[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Andrea (nome vero in firma!), io vorrei essere un po' più esplicito degli altri.[/p][p]Fare i personaggi in segreto è, di fatto, una perversione.
E' una delle tecniche che si sono sviluppate per consuetudine negli anni quando era necessario proteggere il proprio investimento dagli altri giocatori, quando si rischiava che, rivelando i "punti deboli" del proprio personaggio ad un altro giocatore (qualunque, master compreso!) questi li utilizzasse per rovinare la nostra passione per il personaggio o quando era fondamentale mantenere segrete le proprie caratteristiche per poter "fregare" l'altro giocatore.
Mi ricordo quando giocavo a Vampiri, per esempio, e non ci si diceva l'un l'altro le proprie Discipline, poiché quando si sarebbe arrivati all'inevitabile scontro sulla leadership ("La storia deve andare di qua" "no, di là" espresso attraverso i personaggi) era fondamentale prendere di sorpresa l'altro.
Anche gruppi affiatati e ben coordinati, che non avrebbero avuto bisogno di questa tecnica di difesa finivano per adottarla, perché è una di quelle cose che si tramandavano oralmente, faceva parte del "come si gioca". Un po' come il girare in "party".
O_o
Ezio, parto con il ringraziarti per la lunga risposta e per l'interessamento dimostrato, il uto come quello di tutti gli altri ma, permettetemi di fare la voce fuori dal coro,
non sono ASSOLUTAMENTE d'accordo.
Fare un Pg "di nascosto" (nelle mie esperienze 15 anni di gioco) non è mai, dico mai, stato un motivo per progettare o facilitare la competizione, il contendimento della leadership o, detto in termini più semplici, il modo per poter fregare gli altri, che si trattai di master o altri giocatori.
In 15 anni questa "tecnica" (che per me è un nome improprio, al limite può essere visto semplicemente come un modo di fare) è stata sempre finalizzata alla creazione di trame e sottotrame proprie dei personaggi da poi presentarsi durante la sessione, con (permettetemelo) notevole soddisfazione da parte del giocatore di turno.
Faccio un esempio pratico e attuale, dato che una delle giocatrici con cui faremo the pool fantasy mi ha presentato questo personaggio:
- Sostanzialmente alla Ladyhawk, di giorno è una ragazza, di notte un ragazzo, rispettivamente fratello e sorella. Patiscono tale sorte a causa di una maledizione da parte di un antagonista da definirsi. Palesemente l'obbiettivo del giocatore è quello di: travare un rimedio alla maledizione/convincere uccidere l'antagonista al fine di spezzare il sortilegio.
Ora, obbiettivamente, non vedo cosa ci sia di sbagliato a tenere tale informazione "celata". E' un'idea che a me è piaciuta subito, e sono convinto che in game la giocatrice in questione troverà soddisfazione e divertimento sia a giocarsi la situazione sia a svelare tale segreto.
Fatte tali premesse non riesco a capire cosa c'è che non va.
Sicuramente alcuni giochi non permettono di farlo, ma non generalizzerei. Semplicemente se un gruppo di persone è ben affiatato e gioca in armonia, e gradisce fortemente tale "pratica", tali giochi si possono evitare.
[cite]Autore: Zeph[/cite][p]Quando tempo fa qualcuno propose di giocare con metà vampiri e metà licantropi in maniera[span style=text-decoration: underline;]separata[/span]: mi si rizzarono tutti i peli sulla schiena (per fortuna la proposta non ha avuto seguito ^^).
Il mio lavaggio mentale da ipno-rospo può così continuare…[/p]
Senza offesa, ma chi ha vanzato tale proposta non ha afferrato un granchè lo spirito del gioco... IMHO ovviamente ^_^