August vi accoglie in casa e vi conduce nel suo studio. È estremamente serio e di poche parole. Phineas anche. Sembra che il loro umore sia reciprocamente peggiorato appena si sono visti.
Nello studio siete abbastanza stretti. Siete solo voi sei. E non c'è spazio per sedersi tutti. Jordan e Phineas non si siedono. August nemmeno.
Phineas sembra tranquillo, aspetta pazientemente che August parli. Jordan è abbastanza imperscrutabile.
August parla: «Phineas, mi hanno riferito qualcosa di molto grave. Di grave e inquietante. Sembra che Malcom non abbia avuto un qualche incidente. Sembra che si stato ucciso. E a quanto mi è stato riferito i responsabili sono alcuni nostri ragazzi. Tra i quali c'è anche Jordan.» August proferisce le sue parole lentamente, scandendo bene tra una frase e l'altra.
Jordan è immobile.
Phineas esclama un «COSA?!» dopodiché si gira verso il figlio «Jordan. È vero quello che sta dicendo August?» la voce non gli trema. È una voce ferma, risoluta, indagatoria.
Jordan balbetta "Noi...noi non volevamo che finisse così..."
Phineas «Non volevate cosa? Dimmi immediatamente cos'è successo!» la postura è protesa leggermente in avanti. Vi ricorda la stessa aggresività che aveva Jordan. La voce è talmente invadente che potreste sentire voi il bisogno di rispondergli.
Jordan "noi...lo so che abbiamo esagerato. Ma stava andando tutto così bene e Malcom...lui voleva rovinare tutto e così..."
Phineas "Parla chiaramente, tutto cosa?»
Jordan "tutto. Le lezioni con te, lo studio, le tue discussioni con il padre di Noah per migliorare il lavoro nei campi, le funzioni...e noi..."
Phineas «E come Malcom, che il signore lo abbia in gloria, avrebbe rovinato tutto?!»
Jordan fa una pausa. Trema e gli cola il sudore da una tempia. Cinque paia di occhi puntate su di lui. Quando parla è come se un grosso peso crollasse dalle sue spalle "Avrebbe detto che siamo stati noi a nascondere l'orologio nella stanza di Jonhatan. Lui non ha rubato nulla."
Phineas contorce il volto in una smorfia di sdegno e incredulità «COSA?!» si volge verso August, visibilmente alterato «Tu lo sapevi?»
«L'ho scoperto poco fa» è la risposta secca di August, che continua a fissare Jordan da dietro la sua scrivania.
non ha bisogno di fare la domanda successiva. Jordan inizia a parlare in risposta ai vostri sguardi "Volevo che anche lui si sentisse impotente. Io avevo un mio futuro. Io volevo essere un Cane. Mi ero preparato tutta la vita! MI ERA STATO PROMESSO!" si gira verso August con la voce carica di rabbia "E se io dovevo avere la vita rovinata allora non vedo perché qualcun altro doveva stare meglio. Jonathan aveva diritto a vivere senza essere vittima di ingiustizie forse? E se i teppisti venivano premiati diventando Cani allora forse diventare come loro mi avrebbe ridato il mio futuro, NO?!"
punta di nuovo quel dito accusatorio contro August, che indietreggia, titubante, difronte all'aggressività di Jordan, che nel suo slancio ha urtato la scrivania.
Phineas «NON URLARE CON ME, JORDAN! HAI UCCISO? COSA TI È SALTATO IN TESTA?»
Jordan "SI! ABBIAMO UCCISO! Dalla morte di Jonathan e dal tuo sermone è stato tutto migliore! Ogni cosa! E noi abbiamo giurato! TUTTI! Abbiamo giurato di difenderti! Tu stavi aiutando tutti! TU! NON LUI! E Malcom voleva tradirci. Non capisci? Lo abbiamo fatto per te!!"
Phineas sembra disgustato da quella frase, si ritira come se qualcuno gli avesse messo del pesce marcio sotto il naso «Per me? Tu vorresti macchiare me di un simile peccato? Tu...tu...» gli trema il labbro mentre guarda con disprezzo Jordan, che lo interrompe "Cos'è? Anche tu vuoi tradirmi?"
in risposta arriva uno schiaffone talmente veloce da farlo barcollare.
Phineas «Mi fai ribrezzo. Quello schiaffo è l'ultima lezione per te come figlio. D'ora in avanti non lo sarai più. Lascia la mia casa e non farti più vedere» le ultime parole sono piene di rabbia e disgusto, lo sguardo di Phineas è carico d'odio, l'espressione dura come il marmo.
August invece è più disorientato che altro. Vorrebbe dire qualcosa, ma chiaramente non sa cosa dire....
e voi?