In apertura di post, scusate, mi asciugo una lacrimuccia. ç_c
Sì, perché dai, come faccio a non commuovermi, oggi, nel momento in cui mi tirate fuori
The Nuked Apple Cart? Cioè, vi rendete conto...? Tutto ha avuto inizio 11 anni fa con quell'articolo, e all'epoca nessuno di noi ne sapeva niente... ma se non ci fosse stato quell'articolo noi non saremmo qui, oggi, dall'altra parte dell'oceano, una community di giocatori di giochi che senza quell'articolo non sarebbero potuti esistere. Lo rileggete, e pensate a come in 11 anni è cambiato tutto... è nato un intero mondo che non esisteva... E pensate a Ron quando ha scritto, un mese e mezzo fa, che
la battaglia è vinta! Dico, è
quella battaglia, iniziata con quell'articolo:
una battaglia di undici anni, cazzo! Vinta. Noi siamo qui come
testimonianza di chi l'ha vinta. Voi non vi sentite parte di qualcosa di
epico? Io non mi ero ancora fermato a realizzare quant'è lontano, il '99.
Lacrimuccia, appunto. Commozione. Ci voleva giusto che mi tiraste fuori di nuovo
The Nuked Apple Cart per farmi rimettere tutto in prospettiva. Fanmail a Moreno, dai (e anche a Korin che ha rispolverato la traduzione, e già che ci sono anche a Ezio che l'ha co-tradotto).
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]The Forge: Moderatori: Ron Edwards (editore), Clinton Nixon (Editore), Vincent Baker (Editore), Luke Crane (Editore), più i moderatori dei sotto-forum delle case editrici (tutti editori)
Story-games: Moderatori: Andy Kitkowski (editore), Jason Morningstar (Editore)
KnifeFight: Moredatori Vincent Baker (editore) e Meguey Baker (editore)
Uhm...
The Forge: Moderatori: Ron Edwards (
editore dei propri giochi), Clinton Nixon (
era editore dei propri giochi, poi si è ritirato lasciandoli in dono all'umanità), Vincent Baker (
editore dei propri giochi), Luke Crane (
editore dei propri giochi, l'unico in questa lista che lo faccia come primo lavoro), più i moderatori dei sotto-forum delle
proprie case editrici
indipendenti (tutti editori
dei propri giochi)
Story-games: Moderatori: Andy Kitkowski (traduttore ed editore di un gioco, forse fra un po' saranno due), Jason Morningstar (
editore dei propri giochi)
KnifeFight [
ma esiste ancora?]: Moderatori Vincent Baker (
vedi sopra) e Meguey Baker (
sua moglie, i propri giochi li pubblica da sé sotto un marchio diverso da quello del marito)
Mi viene un sospetto: non è che la situazione dei nostri amici americani
è un pochettino diversa da quella che abbiamo qui da noi? XD
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Cosa credete che voglia dire "indie"? ;-)
Eh, di questi tempi non lo sa più nessuno con certezza. Il termine è stato parecchio dibattuto, contestato, smantellato, se n'è appropriato chiunque. Un po' come nella musica.
Ma in origine, quando Ron aprì The Forge all'url
www.indie-rpgs.com, per lui essere "indipendenti" significava che "l'autore" di un gioco (il game designer) si pubblicasse da sé, mantenendo la totalità del controllo creativo, invece di cadere nella "trappola" di un sistema editoriale e di distribuzione interessato solo a perpetuare se stesso. Mi ricordo abbastanza bene?
Ma in tutto questo mi sembra quasi di aprire un OT... Qui, invece, stavamo parlando di Gente che Gioca, che è una comunità di giocatori, in Italia, nel 2010. Non negli USA, non nel 1999, e non con quella battaglia davanti: con
quella battaglia
alle spalle, e davanti chi lo sa quali altre?
A questo proposito:
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Rafu ha postato il link ad un thread di Renato che all'epoca, anche per motivi off-topic qui, non avevo accolto molto bene. Non posto quindi la mia prima risposta (che riguardava altro), maquella successivain cui affrontavo l'idea che ci fossero gli "editori" e i "semplici giocatori":
Noterai che in quel vecchio thread scrivevo:
[cite]Autore: Rafu[/cite]Che si sappia, Moreno, che sono massimamente d'accordo con te.
Ero d'accordo con te, e lo sono ancora, sul fatto che una struttura "a livelli",
con uno status speciale accordato agli editori non deve esistere. È un retaggio, una cosa del passato che, dove resiste, deve cadere. E già che ci siamo, sbarazziamoci anche di qualsiasi "status speciale" per i designer (se i designer non fossero afflitti da uno "status speciale", chissà, forse Clinton Nixon scriverebbe ancora giochi... il che basta a farmi dire che questi "status speciali" della malora hanno fatto già abbastanza danno).
Il movimento iniziato un decennio fa negli USA con
The Nuked Apple Cart e con
Sorcerer e con tutto ciò che è venuto dopo è un movimento
scaturito dai game designer: designer che mostrarono il dito alle case editrici (grandi o piccole che fossero) e alla tirannide dei distributori imparando, piuttosto,
a pubblicarsi da sé (e quindi diventando a loro volta, tecnicamente, "editori") e generalmente anche
a promuoversi e distribuirsi da sé, o collaborando fra pari (anche se non è mai invalso l'uso di parlare di loro come "distributori", duh); tutto per non piegarsi davanti allo
status speciale dei vari "Lorraine Williams wannabe" che i gdr li commerciavano e basta. E
partì dai designer anche l'esigenza di comunicare direttamente coi giocatori dei loro giochi, dicendo loro "siamo giocatori come voi", iniziando a
demolire lo "status speciale" riservato ai designer. Questo è quel che è accaduto soprattutto negli USA nel corso dell'ultimo decennio.
Ma ora, nel 2010, ci siamo noi, qui, in Italia.
Una comunità di giocatori, non di designer (alcuni di noi sono anche designer, incidentalmente... in percentuale ben pochi), che stanno parlando fra le altre cose di come non vogliono accordare né agli editori, né ai designer alcun privilegio speciale fra i propri ranghi: vogliamo essere tutti parimenti giocatori. Le modalità con cui ottenere questo, le esatte metodologie da adottare, saranno sicuramente molto diverse per noi comunità di giocatori italiani nel 2010, rispetto a quello che fecero Ron e altri designer americani a partire dal 1999... Lo spirito, invece, spero sia più o meno lo stesso.
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Comincio a sentirmi IO fuori posto, visto che non ho pubblicato niente... ;-)
Ah, di questo non ti preoccupare!
Qui su GenteCheGioca la stragrande maggioranza dei membri della community non hanno mai pubblicato niente.