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Ecco perché non mi piace Montsegur
Moreno Roncucci:
Senza pretendere di far piacere Montsegur a Simone (che poi il titolo del thread è falso e tendenzioso, se ne post dici che ti piace giocarci!), il mio consiglio è di esplorare, più che le tre domande (che sono solo una guida) le carte.
Le carte di inizio scena (che sono un perfetto esempio di meccanica che produce fiction) che troppi sottovalutano senza rendersi conto che fanno gran parte del "mood" del gioco, e le Carte Scena che peschi successivamente: ciascuna è uno spunto che poi, se vuoi usarla, devi "tessere" in maniera coerente nella fiction già creata.
Riguardo poi al gusto del tramutare i tiri in fiction... hai già provato Trollbabe? ;-)
Dario Delfino:
--- Citazione ---[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Prevedo un dogpiling tale che a Spiegel esploderà la testa O_o
--- Termina citazione ---
Forse è proprio quel che vuole... ; )
--- Citazione ---[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]A quanti capita la stessa cosa? Di provare gusto e soddisfazione quando bisogna adattare la propria creatività ai paletti imposti dal gioco.
--- Termina citazione ---
I "bei" rilanci di CNV sono una vera goduria anche per me, lo ammetto... Ed in generale, anche a me piace quando nella fiction si sente il rumore degli ingranaggi, anche se ben oleati...
Già ai tempi di parpuzio una tecnica che facevo era di adattare la narrazione al tiro del dado. Esempio banale: per colpire con 1d20 serve almeno un 12 e fai 11? Lo manchi di un soffio. Fai un 1? C'è mancato poco che non colpissi il tuo compagno di squadra. Poi il risultato era lo stesso, non c'era nessuna regola che dicesse di fare così, ma a me piaceva "adattarmi" e credo si tratti dello stesso piacere di cui parli tu.
Però sono sicuro che non sia questa (trasformare i dati meccanici in fiction) la cosa che mi piace di più nei gdr, e certamente non è indispensabile, ma capisco bene la tua sensazione nei riguardi di montsegur.
Sai come faccio in questi casi? Faccio finta che si tratti... di un'altra cosa, non di un gdr, ma di un qualcosa di diverso, più vicino all'improvvisazione teatrale o ai freeform, magari.
Quel "fastidio" è una sensazione che mi viene quando il gioco ha poche "meccaniche", quando sembra tutto un parlarsi addosso, intervallato da un qualche tiro di dado fatto tanto per poter dire che si tratta di un gioco di ruolo e non di quattro amici che parlano di una cosa inventata..
Il famoso "gioco libero", il giocare 3 ore ad un gdr senza usare le meccaniche (magari perchè limitate al solo combattimento o al conflitto ed in quel momento non ce ne sono), a me un po' da fastidio, perchè sembra una cosa troppo fine a se stessa, sembra troppo "il sistema non conta".. che è una cosa che non apprezzo proprio per nulla.
Montsegur, nello specifico, nonostante le apparenze non è un semplice blablabla, è chiaro (e non solo per le 3 domande, ma per il meccanismo di framing e altre cose, come la mappa delle relazioni, ecc), ed anzi, a dirla tutta, nell'unica partita che ho fatto finora quel famoso "suono degli ingranaggi" l'ho sentito...
Ma il punto che sollevi tu è un altro, è chiaro ed in buona parte lo condivido.
Peraltro lo considero un ottimo punto di partenza per riflessioni ulteriori. : )
Niccolò:
--- Citazione ---[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]Ne ho discusso con la mia coscienza, che mi ha detto che quella componente meccanica da tradurre in fiction potrebbero essere le tre domande, che probabilmente, oggi che ci ho ragionato, non ho mai davvero esplorato adeguatamente. Nota per il futuro: prossima partita di Montsegur dedicarsi di più alle domande
--- Termina citazione ---
non semplicemente le tre domande, ma il particolare allineamento che potrebbe generarsi tra dei giocatori che conoscono il gioco e sanno le varie domande e le varie carte "a memoria".
confesso però che anche a me manca un po di articolatezza meccanica.
Ezio:
[... rimette via la torcia accesa a leggere il titolo del thread]
Mi par di capire che il Buon Simone apprezzi soprattutto quando il gioco cli suggerisce spunti, idee e, in generale, materiali per idee seminali. E', inoltre, un fan del verismo jeep: "Restriction foster creativity".
Se questo è vero Montsegur è pieno di questi semi, basta saperli cercare, e te li hanno già mostrati. Riassumo.
Li trovi in
- Mappa delle Relazioni
- Schede Personaggio
- Carte Storia
- Carte Scena
Il mio suggerimenti, nel tuo caso, è di non vedere queste cose come suggerimenti, ma come OBBLIGHI.
Il sistema ti sta dicendo che, per giocare, DEVI rispondere a quelle tre domande e DEVI inserirle all'interno della fiction condivisa, per esempio.
Concentrati inoltre molto sulle Carte Storia. Ognuna è un elemento del gioco che VA inserito e suggerisce alcuni spunti di riflessione (domande) che VANNO incorporate nel gioco.
Quelli sono i tuoi paletti. Quelle sono le tue restrizioni.
Concentrati su quelle... funziona?
Suna:
Forse il mio problema con quel giochino è lo stesso di Spiegel, ma né le carte né le domande mi danno alcuna soddisfazione. Non è il brivido del tiro di dado. In Solipsist mi diverto molto ad incorporare le Ossessioni del personaggio nella risoluzione dei conflitti.
Forse è un po' il contesto così forzatamente (per me) e spintamente gwep che mi fa perdere spontaneità nel giocare, a concorrere con l'assenza pressoché totale di crunch (ragazzi, io adoro the Burning Wheel, che ci posso fare?)
Sì penso che sia il gwep che trovo imposto, ostentato e forzato nella situazione del gioco, e che giocato una volta può anche funzionare, ma che nelle due partite successive che ho fatto mi ha portato a banalizzare e caricaturare un po' i personaggi... Mah. Fortuna che ci sono tanti altri giochi per me migliori.
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