Autore Topic: [SHOCK] Narrazione dell'esito del conflitto con Actual Play e problemi connessi  (Letto 3493 volte)

Giocando mi sono venuti alcuni dubbi sulla narrazione e affronterò l'argomento esattamente come in un mio precedente thread sui conflitti.. in pratica vi dico quello che ho capito io (e come lo abbiamo giocato al mio tavolo), e "voi" (quelli che ne sanno più di me) mi dite dove sbaglio. :-)

1) Dopo che i dadi sono stati lanciati e i d4 applicati, il pubblico col d4 più alto decide se vuole influenzare uno dei due lati .. non si narra ancora quello che è successo, si aspetta l'eventuale (può anche non intervenire in questa fase) intervento del pubblico.
2) Fatto il punto 1 (vedi sopra) si può passare alla narrazione:
- il protagonista narra il suo successo (se ha successo) E il fallimento dell'antagonista (se l'antagonista fallisce)
- l'antagonista narra il suo successo (se ha successo)  E il fallimento del protagonista (se il protagonista fallisce)
- il pubblico che ha usato il d4 narra il successo/fallimento del lato che ha influenzato (protagonista o antagonista) al posto del rispettivo *tagonista (quindi parte dei punti precedenti vengono "bypassati") se col suo intervento ha cambiato il risultato (da positivo a negativo o viceversa). Il pubblico non narra nulla se con il d4 ha portato il risultato esattamente sul fulcro (in questo caso il lato opposto dichiara una conseguenza che si avvererà nell'escalation.. cioè se fallirà il nuovo tiro: ad esempio se nel fulcro ci finisce il protagonista, l'antagonista dichiara l'escalation.. ma non narra ancora nulla).
- il pubblico narra sempre come interviene la minuzia in gioco nel momento in cui decide di giocarla (indipendentemente dai risultati/esiti che verranno poi decisi e quindi narrati alla fine).. ad esempio se Tom il pistolero (una minuzia) si schiera con il protagonista in un conflitto a fuoco, potrà narrare che Tom estrae le sue pistole e spara all'impazzata contro i nemici del protagonista (ma non si narra ancora l'esito del conflitto).
3) Se c'è una escalation (cioè uno o entrambi i lati "cadono" sul fulcro), non si narra ancora nulla (dichiarazione delle conseguenza a parte) e si ritirano i dadi. Alla fine si narra come da punto 2 tranne per il fatto che si dovrà incorporare nella narrazione la fase di stallo iniziale. l'escalation ed eventualmente la conseguenza. Se si ottiene nuovamente un risultato sul fulcro, non si narra ancora, si dichiara una nuova ed aggiuntiva conseguenza e si ritira nuovamente (e così via). Se alla fine della "serie" si riesce nel tiro, non si avvera nessuna conseguenza, altrimenti si avverano tutte insieme (onestamente su questo ho forti dubbi).
4) Prima di iniziare una qualsiasi narrazione, il protagonista decide se rischiare un legame. Può deciderlo due volte. Solo alla fine (quando ha rischiato o deciso di non rischiare il legame) si narrerà l'esito del conflitto nel suo insieme secondo le procedure del punto due. Se sono stati rischiati i legami, la narrazione deve incorporare anche questo fatto.

In sostanza, a parte le dichiarazioni di intenti, di conseguenze (nell'escalation) e di come intervengono le minuzie, non si narra nulla se non alla fine del conflitto: solo quando tutte le possibili meccaniche di risoluzione sono state adoperate si legge il "totale" e si narra l'esito. Inoltre, mi pare che il blocco nella sequenza IIEE sia sempre su intention: I->IEE. Giusto?

Ecco un esempio preso da un AP giocato fresco fresco (stasera... finito un paio di ore fa):
Contesto
Io sono il Protagonista e il mio personaggio è il Dott. Avernus, un brillante scienziato che ha convinto alte sfere della gerarchia ecclesiastica a permettergli di curiosare in stabilimenti segreti ed altamente tecnologici della Chiesa. Era scortato da un Cardinale (il suo antagonista diretto principale) e diversi uomini della polizia privata della Chiesa. Il mio amico (Dott. Brown) era con me (tecnicamente è un mio legame), e dopo un breve dialogo con lui circa il mio subdolo scopo di intrufolarmi nella sicurezza Vaticana decido di passare ai fatti e dichiaro un Conflitto.

Conflitto
A questo punto procediamo così:
1) io dichiaro il mio intento: "violare la sicurezza della Chiesa" e dichiaro la prassi (sotterfugio)... la leva è franchezza/sotterfugio.
2) dichiaro inoltre come ho intenzione di ottenere il mio obiettivo (fino ad ora non ho narrato nulla, circa le azioni intraprese dal mio protagonista per ottenere l'intento.. si sa solo cosa sta facendo e cosa ha intenzione di fare): dico che userò i miei "aggeggi" (ho degli impianti cibernetici) per registrare informazioni e per iniettare trojans nei computer principali con la scusa di fare il mio lavoro (ero li per esaminare "materiale scientifico"). Non sono sicuro che in questo momento sia lecito dichiarare cosa cercherà di fare il protagonista.. stando alle regole credo sia sbagliato: ditemi voi.
3) l'antagonista dichiara il suo intento: "iniettare nei miei impianti cibernetici uno spyware nanotecnologico". In pratica la Chiesa vuole spiarmi.. e il portarmi qui doveva servire a questo scopo (anche questo è stato narrato dopo la dichiarazione dell'intento... in realtà questo è già più lecito, visto che chiarisce solo l'intento, non il modo per ottenerlo). Inoltre l'antagonista dichiara come prassi sotterfugio.
4) Si tirano i dadi: l'antagonista ottiene il suo intento e io no. Tra il pubblico uno dei giocatori ha un 4 da usare e vorrebbe vedermi vincitore nel mio intento .. ma non interviene ancora (il suo 4 non mi aiuterebbe.. troppo lontano dal fulcro e non ha intenzione di impedire l'intento dell'antagonista).
5) Ho fallito (e mi dimentico pure di prendere una qualità) ma annunciando che voglio rischiare il legame, la narrazione viene rimandata.
6) Rischio il mio legame (il Dott. Brown) per ritirare i miei d10 e i suoi (dell'antagonista) d4. Dichiaro come il legame mi aiuta (non è ancora nella fiction.. è solo una breve dichiarazione di cosa tenterà di fare il mio amico per aiutarmi): dico che il Dott. Brown prova a distrarre le guardie.
7) Tiro e fallisco di nuovo.. ma stavolta l'aiuto del pubblico può essere determinante per cambiare l'esito: lo è! Il 4 tenuto da parte viene usato per farmi ottenere l'intento e il pubblico narra che una guardia fa il doppio gioco (brevemente crea una minuzia per l'occasione: è un uomo che lavora per un "amico"). Dice che la guardia aiuterà Avernus a ottenere l'accesso ai sistemi di sicurezza della chiesa (si noti l'aiuterà.. non è ancora una cosa certa).
8) Dichiaro che non voglio rischiare l'altro legame e mi fermo qui e si passa alla narrazione.

Narrazione
1) il pubblico che mi ha aiutato narra come ottengo il mio intento.. cioè ha l'ultima parola su quello che succede. In questo momento si narrano le azioni compiute da Avernus secondo i seguenti vincoli:
- Avernus ha tentato di violare la sicurezza ma ci riuscirà solo dopo l'intervento della guardia (e/o grazie alla guardia ... la minuzia introdotta dal pubblico)
- Il Dott. Brown cercherà di creare un "diversivo"
2) L'antagonista narra il suo successo ... cioè ha l'ultima parola su quello che succede: come il virus/spyware viene introdotto nei miei impianti cibernetici

In breve, si fa una narrazione complessiva e finale, che riassumendo per sommi capi è la seguente:
Io (protagonista): "mi muovo tra gli armadi e i tavoli in cerca di punti di accesso alla rete... ma le guardie mi tengono d'occhio". "Faccio un cenno al Dott. Brown che inizia a fare un pò di casino, attirando l'attenzione".
Io (protagonista): "approfitto e inserisco dei trojan nel mainframe poi mi dirigo dal capo della sicurezza.. voglio scansionare il suo tesserino.."
Pubblico: "il capo della sicurezza si sta avvicinando insospettito... gira alla larga, non c'è nulla da vedere qui! .. dice.
Io: "maledizione" penso tra me e me
Pubblico: "Una delle guardie si avvicina al capo della sicurezza, e lo sprona ad avvicinarsi ad Avernus per controllarlo meglio (è il doppiogiochista)"
Io: Quando è vicino faccio finta di inciampare e gli vado contro: "scusate!"...  e intanto passo il mio pollice con scanner cutaneo sopra il suo tesserino senza farmi notare."
Pubblico: "Sta attento.. scienziato!"
Antagonista: ma nessuno si è accorto che il capo delle guardie, afferrando il braccio del Dottore, gli ha iniettato un virus biotecnologico.

Osservazioni personali
Devo dire che il conflitto qui descritto mi ha lasciato qualche perplessità. Fra tutti quelli della serata mi ha lasciato più dubbi di tutti, per questo l'ho postato.
Prima di tutto la situazione è diventata confusa: forse il conflitto è stato chiamato troppo presto, ma sicuramente ha influito il fatto di dover narrare tutto alla fine ricordandosi le dinamiche dei risultati, le varie dichiarazioni, ecc.. Sono convinto di aver sbagliato qualcosa, perchè a pelle mi parrebbe più sensato narrare via via quello che accade nella fiction e poi partire da li per eventuali altre narrazioni (legate a ritiri, interventi di minuzie, escalation, ecc..).
In secondo luogo, la situazione che è venuta a crearsi mi ha lasciato l'amaro in bocca: l'intento dell'antagonista mi è sembrato forzato, la narrazione finale mi è sembrata fiacca, banale poco avvincente e a tratti ridicola. Ad esempio, se il capo della sicurezza "doveva" iniettare il virus, perché ha avuto bisogno della "spinta" della minuzia per avvicinarsi ad Avernus? Persino la minuzia e il suo uso sembra forzato... è come inserire in una situazione astratta qualcosa che dovrà essere perfettamente amalgamato quando diverrà concreta. Se ci fosse stata la narrazione della situazione "in fieri" (Avernus falliva e veniva narrato come.. anche se non in modo definitivo, un pò come in Annalise durante il "giro"), forse l'inserimento della minuzia sarebbe stato molto più facile, intuitivo e coerente.
Infine si è fatto molto "worksho formale", in particolare quando si sono definiti gli intenti. Nel definire il mio, ci siamo persi (tutti quanti) ad immaginare cosa avrebbe potuto ottenere per violare la sicurezza e in che modo (indice che forse l'intento non è stato per nulla chiaro fin da subito). Per quello dell'antagonista poi è stato anche peggio, cercando di narrare una mini storia del perchè e per come la chiesa vuole inserire in Avernus un virus biotecnologico, sul fatto che era questa la sua intenzione fin da subito, che in realtà nell'invito a visitare queste strutture segrete c'era questo secondo fine, ecc...
Immagino che questo fenomeno sia accaduto per due motivi: il primo sono le prassi (il pubblico deve valutare se le prassi che si vogliono usare sono in linea con l'intenzione dei personaggi coinvolti) e il secondo è il fatto di narrare tutto alla fine.

Aiutatemi a capire dove sta l'errore. :-)
« Ultima modifica: 2010-12-01 04:21:58 da Lord Zero »
Lord Zero - (Domon Number 0)

giullina

  • Membro
  • Giulia Barbano
    • Mostra profilo
    • Gaming As Women
Perdonami Vittorio, è davvero troppo testo perché io possa leggerlo oggi, quindi salto direttamente all'actual play: a colpo d'occhio gli Intenti lasciano MOLTO a desiderare.

Citazione
[cite]Autore: Lord Zero[/cite]1) io dichiaro il mio intento: "violare la sicurezza della Chiesa" [...]
3) l'antagonista dichiara il suo intento: "iniettare nei miei impianti cibernetici uno spyware nanotecnologico". In pratica la Chiesa vuole spiarmi..


Questo secondo intento mi sembra il caso più chiaro: l'intento dell'Antagonista era chiaramente spiarti, non iniettarti uno spyware. (Anche se non è chiaro cosa significhi l'intento "spiare"; mi sembra un caso di intento poco chiaro, come quello di pagina 50 sul "voglio diventare re").

Poi magari (sicuramente) mi sono persa qualcosa, ma più di così ora come ora non riesco a dire.

Edit: parli di "workshop formale", ma da qui mi pare proprio che abbiate fatto un sacco di prenarrazione, ci credo che vi siete annoiati. Presente come funzionano i conflitti nelle sidebar d'esempio? Non sono riassunti. Sono conflitti completi: due intenti, un tiro. Un conflitto, in Shock:, dura 2 minuti al massimo (5 nel caso più elaborato, con Legami e tiri in pieno Fulcro)
« Ultima modifica: 2010-12-01 17:10:34 da giullina »
giullina.net - Gaming As Women - Banshee Cat [ScreamingCats - games that make you scream] - 26 FM

C'hai preso Giulia! Ora, non tutti i conflitti sono venuti così .. quello che ho postato è stato quello "rognoso", e infatti concordo con la tua analisi: intenti poco chiari (per usare un eufemismo), prenarrazione, ecc..

Aspetto ulteriori tue analisi, e mi scuso per il wall of text. :-)
« Ultima modifica: 2010-12-01 18:02:45 da Lord Zero »
Lord Zero - (Domon Number 0)

giullina

  • Membro
  • Giulia Barbano
    • Mostra profilo
    • Gaming As Women
Ho finalmente riletto tutto :)
Ci ho ripensato ma devo dire che non ho molto da aggiungere. Mi pare che abbiate preso in mano i dadi troppo presto, forzando un conflitto prima che emergesse naturalmente.
Non vedo necessariamente come sbagliato il discutere delle motivazioni della chiesa (o meglio, non so per quale motivo sia stata percepita come tale al tuo tavolo).
Ne approfitto come spunto per dire che può succedere in Shock: che ci si distacchi dal Protagonista, che si abbia poco a cuore il suo destino (o meglio, la sua sopravvivenza). In questo caso è normale fare quello che altrove sarebbe "distrarsi" a pensare all'intero mondo in movimento, all'onda d'urto della fantascienza sulla società. Questa è una caratteristica specifica e voluta di Shock: e se non ricordo male se ne è parlato a Lucca, forse durante l'intervista di Gioconomicon, che però non è ancora online (c'è solo la prima parte)...
giullina.net - Gaming As Women - Banshee Cat [ScreamingCats - games that make you scream] - 26 FM

Grazie per la pazienza Giulia! :-)

Approfitto allora per chiederti se le regole sono state applicate nel modo giusto. Il mio dubbio è il seguente: si deve narrare sempre tutto alla fine? Cioè quando tutti i dadi, le minuzie, gli eventuali ritiri rischiando i legami, i fulcri, ecc.. sono stati risolti?

E poi, è possibile narrare o dichiarare le azioni del *tagonista all'interno del conflitto, prima che questo sia risolto (non gli esiti, solo le azioni).

Infine, tirare sul fulcro più volte (ok è un caso rarissimo.. ma si sa mai, chiedo lol) significa sommare tutte le conseguenze in caso di fallimento e ignorarle tutte in caso di successo?

Citazione
[cite]Autore: giullina[/cite]Ne approfitto come spunto per dire che può succedere in Shock: che ci si distacchi dal Protagonista, che si abbia poco a cuore il suo destino (o meglio, la sua sopravvivenza). In questo caso è normale fare quello che altrove sarebbe "distrarsi" a pensare all'intero mondo in movimento, all'onda d'urto della fantascienza sulla società. Questa è una caratteristica specifica e voluta di Shock: e se non ricordo male se ne è parlato a Lucca, forse durante l'intervista di Gioconomicon, che però non è ancora online (c'è solo la prima parte)...

Interessante! :-)
Lord Zero - (Domon Number 0)

giullina

  • Membro
  • Giulia Barbano
    • Mostra profilo
    • Gaming As Women
Attenzione a una cosa fondamentale: quando rischi un Legame stai iniziando un nuovo conflitto. Quindi la narrazione, nel caso che hai in mente tu, è molto più spezzettata: si narrano gli eventi appena finito un conflitto, quindi i due lati più eventuale minuzia e fulcro; poi, se si gioca un Legame, si apre il nuovo conflitto e se ne narra l'esito.
L'effetto, nella mia esperienza, è molto incalzante.
giullina.net - Gaming As Women - Banshee Cat [ScreamingCats - games that make you scream] - 26 FM

Ah ecco! Ora ho capito! :-)

A questo punto chiedo un'altra cosa (lo so me ne sto approfittando :-P ); l'altra sera è venuto fuori un conflitto del genere:
il Protagonista (Stick, un ragazzo di strada) che si era incontrato nei vicoli col suo mentore (un legame) affronta un conflitto contro alcuni uomini (agenti mandati dall'antagonista) venuti per portarlo via.

Intento di Stick: non mi prenderanno
Intento dell'antagonista (ero io l'antagonista in quel caso): il mentore di Stick viene catturato e portato via

Io vinco il mio intento e il giocatore di Stick perde...
il giocatore Protagonista narra come Stick inizi a correre tra i vicoli con l'intenzione di seminarli.. conoscendo molto bene la città e le sue strade (era anche una sua qualità) e io narro come gli agenti tirino fuori le armi da fuoco, ferendo stick ad una gamba mentre tenta di scappare tra i vicoli.

A questo punto uno del pubblico che aveva usato un d4 a favore di Stick, facendogli vincere l'intento, dice che una esplosione fa saltare in aria l'auto degli agenti: una gang "latina" di quartiere conosciuta con un nome che ora non ricordo (è una minuzia che il pubblico ha inventato sul momento), ha sparato con armi pesanti contro gli agenti urlando "questo è il nostro quartiere" e "andatevene o vi facciamo a pezzi" e via dicendo.. impedendo di fatto agli agenti di avvicinarsi alla zona dove Stick stava lentamente andando (zoppicando).

Ecco, devo dire che questo conflitto ci è piaciuto parecchio.. molto incalzante, e coinvolgente per tutti quanti al tavolo! E' andato tutto liscio... però abbiamo fatto bene? Intendo come autorità narrative, sequenza di cose, ecc...?


Infine, quando si tira sul fulcro e il tiro successivo fa nuovamente sul fulcro.. cosa bisogna fare? E' necessario sommare tutte le conseguenze? Annullarle tutte in caso di vittoria alla fine, o solo l'ultima conseguenza va annullata?
Lord Zero - (Domon Number 0)

giullina

  • Membro
  • Giulia Barbano
    • Mostra profilo
    • Gaming As Women
Direi proprio che le conseguenze si sommano e si verificano solo quando il conflitto è vinto.

Al riguardo e per rispondere a una tua domanda del primo post, ho chiesto a Joshua come si verifica in Shock: l'IIEE:

Citazione
[cite]Joshua A.C. Newman[/cite](Please note that I'm using small "intent" to distinguish between Intent in Shock: and "intent" in "iiee")

Intent doesn't map to the "intent" in IIEE at all. In Shock: a *Tag's Intent is really the "effect" they want.  The Protag establishes "intent" beforehand, in the course of free play, but when zie's established hir Intent, it's an "effect" zie wants. Once dice have been rolled, the players go about establishing "initiation" and "execution" to fit the preceeding circumstances and the subsequent change to them dictated by the Intents.


Ovvero, l'Intento di Shock: è l'Effetto dell'IIEE. Dopo aver tirato i dadi, si stabiliscono l'Initation e l'Execution in funzione dell'esito del conflitto.

Poi, risalendo il thread come un salmone:

Citazione
[cite]Lord Zero[/cite]Ecco, devo dire che questo conflitto ci è piaciuto parecchio.. molto incalzante, e coinvolgente per tutti quanti al tavolo! E' andato tutto liscio... però abbiamo fatto bene? Intendo come autorità narrative, sequenza di cose, ecc...?


Avete fatto benissimo! (Infatti vi siete divertiti :D)

Torndando ancora più indietro, il video di cui parlavo è stato pubblicato! http://www.youtube.com/watch?v=fwjzkoHhGCc (c'è anche un bel riassunto nell'articolo di Gioconomicon)
giullina.net - Gaming As Women - Banshee Cat [ScreamingCats - games that make you scream] - 26 FM

Grazie mille Gliulia per le risposte (e per la pazienza)!! ;-)

Citazione
[cite]Autore: giullina[/cite]Torndando ancora più indietro, il video di cui parlavo è stato pubblicato!http://www.youtube.com/watch?v=fwjzkoHhGCc(c'è anche un bel riassunto nell'articolo diGioconomicon)

Bella! Ora me lo guardo con calma :-)

Comunque, una cosa la devo dire: ho introdotto una persona completamente estranea al mondo dei gdr usando SHOCK.... ed è stato un successone. Se non avessi avuto i dubbi che mi hanno spinto ad aprire il thread, sono sicuro che sarebbe stata una esperienza ancora migliore.. ma non posso lamentarmi. :-)
Lord Zero - (Domon Number 0)

giullina

  • Membro
  • Giulia Barbano
    • Mostra profilo
    • Gaming As Women
Invece di ringraziarmi, posta un bell'Actual Play :P
giullina.net - Gaming As Women - Banshee Cat [ScreamingCats - games that make you scream] - 26 FM

Tags: