E' Indie (che ricordo ancora, vuol dire semplicemente "autoprodotto"), e anche se l'autore è inglese (fa parte del Collective Endeavour), scrive regolarmente su The Forge ed era al forge booth nel 2006 a presentare il gioco e alla Gencon 2008 era al Play Collective con Baker , Newmann e altri.
Qusto è tutto quello che so,non avendolo mai letto o giocato. In termini di creative agenda supportata, dal testo nel sito suppongo narrativista, o almeno questa pare l'intenzione, ma aspetto di saperne di più:
"What is the game about?
Covenant is about creating stories where characters decide what they really believe. All characters have three truisms, beliefs they held, that are now in question. Play is about finding out just where your character stands on the issues presented by these beliefs. If your character once thought that “The ends justify the means”, does that still hold true as the society they built their life around pulls itself apart?Covenant uses an integrated narrative resolution system. This is a fancy way of saying conflicts between characters are resolved by players taking turns describing how positive and negative traits impact the outcome of situations. It also has a neat little mechanic for bringing in recurring motifs and highlighting agreed genre conventions."Ho trovato
questa recensione su rpg.net. Di solito alle recensioni su rpg.net dò veramente pochissimo credito (molte paiono esserre scritte senza aver manco letto tutto il gioco, figurati giocarlo...) ma questa è scritta da Graham Walmsley che almeno qualche gioco indie l'ha giocato, e lo stesso autore del gioco l'ha descritta come "a great review of Covenant at RPG.NET, which highlights both the good and the unclear about the book. Cheers Graham!"
Qui c'è un esempio di gioco scritto dall'autore:
http://realms.co.uk/covenant/example-of-play/
