno per altro niente da guadagnarci (un moderatore non è un parlamentare, è una figura con molti oneri e nessun privilegio) nominare un rappresentante è solo la semplificazione di un lavoro, perché prendere una decisione su come scrivere una regola in 5 è più facile che prenderla in 200. Nomino una persona che mi aspetto abbia un punto di vista simile al mio (e anche qui, rispetto a tutta la gamma della vita reale, sulla gestione di un forum anche i punti di vista più distanti non sono *così* distanti) per agire come sotanzialmente farei io, e se non lo fa glielo posso fare gentilmente notare, ed eventualmente, se ritengo che non abbia svolto il compito a dovere, non confermargli l'incarico. Di nuovo, senza che questo sia un giudizio sulla persona, ma solo su come ha svolto quel singolo, faticoso e piuttosto antipatico compito.

Perché ritengo che non sia un punto da sottovalutare, e perché la proposta del Vellu mi piace in questo senso? Proprio per un discorso di eliminare la passività. L'introduzione dello Slow Down per esempio è una ottima idea, la apprezzo moltissimo. Ma è un'idea che 'cade dall'alto'. Non perché la comunità non la condivida, ma perché non è 'validata' dall'essere espressione della comunità. Per intenderci, io ho un giudizio molto positivo sulla maggior parte dell'operato dell'attuale staff di moderazione. Ma al momento, lo staff di moderazione lavora da una stanza buia in cui la comunità non entra. In quella stanza si entra su invito. Il che non è un male di per sé, ma la mia sensazione è che non sia il sistema migliore.

Chiudo sul discorso moderatori/autori ed editori. Nel momento in cui un moderatore è eletto, ogni discorso di conflitto di interessi per me cade. Pubblichi dei giochi? Sì. Se vieni eletto, è perché la comunità crede che questo non sia un problema quando intervieni per moderare le discussioni sui tuoi giochi e quelli di altri. Punto. Buon lavoro. Ci sono moderatori attuali legati ad una casa editrice che ri-voterei senza alcun problema (e altri che lo sono stati in passato di cui sento la mancanza). Se non è un problema per la comunità, per chi dovrebbe esserlo?
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

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