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Ecco perché non mi piace Montsegur

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Simone Micucci:
Ecco, metto un titolo del genere così la gente accorre inferocita a difendere il gioco. In realtà l’argomento parla di altro. =P

Scherzo, indirettamente parla proprio di questo invece.
Tutto è iniziato uno o due giorni fa, da una serie di discussioni infinite su un altro forum. Io non partecipavo finché non è entrato un argomento che mi è caro, cioè la gestione dell’arbitrio del master.

Sull’argomento dell’arbitrio del master mi sono dilungato in una mia personale disquisizione, sulle mie esperienze e le mie riflessioni. Chi volesse leggerlo può tranquillamente chiedere che glielo passo.

Comunque grazie a quell’argomento ho dovuto fare un’autoanalisi personale, andando a cercare quali sono i momenti di maggior soddisfazione per me durante la giocata.
E credo di aver individuato uno schema comune.

Io adoro trasformare “dati meccanici” in fiction. Mi piace tantissimo AiPS, quando si scoprono le carte e si vede chi vince e chi perde e viene il momento di dover narrare come.
Adoro incorporare i tratti nei rilanci quando gioco a CnV. Per me è proprio un momento di soddisfazione vedere un bel rilancio che incorpora tratti in modo elegante, oppure che riesce a incorporare più di un tratto insieme.
Mi piace tantissimo la creazione dei personaggi in Fiasco. Mentre la “risoluzione delle scene” mi dice molto poco.
Allo stesso modo le scene di Rivelazione di Sporchi Segreti sono un vero e proprio momento di goduria ludica. Si estraggono i personaggi, si tira la relazione…et voilà. Bisogna andare a toccare la fiction per includere quei risultati.

(Al contrario trovo noioso il processo inverso. Quando devo convertire la fiction in dati numerici. D&D, ti cade addosso una torre…quanti danni sono? Mondo di Tenebra devi scappare da un toro inferocito, quanti successi ti servono? Quanta forza dovrebbe avere un toro inferocito? 5? Come Mike Tyson? Allora 6, come un elefante? Conta un cazzo di niente? Mah)

In Cthulhu (Chaosium mi pare, quello d100) c’era un sistema di creazione del PG che adoravo. Non bisognava pensare a niente prima, tu tiravi le caratteristiche e intanto creavi il pg per giustificarle.
Tiro per la Forza. Molto bassa. Mmm, forse sono un bimbo, forse sono molto anziano. Magari malato.
Tiro per la Taglia. Alta. Sono quasi 190cm. No, non sono un bambino. Magari sono un vecchio, o magari non sono in salute.
Tiro per la Costituzione: alto. No, ho una salute d’acciaio…mi sa che quella forza bassa è dovuta a una cicatrice, un dolore costante che mi impedisce di usare la mia forza fisica. Si! Sono un uomo d’azione. Alto, grosso, tormentato dai reumatismi di vecchie cicatrici. Mi piace.
Poi tiro per l’intelligenza. Alta.
Tiro per l’Educazione. Normale per il 1930. Scuole indispensabili. Poi probabilmente ho lavorato. Persona sveglia…direi che ho lavorato in mare, come marinaio, uomo di fatica, tutto fare. Ho spesso accompagnato ricercatori, magari proprio il PG di tizio.

Mi divertivo un casino a fare i PG in quel modo.
A quanti capita la stessa cosa? Di provare gusto e soddisfazione quando bisogna adattare la propria creatività ai paletti imposti dal gioco.


E grazie a questa recente riflessione credo di aver individuato una cosa che mi manda in bestia di Montsegur. Riconosco che è un signor gioco. Mi piace giocarci (ci ho giocato ben tre volte ^^), ma mi manca la componente “meccanica” da tradurre in fiction. Non lo reputo un difetto del gioco, ma è, forse, qualcosa che non mi ha mai fatto scattare nei suoi confronti quella sensazione di “ma che figata!!” che ho provato con altri giochi (o con alcuni momenti di questi).

Ne ho discusso con la mia coscienza, che mi ha detto che quella componente meccanica da tradurre in fiction potrebbero essere le tre domande, che probabilmente, oggi che ci ho ragionato, non ho mai davvero esplorato adeguatamente. Nota per il futuro: prossima partita di Montsegur dedicarsi di più alle domande.

Emanuele Borio:

--- Citazione ---[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]ma mi manca la componente “meccanica” da tradurre in fiction.
--- Termina citazione ---

E le tre domande? :O

EDIT: ovviamente la mia brutta abitudine di rispondere a una cosa che leggo senza leggere fino in fondo è stupida visto che lo avevi già detto tu.
Beh... IMHO sono le tre domande XD

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: -Spiegel-[/cite][p]ma mi manca la componente “meccanica” da tradurre in fiction.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]E le tre domande?[/p]
--- Termina citazione ---


--- Citazione ---[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]Ne ho discusso con la mia coscienza, che mi ha detto che quella componente meccanica da tradurre in fiction potrebbero essere le tre domande, che probabilmente, oggi che ci ho ragionato, non ho mai davvero esplorato adeguatamente. Nota per il futuro: prossima partita di Montsegur dedicarsi di più alle domande
--- Termina citazione ---

Da parte mia confermo che quelle domande sono il nucleo del gioco, tutto dovrebbe ruotare lí intorno; se non le hai mai esplorate adeguatamente, non mi stupisce che il gioco non abbia ingranato bene.

Marco Costantini:
Parlai della stessa cosa con il mio amico e compagno di sessioni di gioco Alessio, di ritorno dalla INC.
Io e lui provammo Montsegur a Modena e lui poi ci rigiocò proprio alla INC.
Le nostre considerazioni, fatte durante la via del ritorno, furono molto simili a quelle espresse da Simone.

Come ho già premesso la mia esperienza è minima -una giocata di prova a Modena- ma ad ogni modo sento forte la mancanza nel gioco di meccaniche più strutturate. L'estrema libertà data dal canovaccio degli atti e delle carte mi pare allontanarmi di più dalla fiction, invece che avvicinarmici.

Ovviamente questione di gusto, ma sarebbe interessante sapere da chi ama il gioco cosa ne pensa.

E qui ovviamente sto summonando Ezio :p

Emanuele Borio:
Prevedo un dogpiling tale che a Spiegel esploderà la testa O_o

EDIT: Crosspost :OOOOOOOOO

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