Autore Topic: [LMVcP] "Providing Aid"  (Letto 3533 volte)

Daniele Di Rubbo

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[LMVcP] "Providing Aid"
« il: 2008-10-24 19:40:13 »
Anche questa è un'altra domanda sulle meccaniche di La Mia Vita col Padrone. Di nuovo chiedo venia per la mancanza di un "actual play" a cui collegare queste domande.
Le mie domande, questa volta, riguardano il paragrafo "Providing Aid", a pag. 34 dell'edizione americana (perdonatemi la mancanza di riferimenti all'edizione italiana, che ancora non ho, ma al 99% comprerò a Lucca Games 2008). Eccole:
- è possibile che più Servitori siano in scena nel mededimo tempo? Ok, è ovvio che la risposta sia positiva. Faccio la domanda opposta: come mai i giocatori di solito non sono in scena assieme? Insomma, il gioco parte dal presupposto che non facciano (quasi) mai gruppo e siano sempre impegnati in "solo missions".
- il giocatore di turno (vale a dire quello a cui la scena è "dedicata" dal GM) deve utilizzare un'intera scena per andare dal suo amico Servitore e convincerlo ad aiutarlo a compiere l'Approccio, o l'atto di Violenza o Infamia, oppure si considera la parte in cui un Servitore chiede aiuto ad un altro un appendice (o un preambolo) della scena?
- poniamo che il giocatore che "fornisce aiuto" abbia un punteggio di Amore inferiore o uguale a quello di Stanchezza: in questo caso dovrebbe fornire 0 dadi al suo amico! Immagino che la regola "Negative Pools" (p. 25 ed. USA) si applichi normalmente, e che quindi l'aiutante possa fornire un minimo di un dado al suo amico, giusto?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da dante3 »

Moreno Roncucci

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[LMVcP] "Providing Aid"
« Risposta #1 il: 2008-10-24 20:45:26 »
Citazione
[cite] dante3:[/cite]Anche questa è un'altra domanda sulle meccaniche di La Mia Vita col Padrone. Di nuovo chiedo venia per la mancanza di un "actual play" a cui collegare queste domande.
Le mie domande, questa volta, riguardano il paragrafo "Providing Aid", a pag. 34 dell'edizione americana (perdonatemi la mancanza di riferimenti all'edizione italiana, che ancora non ho, ma al 99% comprerò a Lucca Games 2008). Eccole:
- è possibile che più Servitori siano in scena nel mededimo tempo? Ok, è ovvio che la risposta sia positiva. Faccio la domanda opposta: come mai i giocatori di solito non sono in scena assieme? Insomma, il gioco parte dal presupposto che non facciano (quasi) mai gruppo e siano sempre impegnati in "solo missions".


Non capisco il senso della domanda. Se i personaggi non sono in scena insieme, è perchè non li metti in scena insieme... se li vuoi in scena insieme, mettili in scena insieme...  :shock:

Solo, non dare per scontato (come fanno purtroppo in tantissimi) che "se non sei in scena ti annoi, e quindi tutti devono essere in scena sempre". State creando una storia appassionate, perchè la gente dovrebbe annoiarsi a vederla nascere? Se si annoiano c'è un problema a monte (come infatti c'è molto spesso nei giochi tradizionali che hanno fatto nascere questa assurda abitudine) e mettere tutti in scena non lo risolverà.

Citazione

- il giocatore di turno (vale a dire quello a cui la scena è "dedicata" dal GM) deve utilizzare un'intera scena per andare dal suo amico Servitore e convincerlo ad aiutarlo a compiere l'Approccio, o l'atto di Violenza o Infamia, oppure si considera la parte in cui un Servitore chiede aiuto ad un altro un appendice (o un preambolo) della scena?


Se avessi già comprato l'edizione italiana avresti già la risposta a questa domanda, e anche alla precedente, non tanto perchè si risponde direttamente a queste ma perchè ci sono indicazioni ulteriori di gioco che risolvono a monte tutta la "maniera di giocare alla primetime adventures" che da' origine a questi dubbi... :roll:

Fra le cose presenti nell'edizione italiana c'è la traduzione, per esempio, di questo messaggi dell'autore che trovi in questo forum:
advice on having an enjoyable time with My Life with Master che dovrebbe rispondfere ai tuoi dubbi.

Citazione

- poniamo che il giocatore che "fornisce aiuto" abbia un punteggio di Amore inferiore o uguale a quello di Stanchezza: in questo caso dovrebbe fornire 0 dadi al suo amico! Immagino che la regola "Negative Pools" (p. 25 ed. USA) si applichi normalmente, e che quindi l'aiutante possa fornire un minimo di un dado al suo amico, giusto?


Da My Life with My Life with Master
Citazione
I assume that a minimum of one (1) dice is contributed when one minion provide aid to an other. I.e. the Negative Pools rule on p. 25 applies when Providing Aid as well. Correct?


The language I used for the Providing Aid rule was intended to preclude this. My rationale being that a minion with Weariness greater than Love isn't up to helping anybody. But the Providing Aid rule turns out to be seriously under utilized by players, pretty much across the board, and in any case we're talking about one damn d4, so I recommend being generous and allowing the one dice contribution if a player requests it.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Daniele Di Rubbo

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[LMVcP] "Providing Aid"
« Risposta #2 il: 2008-10-24 21:35:14 »
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[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Non capisco il senso della domanda. Se i personaggi non sono in scena insieme, è perchè non li metti in scena insieme... se li vuoi in scena insieme, mettili in scena insieme... :shock:

Solo, non dare per scontato (come fanno purtroppo in tantissimi) che "se non sei in scena ti annoi, e quindi tutti devono essere in scena sempre". State creando una storia appassionate, perchè la gente dovrebbe annoiarsi a vederla nascere? Se si annoiano c'è un problema a monte (come infatti c'è molto spesso nei giochi tradizionali che hanno fatto nascere questa assurda abitudine) e mettere tutti in scena non lo risolverà.

Ok, ok, da come era messa sul manuale, quasi si capiva che lo standard per le scene dovesse includere tendenzialmente un personaggio alla volta. Sono perfettamente d'accordo con te che non debbano essere sempre in scena assieme e che, nel caso siano fuori scena, non ci sia nulla di male. Essere in scena non dissuade per nulla dalla noia, se il gioco si sta facendo povero: lo sappiamo bene!
Rimane solo un dubbio in proposito: quando nella scena si dovesse arrivare ad un conflitto come la si mette? Ogni Servitore tira per sé? Il GM esegue un tiro per ogni conflitto da risolvere a parte? Un Servitore può semplicemente fare da spalla all'altro "aiutandolo" nel conflitto? Insomma, come si mette?

Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
Se avessi già comprato l'edizione italiana avresti già la risposta a questa domanda, e anche alla precedente, non tanto perchè si risponde direttamente a queste ma perchè ci sono indicazioni ulteriori di gioco che risolvono a monte tutta la "maniera di giocare alla primetime adventures" che da' origine a questi dubbi... :roll:

Fra le cose presenti nell'edizione italiana c'è la traduzione, per esempio, di questo messaggi dell'autore che trovi in questo forum:
advice on having an enjoyable time with My Life with Master che dovrebbe rispondfere ai tuoi dubbi.

La sezione che hai linkato è stata illuminante. Grazie! Era una cosa che avevo dato per scontato (allinearmi ad Avventure in Prima Serata, nei momenti di dubbio; è giustificabile che mi influenzi molto, credo, siccome è stato il gioco che mi ha fatto conoscere la narrativa e questa community).
Ci sono due cose che però inducono a pensare che, in La Mia Vita col Padrone, le cose funzionino come in Avventure in Prima Serata: in primo luogo, i tiri per i conflitti: una scena deve sempre (sempre!) tendere ad un conflitto (questo l'ho letto su "The Forge": frasi del tipo "non lasciate che i vostri giocatori pensino di concludere la scena senza un conflitto", che personalmente mi hanno un po' spiazzato), anche se lo stesso Czege invita a giocare e prendersela con calma, senza accelerare i ritmi per arrivare ad un coflitto (come invece spinge a fare Avventure in Prima Serata). In secondo luogo, il regolamento di La Mia Vita col Padrone fa esempi e spiega il gioco come se le scene dovessero svolgersi a turno, una per personaggio; ok, il PG non chiede la scena al GM (come in Avventure in Prima Serata), però c'è l'eccezione dell'overture. In definitiva come devo interpretare questa cosa? Una scena per PG alla volta e si va a turno? O concedo scene come mi pare e piace a chi mi pare e piace (anche più PG assieme)? Se è come in quest'ultimo caso, il PG è libero di chiedere una scena con una Connection quando vuole (faccio questa domanda perché negli esempi sul manuale lo fa "quando arriva il suo turno")?

L'ultima parte è chiara: Czege stesso ammette che, all'inizio, avesse dato per scontato che un Servitore senza Amore, o con troppa Stanchezza, facendo fatica persino ad agire per sé, non potrebbe mai agire deliberatamente in aiuto di qualcun altro. Però, lui stesso annota che la gente ha cominciato ad interpretare la regola dei "Negative Pools" come in contrapposizione con questa situazione. In definitiva, l'autore ci invita ad utilizzare quest'ultima soluzione, anche se non era la sua intenzione originale: concediamo sempre almeno 1d4, quando un Servitore tenta di aiutarne un altro (in fondo rischia anche lui la sua parte e non ci guadagna nulla; se vuole aiutarlo avrà le sue ragioni).

P.S. Mi servirebbe davvero provare un PBF di La Mia Vita col Padrone, per capire da voi, che sapete già giocare, come si fa a scendere nella giusta mentalità.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da dante3 »

Mauro

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[LMVcP] "Providing Aid"
« Risposta #3 il: 2008-10-24 22:30:27 »
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[cite] dante3:[/cite]da come era messa sul manuale, quasi si capiva che lo standard per le scene dovesse includere tendenzialmente un personaggio alla volta

Dipende molto anche dai master e dai giocatori: se il Padrone ordina spesso a piú servitori di fare qualcosa, e/o i giocatori chiedono (e ricevono) spesso aiuti, il numero di scene con piú Servitori può aumentare.


Citazione
quando nella scena si dovesse arrivare ad un conflitto come la si mette? Ogni Servitore tira per sé? Il GM esegue un tiro per ogni conflitto da risolvere a parte? Un Servitore può semplicemente fare da spalla all'altro "aiutandolo" nel conflitto? Insomma, come si mette?

Dipende: qual è il Conflitto? cosa fanno i Servitori? Se uno dei due non fa nulla, c'è un solo Conflitto; se cercano di ottenere la stessa cosa, possono aiutarsi; ecc.
Il caso dubbio potrebbe essere che entrambi cerchino di ottenere qualcosa, ma senza aiutarsi (entrambi cercano di uccidere un PNG, ma per qualche motivo non vogliono aiutarsi), caso in cui, ma non ne sono certo, magari si potrebbe prima fare il Conflitto tra i Servitori (se io voglio bloccare l'altro/far sí che lasci fare a me, ci può stare un Conflitto di Violenza/Infamia). Ma, anche qui, dipende dalla situazione: ci sono scene in cui ci starebbe bene un doppio Conflitto? Magari sí, anche se al momento per gli esempi che mi vengono in mente vedrei meglio la Violenza/Infamia.


Citazione
Ci sono due cose che però inducono a pensare che, in La Mia Vita col Padrone, le cose funzionino come in Avventure in Prima Serata: in primo luogo, i tiri per i conflitti: una scena deve sempre (sempre!) tendere ad un conflitto [...]
In secondo luogo, il regolamento di La Mia Vita col Padrone fa esempi e spiega il gioco come se le scene dovessero svolgersi a turno, una per personaggio; ok, il PG non chiede la scena al GM (come in Avventure in Prima Serata), però c'è l'eccezione dell'overture. In definitiva come devo interpretare questa cosa? Una scena per PG alla volta e si va a turno? O concedo scene come mi pare e piace a chi mi pare e piace (anche più PG assieme)? Se è come in quest'ultimo caso, il PG è libero di chiedere una scena con una Connection quando vuole (faccio questa domanda perché negli esempi sul manuale lo fa "quando arriva il suo turno")?

Per il Conflitto, il fatto che le scene dovrebbero tendere a esso direi che è piú che altro perché è durante il Conflitto che le cose si fanno interessanti, che il Servitore mette in gioco sé stesso: possono esserci scene interessanti anche senza, ma sono comunque scene in cui il Servitore non si mette in gioco (nel senso che rischia di stancarsi, né di aumentare il proprio Disgusto di sé). Ma che entrambi i giochi debbano tendere al Conflitto non li rende automaticamente uguali, non fa automaticamente sí che il modo di giocare di uno vada bene anche per l'altro.
Per la seconda domanda... non sono certo di aver capito cosa intendi: se in scena ci sono uno o piú PG dipende dal Padrone (a quanti ha dato l'ordine? ha mandato un Servitore contro un altro? ecc.) e dal Servitore (chiede aiuto?); le scene si fanno a turno (pagina 51, "Scene e Sessioni", nel quinto capitolo: "Passate ciclicamente attraverso il gruppo in questo modo, resistendo all'impulso di dare una seconda scena a un personaggio prima di averne fatta una con tutti gli altri"), ma se in esse ci sono piú PG dipende, come detto, dai giocatori. Dipende dalla storia, da come si sta sviluppando.
Sulla scena di Approccio, anche considerando che le scene si fanno a turno, direi che la cosa migliore è aspettare il proprio turno, anche se a memoria non è detto nulla di specifico; tanto, a prescindere da quando la chieda quando metterla è a discrezione del master, e dipende da come gioca il Servitore, da qual è la situazione, non c'è una regola assoluta.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

Daniele Di Rubbo

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[LMVcP] "Providing Aid"
« Risposta #4 il: 2008-10-24 22:59:35 »
1) Ok, allora non c'è nulla che vieti di avere uno stile di gioco particolarmente improntato alla collaborazione tra Servitori e all'avere spesso la compresenza di PG in scena tutti assieme.

2) Sì, volevo dire quello. Il regolamento non dice cosa fare, nel caso ci siano più PG in conflitto nella stessa scena (non fra di loro, nel qual caso le regole ci sarebbero). Mettiamo, però, che Tizio sia in scena con Caio; Tizio vuole uccidere il Legame di Caio, perché gliel'ha ordinato il Padrone (un chiaro tentativo di togliergli Amore, per tenerselo stretto ed evitare che si ribelli in continuazione, come sta cominciando a fare di recente). Tuttavia, Caio nella scena precedente si stava recando presso presso un suo Legame, siccome voleva tentare un Approccio. Tizio ha la sfiga di arrivare proprio mentre Caio è sulla scena dell'Approccio. Ci sono due conflitti assieme nella stessa scena: Caio sta tentando un Approccio col suo Legame, mentre Tizio sta tentando un atto di Violenza contro il Legame di Caio. Mettiamo che Caio dica esplicitamente che preferisce farsi ammazzare piuttosto che lasciare il suo Legame in balia di Tizio. In questo caso, Tizio e Caio dovrebbero testare Violenza reciprocamente l'uno sull'altro. Se Caio ha la meglio Tizio non riuscirà nel suo intento; se Tizio ha la meglio, Caio vedrà la sua Stanchezza aumentare di 1, ma rimane il fatto che Tizio non ha ancora ammazzato il Legame. Ci vorrebbe un altro conflitto per quello. Allo stesso modo se Caio vincesse la prova di Violenza con Tizio: ora dovrebbe fare una prova di Approccio col Legame per riceverne Amore. Siete d'accordo? Ma tutto questo si dovrebbe risolvere in una scena ulteriore e successiva, o immediatamente? In poche parole sono possibili più conflitti (anche per lo stesso personaggio) nella stessa scena?

3) Ecco, intendevo esattamente quello: il dover dare a tutti ciclicamente una scena, nonostante possa concretamente e spesso succedere che ci siano più PG in scena nello stesso momento. Se ho ben capito, l'importante è che il PG "di scena" sia sempre in scena (almeno lui come PG) quando arriva il suo turno. Il fatto che con lui, in scena, possano esserci anche alcuni o tutti gli altri PG dipende dalle premesse di quella scena (per esempio se il Padrone aveva precedentemente ordinato a tutti e tre i servi di andare a bruciare la chiesa del villaggio). Giusto?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da dante3 »

Moreno Roncucci

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[LMVcP] "Providing Aid"
« Risposta #5 il: 2008-10-25 09:04:50 »
Citazione
[cite] dante3:[/cite]
Rimane solo un dubbio in proposito: quando nella scena si dovesse arrivare ad un conflitto come la si mette? Ogni Servitore tira per sé? Il GM esegue un tiro per ogni conflitto da risolvere a parte? Un Servitore può semplicemente fare da spalla all'altro "aiutandolo" nel conflitto? Insomma, come si mette?


I conflitti sono molto personali, non è un gioco dove puoi mettere una posta che ti pare, tipo "sconfiggiamo i villici". No, niente poste: vuoi fare qualcosa di violento a qualcuno? Tiri. In genere anche se siete in scena insieme tirerete per fare cose dicerse a persone diverse. Altrimenti, ci sono le regole per fornire aiuto od ostacolare.

Citazione

Ci sono due cose che però inducono a pensare che, in La Mia Vita col Padrone, le cose funzionino come in Avventure in Prima Serata: in primo luogo, i tiri per i conflitti: una scena deve sempre (sempre!) tendere ad un conflitto


Ci sono molti equivoci su frasi come queste. Specialmente i primi tempi, gli autori forgiti dovevano fare vera e propria "opera di decondizionamento" su giocatori che erano abituati a non andare MAI al punto, aspettandosi la pappa cotta dal GM. Quindi si è insistito molto sui consigli per tagliare i tempi morti, fare scene che portasero a conflitti, etc.

Ma guarda che anche in AiPS, è solo una raccomandazione. Non è una regola. E' utile se hai giocatori che cincischiano, perdono tempo e fanno giocate noiose.  Altrimenti, gioca mettendoci il tempo che ci vuole, anche chiudendo scene senza conflitti. Questo SIA in LMVcP che in AiPS.

Inoltre, in LMVcP non confondere "scena" con "turno". Una "scena" può durare diversi "turni", con il gioco che passa da giocatore a giocatore senza chiudere le scene ma lasciandole in sospeso

Citazione
In secondo luogo, il regolamento di La Mia Vita col Padrone fa esempi e spiega il gioco come se le scene dovessero svolgersi a turno, una per personaggio; ok, il PG non chiede la scena al GM (come in Avventure in Prima Serata), però c'è l'eccezione dell'overture. In definitiva come devo interpretare questa cosa? Una scena per PG alla volta e si va a turno? O concedo scene come mi pare e piace a chi mi pare e piace (anche più PG assieme)? Se è come in quest'ultimo caso, il PG è libero di chiedere una scena con una Connection quando vuole (faccio questa domanda perché negli esempi sul manuale lo fa "quando arriva il suo turno")?


Non importa l'ordine che segui a tavola... prima o poi arriverà il suo "turno", no? 8)

Comunque, se non hai motivi per fare altrimenti, far giocare i giocatori a turno secondo l'ordine in cui sono disposta a tavola è la maniera più semplice di essere sicuro di far giocare tutti senza dimenticare nessuno. Però tieni presente le differenze nei giochi: in AiPS è una regola che ammette eccezioni se qualcuno ha un idea e gli altri non hanno niente in contrario, In Spione è una regola assoluta senza eccezioni, in LMVcP è un consiglio per non dimenticare nessuno, in CnV non esiste.

Non date MAI per scontato che quello che va bene per un gioco vada bene per un altro. I famosi "bangs" che sono l'anima di AiPS, sono in genere poco utili in LMVcP, e sono assolutamente contrari allo spirito del gioco in Spione. In questi giochi tutto quello che vi serve per giocare è già scritto sul manuale, aggiungere regole estrenee fa sempre solo danno.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Moreno Roncucci

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« Risposta #6 il: 2008-10-25 09:23:23 »
Citazione
[cite] dante3:[/cite]1) Ok, allora non c'è nulla che vieti di avere uno stile di gioco particolarmente improntato alla collaborazione tra Servitori e all'avere spesso la compresenza di PG in scena tutti assieme.


E il padrone cosa dice, se tutti quanti stanno insieme a bighellonare invece di eseguire i suoi ordini?

Citazione

2) Sì, volevo dire quello. Il regolamento non dice cosa fare, nel caso ci siano più PG in conflitto nella stessa scena (non fra di loro, nel qual caso le regole ci sarebbero). Mettiamo, però, che Tizio sia in scena con Caio; Tizio vuole uccidere il Legame di Caio, perché gliel'ha ordinato il Padrone (un chiaro tentativo di togliergli Amore, per tenerselo stretto ed evitare che si ribelli in continuazione, come sta cominciando a fare di recente). Tuttavia, Caio nella scena precedente si stava recando presso presso un suo Legame, siccome voleva tentare un Approccio. Tizio ha la sfiga di arrivare proprio mentre Caio è sulla scena dell'Approccio. Ci sono due conflitti assieme nella stessa scena: Caio sta tentando un Approccio col suo Legame, mentre Tizio sta tentando un atto di Violenza contro il Legame di Caio.


C'è qualcosa che non mi è chiaro in questa storia: Caio tenta un approccio DURANTE il tentativo di assassinio di Tizio? Cioè, mi sto immaginando la scena con Tizio che sta strangolando la povera ragazza e caio che la guarda adorante dicendole "perchè strabuzzi gli occhi e non parli? Cosa vuoi dire con questi dolci suoni che emetti dalla bocca spalancata?" :shock:

Non tiri mica per "tutta la scena"....

Caio vuole impedire a Tizio di uccidere il legame? Immagino che lo riepia di botte PRIMA di tentare l'approccio. Oppure Tizio si nasconde per non farsi vedere da caio. In ogni caso, non riesco ad immaginarmi una situazione in cui i tiri siano cotemporanei.

Citazione

Mettiamo che Caio dica esplicitamente che preferisce farsi ammazzare piuttosto che lasciare il suo Legame in balia di Tizio. In questo caso, Tizio e Caio dovrebbero testare Violenza reciprocamente l'uno sull'altro. Se Caio ha la meglio Tizio non riuscirà nel suo intento; se Tizio ha la meglio, Caio vedrà la sua Stanchezza aumentare di 1


Questo è un effetto. Ma cosa voleva fare Tizio? Immagino che Cao adesso sia svenuto, stordito, legato, o comunque messo fuori combattimento...  (notare che comunque, facendo fare un tiro a Tizio, potrebbe avere salvato comunque il legame)

Citazione

, ma rimane il fatto che Tizio non ha ancora ammazzato il Legame. Ci vorrebbe un altro conflitto per quello.


Beh, certo, mi pare normale e privo di problemi. Credo stai ancora ragionando con l'ottica di Avventure in Prima Serata. Non ci sono poste in LMVcP. Se tiri per colpire un goblin a D&D poi tieni buono lo stesso tiro per scalare una montagna, nuotare in un lago e poi nasconderti nelle ombre? O tiri di nuovo?

Citazione

Allo stesso modo se Caio vincesse la prova di Violenza con Tizio: ora dovrebbe fare una prova di Approccio col Legame per riceverne Amore. Siete d'accordo? Ma tutto questo si dovrebbe risolvere in una scena ulteriore e successiva, o immediatamente?


Dipende. Da cosa? Semplicemente... dal fatto che sia una scena ulteriore, e successiva, o no...

COSA avviene nella fiction? Lei è li' terrorizzata e paralizzata dal terrore, o è andata al villaggio a chiamare aiuto?

Non "giocate con i numeri" dimenticando la Fiction. I dadi che tirate dipendono dalla situazione durante la storia, non viceversa. Se vi scordate cosa succede pensando solo ai numeri nella scheda vi perdete completamene il senso del gioco.

Citazione

 In poche parole sono possibili più conflitti (anche per lo stesso personaggio) nella stessa scena?


Sì. C'è pure l'esempio classico sul manuale: il combattimento finale contro il master.

Ma ricordati che SCENA non e' uguale a TURNO: una scena molto lunga potrebbe durare anche un sacco di turni. Quando il giocatore tira poi passa il turno, non la scena.

(esempio classico: il combattimento finale contro il master. Stessa scena, un sacco di tiri, uno per turno)
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[LMVcP] "Providing Aid"
« Risposta #7 il: 2008-10-26 13:39:36 »
Ok, grazie. Mi è abbastanza chiaro tutto. Credo di aver confuso la nozione di "scena" con quella di "turno". Per questo, faccio una nuova domanda ulteriore, tanto per essere certo della risposta (preferisco non dare nulla per scontato): in un turno può esserci un solo tiro con la relativa risoluzione, poi si passa il turno (anche se la scena non è ancora finita), giusto?
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Moreno Roncucci

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« Risposta #8 il: 2008-10-26 14:12:06 »
Citazione
[cite] dante3:[/cite]Ok, grazie. Mi è abbastanza chiaro tutto. Credo di aver confuso la nozione di "scena" con quella di "turno". Per questo, faccio una nuova domanda ulteriore, tanto per essere certo della risposta (preferisco non dare nulla per scontato): in un turno può esserci un solo tiro con la relativa risoluzione, poi si passa il turno (anche se la scena non è ancora finita), giusto?


No. Anche questo è solo un consiglio, non una regola. Guarda come viene descritto a pagina 51. Le parole usate.

In generale... hai un "problema", devi saltare fra una scena e l'altra, fra un turno e l'altro. Quando? Si è visto (e questa e' una cosa generale) che a seconda dei giochi il momento migliore e prima o dopo un tiro. In LMVcP è meglio dopo.

C'è un motivo per cui non vuoi far giocare Paolo? Perchè non vuoi far giocare Paolo? Voglio dire, Stefano ha fatto la sua giocata, ha tirato, si è interpretata la scena, Paolo è lì che aspetta il suo turno... e tu che fai? Fai ancora giocare Stefano? Ebbasta, ha tirato, fai giocare Paolo! Ce l'hai con lui?

Da lì a dire "c'è una regola che dice che puoi fare al massimo un turno per scena" c'è lo stesso salto logico che c'è fra "si esce dalla porta, non buttandosi dalla finestra" e "appena vedi una porta, esci! E' obbligatorio". (scambiare l'opportunità per un obbligo)

In generale (e non solo per MLWM): non moltiplicate le regole oltre a quelle scritte sul manuale. In questi giochi per "regole" si intende una cosa seria. Che tutti devono seguire, sempre. Non sono le "regole-suggerimenti" dei gdr tradizionali. Quindi c'è un numero limitato di regole, quelle che servono, non una di più o di meno. Ammassare regole su regole prendendole dai consigli, dai best play, dall'abitudine, dalle risposte nei forum ai casi specifici, alla fine rende il tutto ingiocabile.

(e' anche per questo che fare domande in generale e non su un actual play mi mette sempre in grossissima difficoltà: la risposta, se fatta in generale, è sempre "dipende". Qualunque altr risposta tenderà a trasformare un "io quella volta avrei fatto così" in una regola inflessibile che ti verrà quotata contro la prossima volta quando dirai che in un altra circostanza avresti fatto cosà)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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« Risposta #9 il: 2008-10-26 14:22:42 »
Ah, non mi ricordavo che non hai ancora l'edizione ialiana e quindi non puoi leggere pagina 51... ecco la versione inglese:

Nella sezione "Brain in a Jar", con i consigli per il Master:

Scenes and Sessions
MY LIFE WITH MASTER is a game in which the player
character minions are an ensemble of individual protagonists,
not a group working together, but independent characters
whose stories happen to intersect at times. And so the
mechanics consciously empower the gamemaster’s use of an
aggressive scene framing technique to deliver pacing and
dramatic tension across a series of game sessions comprised
of individual scenes with these characters.
So as a GM, you should frame aggressively, just as if the
game events were a movie. Put the characters directly into
the midst of personally relevant conflicts. Advantage
yourself of the lack of individual ability scores for NPCs by
improvising them into existence as necessary. And generally
you should cut to a new player and a new scene after the dice
have been thrown and the outcome described; use the oneroll
conflict resolution system as a tool for getting out of a
scene when its closure is still wet. Cycle through the play
group like this, resisting the urge to give a second scene to
any character before you’ve done one with each of the rest.
Mechanics like ‘The Horror Revealed’ and the player’s
ability to request a scene for making an overture to a
Connection pretty much depend on this ‘individual scenes’
dynamic.
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[LMVcP] "Providing Aid"
« Risposta #10 il: 2008-10-26 18:03:19 »
Ok, ok, ho capito: non è una regola tassativa, è solo un consiglio, e probabilmente funziona per la maggior parte dei turni. Infatti, uno dei miei problemi era il non saper interpretare per bene quella parte di frase; ora mi è chiaro cosa intendeva per "oneroll conflict resolution".
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da dante3 »

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