[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]Rendiamoci conto che siamo entrati nell'ESTATE della comunità. La PRIMAVERA è ormai passata.
Amen, fratello.
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]È la responsabilità che fa crescere le persone, non la mammina che ti tiene per mano e sceglie sempre per te. Facciamo giochi che propongono questo, per cui non vedo come non si possa trasferire tutto ciò alla comunità.
Non moltissimo tempo fa, qualcun altro aveva usato la stessa similitudine per esprimere un concetto affine, in un suo messaggio molto importante.
Ve lo ricordate? Sono parole che rilette adesso mi colpiscono molto, forse anche più di allora.
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]- Server autonomo: si paga un server con contributi annuali della comunità, se proprio (credo che 1-2 € all'anno, visto il numero, non sia una spesa esosa)
Se mai si dovesse arrivare a questi estremi, Kompagno Vellu, io sarò certamente della partita. ^__^
Ma mi sembra molto, molto improbabile che ce ne sia mai bisogno, non ti pare?
A tutti: da quanto tempo non rileggete il
manifesto di GcG? Ah, vi ho beccati, eh? Cito:
L’idea dietro al narraforum ( forum.narrattiva.it ) in linea di massima è stata – almeno all’inizio – quella di fare una specie di “servizio clienti” dedicato a chi comprava i giochi di Narrattiva. Poco dopo anche Janus ha sentito il bisogno di offrire uno spazio simile e abbiamo deciso di farlo insieme. Non ci saremmo mai immaginati che ne sarebbe nata una community di queste dimensioni, che avrebbe raccolto attorno a se tante persone tanto interessanti.
Ora, però, è innegabile che questa community ci sia, ed è un gruppo bello attivo e vivace!
In un certo senso, Janus e Narrattiva hanno sentito il bisogno di fare un passo indietro. Un passo indietro per dare più rilievo alla comunità e meno alle case editrici (che manterranno comunque i loro spazi dedicati). Un passo indietro che ci permetterà, in prospettiva, di aprire ulteriori spazi alle iniziative degli appassionati, ad altre realtà che volessero aggregarsi e ai giochi (tutti, anche quelli non pubblicati da Narrattiva e Janus).
L'idea di una gestione sempre meno "centralizzata", meno "aziendale" e invece affidata alla community stessa era parte dell'impulso iniziale, quando si è riconosciuta l'esistenza di una community spontanea e la si è ricostituita sotto la nuova bandiera "Gente che Gioca".
Da allora, Janus Design ha certamente fatto un "passo indietro" molto più ampio, mentre gli esponenti di Narrattiva sono rimasti più strettamente invischiati nella gestione quotidiana del forum. Ma credo che questo "delay" sia stato solo una coincidenza, non certo che Narrattiva pensi di avere qualcosa da guadagnare dal "tenere più strettamente le redini" di questa nostra community (credere altrimenti mi sembrerebbe da paranoici).
Credo insomma che, nello spirito del "passo indietro", l'"autogoverno"* per il quale GcG è ormai matura possa benissimo realizzarsi qui e a partire da ora, senza bisogno di mettersi a fare un trasloco di server. Non vedo proprio che vantaggio dovrebbero averne Michele o chiunque altri a mettersi di traverso, no?
(* = sì, lo so che fa un po' ridere, però in fondo è la verità. Forse "gestione GMful" è una parola più adatta a noi?)
Oltretutto, è palese che negli ultimi tempi il "direttivo" di GcG è parecchio oberato. Innovazioni al regolamento sono aleggiate come una promessa per mesi, prima che qualcosa si concretizzasse in risposta alla piccola "crisi" dell'altro giorno. È da almeno 6 mesi che diamo per imminente il passaggio a un nuovo software, e prima di questo per almeno 6 mesi ci siamo promessi nuove Categorie (che non si sono mai concretizzate, perché tanto dovevamo passare presto a un nuovo software).
Queste inefficienze, a mio avviso, dimostrano che non si può gravare sempre su una persona, o su un paio, e che bisogna invece darsi da fare tutti, collettivamente: cooperazione, crowdsourcing, e via dicendo. In cosa andrebbe cambiato, per esempio, il nostro regolamento? Credo che una pubblica discussione sia la maniera più proficua di rispondere a questa domanda, anche se naturalmente a un certo punto qualcuno dovrebbe prendersi l'incarico di coordinare e vagliare le proposte emerse, redigendo un testo finale (che poi non sarà mai "finale", nel senso che le regole di una community sono sempre uno work-in-progress).
Dei singoli punti successivi del Kompagno Vellu, poi, ne condivido alcuni e non altri, ma a questo riguardo dovrò accogliere il suo consiglio di splittare la discussione in altri thread più specifici. Non tutti subito, magari, per non avere troppe discussioni importanti aperte. Solo, molto in generale:
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]2. Che i moderatori abbiano strumenti OGGETTIVI per moderare
Non credo che su GcG abbiamo carenza di strumenti a disposizione dei moderatori. Personalmente, credo invece che sia la metodologia della moderazione a richiedere una considerazione attenta, le pratiche insomma che i moderatori seguono. Ma anche questa è una discussione che mi piacerebbe proseguire separatamente in un thread specifico, sperando anche nella massima partecipazione da parte di chi ricopre ora o ha ricoperto in precedenza l'incarico di mod.
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]I mod dovrebbero avere una sezione solo a loro accessibile dove, oltre che discutere delle politiche comuni da rendere poi pubbliche alla comunità, spostare tali macelli di discussione, rieditarli e poi ripostarli per ripartire, tenendo solamente le parti UTILI alla discussione.
Consideriamo che per creare FAQ permanenti ci sarebbe anche lo strumento dello wiki, editabile da tutti e al momento
drasticamente sottosfruttato, che si presterebbe bene a dimostrare sul campo la nostra capacità di autogestione.
[cite]Autore: Luca Veluttini[/cite]Tutti devono parlare con gli altri da pari ed essere trattati da pari. Esprimere criticamente le proprie idee, anche se sono contrarie a quelle del mio amico, è un modo intelligente e adulto di confrontarsi.
Insultarsi a vicenda alzando sempre i toni significa regredire intellettualmente.
Ricordatevi sempre che:
a. Se si risponde ad una provocazione con un'alzata di toni, si passa anch'essi dalla parte del torto (e per questo di verrà "puniti" tanto quanto il provocatore)
b. Quando si litiga si è sempre in 2 (a meno di particolari deviazioni mentali)
A-ri-amen, fratello.
Penso che ci aspetti un'
estate di fervente attività.
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Raffaele Manzo, utente di partecipante a GenteCheGioca e membro della community[/p]
EDIT 14/12/10 15:48 perché Mario ha un fottìo ragione.